Fanfic su attori > Robert Downey Jr
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Autore: RoxyDowney    15/03/2015    0 recensioni
"Essere a Parigi per la premiere di questo film è un sogno. Un sogno che “sogno” oramai da troppo tempo. Mancano poche ore e lui arriverà, questo cielo coperto di nuvole non potrà influenzare il mio stato d’animo perché lui illuminerà con la sua energia questo posto e dentro di me sarà come se splendesse il sole." ... "E’ il mio compleanno tra qualche mese, vista la precarietà in cui vivo, visto che nessun regalo potrebbe essere più grande di questa giornata (in cui lo vedrò), ho deciso di regalarmi la possibilità di sorridergli, scattare qualche foto e farmi autografare la raccolta delle mie fan fiction da colui che mi ha ispirata."
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Questa terapia è stata davvero dura e non solo per me. Robert l’ha vissuta con me e nonostante abbia cercato di non darlo a vedere la sua preoccupazione cresceva giorno dopo giorno.
Vedere come quelle medicine lentamente sono riuscite a consumarmi lo ha reso più conscio di ciò che gli raccontavo per prepararlo al peggio.
E’ sempre stato vicino a me, istante dopo istante assentandosi solo per il tempo necessario ad effettuare le riprese del film.
Sono cambiate molte cose, non siamo più riusciti a fare le nostre passeggiate ma in compenso ci siamo raccontati tanto delle nostre vite. Ci siamo confidati ogni piccolo segreto giocando a scriverci dei biglietti su cui potevamo sentirci liberi di scrivere ogni cosa. Quello che più mi ha colpita è stato il biglietto che diceva “la mia paura più grande è di perderti prima di riuscire a farti capire quanto ti amo”. In quelle poche righe ho capito il suo tormento. Ne abbiamo parlato quel giorno, prima o poi arriverà quel momento e nessuno, ne’ lui, ne’ io, ne’ un medico potrà cambiare le cose. Sarà difficile per tutti ma per ovvie ragioni abbiamo deciso che fino a quel momento vivremo come persone normali, senza piangerci addosso, senza tristezza, perché ogni attimo che riusciamo a trascorrere insieme è gioia, è felicità, è un altro momento rubato alla malattia.
L’unica ragione per cui ho sopportato questa nuova ed intensa sofferenza è Robert. La persona più perfetta che io abbia mai incontrato. L’ho scritto su uno di quei biglietti e lui poco fa lo ha estratto dal vaso, lo sento leggere queste poche parole con un filo di voce “Sto per andarmene ma vorrei trovare il modo di dirti che sei l’unica mia ragione di vita”. Sorride anche se i suoi occhi sono lucidi, si morde il labbro e fa una smorfia che dovrebbe essere un sorriso
-Stai giocando sporco piccola pestifera! Te ne approfitti perché non posso toccarti!
Scoppio a ridere e distendo le mie braccia verso di lui in attesa che si avvicini. Mi abbraccia mentre si stende vicino a me e mi riempie il viso di piccoli baci. Nonostante l’attimo riesce a mantenere la promessa che ci siamo fatti. Niente lacrime.
-Domani è il grande giorno…
-Non voglio partire Rose. Non mi sento tranquillo a lasciarti qui sola.
-Ma non sarò sola. Ci sarà Alexia tutto il giorno con me, quindi non cercare scuse. Passerò la maggior parte del tempo a riposare…e poi… tra qualche giorno sarai di ritorno.
-Promettimi che qualsiasi cosa succeda tu mi farai chiamare.
Lo guardo perplessa ma comprendo le sue paure. Sorrido e annuisco. Sentire le sue labbra posarsi sulle mie rimane sempre l’emozione più forte mai provata.
Percepisco che per lui è lo stesso poi appoggia la sua fronte sulla mia e sospira
-Qualcosa non va Downey?
Chiedo sorridendo
-Sarebbe meglio se “qualcosa” non andasse!
Dice ridendo
-Anche a me manca fare l’amore con te, lo sai che non vedo l’ora di riprendere possesso del mio corpo e delle mie forze e di sentirmi di nuovo tua?
-Allora vedi di riposare così riacquisterai le forze e potremo amarci di nuovo.
-Quando tornerai potrei sentirmi meglio…
Mi stringe a se poi si alza e mi fa alzare aiutandomi a spogliarmi per poi farmi indossare il pigiama.
-Arrivo subito.
Si allontana dalla stanza per lasciare i vestiti nella stanza affianco e torna con indosso una maglietta e dei pantaloncini. Si sdraia con me e restiamo così a guardare il tremolio delle luci della costa proiettate sulla parete, finché perdo i sensi addormentandomi mentre Robert mi accarezza i capelli.
 
