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Autore: Yuphie_96    15/03/2015    2 recensioni
Riki e Samuru da un pò di tempo non fanno altro che passare del tempo insieme, questo fatto non fa che incuriosire gli amici del piccolo Ryugasaki che vogliono scoprire perchè si sono avvicinati così tanto, soprattutto per calmare Simon che ormai urla al complotto, il tutto mentre Reggie inizia a pensare di avere un futuro come terapeuta di coppia.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Altri, Riki Ryugasaki, Samuru Shigami
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Angolo Robh: Salve a tutti ^^ questa è la mia prima fanfiction su B-daman e, come probabilmente avrete capito, sarà incentrata sulla coppia Samuru x Riki che semplimente adoro e stradoro, soprattutto il piccolo Ryugasaki che mi sembra una reincarnazione paciosa di Winnie the Pooh (non dite niente per favore >.>''), comunque detto questo spero che la storia vi piaccia ^^
Ps: Ho messo l'avviso OOC per sicurezza non essendo sicura del tutto del carattere di Samuru



Samuru arrivò in anticipo al quartiere est per l’incontro tra i due blocchi est ed ovest, di solito non faceva molto caso all’orario in cui arrivava, ma quella mattina si era svegliato con un brutto presentimento e quindi aveva preferito non rischiare ed arrivare con largo anticipo; stava proprio entrando quando vide Riki corrergli incontro…gli salì un brivido freddo su per la schiena.
“Samuru!”
Oh no…lo vide arrivare davanti a sé e lo sentì poggiargli le mani sul petto, lui d’altro canto osservò attentamente quegli occhi liquidi e capì di essere fregato ancora prima che il più piccolo aprisse bocca.
“Lo sanno!”
…Appunto.
 
“Ti dico che sono sospetti quei due!”
Urlò per l’ennesima volta Simon a Kaito.
“Per te sono tutti sospetti”
Gli rispose per le rime il biondo mentre Yuki si sistemò gli occhiali.
“C’è da dire che passano molto tempo insieme”
“Appunto, secondo me stanno escogitando qualche tecnica segreta per batterci tutti quanti!”
“Non ho detto questo Simon”
“è uguale”
A quel punto intervenne Grizz per mettere fine alle congiure del più piccolo.
“Facciamo prima a chiederlo direttamente a loro”
“Si, credo sia la soluzione migliore”
Concordò Yuki seguito a ruota da Kaito che annuì, subito dopo sentirono dei passi avvicinarsi, si girarono verso l’entrata e videro i due soggetti della loro conversazione.
“Parli del diavolo…”
Borbottò Simon, ricevendo una gomitata sul braccio da Kaito in risposta; i sei rimasero in silenzio, che diventava man mano sempre più imbarazzante ogni minuto che passava, il più imbarazzato era sicuramente il piccolo Ryugasaki che, rosso in viso, iniziò leggermente a nascondersi dietro la schiena di Samuru, il quale decise di prendere in mano la situazione…alla sua maniera.
“Cos’avete da guardare?!”
“Niente!”
Risposero in coro gli altri, troppo terrorizzati dallo sguardo ghiacciante di Samuru; ritornò a governare il silenzio e Riki ormai era seriamente ad un passo dal piangere per la vergogna, si ripromise però di fare una statua a Reggie quando lo vide entrare, salvando la situazione, e guardarli confuso.
“Che succede?”
 
“Sei proprio sicuro che lo sanno?”
Chiese Samuru andando in un angolino con Riki mentre la gara continuava, Ryugasaki annuì mogio.
“Li ho sentiti parlare mentre ero nel corridoio””
“E cosa dicevano?”
“Beh…non lo so di preciso”
Ammise arrossendo.
“Riki”
“Ho sentito i nostri nomi e ho pensato che ci avessero scoperti”
Samuru sospirò e guardò gli altri.
“Non ne siamo sicuri al cento per cento perciò per ora comportiamoci come se niente fosse”
Riki annuì, sentendosi comunque teso come mai lo era stato in vita sua.
“Vedrai che andrà tutto a posto”
Cercò di consolarlo Dracyan, allora il piccolo cercò di sorridere com’era solito fare, sperando dentro di sé che Samuru e Dracyan avessero ragione.
 
