Serie TV > Chicago Fire
Segui la storia  |       
Autore: AlexEinfall    07/03/2015    2 recensioni
Have a heart and try me, 'cause without love I won't survive
Raccolta di One-shot, Flashfic e Dabble che ho deciso di unire in un unico posto. I paring e i rating variano da pezzo a pezzo. Il filo conduttore è il coraggio e l'amore, nel loro essere mutaforma e muta-spazio.
#1. Natural and Real: "Naturale e reale", sussurrò, guardandolo negli occhi.
Fu un momento, uno scambio di sguardi, e nessuno dei due era realmente lì. Entrambi vedevano occhi diversi, calmi e sinceri. L'amore per Matthew li univa, il suo amore li divideva.
Genere: Angst, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Gabriela Dawson, Kelly Severide, Matthew Casey, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Have a heart and try me

('cause without love I won't survive)




Note: Hello! Qui trovate una raccolta di One-shot, Flashfic e Dabble che ho deciso di unire in un unico posto. I paring e i rating variano da pezzo a pezzo (troverete tutto nello specchietto a inizio di ogni "capitolo"), quindi se c'è qualcosa che non gradite skip e vai avanti.
Poiché un filo conduttore deve sempre esserci, per me, eccolo: have a heart and try me; no, non appartiene a me, ma alla canzone Love Hurts degli Incubus. Si tratta quindi di coraggio e di amore, in tutte le sue forme e facce.
Avendo una netta preferenza per la coppia Casey/Severide (credo si sia anche capito), molti pezzi saranno su di loro, ma non tutti; allo stesso modo, non tutti saranno incentrati sull'amore romantico comunemente inteso. Credo ci sarà qualche AU e What if?, tanto per divertirmi e sperimentare.
Ho parlato abbastanza? Immagino di sì. Quindi, dico solo: ogni parare, anche il più piccolo, è ben accetto (aka ardentemente desiderato).
Enjoy, if you dare.
Ax.










Titolo: #1: Natural and real
Introduzione: Dal testo: "Naturale e reale, sussurrò, guardandolo negli occhi.
Fu un momento, uno scambio di sguardi, e nessuno dei due era realmente lì. Entrambi vedevano occhi diversi, calmi e sinceri. L'amore per Matthew li univa, il suo amore li divideva."

Ambientato da qualche parte dopo l'episodio 2x10 "Not Like This".
Genere: Romantico
Rating: Giallo
Avvertimenti: Nessuno
Personaggi: Matthew Casey, Kelly Severide, Gabriela Dowson
Coppie: Slash; Het
Declaimer: I personaggi non mi appartengono e il loro uso non è a scopo di lucro. Il titolo si riferisce largamente alla canzone I know it's over dei The Smiths (listen, please).


   


Natural and real



  Gabriella Dowson sapeva che Matthew Casey non era suo.
  Lo era stato per una attimo, momenti di appartenenza qui e là in quei mesi. Matt era stato suo quando aveva bussato alla sua porta e l'aveva baciata, quando tra le lenzuola le aveva detto di amarla, quando aveva disegnato nel cielo la storia del loro futuro, saggiando le stelle con occhi sognanti.
  Poi tutto si era distrutto. Non c'era stato uno scoppio eclatante o un boato, nulla paragonabile al crollo di un edificio o al terribile frastuono di un tamponamento a catena.
  Era stata una catastrofe silente, mentre Matt si allontanava da lei strisciando nel buio. Pretendere che fosse ancora il suo uomo divenne pian piano un'ingenuità insostenibile.
  Finché la tragedia aveva colpito: la testa di Matt schiacciata da una trave.
  Quando si era risvegliato e le aveva sorriso, guardandola e stringendole la mano, Gabby aveva creduto che nulla fosse perso, ma tutto ritrovato. Era un paramedico per vocazione e ora le sembrava, nel dramma, una benedizione poter curare la persona che amava. L'amore sarebbe tornato ad essere naturale e reale, anche per loro. Allora tutto il resto avrebbe perso importanza.
  Non importava che lui non lasciasse a Gabby la possibilità di rimettere insieme i pezzi, dopo una giornata distruttiva.
  Non importavano i non stasera e i ho bisogno di star solo.
  Non importava che lui, ancora dentro lei, gemesse a occhi chiusi, il labbro morso a sangue. Distante.
  Non importava che sulle spalle le sussurrasse di amarla, ma le sue mani fossero fredde.
  Smise improvvisamente di dirle quelle tre parole, di baciarla dopo aver fatto l'amore, di carezzarle il collo prima di addormentarsi. Cominciò a voltarle la schiena nel letto e per due volte i suoi occhi divennero rossi di pianto.
  Non importava.
  Lei avrebbe fissato i pezzi al loro posto.
  Gabby voleva credere che ogni cosa sarebbe cambiata, perché lei lo avrebbe curato e perché il suo amore era naturale e reale.
 
  Una notte Gabby capì che la testa di Matt si era divisa in due in un modo che lei non aveva voluto vedere, ancor prima che una trave la rompesse.
 