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Questa è l’ultima notte che passo con Rose e non vorrei dormire. Preferisco restare così a guardarla mentre risposa anche se so che domani sarò distrutto.
Mentre la guardo così indifesa e debole le mie paure si affacciano attraverso i miei occhi come ogni notte in cui a stringo a me, lei dorme ed io abbracciandola piango. Dovrei essere forte, dovrei mantenere la parola data e non piangere ma sentirla scivolare tra le mie dita e non riuscire a trattenerla è la cosa più difficile che io abbia mai dovuto sopportare e penso che, se qualche lacrima mi riga il viso mentre lei dorme non è poi così grave. La amo. L’ho aspettata per così tanto… ed ora? Tra una settimana sapremo se questa cura le permetterà di restare con me o se… non ci voglio pensare. Chiudo gli occhi e respiro il suo profumo per riuscire a respirarne tanto che mi possa bastare in questi giorni.
 
-Robert?
La sento chiamare il mio nome si deve essere svegliata e faccio un grosso respiro prima di entrare in camera e sorriderle.
-Buongiorno tesoro. Che ci fai già sveglia?
-Ti stai preparando per andare?
Annuisco
-Stavo mettendo le ultime cose in valigia
Mi chino per baciarla e sento le sue mani avvolgermi in un abbraccio così stretto che per la prima volta mi sembra di risentire la forza in lei, chiudo gli occhi e mi godo quest’abbraccio. Le sue labbra si posano sul mio collo poco sotto all’orecchio e il solo contatto mi fa perdere la ragione per qualche istante
-Perché non resti ancora un po’ qui con me?
-Perché non credo sia…, non voglio che ti affatichi e l’ultima cosa che voglio è farti stancare…
-Non avrei mai pensato di doverti pregare per avere un po’ di noi… starei male se ora te ne andassi… senza amarmi
-Rose tesoro lo sai quanto vorrei, ma…devi accumulare energia non consumarne…
Scioglie il suo abbraccio che mi stringeva e rassegnata lascia cadere le sue braccia sul letto. Mi alzo e mi avvio verso la porta ripensando a quanto brucia già l’assenza di lei.
-Non possiamo… non con la porta aperta...
Chiudo la porta a chiave e torno sui miei passi guardando quel sorriso nascere nei suoi occhi. Mi tolgo i vestiti che indosso e si palesa il desiderio che provo per lei. L’aiuto a liberarsi di tutto ciò che vieta al suo corpo prendere contatto con il mio e ci ritroviamo dopo poco desiderosi di ciò che sta per essere. Mi vede titubare
-Robert ti desidero…
-Ho semplicemente paura di…
-L’amore non può fare male
Si solleva un po’ e cerca le mie labbra rendendo quest’agonia ancor più dolce. Sentire il suo corpo aderire al mio moltiplica la mia difficoltà forse anche perché non trovo dentro di me la forza di resisterle.
-Ti amo così tanto Rose
Sussurro mentre i nostri corpi si uniscono e siamo una cosa sola ed in ogni suo bacio, in ogni suo respiro, in ogni suo movimento percepisco quanto stesse desiderando il nostro amarci. Non posso far altro che lasciarmi trasportare da questo su desiderio lasciando che sia lei a guidarmi attraverso questa felicità e sentirla appagata mi trascina in un vortice di emozioni che ci lascia senza fiato.
Apre i suoi occhi grandi e mi guarda seria
-Sei tutto ciò che non ho mai osato desiderare in vita mia... Grazie.
Le lacrime mi riempiono gli occhi e fatico a mantenere la nostra promessa lei lo vede e mi sorride mentre sospiro cercando di ricacciarle dentro al mio cuore da dove sono riuscite a sfuggire
-Ricordi che mi hai promesso che sarai sempre felice per tutto quello che la vita ti riserverà?
-Rose…
-L’hai promesso… Io avrei affrontato questa cura e tu
-Ora non è quel momento. Tu resterai qui con me ancora e ancora tanti giorni. Quando sarà il momento me lo ricorderai. Non oggi. Ti prego.
-Per riuscire a farlo devi permettere a questo pensiero di entrare dentro di te. Solo questo permetterà al nostro amore di accompagnarti anche quando non ci sarò… Solo questo non permetterà alla sofferenza di annientarti e ne hai accumulata già più di quanta tu possa sopportarne, lascia che scorra fuori imprigionata nelle tue lacrime, ti farà sentire meglio, ma poi devi essere felice, perché io sono felice. Felice per tutto quello che sei riuscito a darmi, felice per la speranza, felice per l’amore, felice per il mio nuovo trascrittore vocale…
Oramai le lacrime mi rigano il viso e non mi sforzo nemmeno di frenarle ma riesce a farmi ridere, ha rievocato in me il ricordo del giorno in cui le ho portato quel piccolo aggeggio tecnologico che le ha permesso di continuare a scrivere senza bisogno di digitare al pc. All’inizio si divertiva a registrare tutte le cose che le venivano in mente mentre io stavo recitando sul set e la sera lo collegava al pc lasciando il volume acceso in modo che io potessi sentire le sue registrazioni mentre si trascrivevano sul pc. Mi faceva piangere anche allora ma erano lacrime dal troppo ridere quelle che mi asciugava quelle sere. Altre ancora, lo collegava e toglieva l’audio e potevo solo vedere una moltitudine di parole che si imprimevano su quel foglio elettronico scritte in francese.
-Ti amo Robert.
-Ti amo da impazzire piccola.
-Ora vai o Susan verrà a cercarti!
Sorrido ed annuisco, so che ha ragione. La bacio e mi alzo recuperando i miei vestiti ed il suo pigiama, la aiuto a rivestirsi prima di andare a prepararmi
-Torno a salutarti prima di uscire
Annuisce e sorride mentre mi guarda uscire dalla stanza. Non posso che sorridere vedendo Susan che stava arrivando camminando lungo il corridoio spuntando una lista sul block notes.
Alza lo sguardo e mi vede ed inizia a sorridere
-Qualcuno ha avuto una bella serata e decisamente un buongiorno o sbaglio?
-Susan ma tu come fai a…
-Osservo Robert, osservo solamente, ed il tuo viso stamattina racconta tutto…
Rido
-Dovresti chiamare subito la truccatrice prima di lasciarmi uscire di casa!
-Siamo anche di buon umore… bene! Era ora! Fatti una doccia e spicciati, siamo già tutti pronti.
 
