Nota dell'autrice: Buongiorno, questa one shot lo scritta per un contest (che si sta ancora svolgendo) sulla pagina facebook Ib Game ϟ ITA ^^ Spero che possa piacere anche a voi :)
Nota sul testo: Ci sono tre personaggi che narrano la Ib che non si ricorda, la parte di memoria di Ib che ricorda, e una voce che dovrebbe impersonificare il mondo di guertena e si leggono nell'ordine a sinistra la prima Ib, a destra la seconda Ib e in centro, in corsivo, la voce.

After story - Forgotten portrait (Ib)

> Piccole lacrime cadono <

Ho ritrovato il quadro

Non voglio

È più piccolo di quanto mi ricordassi,
ma è naturale, all’epoca avevo solo 9 anni,
tutto quanto mi sembrava più grande da quell’altezza.

Andiamo via

Bello, realistico, senza errori di proporzioni,
esattamente come ricordavo.

Smettila

I miei occhi vengono attratti immediatamente
dagli occhi viola del ritratto.
Se potessi vorrei poterlo accarezzare,
consolare questo volto apparentemente triste. 

Non guardarlo

I capelli sono anch’essi viola,
la giacca si avvicina al blu scuro,
sembra così morbida.

Non voglio guardare

E poi la noto, la ha lì,
proprio nella mano destra,
una rosa blu.

Non voglio ricordare

Rose blu, non le ho mai viste in giro,
sono impossibili per natura,
ma questa, dipinta così,
sembra quasi vera, quasi da poterla cogliere.

Ti prego

Ib?
Sei tornata?
Sei tornata per giocare con noi?

Mi volto, ma non c’è nessuno.
Mi è sembrato di sentire una voce,
ma sarà sicuramente stato un abbaglio.
Questo luogo è così strano,
a parte il ritratto,
gli altri quadri mi trasmettono un senso di inquietudine.

Cammino per la galleria,
e mi accorgo che nulla è cambiato.
La differenza principale è che adesso riesco a leggere tutti i titoli,
non che questo mi aiuti a capire le opere.

Ad esempio questi manichini rossi, gialli e blu,
non mi trasmettono niente,
assolutamente niente,
se si muovessero magari…

Vuoi farli muovere Ib?
Se vuoi possiamo farlo… insieme…

Cammino,
finché non trovo anche l’altro dipinto,
è lungo, ma poco alto.
“Fabricated World”
Sembra un dipinto di Pollock,
continuo a fissarlo cercando di capire,
il perché mi sembrava così importante tornare qui,
a vedere un quadro che in realtà sembra fatto da un bambino di 5 anni.

Non trovo niente di concreto in questo quadro,

La donna in rosso,

niente che possa comunicarmi qualcosa.

un mondo disegnato,

Perché sono tornata qui?

mani nere invisibili,

Perché, dopo così tanto tempo…

una rosa rossa.

Non riesco a capire.

Guardo il quadro
e allungo una mano verso di esso.

No! Non farlo!

La mia fantasia galoppa,
e se ci fosse qualcosa all’interno di esso?
Un mondo parallelo?
Qualcosa di speciale che aspetta soltanto me?

Vieni Ib, gioca con noi,
torna da noi

La mia mano si avvicina pericolosamente al quadro,
una parte della mia mente mi ricorda che forse c’è un allarme,
ma ciò non mi tocca,
in questo preciso istante,
la mia mano è attratta dal quadro:
come una calamita,
polo negativo con polo positivo,
protone e neutrone.

No!!!

Mi blocco.
Qualcuno ha urlato,
un urlo angosciante,
che ha insinuato dentro di me un sentimento molto somigliante alla paura,
molto conforme al terrore,
volto al panico.

Poi le sento,
come delle mani,
che mi accarezzano le spalle.
Tremo.

Torna

 Ib

Lentamente la presa si rafforza,
sul polso,
sul braccio,
sulla spalla.

Ti abbiamo atteso a lungo

Ib

Sulla caviglia,
sulla gamba,
sulla coscia.

Gioca ancora con noi

 Ib

Mi afferrano per la vita,
e cominciano a trascinarmi,
inesorabilmente,
verso il quadro.

Rimaniamo per sempre insieme

Ib

-Ib?-
Mi blocco,
tutto si blocca.
-Ib? Dove ti sei cacciata?-
Non so se riesco a parlare,
fisso il punto da dove proviene la voce.
-Ib? Guarda che se è uno scherzo,
è decisamente di pessimo gusto!-
Questa voce,
io la conosco:
-Mya! Sono qui!-

Come un incantesimo tutto si infrange,
Mya entra nell’esatto momento in cui tutto si dissolve,
la pressione scompare,
ed io cado per terra con un tonfo.

-Ib! Mi hai fatto preoccupare!! Cosa ci fai lì per terra?-
Guardo Mya e sorrido,
non voglio farla preoccupare inutilmente:
-Volevo vedere il quadro da un’altra prospettiva-
Indico il quadro sopra di me.
Mya lo guarda:
-Cambia qualcosa?-
Nego con la testa.
Lei volge lo sguardo su di me,
mentre mi accingo a risollevarmi.
-Sei così strana, Ib-
Scuote la testa, poi gli occhi le si illuminano:
-Devo farti vedere assolutamente una cosa!
Sono sicura che ti piacerà!-

Mi riporta al quadro raffigurante il ritratto del ragazzo.
-Allora? È bello, no? Ti piace, né?-
Mi volto verso Mya:
-L’avevo già notato prima-
Mya sbuffa e se ne va.

Io rimango a fissare il quadro.

Una rosa rossa,

Gli occhi viola del ragazzo ritratto,
continuano a fissare i miei,
trasmettendomi sicurezza.

se cadono tutti i petali,

Calore,
un dolce calore,
che mi rafforza.

il gioco finisce,

E mentre fisso quegli occhi,
cominciano a cadere lente,
sul mio volto,
piccole lacrime cadono.

e si perde tutto.

Perché?