Anime & Manga > Marmalade Boy
Ricorda la storia  |      
Autore: Kim NaNa    15/03/2015    3 recensioni
A loro piaceva chiamare quello che sentivano l'uno per l'altro con una sola parola: amore; né sbagliato, falso, effimero, illusorio. Per loro era solo amore.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Meiko Akizuki/Meri, Shinichi Namura/Nick
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Amarsi, nonostante tutto
 

Shinichi Namura era il suo professore. Meiko Akizuki una delle sue studentesse.
Ma in quel momento a nessuno dei due sembrava importare chi o cosa fosse l'altro; c'erano solo lui e lei. Lei e lui.

Nessuna conseguenza, nessun errore, nessun amore sbagliato.
A loro piaceva chiamare quello che sentivano l'uno per l'altro con una sola parola: amore; né sbagliato, falso, effimero, illusorio. Per loro era solo amore.
E mentre si sdraiavano sul letto e si spogliavano dei loro vestiti quotidiani e stretti le loro menti si svuotavano di ogni cosa, pronte solo per vivere e godersi quel momento.
E mentre facevano l'amore, quando lui ogni volta entrava dentro di lei in quel modo delicato e timoroso di farle del male, lei si sentiva morire.
E le piaceva morire, sì, forse anche più di vivere.
Perché vivere è difficile, il dolore dura più a lungo.
Invece morire era diverso, il dolore durava pochi secondi, come quando si strappa un cerotto: nel momento in cui lo strappi ti fa male ma poi il dolore svanisce piano.
Così era la morte per lei; e stare con lui le era come morire ogni volta.
E mentre Namura si adagiava al fianco di lei, e appoggiava i suoi occhiali neri sul comodino, non poteva fare a meno di pensare quanto fosse bello ciò che provava quando stava con Meiko.
Era bella e dolce, e fragile e insicura e coraggiosa, tanto.
Considerava se stesso un bastardo ogni volta che ci pensava a ciò che sarebbero tornati ad essere fuori da quel letto, quando lei se ne sarebbe andata raccogliendo i suoi vestiti da terra.
Non credeva di essere un grande attore ma quando incontrava le persone che conosceva, mentire gli veniva normale e loro sembravano sempre credere alle sue menzogne.
Sapeva di sbagliare, la sua testa glielo ripeteva di continuo, forse sperando di riportarlo alla ragione e al buon senso.
Ma gli bastava vedere la pelle morbida e giovane di lei perché la testa si svuotasse di ogni paura e che il cuore prendesse il sopravvento, iniziando a battere forte.
Gli piaceva stare con Meiko, lo faceva sentire vivo, amato; forse come non lo era mai stato.
Ma poi tutto sembrava svanire, come in un bel sogno: ti svegli sempre sul momento più bello.
Tutto sembrava tornare alla normalità: Meiko tornava ad essere la sua studentessa e lui il suo professore.
Tutto sembrava scomparire troppo velocemente per i suoi gusti.
Come in quel momento: ecco, la scorgeva nella penombra: la luce che entrava debolmente delineava dolcemente i suoi lineamenti mentre si alzava dal letto e si chinava per raccogliere i suoi vestiti.
Li indossò e lui nei suoi gesti la vide vergognarsi di sé stessa, di ciò che aveva appena fatto. Come temeva, tornava ad essere la sua studentessa timida e studiosa.
Namura, però, quella volta, non aveva voglia di tornare ad essere il solito professore serio e impostato; preferì godersi ancora qualche momento su quel letto, nudo, senza vestiti stretti e scomodi che lo costringevano ad essere ciò che non era.
Avrebbe voluto trattenere anche Meiko, ma non fece in tempo; lei aveva già spalancato la porta, richiudendosela alle spalle, senza dargli il tempo di parlare. Allora era meglio parlare con il buio, con le pareti bianche, con la stanza vuota: quella era ancora lì che lo ascoltava, pronta a custodire altri segreti.

«Ti amo.»

Meiko lo sapeva, non avevano bisogno di ripeterselo infinite volte: bastava guardarsi negli occhi, bastava cercarsi sempre, in qualunque istante, nonostante tutto, senza ricorrere a parole troppo pesanti da sopportare o troppo difficili da capire.
Ma lì, in quel momento, solo con sé stesso, gli erano uscite dolci e leggere, quasi con facilità.
«Ti amo.» Ripeté, volgendosi verso la porta da dove Meiko era appena uscita.
Oltre quella porta lo aspettava il mondo normale, troppo crudele con il loro grande amore: il suo carnefice, il suo giustiziere, pronto con l'ascia sospesa in aria ad affondare il colpo su di lui, in attesa di un suo passo falso. Ma lì, in quella stanza, con le pareti bianche e il buio era al sicuro.
«Ti amo» ripeté per l'ennesima volta alla stanza vuota e rivide il sorriso di Meiko e sapeva che a quell'amore non avrebbe mai rinunciato, perché Namura e Meiko si sarebbero amati sempre, nonostante tutto.

FINE

 

   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Marmalade Boy / Vai alla pagina dell'autore: Kim NaNa