Coward.
Guardi
tuo figlio ridere e scherzare con Albus, ed istintivamente i tuoi
pensieri corrono a qualche anno fa, quando eri ancora un ragazzino
arrogante e viziato, convinto di avere il mondo ai suoi piedi.
Mai
avresti pensato di ritrovarti nel bel mezzo della Tana, circondato da
ragazzini pieni di lentiggini e con i capelli rossi, prima che
Scorpius nascesse. E come avresti potuto? Potter e la sua allegra
combriccola non ti sono mai piaciuti.
Ora il tuo sguardo si
sposta su di lui, sullo Sfregiato. Ti è sempre piaciuto chiamarlo
così, vero? Non potete di certo definirvi amici, ma col tempo avete
smesso di odiarvi, ed avete imparato a tollerare la presenza l'uno
dell'altro, fino ad arrivare al rispetto reciproco.
Cosa dire di
Weasley? Non lo hai mai trovato particolarmente brillante, e la tua
opinione su di lui non è affatto cambiata. Eppure Scorpius vuole
bene ai membri della famiglia Potter-Weasley, che tu hai tanto
odiato, e non puoi fare altro se non accettarlo, per il bene di tuo
figlio. Un po' lo invidi, bramando quella libertà che tu non hai mai
avuto.
Ti hanno strappato dalla tua bella vita agiata e tranquilla
per imprimerti un marchio indelebile sulla pelle, per tradire i tuoi
compagni, e poi sei scappato.
Codardo.
Finalmente
il ghiaccio dei tuoi occhi si scontra con l'oro fuso di quelli della
Granger, la Mezzosangue. Quante volte hai usato questo dispregiativo
con lei, per il puro gusto di vederla soffrire?
L'hai odiata.
L'hai odiata più di chiunque altro, per il semplice fatto che non
potevi -e non puoi- averla, ed allora avevi reagito nell'unico modo
che conoscevi: ferendola.
Ma lei, fiera e coraggiosa Grifondoro,
non ha mai voluto darti la soddisfazione di vederla cedere alle tue
provocazioni. Solo Dio sa quanto fastidio ti dava -e quanto amavi-
l'orgoglio che le faceva luccicare gli occhi ogni volta in cui ti
rispondeva a tono. L'hai piegata, forse, ma lei non si è mai
spezzata.
E tu, Draco, quante volte ti sei spezzato?
Codardo.
Per
tutta la tua vita, non hai fatto altro che nasconderti e scappare
come un animale. Nessuno ti ricorda con orgoglio o affetto.
Scorpius
ti assomiglia così tanto, eppure lui ha qualcosa che tu non hai mai
avuto: il coraggio. Non ha mai avuto paura di confessarti il suo
affetto per i membri di quelle due famiglie che tanto non potevi
sopportare, molto più deciso di te a prendersi ciò che vuole. Porta
la divisa verde-argento con eleganza ed una pura fierezza che non ti
sono appartenuti mai davvero.
Sei fiero di lui e della sua vita
tanto diversa da quella che hai avuto tu, eppure, Draco, anche tu ti
senti un po' fiero del padre che sei diventato.
Guardi tua moglie
Astoria, seduta accanto a te, e lei ti regala un tenero sorriso. Lei
ti ama davvero. Allora pensi che non puoi sentirti altrettanto fiero
del marito che sei diventato. Non sei fiero della codardia che si
nasconde dietro ai tuoi sorridi ed alle tue carezze.
Codardo.
Sei
discreto mentre permetti al tuo sguardo di scivolare nuovamente
sull'esile ma al contempo forte figura di Hermione. È lì, di fronte
a te, e non può esistere donna più bella ai tuoi occhi.
Vedi
Weasley stringere dolcemente la sua mano, ma tu ti rivedi a passare
le tue tra quei ricci crespi ed indomiti. Ricordi bene il modo in cui
la osservavi, come si farebbe con qualcosa di estremamente prezioso,
tuttavia ti guardi bene dal farlo anche adesso. Hai custodito quei
sentimenti dentro di te per anni, e non metti in dubbio che, prima o
poi, finirai per cedere un'altra volta, senza mai avere il coraggio,
però, di confessarle apertamente l'amore che provi per lei.
Hai
impresso nella mente il giorno in cui le hai detto addio, o almeno
credevi di averlo fatto. Volevi proteggerla da ciò che saresti stato
costretto a diventare, dal marchio che ora sembra bruciarti la carne
viva del braccio, come a ricordarti costantemente ciò che sei stato.
Prima o poi avreste combattuto l'uno contro l'altro, lo sapevate
entrambi, ma con quale coraggio avresti potuto farle del male, Draco?
Per questo hai scelto il male minore, spezzandole il cuore.
Eppure
lei sapeva che, prima o poi, tu saresti tornato. Hermione conosce
bene la tua natura incostante.
Codardo.
Non
le hai mai detto di amarla, ma lei sa, ne sei sicuro. È sempre stata
così intelligente, molto più di te, e tu l'hai invidiata ed
ammirata anche per questo.
Avresti voluto che fosse tua, tua e
basta. Ed ora eccoti qui, a guardarla tra le braccia di un altro.
