- E dai, è solo un bacetto! - disse Minho tra le risate. 
Di certo non poteva sapere che il biondo considerava Thomas intoccabile e irraggiungibile, figuriamoci le sue labbra. 
L'unico a ridersela era l'asiatico, che aveva iniziato a ridere come un pazzo non appena la bottiglia si era fermata puntando Thomas.
 "Minho - si disse - sei un fottutissimo genio". Si perché la brillante idea di fare il gioco della bottiglia (nonché inserire la prova del bacio) era venuta proprio a lui. Sapeva che si sarebbe divertito, ma non immaginava fino a quel punto. Sicuramente i due ragazzi non lo avrebbero accontentato per un bel po', però ne era sicuramente valsa la pena. 
- Newt ti prego, fai in fretta altrimenti quest'idiota non la smette più - disse il moro quasi come se non gli importasse cosa facesse. Il rossore delle sue guance però tradiva il suo giustificato imbarazzo, si trattava comunque di uno dei suoi migliori amici. 
Newt a questo punto non se lo fece ripetere due volte, il suo Tommy lo stava invitando. Quando gli sarebbe capitato di nuovo ? Così si avvicinò lentamente, accorciando sempre di più la distanza tra loro. Thomas aveva chiuso gli occhi palesemente imbarazzato e questo convinse ancora più Newt che il moro fosse dannatamente carino. 
Prima che se ne rendessero conto si stavano baciando, dimenticandosi completamente della presenza di Minho, che nel frattempo aveva smesso di ridere. In realtà già da tempo aveva capito che i suoi migliori amici avevano iniziato a provare qualcosa di più della semplice amicizia, non era stupido, e voleva soltanto aiutarli per farglielo capire perché quei due pive proprio non ci arrivavano. 
Sbam. 
Thomas e Newt si staccarono all'istante. Non appena capirono che l'amico li aveva lasciati soli, si guardarono negli occhi senza dire una parola. Poi Newt sorrise e disse accennando alla bottiglia:
- Hey Tommy ... Ti andrebbe un altro giro ? -
"Un giorno mi ringrazieranno" pensò Minho "e guai a loro se non mi chiameranno per fare il testimone".