1994.
That summer.
Damon corre sul suo skate, ha le ginocchia
sbucciate e sua madre si arrabbierà tantissimo quando vedrà come ha ridotto
l’ennesima maglietta, i pantaloni non si disturba più a comprarli nuovi tanto
la moda di quel tempo prevede che sia più cool tagliarli e lasciarli
strappati.
E lui è bravo a strappare i vestiti,
perché Damon è così.
Testardo.
Istintivo
Sempre spinto al limite.
L’infanzia è il momento in cui inizia ad emergere il carattere, il nocciolo di quello che sarà un giorno un adulto.
E quel bambino dai capelli nerissimi e gli
occhi così chiari che anche le maestre hanno
difficoltà a guardarlo dritto, ha già i tratti di chi sarà un domani.
Così Lily, rassegnata, osserva il maggiore
dei suoi figli che grida divertito per aver battuto
Tyler, il vicino di casa figlio del Sindaco Lockwood
e dopo aver dato il cinque al complice della gara, Niklaus
Mikaelson, raccolgono lo skateboard e corrono verso di lei.
Sono le cinque e Lily ha
preparato loro la merenda.
Accarezza i capelli di suo figlio che le
sfreccia accanto superandola ed entrando dalla porta sul retro seguito da Klaus
e dal piccolo sconfitto Tyler.
-Avrai la tua rivincita-
Lily gli sorride e il ragazzino fa
spallucce raggiungendo gli amici al tavolo da pranzo.
-Prima lavatevi le mani-
Damon ha 10 anni
e la scuola è finita da qualche giorno.
Suo padre tornerà tardi con una notizia
importante per la famiglia.
-Stef tieni!-
Damon allunga una fetta di pane con la
marmellata al bambino di 5 anni seduto a capotavola
che non bada ai bambini grandi, intento a disegnare qualcosa per la mamma.
Lily lo affianca osservandolo dolcemente e
lui quando si accorge di lei alza gli occhi verdi nascosti sotto ad un ciuffo biondo.
***
Elena ha 5 anni, scende
dall'auto del padre mentre sente sua madre chiamarla.
-Attenta Elena stai
lontana dalla strada!-
Miranda toglie il piccolo Jeremy dal
seggiolino e tiene gli occhi su sua figlia mentre Grayson scarica le prime
valige.
Sono tornati nella loro città dopo lungo
tempo.
Miranda è felice di poter far crescere i
suoi figli proprio lì dove lei ha i suoi ricordi più belli e osserva speranzosa
la nuova casa nel quartiere residenziale di Mystic Falls.
Chissà se le sue amiche sono tutte ancora qua, di alcune ne è certa e sa già che entro
sera piomberanno da lei a trovarla.
Sorride mentre fantastica sui pomeriggi in
cui Elena giocherà con Caroline, la figlia di Liz o
magari con Rebeka Mikaelson.
Quanta emozione ed
aspettative per la loro nuova vita.
Sono quasi le cinque ed Elena ha corso per
tutta la casa saltellando e agitando le code castane e lisce con quella risata
spensierata che, sua madre, spera non perda mai.
-Mamma posso
andare in giardino?-
-Si va bene, ma non andare
per strada-
La piccola spalanca il sorriso un po’
sdentato e corre fuori dove Grayson è intento a dare
istruzioni al camion dei traslochi appena arrivato.
Ed è una volta fuori che lei sente delle
urla di bambini che corrono per strada.
Si ferma sul marciapiede e li vede
sfrecciare su una tavola con le ruote.
È una bambina curiosa Elena, con i suoi
profondi occhi scuri che scrutano il mondo desiderosi
di scoprirlo tutto.
-Ho vinto!-
Volta lo sguardo su un bambino dai capelli
nerissimi, non ha mai visto dei capelli così scuri pensa.
Sembrano dipinti coi
pennarelli, proprio come quelli che usava lei all'asilo per colorare.
Poi spariscono
oltre la curva.
Salve a tutti, questo è un esperimento non so dove andrà a finire.
E non sto nemmeno a descriverla perché l’unica cosa che posso chiedervi è
di provare a
leggerla e vedere che effetto vi fa, se vi incuriosisce, se vi va di
continuare!
Grazie!
Eli