Storie originali > Soprannaturale > Vampiri
Segui la storia  |      
Autore: NDM    06/03/2015    0 recensioni
Cala il buio della sera e la luna si fa sempre più alta, più grande, più luminosa e più misteriosa. Il silenzio rimbomba nell'aria, la sera è calda e sento l'odore del sangue così vicino e intenso che riesco ad immaginarne il sapore, le vene dei passanti pulsano freneticamente ma resisto a questo desiderio inebriante. Sono Julia ed ho diciotto anni dal 1820.
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
10 Agosto 1820, mancavano sei giorni al mio diciottesimo compleanno e in Spagna c’era aria di rivoluzione poiché tutti avevamo bisogno di una nazione unita. Mio padre era in viaggio con l’esercito ed io, mia madre e mia sorella eravamo nella nostra casa in campagna. Una casa accogliente ma imponente  tra le colline verdi e ricche di fiori di stagione, gli  uccellini fischiettavano e qualche ape ronzava intono ai fiori ed io rincorrevo la mia amata sorella Francisca. Era così bella e fresca con quei occhi blu e profondi come il mar Mediterraneo e i capelli dello stesso colore del grano a fine agosto, alta come una quercia e fragile come un topolino alla mercé di un’aquila. Aveva vent’anni ed era promessa sposa di un giovane rampollo di Madrid bello quanto misterioso, Tomas Del Riego.
Il sole splendeva  alto su nel cielo e io mi trovavo sotto un grande pioppo dalla folta chioma dove il vento fresco sfiorava i rami dolcemente, tra le mani tenevo un  romanzo  ricevuto da mio padre, un romanzo italiano basato sul patriottismo e sulla ricerca di unificazione ed era proprio quello di cui avevamo bisogno. All’improvviso la mia lettura era stata interrotta dallo scalpitio degli zoccoli sul vialetto della grande casa. I cavalli trascinavano una grande cocchio nero con inserti dorati e da lì capii chi sarebbe sceso da quella carrozza, era proprio lui Tomas Del Riego. Vestito della sua eleganza e sfacciata ricchezza Tomas raggiunse velocemente la porta d’ingresso, indossava un abito scuro e al dito portava un insolito anello argentato e al suo interno vi era un inserto in madre perla con delle iniziali incise, quelle della sua famiglia “DR”. Ricordo ancora quando i nostri sguardi si incrociarono, lui mi rivolse un sorriso gentile e io lo guardai con leggera apatia. Corsi subito dentro casa e vidi mia madre che porgeva una tazza di the al nostro ospite, non sapevo perché non mi piacesse Tomas ma qualcosa in lui mi angosciava o forse mi incuriosiva, entrai nel salone dove erano seduti entrambi e incrociando lo sguardo di lui notai che i suoi occhi erano di un azzurro trasparente e cristallino, misterioso e affascinante. Rimasi incantata e mi sedetti accanto mia madre quando all’improvviso entrò nella stanza Francisca, gioiosa per l’arrivo del suo promesso sposo con grande enfasi  annunciò la data delle loro nozze. Le nozze avrebbero avuto luogo il 16 agosto proprio nel giorno del mio diciottesimo compleanno, rimasi sbalordita da quella decisione ma fui contenta per mia sorella perché quello sarebbe stato il Suo giorno. Fatta sera Francisca e mia madre accompagnarono Tomas al cocchio dove si salutarono e promisero di rivedersi tra sei giorni per adempiere alla promessa di matrimonio.
Sei giorni dopo tutto era già pronto, in giardino era stato montato un arco decorato con fiori bianchi, c’erano sedie e piante ovunque e tutti erano in grande agitazione per l’avvenimento. Io mi trovavo nella mia stanza sul davanzale della finestra che ammiravo il campo di grano quando d’un tratto vidi in lontananza un’ombra avvicinarsi, così lontano che i tratti fisici non erano nemmeno ben evidenziati man mano che quell’ombra senza volto si avvicinava iniziavo a sentire quel senso familiare di angoscia e capii che era proprio lui che stava arrivando, lui quel uomo dagli occhi azzurri e cristallini, misterioso e affascinante. Lo sposo era arrivato.
Mia sorella era stupenda con il suo abito bianco e tutto ruotava intorno a lei e Tomas aveva uno sguardo così fiero, finita la serata gli sposi decisero di rimanere nella grande casa ma io trascorsi la mia prima notte da maggiorenne in giardino al chiaro di luna. Era una notte magica e ricca di profumi, alzai lo sguardo al cielo e vidi così tante stelle che mi sentii  piccola dinanzi a quello spettacolo ma, di colpo senti l’erba muoversi e sobbalzai in aria ritornando alla realtà, mi volta e vidi un’ ombra alta e due occhi che brillavano nel buio che pian piano si avvicinava sempre di più e io indietreggiai impaurita fino a rimanere con le spalle al muro bloccata dal mio amato pioppo. I raggi di luna filtravano tra la chioma e i rami dell’albero e la luce schiariva quello strano volto, ero spaventata ma incuriosita volevo proprio scoprire chi si nascondeva dietro l’oscurità. Di colpo la luce mostrò uno dei suoi occhi, era lui: Tomas. Aveva un’aria strana, diversa e soprannaturale; I suoi occhi erano più chiari e desiderosi e la sua bocca…oh la sua bocca…era vogliosa di quello per cui era già sporca: sangue.  Lascio alla vostra immaginazione ciò che successe dopo, ricordo che mi svegliai dentro ad un cocchio, stordita e stanca poi mi resi conto che da quel momento la mia vita sarebbe cambiata per sempre, trasformata da un vampiro.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale > Vampiri / Vai alla pagina dell'autore: NDM