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Autore: AintAfraidToDie    13/12/2008    7 recensioni
It's hard to say that I was wrong.
Ma adesso l'ho capito.
Seguito di "My Heroine".
[BertxGerard; accenni BertxWiL]
Genere: Introspettivo, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: My Chemical Romance, The Used | Coppie: Gerard.W/Bert.McC
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Hard To Say
Genere: Romantico, Introspettivo, Triste
Rating: Giallo
Avvisi: Slash, Shonen-Ai
Personaggi: Gerard Way[My Chemical Romance]; Bert Mccracken[The Used]; WiL Francis[Aiden]
Riassunto: It's hard to say that I was wrong.
Ma adesso l'ho capito.
[BertxGerard; accenni BertxWiL]


“Hard To Say”


Mi sono sempre fatto domande semplici, durante l'arco della mia esistenza.
Non mi sono mai posto quesiti che fossero al di fuori dalla mia portata; mai domande esistenziali e compagnia bella.
Ho odiato la poesia in ogni sua forma, disprezzato ogni essere umano troppo complicato e fustigato la mia mente quando non trovava vie semplici ai problemi che riscontravo nel mio cammino.
Perché rovinarsi la vita?
Ho sempre trovato più comodo non pensare. La gente pensa troppo, e poi arriva a scelte critiche come il suicidio.
Io mi autodistruggo lentamente, senza pormi casini mentali. Vivo il presente, e ne vado fiero.
Non cago né il passato, né il futuro.
Mando avanti ogni giorno così, come cazzo deve andare, spegnendo il cervello con qualche boccale di birra in più e una risata di troppo.

Vivere, semplicemente. Regalare un “affanculo” a chiunque, sfottendo e scherzando.
Sì, questa è sempre stata la filosofia Mccracken. Qualche problema?

Ed è così, che t'incontrai.
Quando ancora la mia religione di vita non era stata intaccata dalla tromba d'aria che per me tu sei stato. Una folata di vento nuovo, che mi sono stupidamente ritrovato a chiamare ciclone Way.

Mi chiedo che prima impressione io ti abbia fatto, stranamente sbronzo, dopo l'ennesimo bicchiere condiviso con Quinny e Jepha.
Malamente appoggiati come i peggiori dei fattoni all'esterno del nostro tour bus marchiato “The Used”, ci mandavamo affanculo a vicenda per semplici questioni senza fondo.
Ubriaco o sobrio, per me c'era poca differenza: la mia finezza rinomata non era per nessuno una novità.
“Cazzo, devo essere divenuto un mostro. Ormai non percepisco più il mal di testa post-sbronza!”; era ciò che, biascicando inumanamente, mi apprestavo a urlare negli orecchi di un mezzo addormentato e distrutto Quinn. Se ne stava con la bocca quasi del tutto spalancata, mormorando appena frasi sconnesse e senza senso. Solo adesso arrivo a pensare che “coma” potrebbe essere la definizione migliore, per descrivere lo stato in cui si trovava.
“Bertie, mai provato ad ipotizzare che tu sia semplicemente così costantemente ubriaco da non poter nemmeno avere un post?” ; s'intromise Jeph, alzando appena un sopracciglio e guardandomi scettico. Grugnii sonoramente, ignorando la sua occhiata. Maledetto! Mai che chiudesse quella sua dannata boccaccia istruita.
“Mai che tu ci facessi i cazzi tuoi, vero Jepha? Stavo parlando con Quinn, per cui fottiti.”
Soffocò una fastidiosa risatina, mettendosi in bocca una cicca da quattro soldi e inspirandola.
Lo guardai male. Anche da ubriaco, manteneva quella vena di fottuto sarcasmo che mi faceva più volte venire i nervi a fior di pelle.
'Fanculo pure lui.
“Certo, stavi parlando con Quinn. Peccato che il suddetto in questione stia dormendo.”
Sbuffò appena, lasciando fuoriuscire dalla bocca una lenta cortina di fumo.
Ah, vecchio e saggio Jepha. Veramente insopportabile!
Ringhiai in maniera animalesca, voleva proprio farmi incazzare!, ma qualcosa discostò in maniera repentina la mia attenzione da quella sua grandissima faccia di merda.

