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Autore: danzard    07/03/2015    4 recensioni
Una storia SwanQueen ambientata dopo il ritorno di Marian.
> Emma lo stava quasi supplicando.
> Tremotino si voltò per ritornare sul retro del negozio > prima che la tenda si richiudesse dietro di lui, con un movimento della mano che Emma non notò, fece cadere con la magia un libro proprio ai piedi della bionda.
Il libro si era aperto su una pagina, Emma si abbassò per raccoglierlo e una volta preso in mano lesse il titolo di quella pagina.
DEMONI VIAGGIATORI DEI MONDI
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Altri, Emma Swan, Nuovo personaggio, Regina Mills
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Emma camminava per Storybrooke in compagnia di David, continuando a investigare sulla Regina delle Nevi, quando qualcosa attirò l’attenzione della bionda appena passò accanto alla libreria. Con la coda dell’occhio vide qualcosa muoversi al suo interno. Era più che sicura che non si trattasse di Belle, le aveva appena parlato nel negozio di Tremotino.
Fece cenno a suo padre di fermarsi e gli indicò la libreria, David capì e gli fece cenno di si con la testa. La ragazza prese la sua pistola si avvicinò alla porta insieme a suo padre, contarono fino a tre e spalancarono la porta.
<< Fermo dove sei! >> urlo Emma puntando la pistola contro la figura.
 
<< Ehi calma! Abbassa quella pistola! >> gli disse il ragazzo alzando le mani.
 
<< Chi diavolo sei? >> gli chiese Emma continuando a puntargli addosso la pistola << a parte l’essere un ladro >> aggiunse dopo, vedendo delle banconote nella mano destra del ragazzo e la cassa della libreria aperta.
 
<< Tu, chi diavolo sei! >> gli rispose il ragazzo.
 
<< Io solo lo sceriffo, quindi ti conviene collaborare >>.
 
<< Ti dico chi sono se tu abbassi la pistola >>.
 
Emma abbassò l’arma, erano in due pronti a fermarlo e gli stavano bloccando l’unica via di uscita << Allora ?>>.
 
<< Mi chiamo Will, Will Scarlet >> gli rispose il ragazzo.
 
<< Bene, Will Scarlet. Sei in arresto >> Emma mise via la pistola, tirò fuori le manette e si avvicinò al ragazzo.
 
<< Ehi! Aspetta, se non mi arresti ti dirò una cosa che potrà essere d’aiuto >>.
 
<< Dubito che tu possa essermi d’aiuto in qualsiasi modo >>.
 
<< E se ti dicessi che riguarda una certa Regina delle Nevi? Ti interessa, no? Sei lo sceriffo e la stai cercando >>.
 
Emma socchiuse gli occhi << ti sto ascoltando >>.
 
<< Mi prometti che non mi arresterai? >>
 
<< Questo dipende dalle informazioni che mi darai >>.
Will ci pensò un attimo e poi si decise a parlare << l’altro ieri c’è stato un blackout giusto? >>
 
Emma si voltò verso suo padre, per avere conferma. David annuì << continua >> disse la bionda.
 
<< Durante il blackout ho fatto quello che di solito fanno i ladri, sono andato a rubare. Ho puntato la gelateria e quando sono entrato ho notato una cosa strana. L’elettricità era andata via da molto, ore… eppure i gelati non si erano sciolti. Strano, no? >>
 
<< Bene >> la bionda prese un braccio a Will e lo strinse forte << facciamoci un bel giro in questa gelateria >>.
 
La porta della gelateria era chiusa a chiave, ma questo non fermò Emma. Riuscì a forzare la serratura, a volte il suo triste passato le tornava utile.
<< Non mi sembra che ci sia qualcosa di strano >> disse David una volta che furono entrati.
 
<< Se non conti il fatto che non c’è rumore. Non sta funzionando niente, eppure i gelati non sono sciolti >> notò Emma.
 
<< Dovresti vedere il retro >> la stuzzicò Will.
 
Emma aprì la porta che portava nell’altra stanza. Lei e suo padre entrarono e videro che la stanza era completamente ghiacciata. In quel momento sentirono il rumore di una porta che si apriva e richiudeva, quando tornarono nell’altra stanza Will era sparito.
 
