Abnormal dead by april TSURUGI POV Dopo quell'abbraccio meraviglioso, dopo quel tipo di abbraccio che rimargina le ferite, lo baciai dolcemente. Avevo sbagliato, non avrei dovuto prenderlo in giro, anche se quellle espressioni erano facili. Lo guardai amorevolmente accarezzandogli I capelli castani. Lui continuava a guardarmi immobile. Poi avvicinò lentamente la sua mano e mi accarezzò la guancia, poi la allontanò e la scagliò di nuovo nel mio viso dandomi uno schiaffo. "Ahii" esclamai dolorante. Lui sbuffò, "Non devi sfottermi hai capito?" Aggiunse poi con aria arrogante. Il giorno dopo, aspettai Tenma davanti al cancello della scuola per entrare insieme. Entrammo in classe silenziosamente senza salutare, o almeno io non salutai. Odiavo ancora i miei compagni che mi insultavano continuamente, ma io avevo imparato ad ignorarli totalmente. Ma..quel giorno. Ci sedemmo al solito banco, quello ad uno un pò più grande che Tenma aveva completato. Passarono le ore e subito arrivò la ricreazione, che ormai era diventato un momento intimo tra me e il mio ragazzo. Quel giorno, il mio compagno restò in classe *addio momento intimo* Stavamo zittì tutti e tre, poi però il mio compagno che stava seduto Nel posto avanti si girò. "Ehi puppo" mi disse con aria di sfida. Non capivo se avesse saputo della mia omosessualità, o forse stava solo facendo il cretino. Lo guardai indifferente ignorandolo come avevo imparato a fare. Cominciò ad provocarmi con insulti del tipo: puppo, frocio, nullità. Ed altre cose più pesanti. Tenma stava lì a fissarci, lo avevo pregato di non intervenire quando succedevano cose del genere, l'ho anche minacciato al dire il vero. Quindi stava lì fermo. Il mio cuore si scheggiava ogni schifosa parola, ogni minimo insulto, pur ignorandolo faceva male. Continuava e continuava. Feriva e feriva. Poi. Stanco di sopportarmi tutti quegli insulti mi alzai di scatto sbattendo le mani sul banco. "La smetti?!" Gli domandai scontroso. "No" si alzò anche lui avvicinandosi scontroso. "Hai fatto abbastanza" gli dissi io con aria di sfida. "Non credo schifosa nullità" ribattè lui. A quelle parole, mi vennero gli occhi lucidi. Tenma si alzò anche, sembrava si volesse immischiare e quindi lo guardai malissimo. Poi mi rigirai verso il mio compagno. "Credo che quello schifoso sia tu, perché io non ti ho fatto niente" gli dissi arrabbiato. "Ahahaha sei simpatico sai?" Disse lui sarcastico. Le lacrime cominciarono a scendere mentre lui godeva della mia sofferenza. "Ma chi sei tu per chiamarmi anormale eh?! Chi sei per dirmi che sono schifoso?! Tu lo sai quanto cazzo fa male?! Lo sai?" Gli urlai contro tutto di un fiato. "Fa male? Tagliati". La sua risposta secca mi fece raggelare il sangue. Come poteva dirmi questo. "Oh non preoccuparti, dopo" gli risposi. Si creò un silenzio tombale. Alla mia risposta Tenma mi guardò male. Erano 6 mesi che non dicevo una cosa del genere. La campanella ruppe quel silenzio. Passarono lentamente le ore successive, il mio compagno si girava per guardarmi e ridere. Faceva male. Tra me e Tenma si era creata una tensione tale da non riuscire più a parlargli. "Non lo faccio" gli dissi piano. Lui annuì. Non..lo..faccio.