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Autore: Doctor Smith    09/03/2015    0 recensioni
"Quella mattina (come tutte le mattine), per prima cosa i suoi occhi si erano posati sulla fotografia che teneva sul comodino di fianco al letto. Impresse nella carta fotografica, due persone si guardano negli occhi nel giorno più felice della loro vita, cercando di trasmettere all'altro la valanga di emozioni che stanno provando. Gioia. Spensieratezza. Allegria. Amore.
Il cuore di Sherlock si spezzò ancora una volta al solo pensiero."
Tratto dal capitolo 1
Genere: Angst, Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John, Watson, Lestrade, Sherlock, Holmes
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 8 – C’E’ UNA COSA CHE DEVO DIRTI



Quando Sherlock tornò a casa trovò Hamish seduto al tavolo della cucina che faceva i compiti.
Mrs. Hudson in cucina, intenta a risistemare la credenza. Non appena vide Sherlock gli sorrise e si congedò, dicendo che doveva assolutamente preparare una delle sue rinomate torte di mele per il suo incontro settimanale con Mrs. Turner.
“Ehi Hamish!”  salutò Sherlock, un piccolo sorriso sulle labbra.
“Ciao papà”. Il bambino alzò a malapena lo sguardo.
Il moro sospirò.
“Senti Hamish, c’è una cosa che devo dirti ” cominciò, un po’ incerto su come avrebbe dovuto affrontare l’argomento.
Il figlio però era completamente assorbito da quello che stava facendo, “Ancora cinque minuti ed ho finito.”, rispose.
Sherlock annuì e si diresse in cucina, per prepararsi un thé e cercare di darsi una calmata, era scosso ed euforico allo stesso tempo.
Esattamente cinque minuti dopo il bimbo chiuse il quaderno.
“Fatto! Cosa dovevi dirmi?”
Il moro si sedette sulla sedia affianco a lui, posò la tazza sul tavolo e guardò il figlio. Tamburellò un po’ il piede sul pavimento, cercando di trovare le parole giuste, sperando di riuscirci, era lui stesso ancora troppo confuso e disorientato dall’accaduto.
“Oggi è successa una cosa che non credevo possibile. Ero sulla scena di un crimine con lo zio Greg, dovevamo ascoltare un testimone e quando ho alzato lo sguardo…” si fermò un attimo, rivivendo tutta la scena nella sua mente “lui era lì…”
“Lui chi?” chiese il bambino, confuso ed incuriosito allo stesso tempo, non aveva mai visto il padre così sconvolto.
Sherlock gli sorrise. Un sorriso che il bimbo non gli aveva visto fare da un sacco di tempo.
“Papà” il moro scosse la testa, ancora incredulo.
Hamish spalancò gli occhi dalla sorpresa, ma poi aggrottò la fronte, confuso.
“M-ma papà… l-lui è…”
“Lo credevo anche io!" lo interruppe Sherlock. "Invece era lì, davanti a me… “
Il bambino lo guardò sospettoso, non sapendo bene cosa pensare della rivelazione avuta dal padre.
“Ma allora perché non è tornato da noi? Non ci vuole più bene?” obiettò, abbassando tristemente lo sguardo.
“No, tesoro mio! Ha avuto un incidente ed ora ha perso la memoria… è per questo che non è tornato. Lui ci vuole bene e ce ne vorrà sempre! Solo che al momento non lo ricorda, purtroppo.” Il moro si morse il labbro. Era al colmo della gioia, John era vivo, ancora non poteva crederci,  ma era stata dura per lui mantenere i nervi saldi e non farsi travolgere dalle emozioni. Avrebbe voluto abbracciare e baciare suo marito e invece aveva dovuto accontentarsi di osservarlo e scambiarci qualche parola.
Il bambino guardò il padre, leggermente rincuorato. “Ma ora sta bene?”
“Certo Hamish, sta molto bene.” rispose il padre, sorridendo lievemente mentre gli scostava una ciocca ribelle dalla fronte “Abbiamo parlato e ha detto che vuole incontrarti, imparare a conoscerti di nuovo, se per te va bene”.
Hamish era ancora un po’ frastornato ma annuì, risoluto.
“E magari gli ritorna la memoria?” chiese al padre. Sherlock sorrise.
“E’ quello che spero, tesoro. Gli ho fatto vedere la tua foto che tengo nel portafoglio, e lui si è ricordato la tua data di nascita.”
“Davvero?” chiese, gli occhi pieni di gioia.
“Sì. L’ho invitato alla tua festa di compleanno. Che ne dici?” annunciò l’altro, alzando le sopracciglia con fare interrogativo.
“Yay!!” esultò il bimbo, gettandosi tra le braccia del padre.
Sherlock rise di cuore e strinse a sé il figlio, quel bambino che, dopo tanta sofferenza, tornava ad essere tale.

Padre e figlio passarono la serata a fare programmi per la festa, fino a che quest’ultimo si addormentò sul divano, sereno.
Sherlock sorrise, lo prese tra le braccia e lo portò nel suo letto. Gli rimboccò le coperte e, con un bacio, gli augurò la buona notte.
Ritornato in cucina, fece per mettere a posto i fogli e i colori che il figlio aveva lasciato sparsi in giro, quando notò che il cellulare lampeggiava per l’arrivo di un nuovo messaggio.
 
Hai parlato con Hamish? Come l’ha presa? Ancora non riesco a credere di avere un figlio. JWH
 
Sì. Più che bene direi. Non vede l’ora che sia il suo compleanno! SWH
Hai firmato il messaggio con le tue iniziali… SWH
 
Sono contento. Anch’io non vedo l’ora di conoscerlo! JWH
E’ il mio nome. Devo riprendermi la mia vita e da qualche parte devo pur iniziare… JWH
 
La festa è venerdì prossimo, subito dopo scuola. L’indirizzo è  221B Baker Street. Non è necessario un regalo, la tua presenza sarà più che sufficiente. Ora riposati, penso che tu ne abbia bisogno. SWH
 
Ci sarò! Buonanotte Sherlock. JWH
 
Buonanotte John. SWH
 
Sherlock strinse le labbra e passò il pollice sul nome John, come in una carezza, da quanto tempo non lo pronunciava… poi inviò il messaggio e spense il cellulare. Si concesse un sospiro.
Pensò al giorno in cui John era partito per la missione e al giorno che gli avevano comunicato della sua morte. Pensò a quanto gli fosse mancato, ogni singola cosa di lui, ogni singolo giorno. Pensò a quanto avesse desiderato vederlo un ultima volta.
E adesso era successo.
Sentì gli occhi bruciare. Questa volta, però, erano lacrime di gioia.



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Ed eccoci al nuovo capitolo!
Come sempre rigrazio chiunque legga/recensisca/segua...
In questa settimana mi hanno fatto notare che alcune cose nei capitoli precedenti potrebbero essere migliorate.. mi sto quindi impegnando a modificare il modificabile assieme alla mia nuova e preziosissima beta :) per questo motivo potrebbe capitare che i prossimi aggiornamenti subiscano un ritardo (cercherò di essere puntuale, ma in caso ciò non accadesse perdonatemi - perdonateci- )
Al prossimo capitolo!! :)

PS: come sempre fatemi sapere cosa ne pensate :D

 
  
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