Sto qui sopra il ponte, circondata dal buio, la pioggia scende incessante, non sembra che passerà nessuno...
Sembra ieri quando avevo gli occhi pieni di allegria e speranza...di voglia di credere.
Mi piacevano tanto le vostre storie, il coniglio di pasqua, la fatina dei denti, babbo natale, Sandman, Jack Frost e addirittura l'uomo nero, quante notti ho guardato fuori dalla finestra per potervi scorgere, e adesso sono qui e non vedo altro che oscurità, neppure una schifosa stella.
Non è bello crescere, hai molte responsabilità i problemi crescono e tutto il tuo castello di carte si distrugge, io lo so bene. E' da anni che non faccio altro che litigare con i miei genitori, addirittura arrivando alle mani, la scuola è un enorme fonte di stress per non parlare dei bulli che perseguitano tutti, se poi hai atteggiamenti diversi e non vai alle feste in discoteca o bevi è anche peggio, vieni esclusa e senti dentro di te che non appartieni ad alcun gruppo. Ormai ho diciassette anni, ho continuato a credere in voi fino all'ultimo, ma mi sono accorta che la vita non è fatta di favole, perché voi siete solo questo.
Siamo in pieno inverno, sotto al ponte lo scorrere dell'acqua è l'unico suono udibile e il mio respiro forma delle piccole nuvolette bianche, è come se il tempo si fosse fermato....mi chiedo se si sono accorti che non sono tornata. Probabilmente no, abbiamo litigato e mi hanno lanciato i piatti quando mi sono sbattuta la porta di casa alle spalle, ma la speranza in fondo è l'ultima a morire no?
E'  bellissimo essere piccoli vorrei tornare a quei momenti in cui urlavo che era arrivato babbo natale o che Sandman mi aveva fatto fare un sogno bellissimo, papà poi quando mi spaventavo faceva finta di dire all'uomo nero di smetterla, poi quando gli chiedevo di essere un po' più gentile con lui rideva. L'ultima volta che gli ho chiesto di controllare se fosse nella mia stanza mi ha dato della stupida e ha spento la luce lasciandomi nella totale oscurità, comportati come una della tua età mi disse.
A scuola poi prima facevamo finta di essere i nostri personaggi preferiti, volevano fare tutti Jack e io facevo l'uomo nero, ridevamo tanto poi alle medie quando l'ho proposto mi hanno presa in giro dandomi della mocciosa, alle superiori le cose non sono cambiate tutti mi prendevano in giro, mi rubavano addirittura gli oggetti.
Salgo sulla ringhiera del ponte, è molto scivoloso.
 Non sono mai stata una ragazza che si taglia o che si lamenta con tutti, non ne vedo il motivo ma quando è troppo è troppo, vivere per anni una situazione così porta all'esaurimento, e allora ditemi, se voi siete i guardiani....dove eravate quando io avevo bisogno di voi?Proteggete i bambini e li rendete felici giusto?E allora perché mi avete lasciata sola...
So già che tutti direbbero che la vita è dura e se la si deve sbrigare da sola, o che loro anche se esistessero non aiutano in quel senso, però io avevo bisogno della speranza, avevo bisogno di sapere che voi esistevate e che  i miei pensieri su voi non erano vani....che non eravate solo favole...avevo solo bisogno di sapere che potevo continuare a credere senza alcun problema.
I miei occhi non hanno più quella scintilla, girandomi e dando le spalle al vuoto mi lascio cadere, pensavo fosse tutto più veloce. Ha incominciato a nevicare e vedo ogni singolo fiocco cadere lentamente, non ho lacrime da versare o ultimi sorrisi da dare, continuo a fissare il cielo mentre precipito. Tutti sono bravi a dire che è un esagerazione, che è sbagliato e nessuno farebbe così, si sbagliano. E' dura avere da cinque anni contini litigi con i genitori, essere picchiati e insultati perché non vuoi crescere, a scuola essere denigrati e isolati, la gente se non sei come loro fa così.
Ad un tratto però vedo qualcosa, pochi secondi prima di cadere nell'acqua gelida, una mano dalla pelle completamente bianca che tenta di afferrarmi, l'oscurità intanto aumenta e sembra avvolgermi come a voler rallentare la mia caduta, non vedo nessuna figura nitida ma  solo questo braccio e sopra essa una strana polvere dorata che parte da una nuvola a forma di slitta da cui vedo delle ali e delle orecchie di coniglio. So che non sopravvivrò, l'altezza è troppo elevata e anche se così non fosse morirei per ipotermia, però non mi pento di averlo fatto, a questo mondo se continui ad essere bambino la vita è veramente dura, il mondo non è un posto adatto a loro. Nel medesimo momento in cui mi scontro con l'acqua sento una lacrima non mia che mi cade sul viso.
"-Allora non sbagliavo a credere.-"