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Autore: asia_mia    07/03/2015    3 recensioni
'..un po’ di tempo fa
stavo lottando contro il mio dolore,
lottavo per vincere
proprio come fosse un gioco
ed ho pensato che non sarebbe mai finito..
Ed ora sono da qualche altra parte,
sono venuta, solo per fare una visita
e non penso che resterò
ancora a lungo.
Quindi ti rivedrò un giorno,
sì ti rivedrò qualche volta
e proprio come avevi detto una volta
puoi andare, puoi andare, puoi andare..
starò bene, sì starò bene,
puoi andare, starò bene
proprio bene.'
(Elisa _ Sometime ago)
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nina Dobrev
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E quindi, è davvero così che deve essere?
 
Tu entri in una stanza e io abbasso gli occhi.
Io cammino nella tua direzione e tu cambi strada.
 
Sono davvero diventata questo?
Siamo seriamente a questo punto di calcolata indifferenza?
Dov’è finito tutto quello che ci siamo promessi quella notte a New York, mentre tu mi lasciavi e io ti imploravo di restare?
Dov’è finito quel ‘..io ti amo e mi prenderò sempre cura di te. Sarai ancora solo mia.’
Non si dicono certe cose Ian.
Le parole pesano e tu sei un maestro nell’usarle.
Forse ti è sfuggito qualcosa, perché io non sono più di nessuno e tu sei già di qualcun’altra.

Dov’è il tuo amore ora Ian?
Me lo sapresti dire?
Perché forse sono io che non riesco a vederlo.
Il rispetto, almeno quello me lo dovevi.
Io non ti ho mai sbattuto in faccia la mia felicità, non sono mai riuscita ad esserlo davvero di fronte a te. Mi sentivo in colpa ad esserlo.
Non ti ho mai messo sotto al naso un uomo che non eri tu.
Non me lo merito Ian.
 
E ti odio.
 
Ti odio con tutta me stessa.
Ti odio a tal punto che mi sono ammalata io pur di tenerti accanto, pur di tenere vicino un involucro vuoto, la custodia di niente.
Non mangiavo più Ian, hai iniziato a lasciarmi da sola e io non sono stata più in grado di pensare a me, tanto nella mia mente ci fossi solo tu.
C’eri sempre e solo tu, tu e il tuo lavoro, tu e i tuoi problemi, tu e il tuo carisma.
Tu, tu e solo tu.
Io ero diventata il fantasma di me stessa.
Se c’eri tu io non ero più niente.
Se stavi male tu io diventavo la condivisione della tua infelicità.
Mentre tornavo a casa nostra la sera, dopo le riprese, pregavo Dio di trovarti di buon umore, di non dover cenare di nuovo da sola in silenzio, con i tuoi gatti e lo spicchio di luce proveniente dal tuo studio.
 
Piangevo Ian.
Lo sapevi?
 
Hai mai sentito il mio cuore dilaniarsi perché erano settimane che non ti sedevi vicino a me e mi chiedevi solamente ‘ma tu come stai?’
Tu lo sapevi come stavo io Ian?
Mentre ti disperavi al telefono con Bryan per un branco di animali sterminati nell’Africa del Sud, te lo sei mai chiesto come avessi trascorso la giornata io? Se stessi bene?
Se mi fosse passata la bruciatura del forno della sera precedente mentre mi riscaldavo le crocchette di pesce? Quelle che mi hai fatto mangiare da sola perché tu eri troppo occupato a salvare il mondo?
Lo sai che sapore ha il pesce mischiato alla lacrime? Lo sai quanta forza occorre per amare un uomo che non riesce a salvare se stesso?

Tu non eri più mio da mesi Ian, sei stato uno stronzo, un egoista a chiedermi di sposarti sapendo benissimo che non eravamo più felici, che si era rotto tutto ciò che ci teneva insieme.
Pensavi davvero ti dicessi di sì?
Non hai mai neanche per un attimo avuto paura che lo facessi sul serio?
Mi avresti sposata Ian?
L’avresti fatto solo per avere realizzato quello che hai sempre voluto?
 