“Come può essere reale?”; pensai.
Uhm, forse il mio primo pensiero privo di qualsiasi tipo di parolaccia nell'arco di quattro o cinque ore buone. Ma qualcosa di così perfetto, io non l'avevo veramente mai visto.
Strizzai in maniera esagerata gli occhi, alquanto confuso dall'immagine che mi si poneva davanti.
“Jepha, vedi anche tu ciò che vedo io?”; bisbigliai, facendo sì che solo l'uomo tatuato accanto a me potesse sentirmi. E il nostro precedente litigio? Giustamente a farsi fottere!
“Eh? Bertie caro, a che ti riferisci?”
Sputò rumorosamente per terra, per poi avvicinarsi di poco a me e seguire con lo sguardo la linea della mia mano che era andata ad indicare ciò che mi aveva in pochi secondi colpito ed affondato.
“Uhm... che cazzo centra ora Gerard Way?”; borbottò, senza però nascondere una piccola vena di noia nel tono di voce.
“Chi?”
“Stai indicando Way, Bertie.”
“Non so nemmeno chi cazzo sia questo Wayne.”
“Primo, non Wayne ma Way. Secondo, è il povero tizio che da un quarto d'ora buono stai indicando con il tuo fottuto indice!”
Sospirò rumorosamente, portandosi docilmente una mano a massaggiarsi le tempie sudate.
Bah, per Jeph sono sempre stato un caso perso. Come biasimarlo?
“Ma io non sto indicando lui, Jepha. Sto indicando il suo culo ancestrale!”

Ignorando categoricamente il monotono “blablabla” del mio bassista, continuai imperterrito ad osservare minuziosamente la bellezza immane che avevo davanti. Magnificamente proporzionato, stretto al punto giusto da leggera stoffa nera, sodo e riconoscibile fin solo dalla vista.
In una parola: perfetto. Ma che culo divino era quello?!

“Hey, culetto dalle forme perfette!”

Una mia esclamazione, nella calma più totale. Ed ecco subito due fari dal colore indefinibile che mi abbagliarono, anticipando di pochi secondi l'occhiata malevola di un biondino occhialuto, alias tuo fratello Mikey. Ho sempre odiato quel suo “conversare” con gli occhi; abilità che compensava il suo quasi abituale silenzio. Tu mi guardasti, con aria assolutamente innocente.
La tua bocca non si apriva, ma l'espressione facciale che avevi più volte mi ripeteva: “stai parlando con me?”.

“Sì, dico a te tipo!”

Apristi di poco la mascella, soffocando un urletto di stupore.
La lattina di birra, che pochi minuti prima stavi lentamente bevendo, era ormai pericolosamente in bilico tra il cascare o il rimanere salva nelle tua mano.
Le tue labbra rosse, lievemente dischiuse, mi raggelarono lievemente il sangue.
In quel medesimo istante, recepii un forte desiderio sia psichico che fisico: dovevo sporcarti.
Levarti dal viso quell'espressione ingenua che già mi mandava in tilt i neuroni, macchiare la tua candida pelle e strapparti quel luccichio di vita dagli occhi.
Solo guardandoti sentivo tutto questo. Ma ancora non potevo rendermene conto.
Liquidai i brividi che percorrevano la mia schiena dando una folle colpa al leggero vento che tirava.
No, ancora non potevi fare così tanto parte di me.

Il leggero brusio che Jepha fece sussurrando un “non fateci caso, è ubriaco fradicio.”, mentre goffamente cercava di prendermi sottobraccio e portarmi via, mi riportò velocemente alla realtà.

“Cazzo, lasciami fare, coglione!”

Sbraitai agitatamente, ma a niente servirono le mie vane opposizioni.
Anche se non mi era mai piaciuto ammetterlo, Jeph era sempre stato un po' più forte di me.
Ma solo un po', eh.

“ Merda! Tu, Gerardo Wayne, o come cazzo ti chiami! Considera quel culo afrodisiaco che ti ritrovi come proprietà di Bert Mccracken, capito?!”

