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Autore: AmonAmarth    15/03/2015    5 recensioni
- Devi lasciarci andare Chris. Questo è un addio. –
A quel punto Chris sentì le lacrime cominciare a rigargli il viso. Per sei anni aveva dovuto indossare i vestiti più stravaganti, farsi acconciare i capelli nei modi più strani possibili, farsi la barba praticamente ad ogni ora del giorno, idratare la sua pelle e renderla più morbida di quella dei bambini. Si era abituato a tutto quello e non era ancora sicuro di essere pronto a lasciarlo andare via.
- Ho fatto il mio tempo Chris. E ti ringrazio, dal profondo del mio cuore, non solo perché mi hai dato vita, ma anche perché mi hai permesso di essere una fonte d’ispirazione per tutti i ragazzini che come noi sono stati presi violentemente a schiaffi in faccia dalla vita. Mi hai reso una specie di simbolo, mi hai reso immortale. Chris, guardami, mi hai regalato la mia favola, il mio per sempre. – Disse indicando le mani congiunte sue e di Blaine.
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve gente ……
vi starete domandando cosa ci faccio qui di domenica mattina …
Beh diciamo che stamattina ho iniziato alla grande questa domenica, mi sono svegliata bella carica di energie e adrenalina. Poi era da un bel po’ che avevo in cantiere questa OS ma non ne sono molto convinta, non ne sono convinta neppure adesso, ma vabbé volevo che venisse pubblicata prima della fine di Glee.
Eh già Glee sta finendo … ormai siamo agli sgoccioli, manca veramente poco.
Ma … c’è un ma grande come una casa in arrivo! Voglio dirvi che io sarò sempre qui, finché la mia mente bacata, malata e chi più ne ha più ne metta partorirà ancora idee io le scriverò e le condividerò con tutti voi, e spero che anche gli altri autori faranno altrettanto! E spero che nemmeno voi lettori, silenziosi e non, smetterete di seguirci, con tutto il vostro entusiasmo e grinta, perché Glee potrà anche finire, ma noi non smetteremo mai di sognare sui nostri idoli, con cui siamo in parte cresciuto e che per anni ci hanno ispirato.
Quindi gente, mi troverete sempre qui, finché avrò un pc, una connessione wireless e delle mani per scrivere io sarò qui, spero con tutti voi …
BUONA LETTURA, VI VOGLIO BENE
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Chiuse gli occhi e si sentì improvvisamente più leggero … come se il suo corpo fosse una piuma trasportata dal vento. Era quasi come volare e probabilmente stava dormendo, ma era così in pace con se stesso che voleva che quella sensazione non avesse mai fine.
Improvvisamente sentì i suoi piedi toccare qualcosa di duro. Cercò di stabilire l’equilibrio prima di convincersi ad aprire gli occhi e abbandonare completamente quella piacevole beatitudine.
Li aprì molto lentamente. C’era una luce molto diffusa attorno a lui, non sembrava provenire da nessuna sorgente in particolare, semplicemente esisteva.
Guardò attentamente la stanza in cui si trovava, perché di una stanza si trattava. Una stanza che lui conosceva molto bene, che non vedeva da anni, ma che ricordava ancora perfettamente. Quelle pareti di quell’orrendo colore ocra, le piccole poltroncine allineate addossate ad una parete. Era la stanza dove si tenne la sua audizione per Glee, quel lontano giorno di ben sei anni fa … quel lontano giorno dove lui si presentò per la parte di Artie Abrams e venne addirittura creato un personaggio solo ed esclusivamente per lui.
Cominciò a guardarsi intorno, nemmeno chiedendosi come mai potesse trovarsi lì, non sembrava una cosa importante.
Gli parve ancora di vedere Ryan e tutti gli altri seduti su quelle poltroncine. Si perse nei suoi pensieri, nei suoi ricordi, di come tutto era cominciato. Sentì una grande malinconia dentro di sé. Già quel giorno sapeva che tutto quello sarebbe prima o poi finito, ma sembrava così lontano all’epoca, così nebuloso. Eppure eccolo lì, sei anni dopo, un Golden Globe, svariati premi e scrittore di fama, fidanzato con il più bel ragazzo del pianeta. Il ragazzo che aveva lasciato Clovis senza avere niente, ora aveva tutto: soldi, fama e cosa più importante, il vero amore.
