“I hate
the gorgeous Slytherin Prefect.”
Nico di Angelo, odiava
I Sepeverde. Nonostante passasse abbastanza tempo con loro da potersi
definire ormai loro amico, e fosse completamente contro ai pregiudizi sulle
Case, ciò non toglieva che li odiava. Magari esagerava ma perché gli unici Serpeverde che conosceva erano così fastidiosi? Perché il prefetto maschio della casa, nonché Cercatore, doveva
essere così dannatamente attraente? E
perché…
Si riscosse dai suoi pensieri sentendo qualcuno battergli
la spalla. Si girò e per poco imprecò. Per
tutte le tiare di Rowena Ravenclaw, perché si trovava lì adesso? Gli fece
un smorfia. “Che succede, Jackson?” Il ragazzo dagli occhi verdi gli si sedette
accanto. Perché non mi lascia in pace? Pensò
Nico irritato. “Allora anche voi Corvi sapete divertirvi!” disse lui con un
sorriso. “Non dovreste essere in un angolo a prepararvi mentalmente alla botta
che riceverete domani?” Nico alzò lo sguardo. Errore! Il volto del giovane era
parecchio vicino al suo. Si alzò stiracchiandosi, consapevole del fatto di
avere le guance arrossate. Sperò che Percy non lo avesse notato ma… Merda, ha quel sorrisetto in volto. Mi ha
visto. Vorrei baciarglielo via dalla faccia di quel cretino… cioè
strapparglielo via, ovviamente. “Quale botta, Jackson? Quella che abbiamo
intenzione di infliggervi?” Il ragazzo rise. “Ah, voi Corvi siete intelligenti,
dovreste sapere che con uno come me non c’è da scherzare.” Nico lo guardò con una
smorfia, mentre beveva un altro po’ di acqua viola. “Ma ti piacerebbe. Devo ricordarti
che abbiamo Reyna, la più forte cacciatrice della stagione? E abbiamo anche
Annabeth, e con lei come Cercatrice non si scherza.” Fece avvicinandosi al
Prefetto della casa Grifondoro nella speranza che il Serpeverde lo lasciasse
stare. E ovviamente, lui non lo fa. Pensò
mentre il ragazzo gli si avvicinava. “Ah, come se potessero competere con me e
Luke. Sono già sotto, le babies!” disse ridendo. Nico si sentì irritato alla
menzione di Luke. Da quel che sapeva, loro due erano una coppia. Amici. Dicevano loro. Fidanzati. Diceva Nico. Non che gli interessasse, intendiamoci. “Vi
piacerebbe riuscire a vincere! Per tutte le gonne di Corvonero, se riusciste a
batterci potrei inchinarmi davanti a te.” Oh,
no, non lo dovevo dire, questo non dovevo proprio dirlo. Percy amava cose
come queste. Prendeva tutto alla lettera. Nico arrossì violentemente mentre
sentiva il Grifone dietro di lui grugnire. Percy fece di nuovo quel sorrisetto. “Un bacio.” Fece Percy. Nico lo guardò
confuso. “Eh?” Il sorrisetto crebbe. “Hai detto che ti inchineresti davanti a
me se vincessimo. Io dico che se vinciamo, tu mi baci.” Nico sentì le sue
guance andare a fuoco, mentre il Grifondoro dai capelli biondi se la rideva. Con
un briciolo di coraggio alzò il sopracciglio. “Prima prova a batterci.” Nico
gli fece un occhiolino. “Aspetto il mio bacio, Di Angelo. Grace, tu sei
testimone.” Il grifone rise. “Contaci, Percy.”
