09/03/2015
1 recensioniAVVERTIMENTO: questo l'ho scritto come immagino sia andata secondo me, non ho ancora letto i libri quindi non posso saperlo. Spero vi piaccia. Lasciate una recensione, positiva o negativa che sia.
Mi sentii toccare le spalle. Mi girai di scatto e lo sbattei per terra, era il ragazzo che stavo fissando un attimo prima, quello che sbranava i soldati feriti.
Era talmente assettato che non era stato in grado di riconoscere una persona della sua stessa specie. Un vampiro. Si esatto, io sono un vampiro, o meglio noi siamo vampiri. Di solito ci nutriamo di sangue umano ma c'è anche chi segue una "dieta" a base di sangue animale, ma non è mai abbastanza, non ti da tutta quella forza che dovresti avere, ma per sopravvivere ci basta qualsiasi sangue; c'è chi lo fa con moderazione, e chi non si sa trattenere, come quel ragazzo. Dio, avreste dovuto vederlo. Nei suoi occhi c'era il buio più totale,il vuoto, la sua fame e la sua sete l'avevano portato a spegnere i suoi sentimenti, la sua unica parte umana che gli rimaneva. Noi quando diventiamo vampiri automaticamente si amplifica tutto, il dolore, la felicità, l'amore, tutto.
"Sta attento", dissi. "Se continui cosi finirai male".
"Chi sei tu?", rispose il ragazzo.
"Chi sono io? Chi sei tu piuttosto. Stavi sbranando tutti quei poveri feriti indifesi portandoli alla morte certa."
Lui rimase in silenzio, allibito. Quel povero ragazzo mi faceva tenerezza, sembrava ferito, perso, aveva bisogno di aiuto.
"Senti, vieni con me. Ti aiuterò a trattenere la tua sete, a riaccendere il tuo lato umano. Riprenderai in mano la tua vita".
Aveva bisogno del mio aiuto e io glielo stavo porgendo, a un perfetto sconosciuto, ma ne sentivo il bisogno, lui ne aveva bisogno.