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Autore: Holy Hippolyta    11/03/2015    5 recensioni
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:< Ho solo bevuto il thé di Penny! È il thè più buono che io abbia mai assaggiato!>
:< Devo dire a Penny di smetterla di far ubriacare il mio ragazzo dandogli il Long Island Ice Tea! Lo sa che lo crede semplice thé freddo.>
Genere: Comico, Commedia, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Amy Farrah Fowler, Sheldon Cooper
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Knock Knock Knock:< Amy?>
La ragazza si sveglia ma non vuole aprire gli occhi. In Laboratorio è stata davvero una giornata pesante e gli esperimenti sulle reazioni mentali e le sinapsi della sua scimmietta coinquilina l’avevano stancata. Troppe ore allo schermo del computer. E troppe ore accanto a quella scimmia.
Knock Knock Knock: < Amy?>
Apre un occhio. Il suo ragazzo ha manie ossessive compulsive, ed è un suo rituale quello di bussare tre volte chiamando la persona all’altro lato dalla porta. Lo ama con tutta sé stessa… però il bussare a quell’ora di notte è una scocciatura.
Knock Knock Knock: < Amy?>
Accende la luce, indossa i suoi occhiali tondi ed afferra la sua sveglia. Le 2 del mattino?!? Amy spera che quello schizzato di Sheldon abbia una valida scusa per interrompere il suo stato di sonno rem, altrimenti nessuno lo potrà salvare dalla sua ciabatta-razzo sul muso.
Nel frattempo il ragazzo sta ripetendo la sua bussata e alla fine, reprimendo la propria irritazione, spalanca la porta del proprio appartamento.
:< Sheldon, che cosa…?> Sta per domandare la neurobiologa, quando la vista delle condizioni in cui versa il fisico la fermano di colpo.
È barcollante, le pupille brillanti sono nervate di rosso, emana un forte odore di alcool etilico, lo sguardo è vacuo, la parlata non è fluida e intelligente (e saccente) come al solito.
:< Buonasera, Amy la bella !> Esclama lui, appoggiandosi al passpartout della porta, con un sorriso ebete.
:< Sei ubriaco – Gli risponde con tono di rimprovero, soggiungendo poi compiaciuta – Ma grazie del complimento.>
:< Posso entrare? Credo che se starò ancora in piedi finirò per schiantarmi contro il tuo pavimento.>
Scossasi, lo afferra un po’ bruscamente per il braccio e lo spinge dentro, richiudendo la porta alle sue spalle.
:< Si può sapere perché ti sei conciato così? L’ultima volta se non erro fu perché avemmo litigato. Giacché non mi pare di aver litigato con te di recente, esigo delle spiegazioni.> Mentre Amy parla Sheldon si avvicina con passo ondoso verso il divano per appoggiarvisi.
:< Ho solo bevuto il thé di Penny! È il thè più buono che io abbia mai assaggiato!>
:< Devo dire a Penny di smetterla di far ubriacare il mio ragazzo dandogli il Long Island Ice Tea! Lo sa che lo crede semplice thé freddo.>
:< E per onorare il locale ne ho presi ben due bicchieri!> E con le dita indica il numero tre.
:< Sheldon, ne hai bevuti due o tre?>
:< Mano traditrice! Sì, ne ho bevuti tre! Non ho resistito!> E ride.
:< Ti preparo del caffè, smaltirai la sbornia prima. – Dirigendosi verso la dispensa continua a parlare al giovane – Hai rischiato molto a venire qui nelle tue condizioni! Non sei lucido, ti saresti potuto fare del male! Potevi chiamare uno dei tuoi amici per farti venire a prendere!>
:< Non volevo tornare ancora a casa. La notte è giovane!>
:< E il giorno è puntuale! Sai che ore sono? Oggi ho avuto una giornata pesante in Università, quella stupida scimmia non era collaborativa per niente, sono tornata a casa tardissimo e adesso tu vieni, alle 2 del mattino, a svegliarmi perché devo farti smaltire una sbornia che si sei procurato per… non si sa quale motivo! E devo alzarmi presto per continuare gli esperimenti ma a te non interessa niente di tutto ciò, vero? Conti sempre e solo tu! Sheldon, sei sempre il solito egoista! Cambierai mai? Forse no, sei troppo abitudinario.>
Quello sfogo inaspettato di Amy ha fatto ammutolire il ragazzo, che se ne sta in silenzio, composto, sul divano, senza riuscire a guardarla in faccia. Dopo pochi secondi Sheldon risponde:< Hai ragione… forse è meglio che me ne vada…Scusa.> E si alza per dirigersi verso l’uscita.