“Guardateli come confabulano tra di loro, avevo ragione io, sono sospetti eccome”
Bisbigliò agli altri Simon, mentre spiava di nascosto Samuru e Riki.
“Stare in compagnia della stessa persona per un po’ di tempo non equivale per forza ad essere sospetti”
Gli ricordò Yuki mentre Kaito osservò anche lui i due possessori di draghi.
“Uhm…non lo so, strano è un po’ strano, Samuru prima non era poi così tanto sociale e Riki è da un po’ di tempo che mi sembra nervoso quando parla con noi”
“Magari ha qualche problema in famiglia”
Ipotizzò Grizz.
“Ma che problemi e problemi, quei due si stanno coalizzando”
I tre sospirarono all’ennesima uscita di Simon.
“Scusate ma io non vedo il problema”
Si girarono, tutti e quattro, e trovarono Reggie davanti a loro che li osservava con le braccia incrociate al petto.
“Che v’importa a voi se passano tanto tempo insieme oppure no?”
“Beh…è strano”
“E poi Riki di solito ci dice tutto”
“Anche se all’improvviso non vi dice una cosa e passa più tempo con un altro non vuol dire che vi ha dimenticati e che siete meno amici”
Rispose a Grizz e Kaito il verde, i quattro si guardarono colpevoli capendo di aver sbagliato a fare quelle ingiurie verso il loro amico senza prima avergli chiesto cos’era successo come si erano ripromessi.
“Dobbiamo chiedergli scusa”
Mormorò il biondo anche a nome degli altri; Reggie emise un flebile sospiro di sollievo e si voltò a guardare Samuru.
“Mi devi un enorme favore Shigami”
 
A partita finita, Rory fece avvicinare tutti i partecipanti, sia di est che di ovest, vicino al palchetto sul quale lei stava in piedi.
“Carissimi bishot, io e il mio caro nonno volevamo ringraziarvi per aver partecipato a questa gara e volevamo farvi un dono: come sapete tutti è iniziata la primavera e i ciliegi stanno sbocciando, proprio qui vicino c’è un bellissimo parco dove gli alberi sono andati in fiore solo da un paio di giorni, quindi siete tutti quanti invitati stasera per una grigliata, spero apprezziate questo dono”
La ragazza finì con un inchino e i ragazzi iniziarono ad applaudire contenti di quel regalo, Grizz si avvicinò all’amico e gli mise il braccio intorno al collo.
“Ci divertiremo da matti eh Riki?”
Ryugasaki fu preso di sorpresa ma si riprese in fretta, sorridendo e rispondendogli allegramente, nonostante il leggero disagio dovuto ad un paio di occhi puntati alla sua schiena.
“Se non la smetti manderai all’aria tutti i miei tentativi di prima di distrarre gli altri”
Samuru sbuffò a quel rimprovero di Reggie, lo sapeva anche lui ma non riusciva a farne a meno.
“Gli stanno troppo addosso”
Sibilò tra i denti continuando a guardare Riki che veniva stretto dagli amici.
“è normale, sono amici”
Quella frase poteva bastare ed avanzare come spiegazione, ma da quando stava insieme a Riki, Samuru era diventato molto possessivo.
“Mi irrita il sistema nervoso”
Sibiò facendo sospirare il ragazzo accanto a lui.
“Non voglio immaginare cosa succederà stasera”
Disse Dravise e Reggie non potè che dargli ragione vedendo l’aria omicida che aveva iniziato a circondare Samuru.
“Sicuro che sia tutto a posto?”
Riki annuì sorridendo alla domanda di Yuki.
“Si davvero, scusate se non ve l’ho detto prima ma era un po’ imbarazzante”
Rise accarezzandosi la nuca con una mano, nell’altra Dracyan sospirava sollevato senza darlo a vedere, Yuki nel frattempo lo guardò stranito.
“Non ci vedo nulla di male in delle ripetizioni di matematica, solo mi chiedo perché non hai chiesto aiuto a me”
“Dai lascialo stare, non è bello andare a spifferare ai quattro venti che ti fai dare delle ripetizioni”
Lo aiutò Kaito scompigliandogli i capelli, facendo ridere Riki.
“Piuttosto devi dirci come hai fatto a convincere Samuru ad aiutarti”
“Non è stato difficile, anzi è stato molto gentile”
Non potè impedirsi di arrossire lasciando gli altri perplessi, fu Dracyan a risolvere la situazione, tossendo leggermente, così da risvegliare il suo partner dal suo sogno ad occhi aperti.
“A-Adesso devo andare ragazzi, ho promesso a mamma di aiutarla nelle pulizie e devo sbrigarmi se voglio partecipare alla grigliata”
“Okay tranquillo, ci vediamo lì”
Gli disse Grizz mentre Kaito e Yuki gli sorridevano.
“A dopo”
Sorrise Riki e si concesse una piccola occhiata a Samuru, ovviamente ricambiata, per poi correre a casa.
 