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Smetto di registrare non appena sento il pomello della porta iniziare a girare per far scattare la serratura, lo nascondo sotto al cuscino, non voglio sentire Robert rimproverarmi perché mi sono alzata senza aiuto… ma, avevo bisogno di andare in bagno e ritornando in camera ho visto il registratore vicino al pc e mi è venuta voglia di dire qualcosa.
Entra nella stanza lasciando le scarpe fuori dalla porta e camminando sulla sabbia sorride fino a sdraiarsi affianco a me vestito con quel vestito blu che adoro.
-Tra poco salirà Alexia e poi i ragazzi che sistemeranno la camera… ho pensato che potresti fare colazione in giardino stamattina.
Il mio sorriso si apre grande ed il suo con il mio. Lo sa quanto mi manchi stare all’aperto.
-Ti chiamo non appena arrivo in albergo ok?
-Mi mancherai.
-Tu riposa e magari quando torno andiamo a farci una piccola passeggiata in spiaggia.
Lo abbraccio con tutta la forza che posso e bacio leggera le sue labbra, mi sorride e si alza avviandosi verso la porta mentre mi incanto a guardarlo camminare. Si ferma davanti alla porta come se avesse dimenticato qualcosa e torna sui suoi passi raggiungendo il pc, si guarda attorno cercando qualcosa con lo sguardo
-Ma dove diavolo…
-Cercavi questo?
Lo vedo scuotere la testa mentre sorride e volge lo sguardo verso di me che lo guardo angelica mentre gli mostro il registratore.
-Riposati!
-Ciao Amore.
Esce dalla stanza aprendo la porta e varcandola così come lo si fa nei momenti più difficili della propria vita quando ci si costringe a “vivere”. Lo amo anche per questo. Premo il tasto rec e ricomincio da dove avevo interrotto.
-“Vorrei che i ricavi dei diritti del libro e del film che mi hai costretta ad accettare su quel contratto vengano…”
 
 


Questo capitolo lo dedico a VeroDowney che mi permette di sognare tra le sue righe, che mi sprona a trovare il tempo per continuare a scrivere e che mi sopporta a tal punto da sognare con me un progetto ancor più grande. Grazie di esistere piccola matta! 

   
 
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