:< No, aspetta! – Amy lo raggiunge subito e lo blocca – Sono stata troppo brutale. Scusami… sono solo molto stanca e assonnata. Ti preparo il caffè e poi andiamo a letto, che ne dici?>
Sheldon la fissa con una luce strana negli occhi e non si capisce se stia delirando o se stia parlando sul serio:< No Amy, hai ragione. Non dovevo venire a disturbarti… tu hai un lavoro a differenza mia per cui devi riposare, ciao.>
:< “A differenza mia”? Che cosa significa?!>
:< Quello che ho detto. Tu hai possibilità di fare carriera, hai un futuro brillante davanti a te e una ricerca che non viene chiusa solo perché non conclude nulla. Io invece posso stare a poltrire tutto il giorno, andare in fumetteria a qualsiasi ora e alla sera annegare il mio genio nell’alcool a tal punto da metterlo sotto spirito!>
Amy si preoccupa di quelle parole: ha capito il motivo per cui Sheldon si è dedicato più del solito al Long Island Ice Tea. Decide di costringerlo con gentilezza a risedersi sul suo divano e gli si mette accanto.
:< Sheldon, capisco che chiudere con la teorie delle stringhe è stato difficile, dopo anni di studi e di analisi. Ma siamo ricercatori per cui dobbiamo cambiare soggetto quando siamo ad un vicolo cieco.>
:< Ci mancava che l’Università mi chiudesse la ricerca. Ho abbastanza intelligenza da averli anticipati semplicemente. Ma adesso come la mettiamo? – Amy assume uno sguardo perplesso – Avevo sogni e speranze di successo con la teoria delle stringhe che si sono andati a schiantare come un’auto in corsa in un fosso. Ed eccomi a trent’anni, completamente rotto, terrorizzato, a dover ricominciare da zero. Non ce la farò.>
Impressionata dall’apertura che sta dimostrando il suo ragazzo, anche se non sa quanto deve ringraziare Long Island, ma al contempo è ancor più in apprensione e cerca di consolarlo:< Non sarebbe facile per nessuno rimettersi in gioco, e so quanto tu odi i cambiamenti. Però vedila così: magari con una nuova materia potrai in futuro scoprire qualcosa che ti ricondurrà alla teoria delle stringhe!>
Lui però non pare abbia sentito le ultime parole di Amy e continua, sempre più cupo:< No no, non ce la farò di certo. Dovrò ritirarmi, lasciare la professione, l’Università, tornare nel Texas con mia madre a predicare il creazionismo… Oh Dio, il creazionismo no! Non ho prospettive… sono fallito. Dobbiamo lasciarci subito!> E inizia a frugare nella borsa, alla ricerca del contratto fra fidanzati.