Nico si girò irritato verso il Grifone. “Jason!” Il
biondo gli sorrise. “Avanti, Nico, non ti piace il prefetto Serpeverde?” Il
ragazzo dagli occhi scuri lo fissò dritto negli occhi. “Jason ricordami cosa ti
ho detto riguardo il Prefetto dei Serpeverde.” Jason rise. “Odio l’affascinante
prefetto dei Serpeverde.” Nico gli tirò un pugno. “Non ho mai detto
affascinate!” Jason ridacchiò. “Lo hai detto nel sonno.” Nico lo fissò. “Sei un
grifone. Non dormo nel tuo stesso dormitorio.” Jason gli fece un cenno. “Fa
stesso. Cosa pensi di fare? Con l’affascinante
prefetto Serpeverde?” Nico tirò fuori la bacchetta. “Non lo trovo
affascinante.” Jason rimase indifferente. “Come vuoi te, Di Angelo.” Nico
rimise la bacchetta in tasca. Rimase in silenzio per qualche secondo. Poi. “Jason,
sono da considerare malato se una parte di me desidera ardentemente che la mia
squadra perda in modo da poter baciare Percy?” fu ricompensato da una fragorosa
risata di Jason. “Tranquillo, non lo dirò a Reyna e Annabeth.” Nico osservò
Percy avvicinarsi a Luke Castellan e cominciare a ballare una canzone sensuale
con lui. Nico si leccò le labbra mentre seguiva i movimenti dei fianchi di
Percy. Jason rise. “Mi viene da vomitare, di Angelo! Vergogna!” Il ragazzo
arrossì. “Ho una voglia incredibile di applicarti una maledizione senza perdono
sai.” Jason lo spinse. “Nico, non è colpa mia se hai una cotta spaventosa per…”
il ragazzo non terminò la frase che ricevette una magia incantalingua. Jason lo
fissò arrabbiato. Nico sospirò. “Così mi piaci, Jason. Quando non parli.”
***
“E i Corvonero sembrano in forma oggi, Reyna ha di nuovo
la fluffa ed è centro! 80-70 per i Corvonero! Devo dirlo, quella ragazza è
fantastica, prima di fidanzarmi ho avuto una cotta pazzesca per lei, ma lei mi
ha rifiutato…” “VALDEZ!” Fece la professoressa di Tranfigurazione, Atena Olimpo.
“Scusi, scusi, ma ecco che Castellan prende il controllo della fluffa, ma ehi
quella scheggia di Annabeth Chase sembra aver visto qualcosa, che sia il
boccino?” Nico si girò così in fretta che pensò che la sua testa si sarebbe
staccata. E la trovò, Annabeth che si muoveva velocemente come se avesse notato
il boccino. Nico la vide buttarsi in picchiata e seguire i movimenti del
boccino. In una parte della sua testa si ritrovò a pensare a dove fosse Percy,
possibile che non l’avesse notato? Annabeth era vicina, ancora qualche
centimetro….
Una figura le passò davanti ad una velocità incredibile e
con un incredibile precisione afferrò il boccino e si portò fuori dalla portata
della ragazza. Annabeth riuscì ad evitare di schiantarsi per un pelo. La folla
rimase in silenzio, finchè Percy Jackson non alzò il pugno con in mano il boccino.
La folla di Serpeverde urlò, e con loro Leo. “Con la mossa più incredibile che
Hogwarts abbia mai visto dai tempi di Harry Potter, Percy Jackson ha preso il
boccino! I Serpeverde vincono per 220-80! Fantastico il prefetto dei Serpeverde,
dei, non ho mai visto una mossa del genere, ha aspettato fino all’ultimo
secondo e poi si è buttato davanti a Chase che proprio non l’ha visto…” Leo
continuò a sproloquiare mentre Nico sentiva un miscuglio di emozioni:
irritazione perché così i Corvonero avevano perso ed erano secondi in
classifica, un sollievo per il fatto che Percy non si fosse fatto male e una
specie di irritazione mista ad anticipazione per il bacio che Percy certamente
avrebbe richiesto. Cercò con lo sguardo il ragazzo menzionato e lo trovò
correre ad abbracciare… Luke. Nico si
strinse rigidamente nelle spalle. Ovvio che
Percy vuole un bacio. Che modo migliore di giocare con il prefetto di Corvonero
se non baciarlo? Poi magari lo lasciamo per trovare un altro giocattolo con cui
giocare. Notò le sue due sorelle, Hazel e Bianca, entrambe Hufflepuff che
lo fissavano. Lui sbuffò. “Abbiamo perso.” Disse come spiegazione del suo
malumore. Bianca aggrottò la fronte. “Non sapevo che ti piacesse tanto il Quidditch!”
Nico si sentì arrossire mentre Hazel, che era stata informata della scommessa
da parte di Jason, sorrideva. “Quidditch? Io amo il Quidditch. Quidditch sempre
e comunque.” Fece con un sorriso troppo largo. Poi, vedendo le squadre andare
negli spogliatoi, si affrettò ad aggiungere. “Ora vado, devo, ehm, finire, oh,
i compiti.” Balbettò allontanandosi dallo sguardo divertito di Hazel e quello
interrogativo di Bianca.