 
<< Quindi hai creato quel mostro e poi lo hai mandato contro tua sorella e il suo quasi marito >> riassunse Malefica.
Le due donne continuarono a camminare nel bosco, senza una meta.
 
<< Non volevo farle del male, anzi… l’ho allontanata proprio per salvarla… da me. Non sono mai stata brava a controllare i miei poteri >>.
 
Malefica sorrise ad Elsa << mi sarebbe piaciuto vederlo quel pupazzone di neve >> .
 
Elsa sorrise a sua volta << sei mai stata ad Arendelle? >>
 
<< No, ho viaggiato molto, ho visto tanti regni, ma Arendelle no. Com’è? >>
 
<< E’ bellissima, si trova tra le montagne e c’è anche un lago, il mio castello è stato praticamente costruito sopra. In estate è tutto verde e ci sono tanti fiori colorati, c’è profumo ovunque. In inverno diventa tutto bianco e il lago si ghiaccia, in quel periodo mia sorella ed io usciamo a pattinare sul ghiaccio >>.
 
<< Mi piacerebbe vederla >>.
 
<< Potresti venire a trovarmi! >> Elsa sorrise felice, ma diventò rossa in viso appena ripensò a quello che aveva detto << si… insomma, potrei farti da guida… ecco >>.
 
Malefica le sorrise di nuovo << Ne sarei felice >>.
 
Camminarono ancora restando per lo più in silenzio. Ogni tanto una delle due domandava qualcosa sulla vita dell’altra. Poi qualcosa in mezzo agli alberi attirò la loro attenzione, qualcosa si stava muovendo, una donna vestita di bianco stava usando della magia per ghiacciare un tronco tagliato.
Malefica istintivamente prese Elsa per un braccio e l’attirò verso il basso, nascondendo entrambe dietro ad un cespuglio e ad un albero caduto.
<< Non sembra cattiva >> disse Elsa a bassa voce.
 
<< Ghiacciolina, ha congelato una persona e per poco non è riuscita a fare lo stesso ad un’altra >> le rispose Malefica sussurrando << credo che sia meglio andarcene >>.
 
Malefica fece alzare Elsa, cercando di fare il meno rumore possibile. Ma qualcosa bloccò la strega, qualcosa di freddo le stava tenendo ferma una gamba. Malefica guardò il basso e vide che la sua gamba era bloccata nel ghiaccio.
 
<< Andate di fretta? Sono spiacente, ma temo di non potervi lasciare andare >> la Regina delle Nevi si era avvicinata a loro.
 
<< Liberala! >> le urlò contro Elsa, preparandosi a combattere.
 
<< No, mi dispiace. Io e te abbiamo molto da dirci, Elsa >> la donna le si avvicinò, le parlava come se la conoscesse.
 
Malefica sgranò gli occhi sorpresa << La conosci? >> disse rivolgendosi ad Elsa.
 
<< Non l’ho mai vista prima >> rispose la ragazza sconvolta.
 
<< Certo che ci conosciamo >> le rispose la donna in tono gentile << solo che non lo ricordi. I troll di pietra ti hanno cancellato ogni ricordo di me >>.
 
<< Impossibile, per quale motivo avrebbero dovuto? >>.
 
<< Alcuni ricordi sono dolorosi. Hanno fatto la stessa cosa anche ad Anna >>.
 
<< Come conosci mia sorella? Cosa le è successo? >>
 
<< Ti sei mai chiesta come tu sia finita in quell’urna? Te lo dico io, è stata tua sorella. Tutti quelli che non sono come noi ci temono, tua sorella non era differente in questo. Ti ha rinchiuso perché aveva paura di te >>.
 
<< Sei una bugiarda >>.
 
<< Lo credi davvero? Eppure gli abitanti di qui ti vogliono morta >>.
 
<< Hanno paura perché tu hai fatto del male ad alcuni di loro! >>
 
<< Non l’ho fatto apposta >>
 
<< Non è vero! Tu volevi mettermeli contro! Volevi che mi incolpassero! Perché? >>
 
<< Volevo farti capire, che non ci si può fidare di loro, non ci si può fidare di nessuno che non è come noi. Gli altri ci tradiscono prima o poi, è sempre così >>.
 