Allibita e disorientata, la ragazza si oppone:< Lasciarci? Non voglio, non puoi deciderlo quando non sei nel pieno delle tue facoltà!>
:< Lo sono eccome! Amy, sei una neurobiologa in piena ascesa, non posso permettere che la tua carriera venga ostacolata perché stai con un fallito come me. Avrai le mie ricerche in eredità. La scienza non può essere privata nello stesso periodo di due menti geniali. – Sta ancora frugando, quando poi si accorge di aver lasciato l’Ipad a casa – La mente geniale ha dimenticato il contratto. Iniziamo bene il mio declino.>
:< Sheldon, smettila! – Esclama Amy, trattenendo la disperazione: era in gioco la sua relazione – Prima cosa, tu non sei un fallito. Devi solo darti un po’ di tempo per trovare un nuovo ambito di ricerca! Lo so che mi pentirò per averlo detto… ma tu sei la persona più intelligente che io abbia mai conosciuto in vita mia, e sei così geniale che l’Università farà di tutto per impedirti di lasciare la professione. Magari non farai viaggi al centro della terra, ma sei prezioso per la scienza e la tua mente sarà utilizzata da qualche parte. Seconda cosa, non puoi decidere una cosa del genere senza avermi prima consultata. Siamo una coppia, come dicesti una volta, per cui le decisioni che riguardano la coppia vanno prese insieme, con preavviso e carta da bollo… possibilmente con un mese di anticipo.>
:< Ma sarai infelice con me.>
:< Chi te l’ha detto? Da quando sto con te sono una persona migliore. Non puoi decidere per me. La mia vita è cambiata da quando ti conosco e non permetterò a una crisi potenziata al superalcolico di separarci.>
A quelle parole Sheldon si pietrifica, passati pochi secondi scoppia a piangere senza riuscire ad articolare parola. Amy gli accarezza l’avambraccio, perché sa che lui non sopporta il contatto fisico, e lo rincuora come può, sorpresa da quell’esplosione di emozioni.
Finalmente Sheldon riesce ad articolare una frase:< Non volevo…!>
:< Lo so…> Vederlo in quel momento in frantumi come un calice di vetro la agita. Non è abituata a stargli accanto in quello stato, perché non sa mai bene cosa fare per calmarlo. Eppure è contenta da una parte, perché si dimostra umano.
:< Soltanto che… mi sento vuoto… so che ti costa fatica stare insieme a me…ti rendo infelice perché sono difficile.>
Udendolo, improvvisamente, sa cosa fare. Una cosa che non avrebbe mai immaginato, di cui non sa quali sarebbero state le conseguenze. Lo abbraccia con un gesto rapido e lo tiene vicino a sé per diversi minuti, quasi per proteggerlo dalla sua stessa mente. Lui può ribellarsi, dare di matto come è solito per quel contatto fisico non necessario e invece resta immobile, lasciando che dagli occhi fluiscano quelle gocce disperate. Appoggia infine la fronte sulla spalla di Amy, come per nascondere la sua debolezza.
:< Ascoltami – Gli dice la ragazza con il suo tono sicuro e dolce – datti tempo. Sei straordinario ma non ti abbattere.>
Lui alza la testa e con le pupille ancora arrossate le risponde:< Grazie Amy per avermi ricordato che sono l’unico che in questo secolo può vincere il Premio Nobel.>
:< Può? >
:< Che vincerà il Premio Nobel. – Si corregge, quasi tornando in sé – La lacrimazione mi ha dato alla testa.>
:< Normale, capita a tutti i mammiferi eretti. – Dopo aver sorriso soggiunge – Stai meglio?>
:< Ho mal di testa.>
:< Una buona dormita ti farà bene. Se non te la senti di restare qui, ti riporto a casa.>
:< No, voglio restare qui. Non ho voglia di sottopormi all’inquisizione di Leonard già adesso. Sai quanto può essere petulante!> In realtà non vuole assolutamente alzarsi per la grande stanchezza che gli è piombata addosso di colpo.
Lei rimane nuovamente sorpresa e mentre va a prendergli una coperta e un cuscino continua a pensare elettrizzata:< Dormiremo insieme! Ok, lui sul divano e io sul letto… ma dormiremo nella stessa stanza! Non accadeva da più di un anno!>
Sistemato il letto improvvisato, gli augura la buonanotte.
:< Amy! – La chiama. Lei si gira prima di entrare in camera sua con sguardo interrogativo – Sei il mio Martello di Thor.>
:< Intendi dire che sono fumettistica?>
:< No: mi rendi invincibile. Buonanotte.> Si avvolge nelle coperte e chiude gli occhi.
La ragazza capisce che Sheldon le ha fatto un complimento davvero stupendo, barcollando si avvicina al proprio letto, assuefatta da ciò che ha appena vissuto. Vorrebbe chiedergli di ripetere per registrare quelle parole dolcissime, però lascia stare e se le scolpisce nella mente, anche perché probabilmente sono ancora rimasugli della recente sbornia. O forse no.
 
   
 
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