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Autore: cory stiles    06/03/2015    1 recensioni
E se tutto quello che è successo fosse un sogno di Scott? Come sarebbe la realtà?
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Scott McCall, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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~~Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro
I personaggi non appartengono a me ma ha Jeff Davis
 

Era stata la sua ultima battaglia, il suo ultimo combattimento nei panni di un alfa. Stava morendo, lo sapeva lui, lo sapeva il branco e lo sapeva Stiles.
Stiles che, tra le lacrime, cercava di convincerlo con un fiume di parole che sarebbe andato tutto bene ma non ci credeva nemmeno lui.
Scott gli strinse la mano più forte che poteva perché, nonostante tutto, era l amico ad avere bisogno di coraggio. Sapeva che se avesse perso lui, avrebbe perso non solo un fratello ma un ancora, un punto di riferimento.
Qualche secondo dopo esalò il suo ultimo respiro, mentre sentiva in lontananza un urlo e Stiles che gli pregava di non abbandonarlo.

Si svegliò urlando, come non aveva mai fatto prima. Si guardò intorno spaventato, ci impiegò qualche secondo prima di capire che era casa sua, nel suo letto. Niente lupi mannari, niente mostri impazziti e psicopatici. Era stato solo un brutto sogno. Si alzò e si preparò per andare a scuola.
Durante il tragitto il pensiero del sogno lo tormentava, era stato davvero strano!! Tutte le persone sognate le conosceva ma avevano ruoli diversi.
Per esempio Derek. Derek era suo fratello, morto qualche anno prima a causa di un incidente in moto. Era molto legato a lui e ancora soffriva per la sua mancanza. Gli mancava, gli mancava terribilmente. Era proprio come il Derek del sogno, non perché era scorbutico no, era sempre gentile e disponibile, ma nell'essere coraggioso e pronto a tutto.
Era così assorto da questi pensieri da non accorgersi che era arrivato a scuola e che due figure, purtroppo conosciute, si erano avvicinate con l' intento di fagli uno sgambetto. Si rese conto troppo tardi e si ritrovò a faccia a terra. Erano Jackson e Stiles, bulli ufficiali della scuola e migliori amici da  sempre. Stiles, già quel Stiles con il quale nel sogno era così amico, nella realtà era il suo nemico giurato.
“ Ahahah McCall è finito faccia a terra” disse ridendo il ragazzo. No, non gli era per niente simpatico. Era il contrario dello Stiles allegro e leale a cui aveva fatto riferimento nella sua immaginazione, il vero Stilinski era uno spaccone che si divertiva a far male alle persone più deboli. Se il suo finto io lupo mannaro l' avrebbe incontrato, l' avrebbe fatto a pezzi all'instante. Forse la cosa che contraddistingueva entrambi gli Stiles era la loquacità. Jackson, invece, dopotutto non era tanto diverso, forse un po' più cattivo.
“Dai tesoro lasciatelo in pace” era Allison, la ragazza del suo finto amico e Kira, la ragazza di Jackson. “Salvato appena in tempo” dissero in coro i due ridendo, la loro risata faceva rabbrividire.
“Lasciali perdere, ignorali...è quello che dobbiamo fare, lo sai se no non sopravviviamo”  ed eccoli li i suoi amici: Boyd, Lydia, Erika e Isaac; coloro che erano considerati gli sfigati della scuola. Si erano uniti insieme all'inizio della 1° superiore per un unico scopo: sopravvivere ai bulli. Era iniziato tutto a scopo puramente egoistico, ma poi il loro legame si era rafforzato e avevano creato qualcosa di vero. Li guardò tutti, Lydia era la tipica ragazza timida che parlava poco ma con un gran cuore, aveva gli occhiali e l' apparecchio. Era così diversa dal sogno, non sapeva perché l' aveva immaginata in quel modo, forse per curiosità, ma una cosa era certa: la preferiva di certo nella realtà. Era la sua migliore amica. Gli altri tre, invece, erano esattamente uguali a prima che si trasformassero in licantropi.
Sorrise a pensarli in modo diverso, poi si guardò intorno: c' erano Malia e Danny, coppia fissa da sempre, i gemelli che si odiavano e per quanto ne sapeva lui non si erano mai parlati.
Vide Deucalion, il prof di scienze, e Peter, il prof di matematica, che parlavano di lavoro e non poté trattenersi in una risata. Erano i professori più gentili e bravi che aveva, si sentiva addirittura in colpa ad averli immaginati cattivi e assetati di potere. Ma da quale parte della sua testa aveva potuto sognare una cosa del genere. Forse era stata colpa del troppo studio, ma ci teneva così tanto ad essere il primo della classe. Solo in quel campo riusciva a vincere sui due bulli. Stiles era intelligente ma non si impegnava, e così lui aveva sempre la meglio.
“Amico a cosa stai pensando?”
“Già, perché ridi?”
“Beh ragazzi, vi devo raccontare il sogno che ho fatto stanotte...è stato incredibile” si mise a raccontare sotto gli occhi curiosi e increduli degli amici.

CIAOO!! :) E' LA PRIMA VOLTA CHE PUBBLICO UNA STORIA CHE SCRIVO E SO CHE ME NE PENTIRO' TRA 5 MINUTI. :)
SPERO CHE VI PIACCIA, SE VOLETE RECENSITE E SE NON VI PIACE DITEMELO SENZA PROBLEMI :)
P.S. SCUSATE IN ANTICIPO PER EVENTUALI ERRORI DI GRAMMATICA.
Cory

   
 
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