Ne aveva fatta di strada quel piccolo ragazzino cicciottello che veniva bullizzato a scuola per via della sua sessualità. Era caduto, innumerevoli volte … si era saputo rialzare a testa alta, sempre …
- Ciao Chris! –
Chris sobbalzò al suono di quella voce. Non poteva essere, perché quella voce così acuta e particolare apparteneva ad una sola persona: lui.
Si volse con lentezza e indietreggiò appena quando vide chi si trovava di fronte a lui: Kurt e Blaine, mano nella mano, con un sorriso dolce stampato in volto.
Si toccò un paio di volte, per essere certo di essere lì, in carne ed ossa, di non essere diventato improvvisamente un fantasma o che altro.
- Tranquillo Chris, esistiamo entrambi! – Esclamò Kurt. Chris aprì la bocca, ma come per un pesce, non vi uscì alcun suono.
- Andiamo Chris, sei un ragazzo intelligente. Avrai capito che tutto questo … - Kurt aprì le braccia indicando tutta la stanza - … sta accadendo solo nella tua testa. – Riprese immediatamente la mano di Blaine, sorridendogli con dolcezza e Chris provò una lievissima fitta di gelosia nel vedere le loro due fedi brillare.
- Mi hanno drogato. Non c’è altra spiegazione. Si si … Salling deve aver buttato qualcosa nella mia Diet Coke, deve essere proprio andata così! –
Kurt sorrise e Chris istintivamente si portò una mano a coprire la bocca.
- Perché fai così? – Chiese Blaine inclinando appena di lato la testa.
- Così come? – Domandò Chris senza capire a cosa alludesse.
- Perché copri il tuo sorriso? – Blaine continuò a fissarlo con quella dolcezza e quell’ingenuità che avevano quasi del destabilizzante.
- P … perché il mio sorriso è brutto. – Rispose con voce molto flebile. Non andava fiero del suo sorriso e anche se ci rideva su del soprannome, elfo sdentato, che gli avevano dato nel telefilm, era qualcosa che lo metteva comunque a disagio. Da piccolo lo avevano preso così tante volte in giro per la sua bocca e il suo modo bizzarro di sorridere, che se ne vergognava ancora tantissimo.
- Io trovo che il tuo sorriso sia il più bello e luminoso di tutti. E scommetto che lo pensa anche il tuo fidanzato. –
Chris guardò gli occhi di Blaine, quelle pepite ambrate che conosceva così bene, ogni minima sfumatura.
Calò un lieve silenzio tra i tre, ma durò molto poco.
- Qui è dove tutto è iniziato. – Sospirò Kurt. – Qui è dove sono nato! – Chris sorrise appena, stavolta senza mascherarlo. La scelta di parole di Kurt era stata piuttosto bizzarra, eppure così vera.
- E devo tutto a te, Chris! Al tuo coraggio, alla tua forza, al tuo sarcasmo, alla tua spiccata personalità. Io esisto e di conseguenza esiste Blaine, solo grazie a tutto questo, solo grazie a te. –
Chris si soffermò a pensarci. Non era una cosa su cui aveva molto riflettuto, ma era vero, anche Blaine esisteva solo perché esisteva Kurt, se Kurt non fosse mai stato introdotto nel programma, non ci sarebbe stato nessun Blaine Anderson … nessuna Klaine e sicuramente nessun fandom impazzito!
Chris guardò i due ragazzi che si tenevano per mano e capì in quel momento quanto gli sarebbe mancato essere Kurt, quanto gli sarebbe mancato quel ragazzino, ormai uomo, maniaco per la moda e per i rituali d’idratazione.
- Sai vero che anche io devo tutto a te? La mia fama, la mia popolarità, persino il mio stesso fidanzato. Non avrei niente di tutto questo se non fosse stato per te. –
- Beh … direi che siamo stati un’ottima squadra. – Kurt sorrise di nuovo e Chris sentì la malinconia aumentare dentro di sé.