Weasley
non è mai stato quello giusto per lei, ottuso com'è. E forse
neanche tu lo sei, ma non puoi tollerare l'idea di lasciarla ad uno
come lui, né con nessun altro. Nessuno apprezzerebbe la sua
intelligenza come faresti tu, nessuno la guarderebbe come meriterebbe
di essere guardata. Oppure ti stai sbagliando, ma sei talmente
accecato dalla gelosia da non saperlo neanche tu.
I vostri
sguardi s'incrociano per l'ennesima volta.
Custodite entrambi lo
stesso prezioso, pericoloso segreto. Sentite il peso di quei
sentimenti taciuti gravarvi sulle spalle, e quando lo sguardo di lei
si ammorbidisce, ancora fisso nel tuo, sei sicuro che il cuore ti sia
esploso nel petto in mille pezzettini di ghiaccio. Neanche il calore
dei suoi occhi è ormai in grado di scaldare quel cuore infranto e
rovinato.
Ti dimentichi di tuo figlio ed Albus che scorrazzano
per la sala, non ti accorgi dei libri di Rose che cadono a terra
-probabilmente a causa degli scherzi dei due ragazzini- né della
risata di James. Non badi all'assenza di Lily e James, intenti
probabilmente ad organizzare chissà quale bravata. Riesci solo a
guardare quegli occhi fieri e nostalgici.
Ti senti un idiota
quando il tuo sguardo cade inevitabilmente sulle labbra di lei, ed
improvvisamente mille pensieri sbagliati ed impossibili ti affollano
il cervello, minacciando di farlo esplodere. Vorresti lasciarti
andare a mille cose che non puoi fare, tra cui urlare a Weasley di
mollarle la mano. Ma non le fai. Resti lì, fermo ed incapace di
muovere un singolo muscolo. Tenti di concentrarti su qualcosa
-qualsiasi cosa- che non sia lei, ma non ci riesci.
«Beh, io
vado a sistemare alcune cose di sopra.»
Il solo suono della voce
sembra scioglierti ogni muscolo da dentro, mentre brividi
interminabili ti corrono lungo la schiena. È in quel momento che
realizzi, forse per la centesima volta, quanto quella donna sia
pericolosa, e quanto potere riesca ad esercitare su di te anche senza
volerlo. Ti fa paura.
Senti il sangue ribollirti nelle vene
mentre Weasley le lascia un casto bacio sulla guancia, ed avresti
talmente tanta voglia di prenderlo a pugni, da doverti trattenere
stringendo con eccessiva forza il bracciolo del divano. Tenti di
ricordarti di non avere alcun diritto su di lei, ma sai che non serve
a niente.
Hermione sorride un poco, ma il suo sguardo è di nuovo
fisso nel tuo, ed il tacito invito che scorgi in esso ti lascia
sgomento, pur sapendo che non c'è assolutamente nulla di cui essere
sorpresi. Sai bene che lei sta affogando nei sensi di colpa anche
per colpa tua, e che nessuno dei due avrebbe mai smesso.
Non sai
cosa ti prenda, ma guardi altrove, cercando di non
cedere.
Codardo.
Adesso
non hai neanche più il coraggio di mentire spudoratamente a tutti,
come hai sempre fatto?
Lei ti sta ancora guardando, mentre sale
le scale, e tu avverti gli occhi di lei trapassarti l'anima da parte
a parte.
E cedi.
«Devo usare il bagno, scusatemi.» Inventi
la prima bugia che ti viene in mente, sfoderando un sorriso
smagliante, altra componente della bella maschera che hai da sempre
indossato.
Come previsto, non scorgi sospetto o incertezza nello
sguardo di nessuno. Come potrebbero immaginare che, in realtà, tu
stai già pregustando il momento in cui l'avresti amata di nuovo,
come hai fatto innumerevoli volte?
Sali le scale anche tu, con
misurata lentezza. Non permetti a nessuno di scorgere la tua
impazienza. Nessuno deve capire quanto tu stia fremendo dalla voglia
di sentire il calore del suo corpo contro il tuo, anche se per poco.
Nessuno deve scoprire dell'incastro perfetto delle vostre labbra, o
di quanto sia gradevole affondare le dita in quella massa scomposta
di riccioli.
Nessuno deve sapere che, poi, la lascerai lì, come
se niente fosse successo. Fingerai di amare tua moglie, di non
desiderare un'altra come si desidera l'aria per respirare. Non le
dirai mai di amarla, ed eviterai il suo sguardo per tutta la
serata.
Lei, invece, rivolgerà premurose attenzioni a suo marito,
sentendosi sporca proprio come lo sei tu. Eppure aspetterà ancora ed
ancora, senza mai smettere di sperare che, un giorno, dirai addio a
quella vita non tua e scelta da qualcun altro -esattamente com'è
stato il tuo matrimonio con Astoria- per abbracciarne una nuova, più
felice, insieme a lei. Ed un'immensa tristezza t'invade nel profondo,
consapevole che questo non accadrà mai.
Perché tu, Draco Malfoy,
sei e sarai sempre un codardo.