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Autore: BettyPretty1D007flowers    10/03/2015    2 recensioni
“Mattia” disse, porgendomi una mano.
La strinsi, e mi venne voglia di tenerla sempre nella sua, perché era calda mentre la mia era un cubetto di ghiaccio. “Clara” mi presentai, sfoggiando un sorriso.
...
“Salvati il mio numero” si fece serio, presi il cellulare e mi dettò il numero. “Quando hai fatto la tua prova scrivimi com’è andata” mi fece l’occhiolino e, dopo avermi salutato con la mano, uscì.
...
“Esci con me stasera, piccola?”
Arrossii, come ero solito fare ogni volta che mi chiamava così, e annuii.
“Ti passo a prendere alle otto”
...
“Lo voglio” disse, fermamente convinto.
...
La guardo, e poi guardo Mattia.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Grazie a quella prova
 
 
 
 
Ero pronta. Ero pronta per affrontare la prova d’ammissione al conservatorio. Suonavo il pianoforte, come lo suono anche adesso, e avevo le mani che tramavano mentre aspettavo che mi chiamassero.
Ero in anticipo di mezz’ora, e gli altri ragazzi che aspettavano erano come me già arrivati e agitati più che mai.
Non credevo come avrei potuto suonare il piano con le mani fredde che mi ritrovavo, sebbene leggermente riscaldate dai guanti che indossavo prima.
La porta del conservatorio si aprì, ed entrarono gli ultimi ragazzi che si candidavano. I posti liberi a sedere erano pochi e sparsi, io me ne stavo in piedi poggiata al marmo della finestra perché a stare seduta non ci riuscivo.
Uno dei ragazzi che erano entrati, si posizionò a un metro di distanza da me, perché con la sua chitarra occupava molto spazio.
Gli unici rumori erano gli studenti che chiacchieravano all’aperto e noi della prova che avevamo il respiro accelerato e le nostre conversazioni erano del tutto sussurrate.
Non conoscevo nessuno e non avevo nessuno con cui parlare.
Mamma mi aveva accompagnata e lasciata davanti alla porta, aveva fretta per andare al lavoro.
“Scusami” mi sentii dire, dal ragazzo in parte a me.
Lo guardai confusa e lui indicò la borsa che era caduta ai miei piedi. Si chinò e la raccolse.
“Sono così agitata che non me ne sono neanche accorta” mormorai un po’ imbarazzata, continuando a guardarlo.
Aveva i capelli castani scuro, occhi verdi e un tatuaggio che si intravedeva sotto il mento.
“Mattia” disse, porgendomi una mano.
La strinsi, e mi venne voglia di tenerla sempre nella sua, perché era calda mentre la mia era un cubetto di ghiaccio. “Clara” mi presentai, sfoggiando un sorriso.
“Che strumento suoni?” mi domandò poi. Dalla sua espressione capii che lui non era curioso, voleva solo scaricare la tensione chiacchierando un po’. E, beh, aveva ragione in fin dei conti.
“Il pianoforte, e tu la chitarra, vedo” accennai alla custodia poggiata alla sua sinistra.
Lui annuì, e siamo restati tranquilli finché un professore entrò nella sala dove aspettavamo e iniziò a chiamare i nomi in ordine alfabetico. Fantastico, pensai, il mio cognome inizia per la lettera zeta, perciò avrò due ore come minimo da aspettare.
Sbuffai, e Mattia mi guardò divertito.
“Cosa fai di cognome?” mi chiese.
“Zirbato.. e tu?”
“Moralli” rispose, un po’ sollevato. “Perlomeno non sono l’ultimo” commentò.
Gli sferrai una gomitata che gli finì dritta in pancia.
“Ehi!” esclamò, sempre senza alzare troppo la voce.
Lo guardai e sorrisi, era davvero simpatico.
 
Sessanta minuti dopo
Vedo Mattia uscire dalla stanza dove ha appena fatto la sua prova. Gli vado incontro e lui mi sorride, palesemente molto più tranquillo.
“Com’è andata?” gli domandai, quasi saltandogli addosso.
“Bene, dai. Sai solfeggiare, vero?” mi chiese, trattenendo il respiro.
“Sì, certamente, perché?”
“Ti chiedono anche di solfeggiare”
“Ah beh, nessun problema allora. Hai sbagliato qualcosa durante il tuo brano?”
“Nulla” rispose, facendo un’espressione orgogliosa.
“Senti, io devo andare a casa adesso, mi spiace lasciarti qui da sola, però..”
“Macché, ne uscirò viva” risposi, cercando di farmi sicura di sé, cosa che lo fece scoppiare a ridere.
“Salvati il mio numero” si fece serio, presi il cellulare e mi dettò il numero. “Quando hai fatto la tua prova scrivimi com’è andata” mi fece l’occhiolino e, dopo avermi salutato con la mano, uscì.
 
Due mesi dopo
Finii una stancante mattinata al conservatorio, ma prima di uscire una voce mi chiamò.
Mi girai e vidi Mattia, con un sorriso raggiante sul volto. Lo raggiunsi con una piccola corsa, stampandogli un bacio sulle labbra.
“Esci con me stasera, piccola?”
Arrossii, come ero solito fare ogni volta che mi chiamava così, e annuii.
“Ti passo a prendere alle otto”
 
Tre anni dopo
“Vuoi tu Mattia Moralli prendere come tua legittima sposa la qui presente Clara Zirbato per amarla, onorarla e rispettarla, in salute e in malattia, in ricchezza e in povertà finché morte non vi separi?” 
Trattenei un respiro, il cuore mi batteva a mille, Mattia sorrideva e durante la cerimonia gli avevo visto una qualche lacrima di commozione scendergli.
“Lo voglio” disse, fermamente convinto.
“E tu Clara Zirbato vuoi prendere come tuo legittimo sposo il qui presente Mattia Moralli per amarlo, onorarlo e rispettarlo, in salute e in malattia, in ricchezza e in povertà finché morte non vi separi ?” 
“Lo voglio” risposi subito, con un sorriso sulle labbra.
“Per il potere conferitomi dalla Chiesa vi dichiaro marito e moglie! Puoi baciare la sposa!”
E così sposai Mattia.
 
Un anno dopo
“Gli occhi sono i miei però” sussurra Mattia, seduto su una sedia in parte al mio letto di ospedale.
Ho partorito da sei ore nostra figlia, Gessica, e cerchiamo di capire a chi assomiglia di più.
La guardo, e poi guardo Mattia. E penso che se non avessi mai pensato di entrare in conservatorio, tutto questo non sarebbe successo.



ANGOLO AUTRICE
Ehm, non so che mi è venuto fuori, ma sembra che stare due ore sotto la doccia faccia venire idee strabilianti.
Non ho nulla da dire, se non che sono curiosa di leggere qualche vostro parere, perché ancora non so se questa storia possa essere considerata "diabetica" oppure che col romantico ci abbia a che fare meno di quello che penso.
Mi scuso per gli errori, ma sono un po' addormentata ultimamente :')
Alla prossima!
BettyPretty <3

 
   
 
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