“Non voglio farli insospettire ancora di più”
“Gli hai detto che ti faccio ripetizioni quindi possiamo semplicemente dire che ti ho fatto lezione prima di andare alla grigliata”
“Non lo so…”
Era ritornato a casa da poco, Riki, quando aveva ricevuto la chiamata di Samuru che gli chiedeva se poteva andare da lui e passare il resto della giornata insieme per poi dirigersi alla grigliata, ma Ryugasaki era indeciso, aveva appena finito di convincere gli amici…arrivare insieme sarebbe stato come mettere carbone sulla brace ancora accesa, Samuru però non si arrese e decise di utilizzare il suo asso nella manica, quello che, sapeva, avrebbe fatto capitolare Riki in pochi instanti, ovvero…
“Non vuoi stare un po’ con me?”
…La dolcezza, zuccherosa e smielata dolcezza, unita ad un pizzico di malizia, che fece sciogliere il piccolo Ryugasaki in un brodo di giuggiole.
“C-Certo che si…”
“Allora fammi venire dai, ho voglia di stringerti e baciarti”
“Samuru…”
“Te lo ricordi vero? L’ultima volta non facevi altro che chiedere i miei baci…ancora uno, ancora uno…non volevi staccarti da me”
“Samuru!”
Il piccolo Riki ormai aveva le gote in fiamme.
“Eri insaziabile e lo sei ancora, fammi venire Riki e ti prometto che soddisferò ogni tua richiesta”
“Va…va bene”
Shigami sorrise soddisfatto e chiuse la chiamata.
“Sei sleale sai?”
Gli disse Dravise, ma il sorriso non scompariva dalle labbra del ragazzo.
“In guerra e in amore tutto è lecito”
Nello stesso momento, a casa sua, Riki aveva nascosto la testa sotto al cuscino per cercare di calmare l’eccessivo rossore.
“Speriamo solo di non arrivare tardi”
Mormorò Dracyan sistemato sul comodino.
 
Al contrario di quello che aveva sperato il drago blu però, quando arrivò l’ora di andare alla grigliata, Samuru si rifiutò di staccarsi da Riki, cosa che li avrebbe fatti sicuramente arrivare in ritardo.
“Samuru dai, dobbiamo andare”
“Cinque minuti”
“L’hai detto anche cinque minuti fa…ehi, dove stai mettendo le mani?! Samuru!”
“Solo cinque minuti prometto”
“Bug-!”
La protesta del piccolo Ryugasaki fu fermata dalle labbra di Shigami che, posizionato sopra di lui, lo baciò con tutta la passione che aveva in corpo, dovuta anche al loro vivere lontano uno dall’altro; quando finì di leccargli le labbra, staccandosi di pochi centimetri da lui, notò con piacere che le labbra di Riki erano quasi diventate rosse come le sue gote.
“Sei sleale”
Mormorò quest’ultimo.
“Staremo insieme anche alla grigliata, perché fai così?”
Samuru sospirò e lo abbracciò stretto, nascondendo il viso nel suo punto preferito dell’incavo del suo collo, dove poteva inspirare il suo profumo.
“Stavolta sei tu il bugiardo”
“Che vuoi dire?”
“Appena arriveremo tu andrai dai tuoi amici, lasciandomi solo con Reggie, o peggio con Hugo e Derek”
“Potresti unirti a noi invece, anche tu sei mio amico”
“Amante”
Samuru alzò lo sguardo per guardarlo negli occhi.
“Sono il tuo amante Riki, non un tuo amico qualunque”
Detto questo si alzò dal letto sopra il quale erano stesi ed uscì dalla stanza, lasciandolo solo, dicendogli solamente che lo avrebbe aspettato di sotto, Riki si mise seduto recuperando Dracyan, poggiato sul comodino, ovviamente girato per mantenere la loro privacy.
“Secondo te si è arrabbiato?”
In quel momento il drago blu preferì rimanere zitto piuttosto che deludere il suo partner.
 