- Chris … sai perché siamo qui? –
Chris scosse il capo, ma il senso di oppressione che sentiva al petto gli fece comunque intuire la risposta.
- Devi lasciarci andare Chris. Questo è un addio. –
A quel punto Chris sentì le lacrime cominciare a rigargli il viso. Per sei anni aveva dovuto indossare i vestiti più stravaganti, farsi acconciare i capelli nei modi più strani possibili, farsi la barba praticamente ad ogni ora del giorno, idratare la sua pelle e renderla più morbida di quella dei bambini. Si era abituato a tutto quello e non era ancora sicuro di essere pronto a lasciarlo andare via.
- Ho fatto il mio tempo Chris. E ti ringrazio, dal profondo del mio cuore, non solo perché mi hai dato vita, ma anche perché mi hai permesso di essere una fonte d’ispirazione per tutti i ragazzini che come noi sono stati presi violentemente a schiaffi in faccia dalla vita. Mi hai reso una specie di simbolo, mi hai reso immortale. Chris, guardami, mi hai regalato la mia favola, il mio per sempre. – Disse indicando le mani congiunte sue e di Blaine.
- E’ che … sarà tutto così vuoto … tutto … -
- No Chris, stai solo voltando pagina. – Lo interruppe dolcemente Blaine. – Stai iniziando un nuovo capitolo della tua vita. Dobbiamo molto a te e Darren, ma ora è giusto che anche voi viviate la vostra favola, è tempo che anche voi abbiate il vostro per sempre. –
-E’ che … - Chris abbassò la testa, quasi vergognandosi di ciò che stava per dire.
- Che cosa Chris? –
- Io non sono niente senza Kurt Hummel. Sei tu quello che mi ha dato la fama. Senza di te, torno ad essere solo e semplicemente Chris Colfer. –
Kurt e Blaine cominciarono a ridere e Chris li guardò un tantino offeso per quella reazioni.
- Ti pare poco essere solo Chris Colfer? Chris hai scritto, diretto e interpretato un film, hai scritto la sceneggiatura di una puntata di Glee, hai scritto tre libri, quattro se cominci a farti distrarre di meno dal tuo fidanzato, hai vinto innumerevoli premi e non tutti legati al fatto di essere Kurt Hummel. Direi che non è poco essere solo Chris Colfer. – Kurt sorrise teneramente al suo alter ego.
- Mi mancheranno tutti i tuoi outfit stravaganti e i tuoi pantaloni ascellari! –
Kurt alzò gli occhi al cielo sbuffando. Sia Chris che Blaine sorrisero.
- E a me mancheranno le tue urla ogni volta che ti vestivi! –
- Io … -
La stanza attorno a loro cominciava a diventare meno definita, lentamente tendeva a sbiadire.
- Il tempo sta scadendo Chris. –
Chris fu colto da altre lacrime. Stava veramente per dire addio al suo primo vero amico, quel personaggio che apparentemente sembrava così innocuo, ma che lentamente divenne il simbolo della lotta contro il bullismo, simbolo di coraggio e forza di volontà.
- Chris stai chiudendo un capitolo della tua vita, ma ti assicuro che ne stai iniziando un altro più bello. –
Chris guardò gli occhi cerulei di Kurt e finalmente capì cosa volesse sempre dire il suo fidanzato quando diceva che nei suoi occhi si potevano vedere le luci dell’Universo.
- Mi mancherai Kurt! – Chris si buttò tra le braccia di Kurt, non percepiva la stessa consistenza di quando si abbraccia una persona reale, ma sentiva ugualmente del calore sprigionare da quell’abbraccio.
- Anche tu Chris. –
L’attore si volse verso Blaine e abbracciò anche lui.
- Non ci credo che Kurt non ha la mia stessa fissazione per i tuoi ricci Blaine, ogni tanto non metterti il gel, concediglielo. – Blaine sorrise con occhi luminosi.
- Mi sforzerò. –
Chris si staccò da entrambi, osservandoli ancora mano nella mano, le due piccole fedi che brillavano.