Ti avrei detto di sì..
L’avrei fatto se solo mi avessi dato il tempo di adeguarmi ancora una volta a te, di modellarmi intorno ai tuoi umori, colmare le tue assenze, annullarmi nelle tue presenze.
L’avrei fatto perché ti amavo. Ti ho amato più di me stessa, più di quanto abbia mai fatto con chiunque altro.
Ti ho protetto dagli occhi del mondo, dei giudizi delle persone che ci erano accanto, ti ho coperto con mia madre quando mi chiedeva perché ero da sola a casa il venerdì sera e non con te, ti ho giustificato con la mia migliore amica quando ti incolpava di non esserti mai preso la briga di vedere me e non il riflesso di te stesso.
Ho mandato giù tutta la merda che i giornali e le tue fans hanno scritto su di me, sulla stronza che si era permessa di lasciare Ian Somerhalder, sulla ragazzina che non aveva mai meritato di stare con te.
Lo sai che significa?
Lo sai che vuol dire trovare un uomo adesso all’altezza di te?
Lo sai che comporta avere te come termine di paragone per il resto della mia vita?
E mai, mai, mai hai sprecato una sola dannata parola per proteggermi dal mondo. Per non farmi insultare.
Non l’hai mai fatto come l’hai fatto con lei.
Ti piaceva vero? Consolava il tuo ego ferito sapermi nella fogna?
E ti piaceva poi amarmi di nascosto, quando nessuno poteva sapere, solo perché non riuscivamo a lasciarci andare?
 
Eri tutto quello che avevo Ian.
Tutto quello che avevo costruito, sognato, amato, sperato.
Sei stato tutte le mie prime volte, mi hai dato tutta la vita che potessi desiderare, tutto l’amore che possiedo l’ho imparato da te, l’ho tirato fuori con te. Tu me l’hai insegnato e io ti odio perché ora fare l’amore con un altro uomo ha un sapore che non riconosco, nessuno è come te, nessuno mi conosce come mi conosci tu.
Nessun uomo mi ha più toccata come sapevi fare tu, neanche Chris.
 
No Ian, neanche lui.
Perciò non serve guardarlo di traverso ogni volta che si avvicina a me.
Pensi che non lo veda? Che non lo veda il tuo sguardo bastardo, possessivo, su di me?
Credi che le battutine che fai non le capisca? La parte amica che fingi di recitare con lui, sia credibile per me?
Io vedo tutto Ian e pure tu.
 
Che altro vuoi da me?
Vuoi che ti chieda ancora scusa?
Vuoi che ti dica che sono ancora innamorata di te e che sono una ragazzina immatura?
Lo sono Ian, lo sono quanto te.
E mi dispiace non essere stata all’altezza di te.
Mi dispiace che tu non lo sia stato per me.
Volevo essere la donna che meritavi, volevo l’uomo che mi avevi promesso.
 
Quanto ti ho amato Ian…
Quanto…
Vorrei solo che tu fossi certo di questo.
Vorrei essere riuscita a lasciarti almeno questo.
 
Ti ho amato da subito.
Incondizionatamente.
Sei stato la mia famiglia, il mio migliore amico, la mia ancora, l’ago delle mie decisioni.
Sei stato rifugio, hai anticipato le mie paure, mi hai coperta prima ancora che la prima goccia di pioggia mi colpisse.
Sono stata la tua leggerezza, la bambina che è diventata donna nelle tue mani, il sorriso con cui hai ricordato tutte le tue prime volte, il tuo tempo pieno, gli occhi ammiranti a cui avresti potuto chiedere il mondo intero.
Ci sono stata non sapendo neanche cosa fosse la dignità.
Volevo riempire tutte le tue mancanze, volevo essere quello che andavi cercando per il mondo.
Volevo bastarti. Volevo essere salvata anch’io, da te.
Ti ho dato tutto. Senza lasciare niente per me.
 
Quanto ti odio.
Hai distrutto l’idea dell’amore che desideravo, che credevo possibile per me.
Sei ancora l’esame della mia realtà.
L’approvazione o il rifiuto con cui mi scelgo, con cui giudico tutto e tutti.
Dovevi saperlo, proprio tu avresti dovuto capirlo.
Forse eri tu a non bastarmi più.
Forse avevo bisogno di ritrovare quell’allegria che anche tu amavi tanto.
Mi mancava essere me, non mi piacevo più, mi mancavi quello che eri tu.
Non ero io l’immagine che avevi di me.
 
