Capitolo
32
Oh
mio Dio… non era per
questo che l’ho seguito. Eppure lo voglio. Eccome se lo
voglio ma ho anche
paura di deluderlo. Sulfus era abituato a ragazze più
esperte e dubito che
avesse mai avuto a che fare con una vergine. Non sapevo come
comportarmi, lui
avrebbe dovuto insegnarmi molte cose. Mi sentivo intraprendente ma allo
stesso
tempo timida. Lorena mi aveva accennato qualcosa al riguardo ma non
è che ci
avevo capito tanto. Ancora peggio a scuola quando c’era
educazione sessuale col
classico filmino con l’ape e il fiore. Stupida lezione e
stupida fifa. Dai,
Raf! Non sei una codarda.
-Ripensamenti,
angelo mio?-
mi chiese Sulfus guardandomi preoccupato per un eventuale rifiuto.
-Assolutamente
no. Solo che…-
arrossii.
-Che?-
mi accarezzò il viso
con uno sguardo pieno di desiderio e amore.
-Ho
paura di essere una
delusione per te. Insomma… io… non l’ho
mai fatto prima e potrei non superare
le tue aspettative. Potrei…- ma non mi lasciò
finire che mi baciò con un ardore
da lasciarmi senza fiato.
-Non
dirlo nemmeno per
scherzo. Ti amo e sono felice di essere il primo. Ma ho anche paura-
-Paura
di cosa?-
-Di
farti male. Essendo la
tua prima volta, proverai dolore all’inizio e purtroppo non
posso evitarlo. Cazzo,
preferirei morire piuttosto che farti male- me lo disse con un tale
rammarico
che ebbe l’effetto di cancellare tutti i miei dubbi e
insicurezze. Se
possibile, lo amavo sempre di più, e anche se avrei provato
dolore non mi
importava. Se era lui andava bene. Voglio che sia il mio primo in
tutto. Ha
avuto il mio primo bacio, ora avrà la mia prima volta nel
fare l’amore. Non
sesso. Quello che stavamo per fare era amore.
-Raf,
se vuoi fermarmi fallo
ora o mai più- disse con voce seria. Mi desiderava ma non mi
avrebbe mai
costretto.
Non
lo avrei rifiutato per
nulla al mondo. Era mio ed io ero sua. In risposta lo baciai. Un bacio
pregno
di tutto l’amore che provavo per lui. Era una risposta
più che soddisfacente
per entrambi e lui non ebbe più esitazioni.
Non
c’era più spazio per le
parole in quella stanza. Eravamo illuminati solo dalla luce della luna
che
filtrava dalla finestra e come sfondo della nostra passione
c’erano le stelle
al soffitto che avevo dipinto per lui. Era tutto bellissimo, perfetto.
Non
potevo desiderare di meglio per la nostra prima volta.
Avrei
ceduto anche in
terrazza prima per l’effetto devastante che mi faceva lui.
Sì, mi sarei fatta
possedere anche in terrazza, in quel muro. Santo Cielo! Sulfus mi ha
trasformato
in una svergognata!
Senza
staccare il nostro
contatto con le labbra, mi prese in braccio e mi distese delicatamente
sul
letto, continuando a baciarmi.
Mi
spogliò pian piano,
baciando e assaporando ogni centimetro del mio corpo che liberava dai
vestiti.
Io gemevo senza ritegno godendomi le sue attenzioni e presto anche i
suoi
vestiti finirono a fare da tappeto ai piedi del letto. Non sapevo che
fare ma
allo stesso tempo ero curiosa e pronta a fare qualsiasi cosa per dargli
piacere.
Rimanemmo
entrambi in intimo
e restammo un attimo a guardarci. Era così bello, il suo
corpo era da mozzare
il fiato, il migliore che abbia mai visto. Non che io abbia visto
uomini nudi
tuttavia ne ho visti di torsi nudi di giovani operai o degli atleti
della mia
scuola per poter fare un paragone.
Il
mio sguardo scese giù
verso i suoi boxer e ci rimasi. Mio dio, anche se il suo amichetto era
ancora
coperto riuscivo comunque ha vedere quanto era dotato. Sarebbe riuscito
ad
entrare dentro di me? Calma Raf, calma!
La
mano di lui mi prese a
coppa il viso alzandolo per fare in modo che lo vedessi in faccia. Mi
stava
sorridendo poi il sorriso si spense e catturò le mie labbra
in un bacio
delicato, non famelico. Come per rassicurarmi.
Mi
tolse il reggiseno e i
suoi occhi dorati brillarono ancora di più
nell’ammirare il mio seno. Non ero
piatta ma nemmeno molto formosa. Mi imbarazzava il suo guardo e tentai
di
coprirmi con le braccia. Sulfus me lo impedì e tenne le mie
braccia bloccate ai
lati della mia testa mentre con la bocca andò a stuzzicare
un capezzolo.
-Ah!-
sussultai ed ebbi delle
scariche di piacere in tutto il corpo. Mi sentii sempre più
calda e vogliosa
nel basso ventre.
Finito
di torturare un seno,
passò all’altro, e lasciando la presa sulle mie
braccia con una mano scese
verso il fulcro della mia femminilità. Scostò le
mutandine e con le dita toccò
il mio luogo più intimo, dove nessun uomo era arrivato prima
di lui.
