Capitolo
1
Piacere,
Kurama Uzumaki
Una ragazza
stava correndo, dopo aver appena assistito al sacrificio del suo
maestro, per
fuggire dai suoi due inseguitori in un edificio mentre i suoi lunghi
capelli
biondi le ricadevano sulle spalle.
Poco tempo
dopo le entrate vennero bloccate dai due uomini con la cappa nera a
nuvole
rosse.
Vedendosi
all’angolo si vide costretta a finirla di posticipare lo
scontro.
In
virtù di
ciò utilizzò il potere del suo demone
trasformandosi in un enorme gatto di
fuoco blu con due code si preparò ad attaccare.
-Fai pure
del tuo peggio. Io sono IMMORTALE!!!-gridò uno dei due,
più precisamente quello
con la cappa aperta che lasciava intravedere una collana e il petto.
Dopo diversi
minuti la ragazza era bloccata al muro con una lancia di metallo nero
conficcata tra le mani e il tizio di prima era sdraiato a terra a fare
un rito.
-Muoviti
Hidan, non abbiamo tempo da perdere-disse l’altro individuo.
-Stai vitto
eretico che non sei altro. Marcirai all’inferno-rispose il
tizio chiamato Hidan.
-I soldi
servono anche all’inferno-rispose il secondo.
Prima che
Hidan potesse rispondere dal terreno emerse un uomo-pianta con una
parte nera e
una parte bianca.
La prima a
parlare fu la parte nera.
-Muovetevi,
il capo ci aspetta-
Subito dopo
intervenne la parte bianca.
-L’avete
conciata male-rise.
-Muoviamoci,
prima rimuoviamo il demone e prima potremo arricchirci-disse
l’avido.
Detto questo
l’essere dai due colori si avvicinò alla ragazza,
ma prima che ci arrivasse un
lampo rosso apparve davanti all’essere e un calcio
colpì la creatura.
Dal lampo
rosso era apparso una persona con un mantello nero, guanti neri e una
maschera
da volpe completamente bianca tranne che per dei baffi da volpe rossi.
Dalla
maschera erano visibili solo le labbra e degli inquietanti occhi rossi
che
esprimevano odio puro e sete di sangue.
-Ti
sacrificherò al Sommo Jashin-disse Hidan.
Detto questo
Hidan scattò verso il tipo brandendo la falce come un
ossesso tentando di
colpirlo.
L’altro
evitò senza alcun problema i colpi finché non
arrivò un colpo che decise di
parare con due kunai.
Essi avevano
una forma particolare cioè avevano tre punte e un sigillo
rosso impresso sul
manico.
Successivamente
colpì con un calcio al petto il jashinista allontanandolo da
se.
Subito dopo
si preparò ad usare il chakra.
-Arte
del fuoco: Nuvola Cerulea-disse il
tipo.
Detto questo
dalla sua bocca partì una nuvola di cenere ustionante che si
propagò intorno ai
tre.
Subito dopo
il ragazzo ghignò.
-Arte
del fuoco: Pioggia Incendiaria-disse.
Detto questo
dalla bocca del ragazzo partirono delle palle di fuoco che si diressero
verso
la nuvola di cenere.
-Io
scapperei se fossi voi-ghignò.
Appena le
palle di fuoco si scontrarono con la nuvola di cenere
quest’ultima divenne
completamente rossa per poi esplodere.
Fatto questo
si avvicinò alla ragazza e, dopo aver levato la lancia dalle
mani di lei,
sparirono in una luce rossa.
-MERDAAAAAAAAAA!
–urlò Hidan mentre l’uomo-pianta era
già sparito.
Diverse ore
dopo la forza portante si svegliò e vide una rudimentale
casa in legna e un
ragazzo con un mantello nero e una maschera che gli copriva il volto
che la
osservava con i suoi occhi rossi seduto dalla parte opposta della
stanza.
La ragazza
si mise in guardia per un possibile attacco.
-Tranquilla,
non ti farò nulla-disse calmo.
-Chi sei?
–domandò di risposta.
Lui
ghignò e
rispose dopo un paio di secondi.
-Hai
ragione, non mi sono presentato. Piacere, Kurama Uzumaki-
Detto questo
si levò la maschera e il cappuccio nero rivelando il volto
di un diciassettenne
forse, con dei baffi sulle guance simili a quelli di una volpe, due
occhi
rossi, abbronzato e con dei capelli rosso-fuoco.