  Una notte, quella notte, la notte, Matt la svegliò e le carezzò il viso.
  Era dispiaciuto.
  La guardò negli occhi quando lo disse.
  Non posso fingere di amarti.
  Lei aveva annuito, perché lo sapeva. Lui non chiuse gli occhi e lei lo ringraziò, perché finalmente era sincero.
 
  La mattina seguente lei si svegliò sola, tutte le cose che erano state di Matt non c'erano più, quelle che erano state loro le aveva lasciate a lei. Perché l'amore di lei era naturale e reale, ma non quello di Matt.


  Due mesi dopo Gabby vide Kelly e Matt ridere intorno al tavolo del pranzo. Si guardavano come se non esistesse altro. Matt si voltò e incontrò il suo sguardo per un attimo; lei vide per la prima volta in lui ciò che aveva visto allo specchio mille volte.
  L'amore di Matt era naturale e reale, ma non era per lei.
 
  Era un pomeriggio freddo e nevoso quando Matthew si presentò alla sua porta con un pasticcio di carne. Lei gli aveva dato la ricetta, una vita prima.
  Seduto sul divano, la guardò con la stessa nuda sincerità di quella notte così lontana. Le disse che si sarebbe trasferito da Kelly e lei pianse. Era felice.
  Era felice perché sapeva che Matt non avrebbe più avuto incubi e mal di testa. Sapeva che non avrebbe più finto e schivato il tocco tra le lenzuola. Sapeva che meritava un amore naturale e reale.







   La sera era bionda e umida, oltre le finestre e nelle strade vuote.
   Kelly uscì e si avviò lungo il vialetto, avvicinandosi con cautela all'uomo ritto in mezzo alla nebbia.
  «Casey, hai perso completamente il cervello?»
  Rise, ma no ebbe risposta. Lo aveva appena fatto entrare, la porta ancora aperta alle sue spalle, quando dita bagnate gli afferrarono il volto. Le labbra di Matt erano fredde contro le sue, la lingua calda non chiese permesso prima di invadergli la bocca.
  Kelly non ebbe tempo di dire no, e ne fu grato.
  Quando si scostò, gli occhi azzurri erano spalancati e calmi. Sinceri.
  La mattina dopo seppe che Casey era fuggito da Gabby. Per lui.
   

  Kelly capì che il mondo non sarebbe finito al suo risveglio. Imparò presto a incontrare gli occhi chiusi di Matt tra le lenzuola, la guancia che scompariva nel cuscino e l'angolo della bocca tirato in un sorriso. Scoprì il piacere di addormentarsi sapendo che il letto sarebbe stato ancora caldo, al suo risveglio. Anche quando c'era la bufera che sfregava contro le finestre, anche quando parole dure e crudeli essudavano ancora dalle mura della stanza.
  Matthew non andava via, mai.
  Stringeva i denti contro i suoi insulti, costruendo di notte mobili che il mattino avrebbe distrutto.
  Si ripuliva il labbro spaccato, sciogliendo i muscoli sotto una doccia calda, e Kelly lo sentiva infilarsi silenzioso sotto le lenzuola.
  Matt tornava sempre, anche contro l'orgoglio e la rabbia. Al mattino era sempre lì, a un soffio dal suo cuore.

  Fu d'impulso e tra un gemito e un grugnito, che Kelly disse le tre parole che avrebbero potuto distruggere il suo universo.
  Ti amo, cazzo.
  Matthew affondò i denti nella pelle della sua spalla, le unghie nella schiena, e inarcò il corpo. Quando il piacere scivolò via, lo guardò e sorrise.
  Al mattino era ancora lì, ma aveva gli occhi aperti e lucidi.
  Sì, ti amo anch'io, disse.
  Kelly pensò che avrebbe davvero potuto piangere.
 

 Due mesi e una vita dopo, Kelly guardava gli occhi scuri di Dowson e si chiedeva perché Matt non l'amasse. Si chiedeva perché lo amasse così tanto da rinunciare a una sicurezza, a una vita diversa, una vita sognata così a lungo. Come se le sue pupille avessero una risposta segreta, un oracolo sul fondo, Kelly la guardò e non disse nulla.
 Tu lo ami?
 Riuscì solo ad annuire, un riflesso.
 Lei sorrise, ma una lacrima era sull'orlo della sua palpebra.
 Naturale e reale, sussurrò, guardandolo negli occhi.
 Fu un momento, uno scambio di sguardi, e nessuno dei due era realmente lì. Entrambi vedevano occhi diversi, calmi e sinceri. L'amore per Matthew li univa, il suo amore li divideva.
  Lui ti ama come non amerà mai nessuno.
  Dowson si voltò, incamminandosi sotto il sole freddo di Chicago.
  Allora Kelly comprese che il perché non era importante.
  Il loro amore era naturale e reale, nient'altro.
















  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Chicago Fire / Vai alla pagina dell'autore: AlexEinfall