Mi
irrigidii e tenevo le
gambe ben serrate.
-Shhh…
va tutto bene. Voglio
solo abituarti per quando entrerò dentro di te. Rilassati-
mi sussurrò
all’orecchio.
Feci
come mi disse lui o
almeno ci provai a rilassarmi.
E
dopo qualche minuto ancora
di preliminari, fui sua.
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Fu
l’esperienza più bella e
anche la più angosciante di tutta la mia vita. Non mi era
mai successo prima di
sentirmi così soddisfatto ma ero anche molto amareggiato per
averle fatto male.
Purtroppo Madre Natura ci aveva fatto così, avrei dato
qualsiasi cosa per fargli passare il dolore. Ma
ciò che più mi rendeva felice era che Raf
ora era mia e che il mio amichetto era di nuovo erezione dopo un sacco
di
tempo. L’astinenza era stata dura, eccome se lo era stato.
Per uno di sani
appetiti come me era stata una tragedia non possedere una donna
così a lungo ma
ne era valsa la pensa. Adesso mi importava solo del presente e della
ragazza
che amavo.
Mi
alzai dal letto, c’era una
cosa che andava fatta.
-Dove
vai?- mi chiese lei
guardandomi con uno sguardo sognante. Era ancora preda
dell’orgasmo che aveva
avuto da poco. Vedere il suo corpo arrossato, i capelli selvaggiamente
disordinati, la bocca gonfia e arrossata… sapere che sono
stato io a ridurla
così mi eccitava tantissimo e aumentava il mio ego maschile.
-Vado
al bagno a prendere
qualcosa per pulirti-
-N-non
ce n’è bisogno davvero…-
arrossì ancora di più. Era imbarazzata e non solo
perché volevo pulirla e
prendermi cura di lei ma scommettevo che era anche perché
ero nudo e non mi ero
coperto nemmeno con una vestaglia per andare al bagno. Ci ero abituato
a girare
per la stanza fregandomene del pudore ma lei, essendo ancora inesperta
sul
sesso e da pochissimo non vergine, era ancora timida.
-Non
preoccuparti. Voglio
prendermi cura di te- dissi sorridendole.
Entrai
in bagno e presi un
piccolo asciugamano e lo bagnai.
Tornai
da lei e scostando le
lenzuola, le aprii le gambe delicatamente. Guardai con
felicità mista a
rammarico le macchie di sangue sul lenzuolo. Felicità per
essere stato il primo
e d’ora in poi l’unico. Rammarico per averle
procurato un tale dolore.
Lei,
dopo varie proteste, si
lasciò pulire in mezzo alle cosce. La vidi sussultare e
quindi provai a fare
più piano e con delicatezza. Non ero pratico di queste cose
visto che era stata
l’unica vergine con cui sia stato. Le altre ragazze
l’avevano persa già da un
pezzo la purezza ed erano molto esperte.
-Sulfus…-
-Sì
Raf?-
-Ti
sono… piaciuta? Ti ho
soddisfatto?- mi chiese titubante.
-Che
domande! Pensi che avrei
un erezione perenne se non mi fossi piaciuta? Ti desidero in
continuazione,
guarda come mi hai ridotto- sbuffai.
-SULFUS!-
urlò scioccata.
-Oh
andiamo! Ti amo e mi sei
piaciuta da morire. Tu piuttosto tutto bene? Era come te
l’eri immaginato o ti
ho deluso?-
-Stai
scherzando? Sei stato
magnifico. Grazie a te ho avuto una prima volta indimenticabile. Ti amo
anch’io,
lo sai- disse con un luminoso sorriso. Stavolta fui io ad arrossire.
Ero io ad
esserle grato, per avermi fatto sentire amato. Mi aveva donato la cosa
più
preziosa che aveva ed era stato bellissimo fare l’amore.
Questa era una notte
che non avrei mai dimenticato, la migliore della mia misera vita.
La
baciai un ultima volta per
poi sdraiarmi di nuovo al suo fianco. Avrei voluto possederla ancora e
le mie
parti basse mi dolevano ma non potevo. Lei aveva bisogno di riposare ed
era
tutta indolenzita. Non era assolutamente il caso di farle ancora male.
L’indomani
ne avremo avute di
cose da dire tuttavia l’unica cosa a cui volevo pensare
adesso era lei e al suo
dolce profumo.
Ci
addormentammo uno tra le
braccia dell’altro, stanchi ma felici.
Continua…
Oooook,
ho cercato in tutti i
modi di moderarmi per il rating arancione e spero di esserci riuscita.
Ho già
pronta anche la versione più hot di questo capitolo e in
giornata o domani lo
posterò ;) Certo che non è facile descrivere le
scene di sesso. Tra leggerle
nei romanzi e nelle altre ff e scriverle c’è un
enorme differenza. Come sempre,
spero di non avervi deluso e mi scuso per il ritardo. Sono
già ritardataria di
mio ma il fatto che dovevo scrivere una scena importante come questa ha
richiesto più tempo per renderla decente ai miei cari
lettori. Per ogni dubbio,
perplessità o anche per avvisarmi di vari errori, sentitivi
liberi di dirmelo
in qualsiasi momento. Le critiche costruttive sono sempre gradite per
migliorare, almeno io la penso così ;) Grazie e a presto!
Himeno