***
Nico uscì dalla stanza di Divinazione. Era riuscito ad
evitare Percy per l’intera giornata, ma ora era affamato. Prese qualcosa dalla
borsa e si incamminò verso la torre di Astronomia. Sapeva che a Gazza piaceva
fare le ronde vicino al dormitorio dei Corvi a quell’ora, e non voleva correre
rischi. Si mise comodo e prese una mela. “Jason aveva detto che ti avrei
trovato qua.” Nico sentì il cuore saltargli fuori dal petto e rischiò di
strozzarsi con la mela. Percy gli si avvicinò preoccupato. “Tutto ok, Di
Angelo?” il ragazzo tossì e prese una bottiglietta d’acqua dalla borsa (aveva preso
quella che gli aveva dato Jason quella mattina) e bevutone un sorso riuscì a
calmarsi, nonostante le guance non accennassero a cambiare colore. “Che cosa
vuoi?” chiese sgarbatamente a Percy. Lui sbuffò. “Sono venuto a prendermi
quello che mi appartiene.” Brutta,
stupida testa di basilisco che… “Allora sbrigati e vattene.” Fece Nico.
Percy lo fissò negli occhi. “Di Angelo perché mi odi?” Nico si sentì sorpreso
alla domanda. “Eh?!” Percy si mise una mano nei capelli. “Eravamo amici all’inizio.
Ma poi al terzo anno hai cominciato a comportarti strano con me e dal terzo hai
completamente smesso di palarmi se potevi. E, beh, la cosa mi ha ferito un
poco, cioè, non so nemmeno cosa ho fatto…” lo sguardo un poco ferito ed
imbarazzato di Percy fu la goccia. Già da tempo Jason gli diceva che era
arrivato il momento di dire a Percy quello che provava, ma lui non ne voleva
sapere. Ma ormai era stanco. Così stanco… “Diciamo che… ok, non so neanche perché
te lo sto dicendo, a sto punto… diciamo che è dal Terzo anno che ho una cotta
per un certo cercatore dei Serpeverde e dal quarto che mi sono reso conto che
lui era troppo perfetto per me…” disse insonnolito. Poi si rese conto di quello
che aveva appena detto. Oh, merda ma che
cosa ho appena detto? Oh per tutti i diademi e le tiare di Corvonero, Rowena
aiutami tu! Percy lo guardò sorpreso. “Ma di che cercatore stai parlando? Sono
io l’unico… Oh.” Fece, finalmente facendo due più due. I suoi occhi si
spalancarono. “Hai avuto una cotta per me dal terzo anno e non me l’hai mai
detto?” chiese incredulo. Nico avrebbe voluto con tutto il cuore che una crepa
si aprisse in quel momento e lo inghiottisse. Intero. “Senti, dimentica scordati
quello che ho detto.” Percy gli sorrise. “Non ci penso neanche.” Disse, e cazzo aveva ancora quel sorrisetto sulle
labbra. Poi si chinò verso di Nico e lo baciò dritto sulle labbra. Oh, per le calze griffate di Silente, Percy
sa baciare. Percy è il peccato ambulante, il piacere proibito. Il ragazzo
si staccò con un sorriso. “Non ho intenzione di scordarlo, perché anch’io ho
una cotta per te… dal quinto anno però. Da quando ti ho detto: Nico lo so che
anche te vuoi un pezzo di questo concentrato di sexinosità e tu hai detto che
non sono il tuo tipo.” Nico lo guardò incredulo. “Ti ricordi ancora di quello?”
Percy annuì. “È stato un colpo al mio ego.” Fece mordendogli dolcemente il
collo. “Oh, io, ahh, odio i Serpeverde come te, ah.” Percy ridacchiò. “Continua
a ripetertelo, magari comincerai a crederlo.”
***
Jason spinse via Hazel e Luke dalla porta. “Finalmente
quei due si sono dati una mossa.” Luke sospirò. “Vi giuro non avrei sopportato
un’altra notte a sentire quanto fossero profondi gli occhi di Nico, o su perché
mi ignori, Nico, o vorrei accarezzargli quei capelli che si ritrova. Vi giuro
sarei impazzito.” Hazel sorrise ma lanciò a Jason un’occhiata strana. “Che cosa
c’era nella bottiglia d’acqua che ha costretto Nico a dichiararsi?” Il ragazzo
le sorrise affabilmente. “Non preoccupartene, Hazel cara. Nulla di illegale. Forse
non molto accettato, ma nulla di proibito.” La ragazza lo guardò spaventata. “Giuro,
Jason , mi fai paura.” Lui ridacchiò. “Il fine giustifica i mezzi.” Disse allontanandosi.
Luke e Hazel si scambiarono un’occhiata, e il ragazzo disse: “Ricordami di non
accettare nulla da Jason Grace.” La ragazza rise. “Quel ragazzo è pericoloso.”