La Regina delle Nevi si avvicinò a Malefica, osservandola con attenzione, poi fece comparire dei piccoli pezzi di ghiaccio e li lanciò contro la strega.
<< No! >> urlo Elsa.
 
Malefica provò a difendersi usando la magia, ma qualcosa la bloccava. Si limitò a difendersi muovendo il bastone, ma alcuni pezzi di ghiaccio riuscirono a passare provocandole dei graffi qua e la.
<< Perché non mi liberi ? Così possiamo combattere ad armi pari! >> Le urlò contro Malefica.
 
<< Non ho alcun interesse a combattere contro di te. Ho altri piani, quando ti troveranno morta e completamente coperta di ghiaccio, penseranno che la colpa sia di Elsa e le volteranno le spalle. Penseranno che lei sia un mostro. E alcuni di loro già lo pensano >>.
 
<< Lasciala stare >> urlò una voce estranea.
Emma corse da loro seguita da David.
La bionda guardò Malefica per assicurarsi che stesse bene.
 
<< Ho una buona e una cattiva notizia >> disse Malefica in tono sarcastico << la buona è che ho trovato la Regina delle Nevi, la cattiva è che mi sta praticamente prendendo a calci >>.
 
La Regina delle Nevi guardò Emma come se non credesse possibile che la bionda fosse proprio li << Emma >> disse quasi sussurrando.
 
<< Ci conosciamo? >>  le chiese Emma guardando poi suo padre in cerca di conferma, ma lui scosse la testa.
 
<< No, non ci siamo mai viste prima di oggi, sei solo molto famosa. Ma dimmi, credi di potermi tenere testa? >>.
 
Emma si concentrò più che poté e come risposta a quella domanda le lanciò addosso la sua energia magica scaraventandola per terra. Intanto David corse a liberare Malefica, quando il ghiaccio che teneva imprigionata la sua gamba venne distrutto, la strega sentì ritornare i suoi poteri, ma quando si voltò per fronteggiare la Regina delle Nevi scoprì che questa era scomparsa.
<< Maledizione >> si limitò a dire Malefica prima di scomparire anche lei, aveva preso la cosa sul personale.
 
 
Emma e David tornarono a casa, in compagnia di Elsa. Raccontarono tutto l’accaduto a Mary Margaret.
<< Emma, sei lo sceriffo di questa città. E’ normale che la gente ti conosca >> le disse gentilmente Mary Margaret.
 
<< Non capisci mamma. Lo ha detto con uno strano tono, come se mi conoscesse da tempo >> cercò di farle capire Emma.
 
<< Se c’è qualcosa sotto >> le disse David porgendole una tazza di cioccolata << lo scopriremo, non ti devi preoccupare >>.
 
<< C’è sicuramente qualcosa sotto. Non solo conosce me, conosce anche Elsa. E a lei ha detto chiaramente che le hanno cancellato i ricordi. Probabilmente avranno fatto lo stesso con me… di nuovo. Cosa avranno di tanto interessante i miei ricordi, proprio non lo so. >> Emma sospirò  << E tu come stai? >> chiese poi ad Elsa.
 
<< Quella donna mi ha mentito, sono sicura che mia sorella non farebbe mai niente del genere. Non riesco a capire che cosa voglia da me >>.
 
<< Lo scopriremo Elsa. Fermeremo la Regina delle Nevi e troveremo tua sorella, te lo prometto. Ma, nel frattempo, voglio che resti da noi. Visto che quella donna sembra conoscere entrambe, magari c’è qualcosa che ci accomuna… resterai qui, così possiamo guardarci le spalle a vicenda… va bene? >>
 
<< Non voglio essere di disturbo Emma. Belle mi ha trovato una stanza alla pensione, posso stare li >>.
 
<< Non sei di disturbo ed è meglio che tu non stia da sola, oltretutto ci sono ancora degli abitanti di Storybrooke che non si fidano di te, non voglio che corri pericoli >>.
 
Emma prese una mano di Elsa nelle sue e la guardò dritta negli occhi, la ragazza le sorrise.
 
 
<< Adesso sono anche andate a vivere insieme! >> urlò Regina entrando di prepotenza in una delle tante camere degli ospiti di casa sua.
 