Il demone
Matatabi da dentro la forza portante drizzò subito le
orecchie e osservò con un
sorriso il ragazzo.
-Bene,
bene. Sei tornato. E’ da un bel po’ di
tempo che non ci vediamo-disse il demone a se stesso.
Lo stesso
ragazzo apparve dinanzi al demone.
-Come va,
Mata? –chiese sorridendo.
-Porta
rispetto per i tuoi fratelloni-
disse il demone.
-Hahahaha,
divertente. Ma io ti porto rispetto, come porto rispetto agli altri,
tralasciando Shuka ovviamente-affermò Kurama.
-Ovviamente-disse
Matatabi.
-Ti volevo
salutare e ora me ne vo-disse infine per poi sparire.
Intanto nel
mondo reale Kurama continuò il discorso precedentemente
iniziato.
-E tu sei Nii
Yukito, se non erro-continuò.
La ragazza
si rilassò anche se non totalmente.
-Da dove
provieni? –chiese Yukito.
-Villaggio
del Vortice-rispose.
-E come mai
non sei lì? –chiese ancora.
-Semplice,
è
stato distrutto-rispose.
-Perché?
–chiese infine.
-Cercavano i
sigilli di Uzu e questa -disse alzando la maschera.
-Perché?
–
-E’ un
segreto-rispose vago.
Finito di
parlare si avvicinò alla ragazza e le prese la mano tra le
sue e fece scorrere
il chakra che velocizzò in maniera estrema la guarigione
della ferita nelle sue
mani.
Una volta finita
la procedura si allontanò e le indicò una porta.
-Se hai
voglia di leggere qualcosa questa è una biblioteca e i libri
non li ho comprati
io-specificò.
-Perché
me
lo dici? –chiese.
-Diciamo che
alcuni libri qui dentro non sono il massimo del pudore-
-Specifica-
-I libri
della serie de “il paradiso della pomiciata” per
esempio-disse Kurama
imbarazzato.
-E tu li hai
letti? –chiese la ragazza.
-Cosa?! No,
assolutamente no. Solo la prima parte del primo libro poi
nient’altro-rispose.
La ragazza
inarcò un sopracciglio.
-E io ci
dovrei credere? –chiese.
-Fai un
po’
te-rispose avviandosi verso un’altra porta.
-Questo
è il
bagno e quella è l’uscita-disse indicando prima la
porta verso cui stava
andando e poi una terza.
-Se vuoi
uscire chiedimelo dato che siamo un bel po’ distanti dal
palazzo del Raykage o
da qualsiasi altro posto in cui abitano delle persone-disse infine.
-Come hai
fatto a battere quei due? –chiese ancora.
-Sei
curiosa, eh?! Comunque non l’ho fatto, diciamo che li ho
fermati il tempo
necessario per portarti qui, se avrei combattuti sul serio molto
probabilmente
li avrei uccisi, ma avrei ucciso pure te-rispose atono Kurama.
La ragazza
lo guardò sorpresa.
-Sei proprio
Mister Modestia-disse ironica-Comunque grazie per avermi salvato la
vita-aggiunse
successivamente
-Tranquilla,
non ti avrebbero ucciso, prima avrebbero estratto Matatabi per cui
saresti
morta fra tre giorni, circa-disse calmo Kurama.
-Rassicurante-disse
ironica e preoccupata al tempo stesso.
-Rilassati,
comunque credo che tu debba fare rapporto al Raykage per cui
avvicinati-disse
calmo il ragazzo.
-Perché?
–chiese la giovane dalla carnagione chiara e dagli occhi
scuri.
-Se mi dai
retta facciamo prima-rispose porgendole la mano.
La ragazza
uscì dal letto di malavoglia, si avvicinò al
ragazzo e gli afferrò la mano che le
tendeva.
Kurama
sorrise dopodiché si rimise la maschera e allora Yukito
notò un kanji sulla
maschera che significava “sigillo”, subito dopo si
sentì risucchiata in una
direzione precisa finché non apparve, un istante dopo, nella
sala del Raykage.
-Perché
non
ricevo un rapporto da sei ore sulla missione? –chiese irato
il kage.
-Beh…ecco…-disse
Yukito impaurita.
