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Autore: Niky_94    09/03/2015    4 recensioni
Un piccolo momento di tenerezza tra Remus e Niky, in un notte a Grimmauld Place.
NB: La storia ambientata PRIMA che Remus decidesse di adottare Niky ;)
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Remus Lupin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Alla meravigliosa MirzamLupin, che abbraccio fortissimo e ringrazio infinitamente per tutti i suoi consigli e la sua pazienza!!! :D



Mi svegliai all'improvviso, la fronte imperlata di sudore freddo. Mi guardai attorno, e notai che la porta della mia camera era aperta. Senza far rumore, presi la bacchetta che avevo posato sul comodino, mi alzai ed uscii nel corridoio. La casa era silenziosa: apparentemente, tutti stavano dormendo. All'improvviso, vidi qualcosa, in fondo al corridoio. Dalla cucina, proveniva una debole luce. Mi avviai lentamente in quella direzione, tenendo la bacchetta sollevata di fronte a me, pronto a difendermi. Entrai di soppiatto nella cucina, e mi guardai attorno: la stanza sembrava deserta. Conclusi che qualcuno doveva aver dimenticato la luce accesa, prima di andare a dormire. Stavo per spegnerla e tornare a letto, quando mi accorsi che la portafinestra della cucina era aperta. Sollevai di nuovo la bacchetta, e l'aprii piano.

<< Lumos >> mormorai, e la punta della bacchetta iniziò ad emettere luce. La tenni alta di fronte a me, per illuminare il balcone, avvolto nell'oscurità della notte, e vidi qualcuno. Niky era seduta sul cornicione, la schiena contro il muro, le ginocchia strette a sé. Aveva la testa china ed il viso nascosto contro le ginocchia, e non sembrava essersi accorta di me. Mi avvicinai, con cautela, deciso a domandarle che cosa ci facesse lì fuori nel bel mezzo della notte, ma quando fui abbastanza vicino, mi fermai. Le spalle di Niky si muovevano su e giù, e il suo corpo era scosso dai singhiozzi.

Feci per posarle una mano sulla spalla, ma mi bloccai; non volevo apparire indelicato. D'altra parte, non potevo non fare nulla. Niky stava piangendo, poteva avere bisogno di aiuto. Dovevo sapere che cosa le stava succedendo. Tossicchiai, nervoso, sperando di attirare la su attenzione. Così fu. Lei sobbalzò, sollevò la testa di scatto e si voltò verso di me.

<< R-Remus... >> disse, con voce strozzata. Si asciugò velocemente gli occhi con le mani << C-che cosa ci fai qui? >>

<< Non riuscivo a dormire, >> risposi, semplicemente << e tu? >>

Niky arrossì << N-nemmeno io >> rispose in fretta, abbassando lo sguardo.

<< Mi spiace di averti spaventata, >> mi scusai << avevo visto la luce accesa, e sono venuto a dare un'occhiata >>

Lei scosse la testa << Non mi hai spaventata... >

Capii che stava mentendo, ma decisi di tenere la cosa per me. Non volevo metterla ulteriormente in imbarazzo. << Che ci fai qui sul cornicione? >> domandai in tono calmo << Potresti cadere... >>

<< Non preoccuparti... >> rispose lei, stringendosi le ginocchia al petto << Mi arrampico sempre sul tetto, quando sono all'orfanotrofio >>

Ripensai all'edificio cadente e lugubre dove ero andato a prenderla qualche settimana prima alla signorina Morris, la direttrice, una donna spigolosa e dal carattere antipatico che era sembrata essere molto felice all'idea di sbarazzarsi di Niky fino alla fine del nuovo anno scolastico. La guardai << Niky, va tutto bene? >>

Lei annuì << Certo, Remus >>

<< Ne sei sicura? >> le domandai, appoggiando la schiena contro la parete.

<< Si, certo... >> rispose lei << Perché non dovrei stare bene? >>

<< Stavi piangendo >> le feci notare.

Niky abbassò lo sguardo << N-no, io... >> Mi lanciò un'occhiata imbarazzata << Ho solo... avuto un incubo, tutto qui... Mi sono spaventata... >>

Annuii, comprensivo. Sapevo bene cosa significasse svegliarsi nel cuore della notte, tremante, in preda agli incubi peggiori. Mi sedetti accanto a lei sul cornicione. << Ti va di parlarne? >> le domandai << Forse dopo ti sentiresti meglio... >>

Lei scosse la testa << N-no, grazie, Remus... Sto bene, dico davvero... >>

Scossi il capo a mia volta; Niky non era mai stata brava a fingere. Sospirai << D'accordo... >> Entrai in casa. Aprii la credenza, ne estrassi un bollitore e delle bustine. Riempii il bollitore con dell'acqua, lo misi su uno dei fornelli e accesi la fiamma. Dopo qualche minuto, versai il contenuto in due grosse tazze, afferrai una coperta e tornai fuori. Posai le tazze sul cornicione, aprii la coperta e la misi sulle spalle di Niky-

Lei sobbalzò << Remus, cosa...? >> domandò, guardandomi confusa.

