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Autore: dream girl 94    15/03/2015    0 recensioni
In questa oneshot,dedicata a una persona che ha deciso di uscire dalla mia vita,sono contenuti ricordi e riflessioni di una ragazza in cerca solo del vero amore e di qualcuno che la sappia amare.Credeva di averlo trovato e invece ha ricevuto solo una delusione.Ringrazio i Queen e la voce di Freddie Mercury che come sempre mi dona l'ispirazione di scrivere.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Ricordo le parole di una mia vicina di casa che mi diceva sempre: “L’uomo destinato a te non andrà né frate né prete”.
Già, magari saranno cosi ma sinceramente speravo fossi tu quella persona sai?
Forse è meglio non pensarci e godermi solo un bel bagno caldo ora. Entro nella stanza da bagno, ormai piena di vapore acqueo dovuto all’acqua bollente e richiudo la porta dietro di me, sapendo bene che i pensieri che vorrei lasciare fuori mi seguono anche qui. Mi spoglio e lascio che l’elemento della natura più puro e allo stesso tempo più forte mi accarezzi la pelle come un abbraccio caldo.
Chiudendo gli occhi e il tuo viso mi appare chiaro e limpido: i tuoi occhi così azzurri che potevo tuffarmici dentro senza paura; i tuoi capelli biondi, così morbidi e allo stesso tempo sempre ribelli, come se fosse per loro un dispetto restare in ordine. Per ultimo mi appare il tuo sorriso, sempre così solare e pronto a donarmi quella gioia di vivere che spesso mi è mancata. Siamo sempre stati così diversi tu ed io, eppure così uguali allo stesso tempo. Due teste calde, sempre pronte a infiammarsi per stupidaggini e mai disposte a chiedere scusa per orgoglio.
Con il sorriso che s’impossessa delle mie labbra, rivivo tutti i nostri momenti insieme.
Le risate; le facce buffe che ci facevamo appena nessuno ci guardava; lo stare sempre vicini per paura che uno dei due si allontanasse troppo.
Oh, come mi piaceva saperti sempre a pochi centimetri da me, pronto a sorreggermi se stavo male o qualcosa non andava. Quando mi prendevi la mano, stringendola nella tua il mondo si fermava: contavamo solamente noi due.
Sai il nostro primo bacio è impresso a fuoco nella mia mente.
Tu avevi bevuto ed io pure: quel 4 ottobre vino e alcolici erano corsi a fiumi eppure nessuno dei due era ubriaco. No, eravamo solamente in uno stato di euforia. Dormivamo via insieme per la prima volta te lo ricordi? In quella stradina, mentre andavamo a casa del nostro amico, dopo che ormai l’alcol ci aveva donato il sorriso facile e molte tossine che avremmo dovuto smaltire nel tempo, tu mi tenevi stretta a te e ridevamo. Non so di cosa ridevamo; purtroppo il ricordo si è smarrito nel tempo: so solo che ti ho detto che non avresti mai avuto il coraggio di baciarmi.
Invece le tue labbra hanno incontrato le mie e le tue mani mi hanno stretta come se avessi avuto paura che volassi via da te: in quel momento ho scoperto com’è fatto il paradiso.
Ti ricordi dopo che e successo? A letto, dal nostro amico, le nostre labbra si sono incontrate ancora tante volte, ansiose di conoscersi tra loro. E le mani non erano da meno, cercando di esplorare luoghi sconosciuti ma allo stesso tempo familiari.
Ogni momento è impresso nella mia mente e ricordarli ora, che non ci parliamo più, lascia un senso di dolce malinconia.
Dopo quella serata ogni occasione era buona per dormire insieme, tenerci per mano o abbracciarci. Il suono del tuo cuore era musica per me e i tuoi baci la cura per la mia anima. Il tuo profumo mi faceva sognare, anche se ti prendevo in giro dicendoti che ne mettevi troppo.
Mi manca tutto questo e mentre il pensiero si forma, un sospiro lascia le mie labbra.
Odio che ci siamo detti addio per una cavolata, una mancanza di comprensione ma tu sei cambiato.
Il ragazzo dolce, buono, timido al punto da imbarazzarsi per un bacio dato davanti a qualcuno che sapeva di noi è sparito e al suo posto ha lasciato solo una persona che mi ha ferito.
Sì, perché da quando hai iniziato a frequentare quel ragazzo, amico di entrambi, sei cambiato. La dolcezza in quegli occhi color del mare ha lasciato solo il posto a un rancore e a una rabbia che nessuno sa; il sorriso che avevi, cosi dolce anche con sconosciuti si è spento lasciando al suo posto solo un ringhio pronto a levarsi in ogni secondo. Quelle mani forte, che mi hanno sempre scaldato al loro tocco, ora sono solo capaci di ferire e ogni traccia di amore è svanita nell’aria.
Dove sei andato?perché ora sei cosi?Non lo riesco più a capire.
Nella stanza del bagno, riapro gli occhi alla realtà e rinchiudo nuovamente i ricordi in un angolo remoto della mente, in un cassetto che cerco con tutte le mie forze di tenere chiuso sotto chiave. Una lacrima però scende e porta via con sé una minima parte del dolore che è rinchiuso nel mio petto. Un dolore che giorno per giorno cresce.
Muovo le dita e le vedo raggrinzite: sono stata troppo tempo immersa nella vasca ed è ora di uscire, sperando che l’acqua porti via con sé i ricordi e i dolori. Anzi, i ricordi spero che li rapisca il vento una volta che aprirò la finestra per far uscire il vapore acqueo e li porti a te. Forse, il bambino troppo cresciuto che eri pieno di dolcezza e con quegli occhi azzurro cielo riemergerà da quell’antro che la rabbia l’ha racchiuso e, liberandosi dal male che ha dentro, torni da me a darmi di nuovo quell’abbraccio pieno di amore.
   
 
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