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Autore: kamy    14/03/2015    2 recensioni
Spin-off di Un ritorno inatteso. [DBNA].
E se la storia dei saiyan non fosse come ce l'hanno sempre raccontata? Se nascondesse una guerra civile che divise in due il pianeta? La storia del cugino perduto di Vegeta.
Genere: Dark, Slice of life, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Vegeta
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'DBNA'
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Ringrazio anche solo chi legge.
Remake di Somewhere I belong.

Partecipa alla fanfiction challenge II:

Prompt:

 sapeva di poter essere forte

Scritta sentendo Somewhere I belong dei Linkin Park. https://www.youtube.com/watch?v=NEl6ChhaELA

Cap.2 L'infanzia di Calgare

(Niente da perdere)
Soltanto bloccato


Vegeta si passò la pezza sopra la ferita, la stoffa candida s'intrise di sangue e la guardò finire per terra nel pavimento candido della navicella macchiandolo di sangue. Il coetaneo lo guardò ricadere in avanti, gli mise una mano sulla fronte e slo spinse indietro, facendolo adagiare contro lo schienale della navicella.

"Non dormi da parecchio?" domandò l'altro bambino. Il principino sbadigliò, strinse gli occhi e si strofinò le mani sopra di essi.

"Abbiamo ancora due pianeti da conquistare" rispose atono. Riaprì gli occhi, le sue iridi color ossidiana erano ingrigite al centro e riflettevano la figura dell'altro saiyan. Calgare si passò la mano tra i capelli albini e socchiuse gli occhi, abbassando lo sguardo e osservando i propri stivali sporchi di sangue violaceo.

"Solo per oggi? Non pensi che Lord Freezer ci sprema un po' troppo?" domandò. Vegeta incrociò le braccia e si leccò le labbra, le sue ferite continuavano a sanguinare sporcando di sangue le sue fasciature.

"Siamo un popolo guerriero, la lotta ci scorre nel sangue" ribatté.

Calgare sgranò gli occhi e ghignò, strofinando le mani tra loro.

"Io amo sentire le ossa che si spezzano, soprattutto quelle del collo. E' quello che mi scorre nelle vene" sibilò. Vegeta sbatté un paio di volte gli occhi e si voltò.

"Uccidere non mi fa provare niente" disse gelido. Calgare aprì e chiuse la mano ripetutamente e gli fece una linguaccia.

"Questo perché sei vuoto, non provi mai niente. Non capisco come fai a non divertirti, eppure sembra di sì quando quei codardi gridano" brontolò. Vegeta accavallò anche le gambe, gettò indietro la testa facendo ondeggiare le ciocche larghe due dita e chiuse gli occhi.

"Mi arride solo l'idea che un giorno diventerò il migliore e mi coprirò dell'oro del supersaiyan. So di poter essere forte a sufficienza" rispose.

"Non darmi dell'eretico, ma per me, come per quasi tutto il popolo, quelle cose sono solo leggende" brontolò Calgare. Vegeta si tolse il trasmettitore al lato dell'occhio e lo mise nella tasca della battle suit nera.

"Eretico non sarebbe la peggiore offesa che ti rivolgono" disse atono. Calgare digrignò i denti e sbuffò dalle narici, dilatandole. Avvertiva una serie di fitte alle ferite sulla schiena.

"Tutti quanti mi considerano meno di una terza classe, al pari di uno schiavo alieno" ruggì. I muscoli del suo petto e delle sue braccia si gonfiarono, mentre la sua aura aumentava.

"Concentrati sui combattimenti, dimostra il tuo valore e vedrai  che ti considereranno positivamente". Lo incoraggiò Vegeta. Calgare inspirò ed espirò, fermando la trasformazione.

"Speriamo, cugino" mormorò con voce roca che risuonò nell'abitacolo della navicella.

  
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