- Ora che non ci sono più i RIB a rovinare tutto, mi raccomando non fate casini. –
- Contaci, ora che l’ho incastrato con un anello al dito non me lo faccio certo scappare. – Sussurrò Kurt.
- Voltati Chris, vai avanti, non voltarti più indietro. –
E Chris lo fece, si volse per uscire da quella stanza che diventava sempre più inconsistente. L’ultima cosa che vide, prima di cominciare a correre lungo il corridoio e non voltarsi mai più, fu Kurt e Blaine, mano nella mano, che lo salutavano con un braccio alzato.
Andò via, lasciandosi alle spalle due persone che avevano significato tutto nella sua vita. Non erano reali eppure avevano fatto per lui molto di più di altre persone vere in carne ed ossa.
Kurt lo aveva ringraziato per avergli dato vita e per averlo fatto diventare simbolo di coraggio, ma Chris quel coraggio lo aveva trovato in Kurt.
Kurt non sarebbe mai potuto esistere senza Chris, ma neppure Chris sarebbe mai potuto esistere senza Kurt.
Continuò a correre, il mondo attorno a sé continuava a scivolare via, sempre di più. Aveva il fiatone, non sapeva dove stava andando, sapeva solo che doveva correre, verso dove era un mistero.
 
Si svegliò di soprassalto mettendosi a sedere sul letto, sudato e affannato, come se quella corsa folle l’avesse realmente fatta.
Era completamente nudo e il sudore cominciò a raffreddarglisi addosso facendolo rabbrividire. Si portò una mano alla guancia, era completamente bagnata di lacrime e in quel momento si rese conto che stava effettivamente singhiozzando.
Guardò in basso, il suo fidanzato era steso a pancia in giù, il lenzuolo che copriva appena il suo sedere sodo, nudo anch’egli. Russava, segno di quanto fosse distrutto e motivo per cui non si era accorto del suo incubo. Chris per un momento pensò che non valeva svegliarlo per così poco, ma i singhiozzi non accennavano a fermarsi.
- Dare … Dare … svegliati Dare … - Cominciò a scuotere Darren quasi violentemente. Il moro dapprima non si mosse.
- DARE! –
Darren sobbalzò letteralmente dal letto.
- Che … chi …? – Darren si guardò intorno spaesato, non capendo completamente il perché fosse stato svegliato così bruscamente. Bastò che il suo sguardo si posasse sul volto di Chris per qualche secondo per svegliarsi completamente.
- Piccolo … che succede? –
Chris si gettò tra le braccia del suo fidanzato, stringendosi a lui con quanta più forza poteva e Darren fece altrettanto.
- Piccolo, che è successo? Hai fatto di nuovo un incubo? Di cosa sono morto stavolta? –
Ultimamente Chris aveva brutti incubi notturni, il troppo stress e la pressione per tutto ciò che la fine di Glee significava, specialmente per loro due, erano troppo per il più piccolo.
- Non … non è divertente Dare … - Darren sorrise e stendendosi di nuovo si trascinò con sé Chris, coprendolo con il lenzuolo, sapendo quanto l’altro fosse freddoloso e il fatto che fosse completamente nudo e sudato di certo non aiutava.
- Me lo dici che hai sognato? –
Chris nascose il volto nell’incavo del collo di Darren, sfregando una vena del suo collo con il nasino.
- Non attacca Colfer! Non avrai del sesso finché non mi dirai che hai sognato! – Il moro sentì il più piccolo sorridere sulla sua pelle, amava sentire il sorriso di Chris sulla sua pelle, perché significava che erano vicini come dovevano essere.
Lentamente, interrompendosi di tanto in tanto per un eccesso di lacrime, Chris raccontò il breve sogno.
- Io … non ero pronto a dirgli addio. –
- Perché piccolo? –
Chris ci mise un po’ a rispondere. Stette fermo per un po’, mentre Darren gli accarezzava con dolcezza il fianco.
- Io … non mi sento più nessuno senza Kurt. – Ammise dopo un po’.