E non ce l’ho fatta più.
Era troppo per me.
La sera, tornare in quella casa era un supplizio, il buon umore che avevo avuto per tutto il giorno sul set, con Riawna o a pranzo con Haley, svaniva ancor prima di spengere il motore della macchina, nel garage.
A volte, ero sollevata nel sapere di non trovarti.
Potevo continuare a stare bene, potevo ritrovare la leggerezza che avevo i primi anni con te, o ancora prima di conoscerti.
Potevo fingere di non dipendere così totalmente da te.
Ma ad un certo punto, ho dovuto scegliere.
La mia vita o la tua.
La mia libertà o la totale abdicazione.
 
Ho dovuto sopravvivere.
 
Ti ho detto di no per paura.
Ti ho detto di no perché non si chiede di sposarti ad una donna che non è felice con te.
Ad una donna che chiamavi ancora ‘ragazzina’ e che aveva una vita davanti.
Me lo dicevi tu di andarmelo a prendere il mondo che volevo, la vita che desideravo, la maturità che mi mancava.
Io l’ho fatto.
Ed è meraviglioso il mondo senza di te, la vita senza i tuoi occhi addosso che non mi fanno desiderare altro. Mi sono presa quello che mi spettava e tu mi hai rivoluta.
Quando finalmente ero di nuovo felice tu mi hai richiesta, mi hai cercata, hai rifatto l’amore con me come fosse la prima e l’ultima volta, ti sei ripreso di nuovo tutto di me.
E io te l’ho lasciato fare perché l’unica cosa che volessi era costruirlo con te un mondo in cui avremmo potuto vivere.
E poi ci siamo mandata via, di nuovo.
Perché gli errori erano sempre gli stessi, le mancanze sempre presenti, i problemi sempre al loro posto.
 
Non basta l’amore Ian.
Ora lo so.
Ora l’ho capito.
Serve la capacità di modellarsi l’uno sull’altro, di rigirarsi, perché siamo due calamite con la stessa carica, che si attraggono ma subito dopo si respingono.
E allora mi restano i brandelli di quell’amore, di quella felicità.
Conservo i tuoi occhi, le tue risate, i tuoi sospiri su di me, i giorni di luce dopo il buio pesto.
Quei ‘tutto ok?’ alla fine di ogni panel, di ogni intervista, di ogni scena sul set un po’ più impegnativa.
 
Mi manca il tuo modo di prenderti cura di me, dopo l’ennesima rottura.
Soprattutto adesso che il tuo amore non è più il mio.
Non me ne faccio niente della tua amicizia, della tua stima.
 
Conto i giorni sai, per la fine delle riprese.
Non voglio più vederti, respirarti, toccarti.
Non voglio sapere più niente di te, se non se stai bene.
Allontanarti mi serve a sentire meno dolore.
Posso fingere di dimenticarti.
Posso fingere di stare bene.
 
Ma sai qual è la verità?
Che non ti odio nemmeno, neanche un pochino, nemmeno niente.
 
Perciò sii felice Ian.
Sii felice e non guardarmi più con quegli occhi compassionevoli quando siamo soli.
Sii felice con Nikki se lei è ciò che io non sono mai riuscita ad essere.
Sii felice e non guardarti più indietro, perché io non lo farò.
 
 
Con tutto l’amore che rimane, Nina.






 
Note a piè pagina:

Non so come sia uscita.. ma l'ha fatto di getto, con tutte le mancanze che può avere.
Avevo bisogno di scrivere una cosa del genere e non mi sembrava il caso di inserirla nella long Delena che ho appena terminato! Perché li ho lasciati felici e contenti!
Quindi eccomi qui, in un'altra sezione, con sentimenti diversi e una persona a me carissima..
Se vi viene un qualsiasi pensiero e vi va di condividerlo, sarà solo che un piacere.

Ale
 
 
  
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