Arrivarono per ultimi alla grigliata e, per la prima volta in vita sua, quasi maledisse i suoi amici quando reclamarono la sua presenza di fianco a loro, lui voleva chiarire con Samuru, soprattutto dopo che avevano fatto tutto il tragitto da casa sua in silenzio, senza nemmeno sfiorarsi la mano, ma questo significava dire una nuova bugia ai suoi amici e l’idea non gli piaceva, eppure anche l’idea di confessare il suo rapporto con Samuru non lo entusiasmava, aveva paura della reazione che avrebbero potuto avere, erano suoi amici ma se avessero disapprovato la loro relazione? Non sapeva cosa fare, la testa piena di pensieri aveva iniziato a dolergli e non riusciva più a prestare attenzione ad uno dei tanti sproloqui di Simon, strinse più forte la presa sul suo b-daman e fu proprio Dracyan a richiamarlo.
“Riki guarda”
Ryugasaki fece come suggerito dal suo partner ed incontrò lo sguardo di Shigami che, appoggiato ad un ciliegio con Reggie di fianco che gli parlava, ricambiava la sua occhiata ascoltando quello che il verde gli stava dicendo nel frattempo; dopo pochi secondi lo vide abbassare lo sguardo a terra per poi rialzarlo immediatamente su di lui e fargli un’ accenno verso una parte più appartata del parco, Riki sorrise.
“Scusate ragazzi devo…devo fare una cosa!”
Scappò via prima che potessero impedirglielo, seguendo la via presa precedentemente da Samuru.
“Eh no! Adesso mi sono stufato!”
Urlò Simon iniziando a camminare, con passo di marcia, verso dove erano spariti i due, con Kaito, Yuki e Grizz che tentavano inutilmente di fermarlo.
“Lasciali stare, magari dovranno discutere di un compito importante”
“Se voi avete creduto a quella baggianata delle ripetizioni affari vostri, io voglio andare fino in fondo a questa storia e nessuno mi fermerà”
Disse ancora deciso continuando per la sua strada, non lasciando agli altri altra scelta se non quella di seguirlo ed ascoltarlo mentre borbottava qualcosa su come tutti i possessori di draghi erano sospetti.
 
I due si stavano guardando negli occhi da un paio di minuti ormai e quello che decise di fare il primo passo fu Samuru che, sospirando, prese la parola.
“Mi dispiace per come mi sono comportato, Reggie mi ha fatto notare di aver esagerato con la gelosia e…scusami”
“Dispiace anche a me, non avrei dovuto compararti con loro, sono miei amici e voglio bene ad ognuno di loro ma tu sei molto più importante Samuru”
Shigami si concesse uno dei suoi rari sorrisi per poi passare il pollice della mano libera sulle labbra dell’altro.
“Ho una gran voglia di baciarti”
Disse facendo sorridere il più piccolo che si buttò letteralmente contro di lui, baciandolo con passione ovviamente ricambiata mentre il vento faceva cadere su di loro alcuni petali di ciliegio.
 
“Mi sarei aspettato tutto tranne…”
“Tranne questo!”
Finì Kaito la frase di Grizz, intanto che sia Yuki che Simon erano rimasti senza parole, troppo intenti ad osservare i due ragazzi davanti a loro ancora intenti a baciarsi.
“Beh…”
Iniziò Reggie che li aveva seguiti a sua volta per vedere la riappacificazione.
“…Non lo sapevate che la primavera è la stagione dell’amore?”

 
   
 
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