<< Rischi di prendere freddo >> dissi piano. Presi le tazze in mano e gliene porsi una, con un sorriso << Ho pensato che ci avrebbe fatto bene una bella tazza di camomilla >>

Niky sorrise, e prese la tazza fumante tra le mani << Grazie, Remus... >> Sollevò lo sguardo su di me, e mi sembrò di intravedere un lampo di felicità in quegli occhi poco prima colpi di lacrime << Nessuno mi aveva mai preparato una camomilla, prima d'ora >>

Sorrisi. Non sapevo cosa dire. Meritava di avere una famiglia felice, e qualcuno che si prendesse cura di lei. Improvvisamente mi resi conto che, distratto da quei pensieri, mi ero quasi dimenticato il motivo per cui ero li << Allora... Adesso posso sapere che cosa c'è che non va? >>

Lei sospirò << E va bene... >> si arrese. Si avvolse maggiormente nella coperta, ed abbassò lo sguardo << Ho... Ho sognato che... >> Scosse la testa, con decisione << No, lasciamo stare. E' una cosa stupida, davvero... >>

<< Hai aperto tu la porta della mia stanza? >> le domandai.

<< I-io... >>

<< Avevi bisogno di qualcosa? >> le domandai con un sorriso. Se era venuta a cercarmi, forse potevo aiutarla.

Niky diventò paonazza. << N-no, no, >> rispose, in fretta << è solo che ho sognato che tu eri... m-morto... >>

Sobbalzai, e la guardai con gli occhi sgranati << Davvero? >>

Lei annuì << I-io cercavo di svegliarti, ma non ci riuscivo... E-e mi sono svegliata e non riuscivo a capire se fosse stato un sogno o s-se fosse successo davvero e c-così... >> disse, in tono concitato.

<< … sei venuta a controllare che stessi bene... >> conclusi, sorpreso.

Niky annuì ancora, tremando. << M-mi dispiace, s-so che una cosa stupida... >>

Stavo per dirle che non era affatto così, quando un pensiero mi attraversò alla mente, e prima di rendermene conto, le domandai: << Era per questo che... stavi piangendo? >>

Lei abbassò lo sguardo << N-no... V-voglio dire si... Insomma.... >> Trasse un profondo respiro, e mi guardò << M-mi sono svegliata ed ero molto, ehm... spaventata.... Quando ho capito che si era trattato solo di un sogno mi sono calmata, ma... >>

<< … Ma...? >> la esortai.

<< Ma poi sono scoppiata a piangere... Per un momento, ho creduto davvero che tu fossi... >> Alzò timidamente lo sguardo su di me << Ho avuto paura di non rivederti più... >>

Non riuscii a trattenermi, e la abbracciai. La strinsi forte al petto, e sorrisi, sentendo le braccia di lei che si stringevano attorno a me. << E' tutto a posto, Niky... >> mormorai, cercando di calmarla << E' stato solo un brutto sogno... Non aver paura... >>

<< S-scusa... >> borbottò lei << M-mi spiace di essere entrata nella tua stanza, io... >>

<< E' tutto a posto, >> ripetei, sorridendo. La allontanai un poco per guardarla in viso, e mi accorsi che delle piccole lacrime avevano ripreso a scivolarle lungo le guance. Le asciugai gli occhi con la punta delle dita, e studia la sua espressione mortificata. Doveva essere terribilmente imbarazzante per lei dover ammettere di essersi spaventata fino a quel punto. << E' stato solo un sogno, Niky... >> sussurrai.

Lei annuì << Mi spiace di averti svegliato... >> si scusò.

Scossi la testa << Non sei stata tu, non preoccuparti >> Era la verità. Mi ero svegliato agitato, con la sensazione che ci fosse qualcosa che non andava. Ed ora, mentre stringevo Niky tra le braccia, mi resi conto che quella spiacevole sensazione era svanita. Mi domandai se non fosse stato il mio istinto di Lupo Mannaro, a guidarmi fino a lei. Certo, sarebbe stato strano... Avevo sempre visto la mia natura oscura come una maledizione, qualcosa da cui non sarebbe mai potuto derivare altro che dolore e malvagità. Ma la sensazione di pace e serenità che provavo mentre stringevo Niky contro il mio petto insinuò dentro di me un dubbio: possibile che il mio istinto stesse cercando di guidare anche le mie azioni umane? Forse il Lupo dentro di me vedeva qualcosa che i miei occhi umani non erano in grado di percepire? L'affetto che provavo per Niky, il mio desiderio di proteggerla avevano forse un significato che andava al di là della semplice amicizia? C'era di più, lo sapevo. Ma non riuscivo a capire che cosa.

