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Autore: Cristalsky    08/03/2015    1 recensioni
Sono l'ultima. Non esiste più nessuno come me, sono sola... sono bianca come la neve. Non voglio vedere qualcuno soffrire per me quando so che lo posso evitare. Siamo stati cacciati fino alla quasi estinzione. Ora devo solo cercare di soppravirere...
Genere: Fantasy, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Stavo correndo di nuovo. Mi stanno ancora braccando dopo 5 anni. Uff... ma perché non la smettono! Ormai sono rimasta solo io! Continuo a correre non voglio morire non ancora...le mie zampe si confondono con il paesaggio circostante. Tutto e bianco. Trovo una piccola grotta. E abbastanza grande perché io ci possa entrare ma non perché loro possano seguirmi. Mi nascondo e dopo nemmeno due minuti li vidi passare. "Dove andata?!". "Non può essere andata molto lontana". Erano in due ed erano due ragazzi. All'incirca avranno avuto diciott'anni. Uno era alto,magro ma i muscoli,anche se nascosti sotto la giaccia,erano ben visibili. Aveva i capelli di un castano-biondo e aveva due occhi grigio con sfumature blu. L'altro appena lo vidi il mio cuore perse un battito. Aveva un fisico come il castano-biondo ma aveva i capelli neri come la pece e gli occhi,appena li vidi persi un altro battito, erano del colore della giada. Io non riuscii a smettere di fissarli. "Ascolta Xavier dobbiamo trovarla lei sarà il nostro miglior trofeo"disse il castano-biondo. Quindi il ragazzo dagli occhi di giada si chiama Xavier. "Lo so Alexander ma non e facile prenderla e brava a scappare" sorrise "sarà mia". Bene pensai sarcastica alzando gli occhi al cielo. Devo trovare un modo per nascondermi da loro, ma finora ogni posto in cui sono stata mi hanno sempre trovata. I cacciatori sono abili ma per mia fortuna non conoscono il segreto della mia specie. Quando se ne andarono uscii dalla grotta. Ripresi a correre dalla parte opposta alla loro dove sapevo che c'era una città di umani ed é abbastanza grande. Confondersi sarà facile. Ero in prossimità della città. Ora devo solo trovare un posto in cui stare. Per fortuna che ho alcuni amici umani dove sono sicura mi ospiteranno senza fare troppe domande. Mi vestii e poi mi avviai verso la parte della città dove sapevo trovare i miei amici. Poi ebbi un dubbio, non posso stare dai miei amici. Mi chiederebbero dei miei genitori, che non ci sono più visto che i cacciatori li hanno uccisi. Non ho vestiti non ho un identità, non ho niente, come posso fare. Camminai in giro per la città guardandomi intorno. Non so cosa fare! Ok adesso sono nei guai. Ma prima che potessi anche solo pensare di tornare nella foresta quella bellissima voce mi chiese "Hey signorina serve aiuto?". Molto lentamente mi girai verso di lui. I suoi occhi di giada catturarono i miei blu elettrico. Lo so sono insoliti se poi pensi che spesso cambiano colore. Dipende dal tipo di sentimento che provo. Anche se il blu elettrico e il colore naturale dei miei occhi. Deglutii, non devo farmi vedere spaventata altrimenti gli occhi mi tradiranno. "Signorina? Allora le serve aiuto?" distolsi lo sguardo da lui. "N-no...g-grazie". "Ne e sicura? A quest'ora le ragazze non dovrebbero girare da sole può essere pericoloso. Si possono fare dei brutti incontri". Annuii. Volevo andarmene ma non potevo piantarlo li. Avrebbe potuto sospettare qualcosa. "Ha un posto dove stare?". Scossi la testa. Lo sentii sospirare poi mi tese la mano. La guardai scettica,non mi andava di accettare l'aiuto di un cacciatore che per giunta mi sta dando la caccia. Poi mi venne un idea e sorrisi. I cacciatori non mi cercherebbero mai tra di loro. Nascondersi nella tana del lupo potrebbe aiutarmi ad avere un po di tempo per pianificare la mia prossima mossa. Alla fine presi la sua mano, era calda e leggermente sudata. Cominciò a camminare verso il lato opposto da dove sono arrivata e dove stavo andando prima di ripensarci. Aveva una camminata abbastanza veloce anche se per me tenere il suo passo era piuttosto semplice. Arrivammo davanti ad un enorme villa. Meravigliosa. Aveva un enorme giardino tutt'intorno. Sempre tenendomi per mano mi trascinò al suo interno. Sentimmo dei passi che dovevano essere di qualcuno che correndo stava arrivando. I passi rimbombarono e poi velocemente cominciarono a scendere l'enorme scalinata che si trovava esattamente al centro del salone. Ne usci l'altro cacciatore. Alexander mi sembrava che si chiamasse. "Hey amico! Dove l'hai trovata questa bellezza?" Xavier parve infastidito. "Stava girando a vuoto poco lontana dal bosco e come sai bene e pericoloso, inoltre si sta facendo sera e la fuori può essere pericoloso. E poi mi ha detto che non ha un posto dove andare per cui ho pensato che visto l'abbondanza di camere poteva restare qui almeno fino a quando non troverà un altro posto in cui stare". Alexander annui convinto delle parole dell'amico. Poi si rivolse a me "come ti chiami dolcezza?". E adesso che faccio non ho la più pallida idea di che cosa fare. Cominciai a pensare a eventuali risposte ma le scartavo ogni volta. Alla fine mi venne un'idea fantastica. "M-mi chiamo Crystal...". Lui mi guardò poi sorrise tendendomi una mano. "Piacere Crystal io sono Alexander e il mio amico qui e Xavier" disse prima indicando se stesso e poi l'amico. "Dai vieni dolcezza che ti mostro dove dormirai sta notte. Comunque non ti ho mai visto da queste parti di dove sei?". Sapevo che sarebbe successo. "Non lo so". Mi guardarono straniti. "Come fai a non saperlo?" Alzai le spalle. "Non me lo ricordo". "Qual'è il tuo cognome?" "Non lo so". "Dove sono i tuoi genitore?". "Non lo so". "Hai fratelli o sorelle da cui andare?". "Non lo so". "Hai amici che vivono qui?". "Non lo so" . "Sai almeno quanti anni hai?". Ci pensai su un attimo per cercare di ricordare e sembrare più credibile. "Credo 17, ma non ricordo bene". I due si guardarono. "Xavier potrebbe aver perso la memoria o avere un amnesia non possiamo lasciarla andare in giro da sola". "Hai ragione Alexander, per fortuna che l'ho trovata io e non qualcun'altro o qualcos'altro". Risponde. Salimmo le scale e io continuavo a guardarmi in giro. Mi condussero fino al secondo piano della villa. Ci fermammo davanti a una porta. Xavier l'apri e quando entrai constatai che era enorme. Aveva un enorme letto a baldacchino al centro, una grande porta finestra con fuori un balconcino che dava sul giardino. Al lato sinistra della porta c'era un enorme scrivania bianca e di fianco una libreria piena di tomi dall'aria antica. Dalla parte destra invece attaccato alla parete si trovava un enorme armadio nero lucido. "Bene Crystal puoi dormire qui per questa notte". Io annui e i due se ne andarono lasciando in quell'enorme camera. Bene ora posso davvero dire che mi trovo nella tana del lupo.

 
   
 
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