Hermione brandiva la propria bacchetta magica con un sopracciglio alzato, nel centro esatto del salotto squadrato. Il matrimonio con Ron era avvenuto qualche mese prima ed era giunto il momento di completare l'arredamento della loro Tana personale. Hermione voleva che tutto fosse perfetto in occasione della cena organizzata per quella sera alla quale avrebbero partecipato Harry e Ginny, ed avrebbe gradito un briciolo di partecipazione in più da parte del marito. Ron se ne stava steso sul divano, pigramente, leggendo la Gazzetta del Profeta con un palese disinteresse.
-Hai sentito quello che ti ho detto, Ron?- chiese, ancora con la bacchetta sollevata verso il divano, di un bordeaux elegante e raffinato che mal si sposava con il disordine della stanza.
-Certo.- rispose il rosso, sfogliando una pagina del giornale quasi meccanicamente. La giovane donna emise un sospiro di disappunto.
-Quindi, cosa proponi? Un blu cobalto, o un blu oltremare?- ripetè, perdendo la pazienza ma cercando comunque di contenersi.
-Sì Hermione, quello che hai detto tu.
-Ronald!- esplose, minacciando di gettargli contro un incantesimo sconosciuto per avere la sua attenzione e fargli capire che il colore del divano era una decisione molto più importante rispetto alla scelta per quale squadra tifare al prossimo campionato di Quidditch. Ron si decise ad abbassare i fogli del giornale e a guardarla, già esausto di quei continui cambiamenti del colore del divano sul quale era steso.
-Hermione, non lo so.- sbottò. -Sceglilo tu questo benedetto colore... E poi, che cos'è il blu cobalto? Oltremare? Santo cielo, è blu, no?
La moglie lo guardò dall'alto, l'espressione sul suo viso si fece altamente offesa ed arrabbiata per quella sgradevole ignoranza riguardo le sfumature del blu, ma aprì più volte la bocca senza riuscire ad emettere il minimo suono. E così, Ron non voleva esprimere la propria opinione in merito al colore del divano?
-Bene.- soffiò alla fine, minacciosa, ma Ron era già tornato alla classifica del campionato come se nulla al mondo fosse più importante di una serie di numeri incolonnati su un foglio di carta.
-Vada per il blu cobalto, dunque.
Puntò la bacchetta e osservò il colore dei capelli di un ignaro Ron mutare da un rossiccio scomposto ad un blu scuro, intenso, poi si dedicò alla cena. Non passò molto tempo prima che Harry e Ginny si presentassero alla porta, sorridenti e felici di rivedere i padroni di casa, ma si resero conto che qualcosa non andava in Ron, quando questo aprì il portone per farli accomodare in casa.
-Ron.- esordì Harry, sollevando un sopracciglio. -Sei un tantino... Come dire...
-Diverso.- gli venne in aiuto Ginny, portandosi la piccola mano alla bocca per trattenere una risata.
-Beh, sai com'è.- sorrise Hermione, facendo strada verso la cucina e la tavola abbondantemente imbandita e apparecchiata con cura. -Qualcuno ha scelto il blu cobalto.
Risero, mentre Ron si sedeva a tavola con espressione contrariata. Cosa c'era di tanto divertente in un colore sconsciuto?
-Oh, ma è una splendida scelta, Hermione.- ghignò Ginny.
- Decisamente ottima.- rincarò Harry, divertito.
-Mah, per me è soltanto un divano.- concluse Ron, stringendosi nelle spalle. -Ora, per favore, avrei una certa fame. Buon appetito.