Lei sollevò lo sguardo su di me, e mi sorrise. Prese la tazza che le avevo portato, bevve un lungo sorso di camomilla e mi sorrise << Avevi ragione, Remus... Va molto meglio, adesso... >>

Le sorrisi a mia volta, e mi ripromisi di non permettere più che delle lacrime riempissero i suoi occhi. << Stai bene? >>

Niky annuì << Si, grazie... >> Sollevò gli occhi al cielo << Ehi, guarda! >>

Alzai gli occhi al cielo, e rimasi a bocca aperta. Una miriade di stelle rilucevano contro il cielo notturno, scintillando come diamanti.

<< Sono... bellissime... >> mormorò Niky, guardandole estasiata << Non avevo mai visto delle stelle così luminose... >>

<< Ti piace guardare le stelle? >> domandai, senza distogliere lo sguardo dal cielo. Aveva ragione, era davvero meraviglioso.

Lei annuì << Quando il cielo è sereno, esco sempre sul tetto dell'orfanotrofio per vederle. E' così immenso, lassù... E' come se tutti i problemi svanissero, quando guardo le stelle... >> si voltò vero di me, e sorrise << Forse sarà meglio rientrare, adesso... >>

<< Hai sonno? >> le domandai con un sorriso.

Scosse la testa << No, ma non voglio tenerti sveglio tutta la notte solo per guardare le stelle >>

Mi strinsi nelle spalle << Possiamo restare ancora un poco, se ti fa piacere >>

Lo sguardo di Niky si illuminò << Davvero? >>

Risi << Ma certo >>

<< Allora sarà meglio mettersi più comodi... >> disse lei, e scese dal cornicione. Si sedette a terra, con la schiena contro il muro.

Io la imitai, e sollevai nuovamente lo sguardo verso il cielo stellato. Ad un tratto, sentii qualcosa dietro la schiena. Mi voltai, e vidi che Niky mi aveva posato parte della coperta sulle spalle.

<< Rischi di prendere freddo >> disse, ripetendo le parole che le avevo detto poco prima, e mi strizzò l'occhio.

<< Molto gentile >> commentai, ridacchiando.

Entrambi rivolgemmo lo sguardo agli astri che rilucevano lontani nel cielo e rimanemmo a fissarli a lungo, in silenzio.

<< Remus... >> bisbigliò lei ad un tratto.

Mi voltai a guardarla e, nonostante l'oscurità della notte, vidi un sorriso aprirsi sul suo viso.

<< Grazie per... esserci sempre... >>

Le rivolsi un grande sorriso, e le misi un braccio attorno alle spalle, stringendola a me << Sarò sempre qui, se avrai bisogno di me... >> le promisi.

Lei mi sorrise, radiosa, e appoggiò la testa sul mio petto, cingendomi la vita con le braccia.

Sollevai nuovamente lo sguardo verso il cielo. Le stelle silenziose sembravano ammiccare. Ripensai alle parole di Niky, e mi sorpresi a chiedermi se quelle spettatrici silenziose conoscessero la risposta alle domande che si agitavano nella mia mente. All'improvviso, una scia luminosa attraversò veloce il cielo notturno: una stella cadente.

“Niky merita di avere qualcuno che si prenda cura di lei, che la protegga, che le voglia bene...”

Abbassai lo sguardo:, e vedendo Niky dormiva serena tra le mie braccia, la testa appoggiata sul mio petto, le labbra leggermente incurvate in un sorriso, capii che quel qualcuno, lei lo aveva già trovato. La strinsi a me, e promisi che avrai fatto qualunque cosa perché quel desiderio diventasse realtà. 

***

Note: La signorina Morris e la descrizione dell'orfanotrofio sono di proprietà di MirzamLupin, che mi ha gentilmente concesso di usare nelle mie storie.
Il desiderio di Remus di rendere Niky felice e il suo gesto dell'asciugarle le lacrime con le dita sono tratti liberamente dalle sue storie (che vi invito caldamente a leggere, sono qualcosa di meraviglioso! *^* )
:3 Ancora un grazie immenso a te, MirzamLupin -ed un super-mega abbraccio luposo! :P -

   
 
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