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Autore: Julien Bathory    10/03/2015    1 recensioni
Perché sto parlando di pennuti?
Beh, l'ironia che lega il destino di due compagni animali d'infanzia al fato che sorregge le persone che librano nella mia vita mi ha sempre lasciato del dolce zucchero sulle labbra, e forse il mio modo di agire nei confronti di questa “rondine” e di questa “tortora” non cambiano affatto dal comportamento che ho tenuto con i veri animali. Ed ho sempre sperato che diventasse una storia da raccontare, in qualche modo.
Forse oggi è davvero il giorno giusto.
Genere: Fantasy, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash
Note: Lemon | Avvertimenti: Non-con, Threesome, Violenza | Contesto: Universitario, Sovrannaturale
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1.

Una volta, quando ero bambino, portavo sempre sulla spalla una piccola tortora comune che mi era particolarmente cara. Questo era piuttosto insolito: questi graziosi pennuti, infatti, a differenza degli altri Columbidi non concedono mai confidenza all'uomo, preferendo le zone completamente rurali od i parchi cittadini, e lasciando subito il proprio nido una volta molestate, anche involontariamente.

Questa piccola tortora si addormentava spesso sulla mia spalla, e mi costringeva ad intere ore di immobilità sul divano per non disturbarla. Era piccola, grigia e fragile; mormorava i suoi versetti da uccellino ogni volta che gli passavo delicatamente l'indice lungo il capo, ed odiava stare nel grande gabbione assieme alle altre tortore, preferendo la mia compagnia, la compagnia di uno sconosciuto.

Ironico, non è vero?

Con lo stesso agrodolce tono posso raccontare della mia piccola rondine, che nutrivo nello stesso periodo durante il quale passavo gran parte del tempo con la mia piccola tortora.

Mi era difficile occuparmi di lei, perché fisicamente lontana da me, sulla casa sull'albero che mio padre costruì per me anni ed anni fa. Salirci per me era un'impresa, goffo come sono e pieno di fifa per l'altezza. Ogni volta che arrivavo a destinazione, però, trovavo grande conforto nel versare quel mangime nella sua piccola ciotola cinese, appositamente testata prima sugli altri uccellini che avevamo in gabbia. Era una ciotolina davvero graziosa, con tutte quelle decorazioni azzurre e bianche, ed erano perfette per la misura dell'animale. A differenza dell'altra, però, la rondine mi faceva sentire diversamente.

Nonostante non sapesse ancora volare, la piccola rondine non dipendeva da me. Vedevo come riusciva a catturare i ragni ed i vermiciattoli che si avvicinavano alla casa sull'albero, e con i suoi piccoli balzi sembrava sempre nel posto giusto al momento giusto. Forse sono stato più dipendente io da lei che il contrario, ma è andata comunque bene così.

 

Un giorno di primavera, quando la stagione stava già tardando, in Aprile, la rondine spiccò il volo mentre salivo sulla casa sull'albero, e non la vidi mai più. Fu l'unica volta nella quale trovai la ciotola di mangime vuota, ed io volli vedere tutto ciò come una specie di ringraziamento, dopotutto.

 

Per quanto riguarda la tortora, invece, un destino più melenso ci ha separati. Una mattina, mentre le andavo ad aprire la gabbia per portarla con me come al solito ho trovato questa completamente distrutta. La porta spalancata, piume in ogni dove e parecchi uccellini a terra, senza vita. Fra di loro non ho mai trovato il corpo della mia tortora, e penso proprio che per lo spavento sia semplicemente volata via. Mi ha sempre rattristato il pensiero di quella fedele compagna di sonnellini laggiù da qualche parte, sola, senza una spalla su cui dormire. Ma ho sempre confidato in uno spontaneo senso di sopravvivenza.

 

Perché sto parlando di pennuti?

Beh, l'ironia che lega il destino di due compagni animali d'infanzia al fato che sorregge le persone che librano nella mia vita mi ha sempre lasciato del dolce zucchero sulle labbra, e forse il mio modo di agire nei confronti di questa “rondine” e di questa “tortora” non cambiano affatto dal comportamento che ho tenuto con i veri animali. Ed ho sempre sperato che diventasse una storia da raccontare, in qualche modo.

 

Forse oggi è davvero il giorno giusto.

   
 
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