- Chris … tu sei Chris Colfer. Il ragazzino che ha lasciato dietro di sé una bigotta cittadina della California, ha vinto premi su premi, ha coronato il suo sogno di diventare scrittore, lo scapolo più ambito di tutto il mondo, ancora fino a domani sera s’intende. Chris tu sei tutto. E’ normale essere triste, ma non pensare che tutto ciò che hai fatto fino ad ora sia merito di Kurt, sei tu Chris, sei sempre stato tu. Ryan ha creato Kurt perché era rimasto abbagliato dal tuo splendore. –
Chris si sporse per baciare teneramente Darren. Nel momento che le sue labbra si posarono su quelle calde e morbide del moro il mondo tornò a girare alla giusta velocità. Baciare Darren era da sempre stato più che un semplice tocco di labbra o di lingue, era come svegliarsi da un terribile incubo e trovare finalmente il proprio posto nel mondo.
- Sapevo che ho fatto bene a svegliarti. Sai sempre cosa dire. – Darren sorrise mentre spostò un ciuffo dalla fronte di Chris.
- Ma tu mi puoi svegliare tutte le volte che vuoi. – Sussurrò Darren, non senza un leggero pizzico di malizia.
- Dare, non farò sesso con te alle quattro del mattino dopo un incubo! – Disse divertito Chris, riposizionando la testa nell’incavo del collo del moro e carezzando i morbidi peli del suo petto.
- Guastafeste! – Ribatté divertito l’altro.
Stettero in silenzio per un po’, beandosi del calore l’uno dell’altro. Darren stava quasi per riaddormentarsi, ora che era sicuro che Chris si fosse ripreso, ma l’altro decise di risvegliarlo di nuovo.
- Tu gli hai già detto addio? A Blaine intendo! –
- Oh si, l’altro ieri. Ho fatto una mega cerimonia in bagno, ho persino cantato una canzone, mentre versavo ciò che restava dell’ultima bottiglietta di gel nel water! –
Chris scoppiò a ridere. Solo Darren poteva fare una cosa del genere.
- E che canzone avresti cantato? –
- Ci ho pensato molto, ma alla fine credo che Teenage dream fosse la scelta migliore. E’ stata la prima canzone che ho cantato nel programma, quella che è diventata un po’ il simbolo della Klaine. Mi pareva un’idea carina quando l’ho fatto. –
Chris si sollevò appena, in modo da poter guardare gli occhioni cangianti di Darren.
- Fammi capire, tu hai cantato una canzone che parla di amori e passioni adolescenziali, di jeans stretti e aderenti … mentre versavi una bottiglietta di gel per capelli giù per il water? –
Si guardarono per diversi secondi negli occhi, cercando di mantenere un’espressione seria, ma alla fine scoppiarono a ridere entrambi, contemporaneamente.
Chris pensò che se musicalmente le loro voci si combinavano bene, le loro risate ancora di più. Quella di Darren era calda e roca, ma solare e spontanea, la sua era acuta e trillante, come amava sempre definirla il riccio.
Quando le risate si placarono il moro si perse a guardare il sorriso di Chris, quel sorriso che lo aveva fatto innamorare sin dal primo giorno, c’era solo voluto un po’ per ammetterlo. Giocherellò con il piccolo ciondolo che il più piccolo aveva al collo, sorridendo come un ebete ogni volta che lo vedeva.
- Come ti sei sentito? Quando la cerimonia si è conclusa? –
Chris osservò Darren sorridere ancora. Amava quel particolare sorriso, quel lieve arricciamento delle sue labbra che sembravano più una smorfia che un vero e proprio sorriso, ma lo amava perché era il sorriso di Darren quando pensava a loro due, ai loro momenti insieme e si perdeva tra quei ricordi.
- E’ stato un po’ triste. Ero un ragazzino che faceva video su YouTube prima di tutto questo! Ora guardami. Ho fatto degli spettacoli a Broadway, un programma televisivo di successo, scrivo e canto canzoni mie … - La mano di Darren si posò nuovamente sul ciondolo di Chris. - … e da domani sera sarò ufficialmente fidanzato, davanti a tutto il mondo, con il ragazzo più bello del mondo intero. –
Chris non poté fare a meno di sorridere. Già … l’indomani sera … sera in cui sarebbe stata trasmessa l’ultima puntata di Glee, sera in cui tutto avrebbe avuto definitivamente fine.
