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Autore: Berenice    13/12/2008    1 recensioni
[...] Ho visto un angelo questa notte e per un attimo ho rivisto quella luce... [...]
Genere: Generale, Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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HILF MIR FLIEGEN

                  

Komm und hilf mir fliegen…

Ho visto un angelo questa notte e per un attimo ho rivisto quella luce...

Mi ha trasmesso vibrazioni così forti da provocarmi brividi caldi lungo la schiena.

Per quel breve istante mi sono sentita a casa.

In quel momento ho pensato:

“Dove sei? Sono qui! Cercami. Aiutami a volare. Prestami le tue ali... Riportami a casa...” rendendomi conto di aver già sentito quelle stesse parole in una canzone.

Parlava per me. Ne sentivo le dolci note nelle orecchie. Quegli accordi malinconici...

Quella voce dolce che conosceva esattamente le mie sensazioni.

E lo vedevo accanto a me, quel ragazzo. Anche lui si è smarrito tra le pieghe dei suoi ricordi.

Ha viaggiato a lungo, si è spinto fino ai confini del tempo per allontanarsi sempre più da immagini che fanno male...

Ma più si allontana, più desidera averle vicine. Sfiorarle con le sue dita fredde mentre cerca di trovarne il calore ormai dimenticato. Voleva solo andarsene e poi ritornare indietro, e forse fuggire di nuovo un giorno se ne avesse sentito la necessità...

Ma ora non sa più chi è e il suo cuore è una gabbia buia da cui non riesce ad uscire.

Non riesce a sentire. C’è solo silenzio dentro e fuori di lui e lo sta lentamente uccidendo ferendo le sue orecchie e la sua lucidità.

Ricorda quando accanto a lui tutti mentivano, illudendolo...

Ma anche lui sta vedendo quell’angelo di fronte a noi e come me, per un istante, ha ritrovato la luce che cercava...

Komm und hilf mir fliegen…”  chiede a quella luminosa creatura.

Alle parole dell’angelo crederà, sa che non gli mentirà.

Accanto a sé ha risentito il calore dimenticato, ha capito che non è solo là fuori, ma non sa più come tornare.

Vuole tornare a volare ma per farlo ha bisogno del suo aiuto, delle sue ali.

“Le scambierò questa stessa notte con tutto ciò che possiedo” offre malinconico.

L’angelo gli sorride enigmatico.

Distante.

Come se la strada che il ragazzo dovesse prendere fosse proprio lì, accanto a lui, ma non riuscisse a vederla.

E il ragazzo piange, chiuso in quel silenzio che non riesce ad abbattere.

E il suo dolore è così straziante per il mio cuore.

Mi inginocchio accanto a lui.

“Provo le stesse sensazioni anche io” sussurro abbracciandolo, sperando che capisca anche se non può sentire. E’ così fragile ma ricambia l’abbraccio stringendomi forte e sento il calore che riesce a trasmettermi fino in fondo al cuore.

Chiudo gli occhi abbandonandomi alla sua stretta, lo sento sorridere contro il mio petto.

Una luce ci avvolge.

Mi sveglio, sono sola.

L’angelo non c’è più e anche il ragazzo è scomparso. Ha trovato la strada, ora riesce a vederla, lo so.

Ora sente e sa chi è...

Vedo ancora l’ombra di quel sorriso aleggiare sulle sue labbra.

E io riuscirò a tornare?

Vorrei solo un abbraccio in cui sprofondare...

Le uniche ali di cui davvero ho bisogno per volare...

 

 

Qualche nota prima di lasciarvi.

Questo piccolo racconto è nato da un sogno che ho fatto una notte circa due mesi fa. Ho risentito molto l’influenza dell’atmosfera della canzone dei Tokio Hotel “Hilf mir fliegen” (letteralmente: Aiutami a volare), da cui la storia stessa prende il nome. Anche la frase Komm und hilf mir fliegen è sempre tratta dalla stessa canzone, è significa Vieni e aiutami a volare.

Con il suddetto scritto ho partecipato al concorso “DA TOKIO A BERLINO”, indetto dal sito La Compagnia del libro in collaborazione con il Goethe Institut e la casa discografica Universal.

Grazie per essere giunti fino a qua!

Non sapete quanto significa per me essere finalmente riuscita a scrivere dopo lunghi mesi di silenzio ^_^

 

 

  
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