E se un giorno vai, lassù in montagna,
in quei posti sperduti dove la pace regna,
troverai, là sul monte, un paese in agonia
con poca gente che vive di malinconia.
Vedrai una casa, che ormai non c’è più
nella quale visse gente e un uomo che fu.
 
Se poi cammini per quelle strade deserte
costeggiate  in alcuni punti da un manto verde
con un paesaggio quasi quasi da favole
che ti fa volare in un cielo senza nuvole.
Ma dove puoi trovare una simile pace interiore
da sentire battere addirittura il tuo cuore?
 
Guardo il cielo, il cielo sconfinato stellato
e mi sento piccolo in questo infinito prato
di questo paese, questo paese in agonia
con gente vecchia e gente che se ne va via.
Quasi come un cimitero dedicato a San Giorgio
nel quale più tombe che case, tristemente colgo.
 
Passerà un altro inverno e un’altra estate
in questo paese con le ore che paiono fermate.
Arriverà un nuovo autunno e una nuova primavera,
sarà ancora giorno, e verrà nuovamente la sera.
Ma dove puoi trovare una simile regolarità
da far farti paura addirittura la normalità?
 
E ora sono in questo paese in agonia
sperduto e ritrovato nella lunga via.
Cammino da solo, in silenzio e pensieroso
in questo paese che s’avvia all’eterno riposo.
Perché domani, gli uomini potranno dimenticarlo,
ma non Dio, e a lui il destino voglio affidarlo.