- Non sono triste Chris, perché domani potrò finalmente vedere questo anello al tuo dito, dove dovrebbe essere, non più al tuo collo. –
Il più piccolo sentì lo stomaco fare delle piacevoli capriole prima di ritornare nel suo luogo d’origine. Lui e Darren erano fidanzati … da un anno ormai. Avevano deciso di comune accordo che avrebbero ufficializzato tutto una volta che l’ultima puntata di Glee fosse andata in onda. Ora il momento era arrivato.
Era normale avere paura, il matrimonio, la loro vita messa ancora più a nudo davanti ai riflettori, erano impegni seri e grossi, ma erano insieme, loro due.
- Ricordi il giorno che mi sono proposto? – Chris sorrise. Come avrebbe potuto dimenticarlo. Certo non era stata una proposta in stile Blaine, gliel’aveva fatta in quella stessa casa, dopo avergli preparato la migliore cenetta che avesse mai visto e assaggiato, e detto per uno bravo come Darren era tutto dire!
- Come fosse ieri! – Sussurrò non staccando mai i suoi glaciali occhi da quelli caldi e dolci di Darren.
- Ricordi che ti promisi che ti avrei amato alla luce del sole, baciandoti e amandoti ovunque tu voglia. Non rimpiangerò niente con te e so che sarà certamente dura all’inizio e non nego che questo ci porterà a litigare di tanto in tanto, ma preferisco poter litigare con te perché sono stressato per la pressione dei media e poi poterti baciare sotto i riflettori, piuttosto che poterlo fare al buio di questa stanza e poi non poter nemmeno stringerti la mano all’aperto. Ho detto addio a Blaine senza rimpianto, senza guardarmi indietro, perché la mia vita è davanti, la sto stringendo in questo momento tra le mie braccia. Ringrazio Blaine e Ryan Murphy ogni giorno per avermi dato la possibilità di conoscerci, ma adesso è il nostro turno. Kurt e Blaine hanno avuto la loro favola, il loro per sempre, ora tocca a noi viverlo. – Gli occhi di Darren brillavano di una luce che Chris non gli aveva mai visto. Aveva visto molte luci accendere quei magnifici occhi, ma mai così, sembrava che negli occhi di Darren stesse brillando una vera e propria stella. Sorrise e sentì finalmente quel grosso mattone piantato ad altezza del suo petto sparire lentamente. Era normale sentirsi triste e avere paura, ma Darren aveva ragione: avevano dato a Kurt e Blaine il loro happy ending. Ora potevano costruire il loro.
- Ti amo! –
Entrambi sorrisero e entrambi sentirono lo stesso calore invadergli il petto, come se fosse ancora la prima volta.
Il più piccolo si accoccolò al petto di Darren, mentre l’altro se lo stringeva a sé con più forza, baciandogli i morbidi capelli.
Le delicate dita di Chris cominciarono a disegnare complicati e immaginari arabeschi sul petto del moro, soprattutto ad altezza del suo cuore. Si accorse che lentamente Darren, cullato da quei dolci tocchi, si addormentò. Quando sentì il suo leggero russare si perse alcuni minuti a guardarlo, poi appoggiò la testa sul suo petto e chiuse gli occhi, lasciando che Morfeo accogliesse anche lui tra le sue braccia.
Era finalmente pronto a lasciare la sua vecchia vita alle spalle, perché sapeva che una decisamente più bella stava per iniziare.
Non doveva più guardare al dire addio a Kurt come ad una mancanza, come ad aver perso un tassello importante di se stesso, ma come un arricchimento, aveva dato molto a quel ragazzino dai gusti discutibili in fatto di moda, ma aveva ricevuto anche molto.
Sorrise al pensiero che probabilmente domani a quella stessa ora Tumblr sarebbe imploso e ci sarebbero stati non pochi attacchi di cuore.
Lentamente si addormentò sentendo il suo cuore più leggero.
 
 
 
 
Addio Kurt …

   
 
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