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Autore: Himeno    07/03/2015    5 recensioni
Due ragazzi che non conoscono ancora l'amore e che sono uno il contrario dell'altro, possono innamorarsi? Angelo e Diavolo. Il loro amore potrebbe nascere a causa di un gioco? la mia prima ff su questo cartone favoloso! Leggete e ditemi che ne pensate^^ kiss
Genere: Drammatico, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Quasi tutti | Coppie: Raf/Sulfus
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Love Game'
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Capitolo 32

 

Oh mio Dio… non era per questo che l’ho seguito. Eppure lo voglio. Eccome se lo voglio ma ho anche paura di deluderlo. Sulfus era abituato a ragazze più esperte e dubito che avesse mai avuto a che fare con una vergine. Non sapevo come comportarmi, lui avrebbe dovuto insegnarmi molte cose. Mi sentivo intraprendente ma allo stesso tempo timida. Lorena mi aveva accennato qualcosa al riguardo ma non è che ci avevo capito tanto. Ancora peggio a scuola quando c’era educazione sessuale col classico filmino con l’ape e il fiore. Stupida lezione e stupida fifa. Dai, Raf! Non sei una codarda.

-Ripensamenti, angelo mio?- mi chiese Sulfus guardandomi preoccupato per un eventuale rifiuto.

-Assolutamente no. Solo che…- arrossii.

-Che?- mi accarezzò il viso con uno sguardo pieno di desiderio e amore.

-Ho paura di essere una delusione per te. Insomma… io… non l’ho mai fatto prima e potrei non superare le tue aspettative. Potrei…- ma non mi lasciò finire che mi baciò con un ardore da lasciarmi senza fiato.

-Non dirlo nemmeno per scherzo. Ti amo e sono felice di essere il primo. Ma ho anche paura-

-Paura di cosa?-

-Di farti male. Essendo la tua prima volta, proverai dolore all’inizio e purtroppo non posso evitarlo. Cazzo, preferirei morire piuttosto che farti male- me lo disse con un tale rammarico che ebbe l’effetto di cancellare tutti i miei dubbi e insicurezze. Se possibile, lo amavo sempre di più, e anche se avrei provato dolore non mi importava. Se era lui andava bene. Voglio che sia il mio primo in tutto. Ha avuto il mio primo bacio, ora avrà la mia prima volta nel fare l’amore. Non sesso. Quello che stavamo per fare era amore.

-Raf, se vuoi fermarmi fallo ora o mai più- disse con voce seria. Mi desiderava ma non mi avrebbe mai costretto.

Non lo avrei rifiutato per nulla al mondo. Era mio ed io ero sua. In risposta lo baciai. Un bacio pregno di tutto l’amore che provavo per lui. Era una risposta più che soddisfacente per entrambi e lui non ebbe più esitazioni.

Non c’era più spazio per le parole in quella stanza. Eravamo illuminati solo dalla luce della luna che filtrava dalla finestra e come sfondo della nostra passione c’erano le stelle al soffitto che avevo dipinto per lui. Era tutto bellissimo, perfetto. Non potevo desiderare di meglio per la nostra prima volta.

Avrei ceduto anche in terrazza prima per l’effetto devastante che mi faceva lui. Sì, mi sarei fatta possedere anche in terrazza, in quel muro. Santo Cielo! Sulfus mi ha trasformato in una svergognata!

Senza staccare il nostro contatto con le labbra, mi prese in braccio e mi distese delicatamente sul letto, continuando a baciarmi.

Mi spogliò pian piano, baciando e assaporando ogni centimetro del mio corpo che liberava dai vestiti. Io gemevo senza ritegno godendomi le sue attenzioni e presto anche i suoi vestiti finirono a fare da tappeto ai piedi del letto. Non sapevo che fare ma allo stesso tempo ero curiosa e pronta a fare qualsiasi cosa per dargli piacere.

Rimanemmo entrambi in intimo e restammo un attimo a guardarci. Era così bello, il suo corpo era da mozzare il fiato, il migliore che abbia mai visto. Non che io abbia visto uomini nudi tuttavia ne ho visti di torsi nudi di giovani operai o degli atleti della mia scuola per poter fare un paragone.

Il mio sguardo scese giù verso i suoi boxer e ci rimasi. Mio dio, anche se il suo amichetto era ancora coperto riuscivo comunque ha vedere quanto era dotato. Sarebbe riuscito ad entrare dentro di me? Calma Raf, calma!

La mano di lui mi prese a coppa il viso alzandolo per fare in modo che lo vedessi in faccia. Mi stava sorridendo poi il sorriso si spense e catturò le mie labbra in un bacio delicato, non famelico. Come per rassicurarmi.

Mi tolse il reggiseno e i suoi occhi dorati brillarono ancora di più nell’ammirare il mio seno. Non ero piatta ma nemmeno molto formosa. Mi imbarazzava il suo guardo e tentai di coprirmi con le braccia. Sulfus me lo impedì e tenne le mie braccia bloccate ai lati della mia testa mentre con la bocca andò a stuzzicare un capezzolo.

-Ah!- sussultai ed ebbi delle scariche di piacere in tutto il corpo. Mi sentii sempre più calda e vogliosa nel basso ventre.

