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Autore: piccolimarcoakajohn    12/03/2015    0 recensioni
Aggiunta in questo server un'altra delle molte indifferenti serie compiute di parole. Mia necessità di tenermi impegnato in libera uscita.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ho trovato il titolo appropriato. Vediamo di raccogliere parole utili a tenergli testa.
Sto scrivendo. Voglio essere letto.
Non penso che questo sia vero. Non essere riconosciuto quale autore di quanto segue mi alletta di gran lunga. Sempre stato così.
Nei temi alle elementari, quando mi veniva chiesto di leggere ad alta voce, correggevo in presa diretta, ovvero mi autocensuravo, suscitando un poco la rabbia, per l'esclusione, della mia vicina di banco. La scrittura quale confidenza da donare a chi lo richiede. Sempre pensato in questi termini.
Ricordo solo un episodio del genere ma tanto basta per renderlo generale, in quanto esplicito.
Bloc Party non sono quel che sembrano. Desert Punk al capitolo 59 mi annoia.
Ridolfi mi fa invidia. A vedere quei disegni, riconosco la sfacciataggine di chi è divenuto fiume con nome proprio. Manifestazione elettrica. Fulmine, folgore, saetta. Bastano i termini elencati su wikipedia per collegare l'evento fisico a divinità, meccanismi di locomozione artificiale, corpi militari deviati.
La luce è più veloce del suono. Emanazione della stessa funzione.
Mi sento leggero.
Ammiro Kusama. Parrucca viola, ossessione per il polka dot, ritorno in patria dopo essere disconosciuta dalla famiglia e dalle istituzioni che l'hanno istruita chiedendo il permesso di vivere entro i limiti di una facility psichiatrica, fobia del pene mai superata, legame sentimentale con un vecchio impotente. Eppure milioni di dollari, ora e dopo il silenzio, vengono ceduti per il possesso di un lavoro autografo.
La luce è più veloce del suono ma la causa è comune.
La leggerezza di essere privo di forze e di non poterci fare nulla.
Il corpo declama il suo nutrimento. carne nutre carne. Si decompone marcendo. Le mosche nascono sempre dalla carne. La carne è materia. Fondendosi, trasformandosi, la carne si manifesta. Eppure il suono è sempre più lento della luce.
Particelle negative presenti nell'aria (che il ghiaccio turbianante contribuisce a isolare) vengono attratte da particelle positive presenti nella terra. Un canale ionizzato si fa strada verso il basso. Cinquanta metri alla volta. Con pause nell'ordine di cinquanta microsecondi. Raggiunto il suolo ecco la scarica di ritorno del canale ionizzato. Visibile. Con una velocità di propagazione dieci volte maggiore della luce. Un'onda d'urto si genera a seguito della rapida espansione del canale plasmatico. La presenza di radiazioni elettromagnetiche nello spettro gamma portano a supporre, durante il fenomeno del fulmine, l'incontro tra particelle e antiparticelle. Positroni ed elettroni s'annichiliscono divenendo fotoni e raggi gamma. Fotone che alle fine mi piace associare a luce. Questa trasformazione genera forti pressioni generatrici di onde sonore. Propagazione delle stesse fin ove possibile.
Sarebbe più bello però se il suono precedesse la luce, nonostante la percezione umana non se ne accorga, ribaltandone le gerarchie.
Prima vedo poi sento.
Ma più tempo ci è voluto per poterne sentire il suono. E immediato è il suo impatto visivo. Ecco il potere del tuono. 
Lo stupore amplifica le mie lacune. Accellerando la guarigione. 120320151751
  
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