Un'ultima chance, un'altra spacconata.
Tuo fratello sussurrò qualcosa che adesso posso facilmente ricondurre ad un “andiamocene” molto scocciato, mentre il tuo sguardo rimase come incatenato al mio.
Quasi certamente ti sarò sembrato un pazzo, mentre infierivo brutalmente e a suon di bestemmie contro Jeph. Chissà che pensieri elaboravi, nella tua complicata testolina, mentre venivi rudemente trascinato via. Ancora non ti conoscevo, ma ormai potevo reputarmi innamorato del tuo sedere.
Era già un gran bel passo avanti, non credi?

“Ritieniti fottuto, Way.” ; sussurravo sognante, raggomitolato in posizione fetale nella mia stretta cuccetta. Andando avanti coi mesi, mi sarei reso conto che quello nella merda ero sempre e solo stato io.


“Col passare del tempo, s'impara a convivere con i propri ricordi e sbagli.”
Ho già detto quanto cazzo detesto Jeph Howard?
Sì? Beh, non me ne fotte. Lo ridico.  
Lo odio. Lo odio perché mi legge nella mente. Lo odio perché fotte i miei pensieri.
Lo odio, perché non riesce mai a stare zitto. Che persona assurdamente detestabile.

No, Jepha. Sai, adesso provo un irrequieto bisogno di alzarmi da questa poltrona cui sono ebetemente seduto da stamattina, e dirti finalmente che su qualcosa ti sbagli.
Perché ci credevo anch'io, sai? Avevo riposto ogni mia forza su quella fottuta diceria che recita in maniera ingenua “il tempo guarisce tutte le ferite”. Ci avevo sperato.
Cazzo, non doveva andare così. La lontananza e il tempo avrebbero dovuto sotterrare tutto.
Invece no.
È inutile che mi guardi in questa maniera; lo so che da tempo ho cominciato a farti pena.
E no, non avvicinarti a me con l'intento di abbracciarmi.
Potrei rivoltarmi contro di te, e questa volta non sarebbe come sempre.
Ormai è da tempo che tutto non è più come sempre, e lo sai perfettamente.
Sei stato presente di fronte ad ogni mia più minima cazzata; potresti anche rinfacciarmi la mia vita se solo lo volessi. Ma sei troppo bravo.
Quel tipo di persona che non farebbe male a nessuno, se non necessariamente.
 
Sì, lo so. Adesso ho WiL.

WiL è bello. WiL è dolce. WiL è bravo. WiL mi ama.

Ma ciò che adesso fa uscire calde e amare lacrime dai miei occhi, non è questo.
Sì, cazzo. Bert Mccracken non piange senza un valido motivo.
Posso baciare WiL Francis ad ogni nostro benedetto concerto, giurargli amore eterno ed una fottuta felice vita insieme. E posso anche amarlo, se proprio mi ci impegno.
Eppure lo so; mi rendo pateticamente conto che non posso andare avanti così.
Credimi, coglione di un Jepha. Il fatto è che semplicemente WiL non è Gerard.

“Cos'ho fatto?”; è ciò che tutt'ora continuo a chiedermi.
Ho dato vita ad un mostro senz'anima. L'anima me l'avevi data tu, Gerard.
Ed io l'ho buttata via.


It's hard to say that I was wrong

Its hard to say I miss you

Since you've been gone it's not the same



Owari


Note:

Ma quanto cazzo amo Bert Mccracken?!
È talmente amabile che a volte vorrei prenderlo a schiaffi. Sento che potrei ritenermi soddisfatta della mia esistenza, dopo averlo fatto xD.
Personalmente, sono adeguatamente soddisfatta di questa Shot. La preferisco a “My Heroine”, anche se non riesco a carpirne il motivo. Forse perché qui c'è il punto di vista di Bert *fischietta*.
O molto probabilmente perché c'è anche il mio Jepha *-*. Quanto amo pure lui; perfect man ♥.  Eppoi ce lo vedo troppo bene Bert ad innamorarsi del culetto perfetto di Gee. Diciamocelo, ha o non ha ragione? *si mette a guardare gif di Gerard*
La canzone finale è “Hard to say”; per l'appunto degli Used. Hope you enjoy it <3

Qualche commentino-ino-ino xD?


AintAfraidToDie
  
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