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Autore: belongwithim    09/03/2015    0 recensioni
"Ma amici mai, per chi si cerca come noi"
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Just a dream

 
Cornelia aspetta l’autobus alla fermata, tra venti minuti arriva e non ne può più di aspettare.
Sono le dieci e mezza di sera ed è così stanca, vuole solo andare a casa e dimenticare.
E’ stufa della sua testa in cui bene o male c’è sempre lui e davvero non capisce com’è possibile che siano passati sette mesi e lei è ancora lì, appoggiata al muro con la mente annebbiata dall’erba e tutti quei ricordi così limpidi, chiari, potrebbe quasi toccarli con mano, a darle il tormento sempre.
Si guarda intorno in attesa di qualcosa che tanto non succederà perché lo sa che sarà tutto sempre uguale e anche quella fottuta sera non succederà niente, lo sta aspettando invano perché non arriva, non arriverà mai e lei lo sa e non capisce se è il suo cuore o il suo cervello che la odia così tanto da non permetterle di andare avanti.
Sospira forte, scuote la testa e chiude gli occhi, li stringe nella speranza che riaprendoli qualcosa cambi e questo dolore al centro del petto si affievolisca almeno un po’.
Lui arriva da dietro, prendendola di sorpresa, le circorda il corpo con le braccia e la tiene stretta, non le da il tempo di percepirlo così vicino che le sussurra all’orecchio: ‘’Non mi scappi’’
Adesso sono in cima ad una scogliera, l’uno accanto all’altra, i cuori che battono all’unisono,
‘’Saltiamo al trè?’’ le mani che si incastrano perfettamente e poi giu insieme.
Il mare è agitato per l’intrusione, si sente solo lo scroscio forte dell’acqua, i respiri affannosi e profondi. Lui riemerge per primo e non vede niente, tutto è annebbiato, sente una mano sfiorargli la pancia e fargli il solletico, sorride e si volta perché è lei. Ora sono distesi in un campo di margherite, il sole splende sul cielo azzurro e li riscalda, il vento invece li rinfresca, e si guardano e gli occhi ridono e sono stretti in un abbraccio che sa di qualcosa come una piccola casa, che ti riempe e va bene così. Cornelia alza gli occhi e incontra i suoi ed è contenta da far schifo: c’è questa sensazione al centro della pancia di completezza, di caldo confortevole, di giusto, ed è così felice adesso perché si è spento tutto e sente solo lui che è li con lei, è suo davvero e vaffanculo per una volta va tutto bene.
 
Apro gli occhi improvvisamente e mi sveglio. Cos’è successo? Dove sono? Dov’è? Cosa?
La consapevolezza mi colpisce un istante dopo come uno schiaffo in pieno viso che poi brucia terribilmente e lascia il segno rosso: un sogno, il frutto della mia stupida immaginazione.
Niente di vero, solo surrealtà e finzione.
Stupida, stupida, stupida.
Il comodino vibra:
un nuovo messaggio, ore 9.47 am
da: Diana
continua a chiedere di te
 
Lo sento chiaramente il mio cuore rompersi ancora: è il rumore preciso del cellulare che si disintegra contro il muro in mille minuscoli pezzetti.





 
  
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