Finito di torturare un seno, passò all’altro, e lasciando la presa sulle mie braccia con una mano scese verso il fulcro della mia femminilità. Scostò le mutandine e con le dita toccò il mio luogo più intimo, dove nessun uomo era arrivato prima di lui.

Mi irrigidii e tenevo le gambe ben serrate.

-Shhh… va tutto bene. Voglio solo abituarti per quando entrerò dentro di te. Rilassati- mi sussurrò all’orecchio.

Feci come mi disse lui o almeno ci provai a rilassarmi.

E dopo qualche minuto ancora di preliminari, fui sua.

 

***************************

 

 

Fu l’esperienza più bella e anche la più angosciante di tutta la mia vita. Non mi era mai successo prima di sentirmi così soddisfatto ma ero anche molto amareggiato per averle fatto male. Purtroppo Madre Natura ci aveva fatto così, avrei dato qualsiasi cosa per fargli passare il dolore. Ma ciò che più mi rendeva felice era che Raf ora era mia e che il mio amichetto era di nuovo erezione dopo un sacco di tempo. L’astinenza era stata dura, eccome se lo era stato. Per uno di sani appetiti come me era stata una tragedia non possedere una donna così a lungo ma ne era valsa la pensa. Adesso mi importava solo del presente e della ragazza che amavo.

Mi alzai dal letto, c’era una cosa che andava fatta.

-Dove vai?- mi chiese lei guardandomi con uno sguardo sognante. Era ancora preda dell’orgasmo che aveva avuto da poco. Vedere il suo corpo arrossato, i capelli selvaggiamente disordinati, la bocca gonfia e arrossata… sapere che sono stato io a ridurla così mi eccitava tantissimo e aumentava il mio ego maschile.

-Vado al bagno a prendere qualcosa per pulirti-

-N-non ce n’è bisogno davvero…- arrossì ancora di più. Era imbarazzata e non solo perché volevo pulirla e prendermi cura di lei ma scommettevo che era anche perché ero nudo e non mi ero coperto nemmeno con una vestaglia per andare al bagno. Ci ero abituato a girare per la stanza fregandomene del pudore ma lei, essendo ancora inesperta sul sesso e da pochissimo non vergine, era ancora timida.

-Non preoccuparti. Voglio prendermi cura di te- dissi sorridendole.

Entrai in bagno e presi un piccolo asciugamano e lo bagnai.

Tornai da lei e scostando le lenzuola, le aprii le gambe delicatamente. Guardai con felicità mista a rammarico le macchie di sangue sul lenzuolo. Felicità per essere stato il primo e d’ora in poi l’unico. Rammarico per averle procurato un tale dolore.

Lei, dopo varie proteste, si lasciò pulire in mezzo alle cosce. La vidi sussultare e quindi provai a fare più piano e con delicatezza. Non ero pratico di queste cose visto che era stata l’unica vergine con cui sia stato. Le altre ragazze l’avevano persa già da un pezzo la purezza ed erano molto esperte.

-Sulfus…-

-Sì Raf?-

-Ti sono… piaciuta? Ti ho soddisfatto?- mi chiese titubante.

-Che domande! Pensi che avrei un erezione perenne se non mi fossi piaciuta? Ti desidero in continuazione, guarda come mi hai ridotto- sbuffai.

-SULFUS!- urlò scioccata.

-Oh andiamo! Ti amo e mi sei piaciuta da morire. Tu piuttosto tutto bene? Era come te l’eri immaginato o ti ho deluso?-

-Stai scherzando? Sei stato magnifico. Grazie a te ho avuto una prima volta indimenticabile. Ti amo anch’io, lo sai- disse con un luminoso sorriso. Stavolta fui io ad arrossire. Ero io ad esserle grato, per avermi fatto sentire amato. Mi aveva donato la cosa più preziosa che aveva ed era stato bellissimo fare l’amore. Questa era una notte che non avrei mai dimenticato, la migliore della mia misera vita.

La baciai un ultima volta per poi sdraiarmi di nuovo al suo fianco. Avrei voluto possederla ancora e le mie parti basse mi dolevano ma non potevo. Lei aveva bisogno di riposare ed era tutta indolenzita. Non era assolutamente il caso di farle ancora male.

L’indomani ne avremo avute di cose da dire tuttavia l’unica cosa a cui volevo pensare adesso era lei e al suo dolce profumo.

Ci addormentammo uno tra le braccia dell’altro, stanchi ma felici.

 

Continua…

 

Oooook, ho cercato in tutti i modi di moderarmi per il rating arancione e spero di esserci riuscita. Ho già pronta anche la versione più hot di questo capitolo e in giornata o domani lo posterò ;) Certo che non è facile descrivere le scene di sesso. Tra leggerle nei romanzi e nelle altre ff e scriverle c’è un enorme differenza. Come sempre, spero di non avervi deluso e mi scuso per il ritardo. Sono già ritardataria di mio ma il fatto che dovevo scrivere una scena importante come questa ha richiesto più tempo per renderla decente ai miei cari lettori. Per ogni dubbio, perplessità o anche per avvisarmi di vari errori, sentitivi liberi di dirmelo in qualsiasi momento. Le critiche costruttive sono sempre gradite per migliorare, almeno io la penso così ;) Grazie e a presto!

Himeno

   
 
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