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Autore: Hilarie Winfort    08/03/2015    0 recensioni
"E se l'oscurità fosse celata in posti inimmaginabili?
E se la LUCE fosse incapace di desistere all'oscurità, se fosse incapace di sottrarsi a quella forza che l'attira inesorabilmente verso il buio?
Forse nemmeno la LUCE potrebbe essere abbastanza forte da desistere a quel richiamo.
Forse Luce e Oscurità sono così incredibilmente diversi da fondersi l'uno nell'altra, forse la Luce cesserebbe di esistere se non ci fosse l'oscurità a farla brillare."
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Lei chinò la testa, furibonda per il potere che Jamie esercitava su di lei.
Se ne stava lì, in balia dello sguardo e del tocco di lui senza riuscire a fare nulla.
Lucy, spinta da un desiderio incontrollabile, annullò la distanza che li separava e posò le labbra su quelle di lui.
Fu immediatamente travolta da una scarica di elettricità che la costrinse a stringersi contro di lui, cingendogli il collo con le braccia.
Lucy lo osservò attentamente.
Gli occhi sembravano di un blu molto più luminoso, quasi irreale e la pelle scolpita.
La bocca era più voluttuosa e aveva smesso di tremare. Lucy trattenne il fiato, mentre Jamie dischiudeva le labbra
permettendole di scorgere due canini illuminati dalla luce della Luna.
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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~ E se l'oscurità fosse celata in posti inimmaginabili?
E se la LUCE fosse incapace di desistere all'oscurità, se fosse incapace di sottrarsi a quella forza
che l'attira inesorabilmente verso il buio?
Forse nemmeno la LUCE potrebbe essere abbastanza forte da desistere a quel richiamo.
Forse Luce e Oscurità sono così incredibilmente diversi da fondersi l'uno nell'altra,
forse la Luce cesserebbe di esistere se non ci fosse l'oscurità a farla brillare.



Lucy corse giù per le scale, prima di spalancare la porta d'ingresso mettendo fine al frastuono incessante del campanello.
Jamie se ne stava appoggiato contro lo stipite della porta, visibilmente ansante.
Lucy si accorse che il ragazzo aveva la fronte madida di sudore, un ciuffo di capelli scuri appiccicati alla pelle.
Lui si guardò intorno, circospetto, prima di fiondarsi dentro casa e lasciarsi sfuggire un sospiro di sollievo.
"Non dovresti essere a scuola? Alla festa", disse Lucy osservando attentamente l'amico.
Quest'ultimo scosse la testa, poi si avvicinò a lei quasi sussurrando:"Già, avrei dovuto ma... devo parlarti Lucy. Non c'è molto tempo"
La ragazza annuì, incoraggiandolo a parlare, improvvisamente allarmata dall'agitazione di lui.
"Non avrei dovuto ascoltare Bryan ma... lui voleva fare qualcosa di eccitante la sera di Halloween"
Lucy lo interruppe, invitandolo a prendere posto sul divano. La ragazza non aveva mai visto l'amico così ansioso, neppure il giorno in cui si era trasferito nella loro scuola l'anno prima ed era stato il "ragazzo nuovo".
"Siamo entrati nella casa, Lucy", sussurrò lui mordendosi il labbro inferiore. "Quella... casa"
La ragazza lo fissò, confusa. "Quale casa?"
Lui contorse la bocca in una smorfia. "Quella in fondo al viale, da cui provengono sempre strani rumori"
Lucy sorrise. "Ok. E allora?"
Jamie prese a fare avanti e indietro per la stanza. "Bryan. Bryan non è più uscito"
Lucy strabuzzò gli occhi. "Che significa?"
Lui posò gli occhi su di lei. "Quando siamo entrati abbiamo sentito... suoni agghiaccianti. E poi... stavamo scappando e lui... lui non c'era più"
Lucy sospirò. "Che vuol dire che non c'era più?"
Lui la fulminò con lo sguardo. "E' sparito Lucy. Sparito!", disse affondando la testa tra le mani.
"Sono sicura che ti sbagli, Jamie. Sarà tornato a casa...o voleva solo farti uno scherzo"
Jamie scosse la testa. "Sono vere Lucy, le storie che raccontano sulla casa. Loro esistono"
Lucy sostenne il suo sguardo, preoccupata.
"Di che cosa stai parlando?"
Jamie affondò di nuovo la testa tra le mani, sospirando. "Lo sai, Lucy. Loro. I... Vampiri"
 

  
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