-Sono stati
tutti uccisi-disse atono Kurama.
-E tu chi
saresti? –chiese il kage osservando il ragazzo.
-Non ti
riguarda-rispose dopo essersi levato la maschera e il cappuccio del
mantello.
-Come ti
permetti di parlarmi in questo modo-affermò venendo
ricoperto dalla sua armatura
di fulmini e scattando addosso a Kurama.
Quest’ultimo
non fece una piega e schivò il colpo senza alcun problema
per poi colpire con
un calcio alla schiena del Raykage.
Il kage si
rialzò senza la minima esitazione e, dopo essersi levato il
mantello, scattò
nuovamente verso il giovane colpendolo con un pugno e facendolo
scontrare
contro il muro della stanza.
Una volta
che si fu rialzato venne avvolto da un manto di chakra rosso e il suo
aspetto
cambiò: i capelli divennero ispidi e selvaggi, i denti si
allungarono, le
unghie diventarono dei veri e propri artigli, i baffi da volpe
diventarono più
spessi e le pupille si allungarono diventando come quelle di una volpe.
Subito dopo
si diressero uno contro l’altro.
Kurama
lanciò un kunai a tre punte mancandolo di proposito per poi
comparire alle
spalle del kage.
-Mille
Volpi-disse Kurama, subito dopo
il suo pugno venne avvolto da una fiamma che prese la forma di una
testa da
volpe per poi colpire la schiena del kage e farlo scontrare contro il
muro con
delle ustioni alla schiena.
Il Raykage
si rialzò e ricominciò a correre verso il ragazzo.
-Lancia
a Cinque Dita-detto questo la
mano del Raykage venne avvolta da chakra di tipo fulmine e si diresse a
gran
velocità verso Kurama.
-Falce
Fiammante-la mano di Kurama venne
avvolta da una fiamma che prese la forma di una lama di fuoco e si
diresse
verso il kage.
Il pavimento
dove la lama colpiva si divideva in due e fondeva automaticamente
mentre il
ragazzo si avvicinava velocemente all’avversario.
Quando i due
si stavano per colpire intervenne Yukito.
-Arte
del vento: Esplosione di Vento-appena
lo ebbe detto lanciò una sfera di vento compresso che
esplose tra i due
allontanandoli.
Nonostante
questo i due attacchi erano ancora attivi e quando stavano per partire
nuovamente vennero interrotti dall’apertura della porta.
-Cos’è
tutto
questo casino? A perché lotti con un ragazzino?
–chiese rappeggiando Killer B.
Appena
Kurama lo vide annullò sia la tecnica che il manto di
chakra, si avvicinò alla
forza portante e lo osservò senza curarsi minimamente del
Raykage che si imbestialì.
-Sei una
forza portante, vero? –chiese B.
-Forse
sì o
forse no-rispose.
-E come fai
ad aver attivato un manto di chakra rosso? –chiese Yukito.
-Chiedetelo
ai vostri cercoteri-rispose vago.
I quattro
nella sala lo guardarono sospettosi e Kurama se ne fregò.
Dopo aver
salutato con un cenno della mano la forza portante diciassettenne
scomparve in
un lampo rosso riapparendo a casa sua.
Intanto in
un altro luogo molto distante un uomo dai capelli arancioni, diversi
piercing
sul corpo e due occhi con sei iridi concentriche violacee stava
parlando con l’uomo-pianta.
-La forza
portante è riuscita a fuggire, Zetsu? –chiese.
-Purtroppo
è
così, è stata aiutata da un ninja-disse la parte
nera.
-Molto
forte, un suo calcio avrebbe rotto un paio di costole ad un umano
comune e una
sua tecnica avrebbe ucciso i due senza alcuna difficolta se non fossero
stati loro-disse
la parte bianca.
-Immagino
abbiate registrato lo scontro-disse il capo.
-Si, anche
se è stato davvero breve lo scontro-parlò Black
Zetsu.
-Bene,
mostratemelo-ordinò il capo.
CONTINUA…
Angolo
dell’Autore
Nuova serie
che verrà aggiornata più o meno un week-end si e
uno no. Mi presento, sono
white_chaos_dragon e spero che il capitolo sia piaciuto e se
è così fatemelo
sapere e ditemi cosa cambiare se qualcosa non vi è piaciuto.
Alla prossima con
il secondo capitolo.