Il mio nome è come quello di tanti,
che forse non ricorderà più nessuno
tranne forse gli amici e i parenti.
E anche se forse non diventerò qualcuno
la mia parte l’avrò fatta lo stesso,
solo Dio mi potrà dare il giudizio,
se non ho fatto un torto adesso
e se avevo qualche cattivo vizio.
Da persona oramai quasi matura
mi rendo conto solamente ora
che la vita è bella anche se dura,
che quando si è piccoli tutto è breve
si gioca sempre con ogni cosa
e non si fa caso a ciò che succede.
Mentre ora anche un crollo improvviso
fa riflettere come uno che cede.
Ora basta una bella serata tersa,
e andare in giro per il quartiere
con un’espressione un po’ persa
e stupirsi come continua a crescere.
Con novità che nascono, con ricordi
che invecchiano come te e gli amici.
Cerchi di chiamarli, ma sono sordi
perché è la memoria a ferirci.
In futuro basterà non so che cosa
per scoprire un’abitudine nuova
ed amare la gente che odia te.
Sorridendo davanti ad un bambino
pensando: “è proprio uguale a me”
senza annegarsi su litri di vino.
Come un albero molto grande
che ti ha visto quando eri un infante.
Ma già ora è sufficiente osservare
una fotografia per domandarsi:
“ma dov’è finito questo ragazzino qui?”
e forse addirittura ricordarsi
quando è stata fatta quella foto lì.
Il ragazzino c’è ancora, basta entrare
nella propria anima per trovarlo
e allegramente abbracciarlo e salutarlo.
Il mio nome è come quello di molti
che forse scomparirà dalla terra
oppure sorvolerà i campi incolti
tanto che già ora infatti erra.
E anche se mi dimenticheranno tutti
intanto mi godo la vita che ho adesso
e solamente Dio mi potrà far riposare,
quando vorrà, anche oggi stesso.