<< Di che stai parlando? >> rispose distrattamente Malefica, sdraiata sul letto con un libro in mano.
 
<< Emma! Ha invitato Elsa a vivere da lei! L’ho appena vista nello specchio, l’ha anche presa per mano! >>.
 
Malefica alzò gli occhi dal libro per guardare l’amica << sono sicura che non è come sembra >>.
 
<< Come fai a dirlo? >>
 
<< Ti ricordo che le sono stata vicina per tutto il viaggio, l’ho sentita parlare di te.  E, se fosse come sembra, andrei dalla biondina e la spedirei dritta al creatore. La tua di biondina, intendo. Non la mia di biondina >>.
 
Regina corrugò la fronte << la tua biondina? >>.
 
<< Fatti gli affari tuoi >> le rispose seccamente la strega, tornando a leggere.
 
Regina rimase in piedi guardandosi attorno nel centro della stanza, giocando nervosamente con le mani. Guardò la sua amica che continuava al leggere il suo libro ignorandola. Sbuffò e si avvicinò al letto sdraiandosi in malo modo, facendo saltellare Malefica sul materasso, la strega continuò a leggere come se niente fosse successo. Regina la guardò di nuovo e sbuffò ancora.
Malefica chiuse gli occhi e fece un lungo respiro, riaprì gli occhi e mise da parte il libro << perché non vai dalla tua biondina e le dici “senti, credo di essermi sbagliata con Robin, è solo un boscaiolo puzzolente. Tu invece sei…” come si dice da queste parti? “Wow”? “Figa”? Insomma, dille che ti piace e falla finita >>.
 
<< Lei non mi piace. E Robin mi va più che bene >>.
 
La strega guardò la sua amica con la migliore delle sue espressioni da “mi stai prendendo in giro?” << Ecco perché non fai altro che spiare Emma attraverso il tuo maledetto specchio magico, ecco perché sei diventata una specie di stolker personale della biondina, ecco perché hai crisi di gelosia ogni volta che qualcuno che non è suo parente le sta vicino, perché Robin ti va bene! Ora è tutto chiaro! Ed è chiaro il motivo del tuo litigio di oggi con il boscaiolo. Ecco perché gli strillavi di essere più passionale con te, più romantico, di vestirsi meglio. Ecco perché lo hai accusato di non saperti stupire, di non saperti capire, di non saper smuove niente dentro di te. Ed ultimo ma non ultimo, ecco perché gli hai suggerito di comprarsi una giacca di pelle rossa! Hai litigato con lui perché la bionda non ti piace! Dio, Regina, hai praticamente chiesto a quel boscaiolo di trasformarsi in Emma! >>
 
Regina guardò dritta davanti a se, senza rispondere.
 
<< Vai da lei e dille che la ami. Dille che sei stata stupida a non capirlo prima. Dille quello che ti pare basta che le dici quello che provi >>.
 
<< Non servirebbe a nulla. Con il ricordo di me, il demone si è preso anche l’amore di Emma per me >>.
 
<< Non ha preso tutto il ricordo di te, Asir è stata chiara, ha lasciato delle tracce per permetterle di ricordare. Sei stata capace di farla innamorare di te una volta, puoi farlo ancora >>.
 
<< Ma è Robin il mio vero amore, è con lui che devo stare. >>
 
<< Ma chi se ne frega di chi è Robin, chi se ne frega se devi stare con lui! Tu sei Regina Mills, per la miseria! E nessuno può dire a Regina quello che deve o non deve fare, nessuno può dirle chi amare e chi non amare! La Regina di un tempo non lo avrebbe permesso a nessuno, mai. >>
 
<< Non sono più la Regina Cattiva e non voglio esserlo più >>.
 
<< Non sto dicendo che devi tornare a strappare cuori. Ti sto dicendo che la vecchia Regina aveva delle qualità, ha sempre combattuto contro tutto e tutti per cercare la sua felicità, non permetteva a nessuno di metterle i piedi in testa >>.
 
<< Avrei voluto passare la vita con il mio Vero Amore, era la cosa che più desideravo >>.
 
<< Sai che cosa accade a molti desideri? Una volta che vengono realizzati si scopre che non sono poi questo gran che. L’ascia perdere il Vero Amore e segui il tuo cuore. >>
 
   
 
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