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Autore: fireslight    08/03/2015    3 recensioni
C’erano dei fiori sul davanzale della finestra, di un giallo brillante, con foglie verdi scuro; Natasha ci mise poco per riconoscerli.
«Clint, quelle sono mimose?»

[Clint/Natasha♥][8th March − Woman's Day | Fluff, Missing Moments, 552 words]
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Clint Barton/Occhio di Falco, Natasha Romanoff/Vedova Nera
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Yellow flowers
         
         
"The bright yellow that means rebirth instead of destruction. 
The promise that life can go on, no matter how bad our losses.”
 

L’aroma del caffè la svegliò quasi pigro, indolente, come ad avvisarla che quel
giorno non ci sarebbero state corse all’aeroporto per una qualsiasi missione in
capo al mondo.
Natasha cominciava ad apprezzare giorni come quelli.
Allungò una mano verso destra, oltre le lenzuola chiare stropicciate, il piumone
riverso a terra durante la notte, trovando vuoto e freddo quel lato del letto.
Si alzò lentamente, indossando una maglia scura trovata a terra − dove diavolo
era finito Barton?
D’un tratto sentì un rumore provenire dalla cucina del piccolo appartamento di
Brooklyn, e piena di sospetto sporse silenziosamente il capo oltre la porta della
cucina. Clint era ai fornelli, intento a litigare con dei pancake che non volevano
saperne di stare dritti, impilati gli uni sugli altri su un piatto da portata.
«Dannazion−» mormorò l’arciere, strappandole un minuscolo sorriso.
«Clint..»
Lui voltò il torace di scatto, sorridendole, «Nat, sei sveglia. Sul tavolo c’è il caffè.»
Natasha girò attorno all’isola della cucina, piazzandosi al fianco di Clint che le
rivolse un’occhiata prudente, tirandola a sé con un braccio intorno alla vita sottile
e baciandole una tempia.
«Dormito bene?»
«Credo che abbiamo fatto tutt’altro, piuttosto che dormire.» rispose lei, accennando
un sorriso lievemente malizioso, facendolo ridere divertito.
Poi, Clint tornò a combattere contro i pancake per qualche minuto, «Qui finisco io,
comincia pure a mangiare.» disse, profondamente concentrato nel tentativo di non
far bruciare la colazione.
Voltandosi in direzione del tavolo − quanto desiderava del caffè − qualcosa di brillante
le ferì gli occhi per via del colore. C’erano dei fiori sul davanzale della finestra vicino al
piano adibito a tavolo, fiori dal colore così acceso quasi da far
male. Erano di un giallo brillante, con foglie verdi scuro; Natasha ci mise poco per
riconoscerli.
Mimose.
«Nat, potresti avvicinarmi il piatto ed un coltello, perché non sembra che−»
«Quelle sono mimose?»
Clint si meravigliò del suo tono incerto, come se non sapesse bene cosa aspettarsi;
anche se, del resto, dubitava che Natasha avesse mai ricevuto qualcosa che fosse
definibile come regalo. Quando era uscito presto quella mattina, si era fermato
quasi inconsapevolmente davanti al piccolo carretto del vecchio Frank, che aveva i
fiori migliori di tutta Brooklyn. E quel giorno era l’8 marzo, ragion per cui..
«Si, sono per te.. Ho pensato che,» prese un bel respiro, mollando quei maledetti
pancake, e avvicinandosi a lei, «Ho pensato che fosse una buona idea. Sai, oggi è la
festa della donna e−»
Natasha alzò gli occhi verdi nei suoi, guardandolo con serietà mista a sorpresa,
«Nessuno mi aveva mai regalato dei fiori, Clint.»
Prima che potesse rendersi conto di qualsiasi cosa, − come del fatto che lei si fosse
avvicinata troppo, troppo per i suoi gusti − Natasha lo baciò sulle labbra, con una
calma che lui non avrebbe mai immaginato potesse avere.
«Grazie.» gli sussurrò contro la spalla, come una bambina che per la prima volta
assapori la sensazione di contar qualcosa per qualcuno, al punto tale da ricevere dei
fiori in regalo. Clint la strinse a sé, baciandola a sua volta con impeto, le dita fra quei
capelli rossi in ordine anche di prima mattina.
La colazione avrebbe potuto attendere ancora.
 
 


 
Note dell'autrice.
Buongiorno gente e buona festa della donna, aw
Che dire, volevo che Clint regalasse delle mimose a Natasha, che per inciso credo che quella delle mimose sia prettamente un'usanza italiana, ma okay, la prendo come licenza poetica.
Ah, la citazione all'inizio è presa da Mockingjay di Suzanne Collins, e sta a significare che non solo Natasha cominci a fidarsi più di Clint, vedendolo non solo come un amico, ma ciò che è importante è il fatto che lei si allontani dagli orrori vissuti nell'infanzia per qualcosa che è libertà, essere se stessi, come appunto "il giallo brillante che significa rinascita anzichè distruzione".
Spero che la shot sia piaciuta, ringrazio davvero chi è arrivato fin qui, e volesse lasciare un pensierino.
Alla prossima,
fireslight.

 
  
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