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Autore: FrenzIsInfected    16/03/2015    2 recensioni
Andy Walcott e Natalie Johnson sono due studenti universitari di Seattle. Una sera, guardano insieme i due "The Ring". Andy rimane colpito dalla storia di Samara. Dopo quella sera, strani sogni invadono le menti dei due giovani; la bambina appare sempre più spesso ai loro occhi. Mossi dalla curiosità, intraprendono un viaggio che nasconde loro incredibili verità.
Genere: Avventura, Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Samara Morgan
Note: AU, Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'La verità del Cerchio'
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Per tutto il viaggio di ritorno, nonostante la stanchezza, né Andy né Natalie riuscirono a chiudere occhio. La paura che qualche sogno potesse turbare il loro sonno li terrorizzava. Quando arrivarono a Seattle, era quasi ora di cena. 

– Dobbiamo riposarci. E rielaborare le informazioni ottenute. – disse Andy, mentre usciva dalla stazione. – Riguardati i due film, stasera. Almeno il primo, dove ci stanno un mucchio di informazioni in più su Samara. - . 

Natalie annuì, poi domandò: 

- A che ora partiremo per Moesko Island? - . 

– Presto. Ti passerò a prendere alle 6. In un paio d’ore dovremmo raggiungere Bellingham. Di lì, traghetto. Moesko Island. Shelter Mountain. E poi tutti a casa. – rispose Andy.

– Allora ci vediamo domani. – disse Natalie, dando un bacio sulla guancia all’amico. 

Andy la salutò, ed appena fu sufficientemente lontana, disse fra sé e sé: 

- Meglio di niente. - . 

E prese la via di casa.



Andy camminava per le vie di Seattle. Era stanco morto. Voleva solo tornare a casa, mangiare e andare a dormire. Il sol pensiero che l'indomani sarebbe andato a Moesko Island lo rallegrava e impauriva contemporaneamente. Teoricamente doveva stare via solo uno o due giorni. Praticamente non sapeva cosa l’aspettava. 

La visione di Natalie a Los Angeles l’aveva inquietato. Se quanto aveva detto Daveigh fosse stato vero, Samara sarebbe potuta apparire da un momento all’altro. 

Ma perché la bambina non somigliava per niente a Samara, eppure ricordava benissimo la bambina del pozzo? Perché Natalie aveva supposto che la bambina fosse proprio la figlia adottiva dei Morgan

Tutte quelle visioni stavano rendendo impossibile la vita dei due giovani. 

Prima arriveremo in quell’isola, prima finirà questa storia, si disse Andy. 

Proprio mentre formulava questi pensieri, però, guardando per terra, notò una persona scalza. Aveva un vestito bianco. 

Prima di alzare gli occhi, disse: - E quindi…sei tornata. - . 



Una voce, però, lo tranquillizzò: 

- Scusa, penso tu abbia sbagliato persona. - . 

Andy alzò il viso e si rese conto di aver davanti non la bambina, bensì una ragazza dai tratti nipponici. 

Il ragazzo la guardò da capo a piedi. Aveva le scarpe. Il bianco del sudario della bambina era più sporco rispetto a quello del vestito della giapponese. 

– Perdonami, ti ho scambiato per un’altra persona. – si scusò Andy. 

Si allontanò da lei, poi, per sicurezza, si voltò di nuovo. 

Non vide la ragazza ma, come si aspettava, la bambina. 

Un ghigno era stampato sul suo viso. 

Il ragazzo proseguì dritto e non si girò finché non vide davanti a sé il portone di casa.



Natalie fu attirata da qualcosa che si era mosso lungo un vicolo alla sua destra. 

Imboccò la via e vide. 

La scala della visione era appoggiata su un muro. 

Davanti ad essa, una bambina. 

Non era quella

Questa si girò e vide Natalie. 

– Ehi, potresti aiutarmi? – chiese con una vocina dolce. Natalie si avvicinò. 

– Che cosa succede, piccola? – chiese la giovane. 

– Papà ha perso le chiavi, così ha preso questa scala per entrare dalla finestra. Mi ha detto di salire, ma io ho paura. – spiegò la bambina. 

– Vuoi che ti porti su? – chiese Natalie. La piccola annuì sorridendo. 

Le salì in spalla, mentre la ragazza si preparava a salire. 

– Ho paura. – gemette la bambina. 

– Tranquilla. Tra qualche secondo sarai da papà. – la rassicurò Natalie. 

Una volta arrivati, la ragazza fece scendere la bambina.

– Beh, eccoci qui. – disse Natalie. 

D’un tratto, la piccola si piegò. 

– Ehi, tutto bene? – chiese la ragazza, allungando una mano. 

La bambina si girò e strinse fortemente il polso di Natalie. Il viso si tramutò in quello della bambina.

Quella bambina

Improvvisamente, i grattacieli di Seattle sparirono. 


Ora, davanti a lei, c’era una radura. 

A pochi metri, l’albero.

Non è possibile. E’ Shelter Mountain!, esclamò Natalie.

E se sono a Shelter Mountain…laggiù c’è…

Abbassò lo sguardo. In fondo alla collina, c’era il pozzo. 

Vide il cerchio. 


I grattacieli di Seattle tornarono. La bambina era sparita. 

– Mi hai sentito, ragazza? Vattene, prima che chiami il 911! - . 

Un uomo stava intimando alla ragazza di scendere. Con il volto attonito, percorse a ritroso le scale. 

Prima di tornare sulla via principale di Seattle, guardò indietro. 

La scala non c'era più. 

Si girò e affrettò il passo. Doveva tornare a casa subito. Per quel giorno ne aveva già viste abbastanza.



Andy aveva appena finito di far cena. Stava per mettersi disteso sul letto, quando Natalie lo chiamò.

–Andy, le cassette sono scomparse! – esclamò la ragazza.

- Come sarebbe sono scomparse? – domandò Andy.

- Non ci sono più. E Lucas, il tizio che me le ha prestate, non è mai venuto a casa per ritirarle! - .

Andy era più che sicuro che Natalie se le fosse portate via la sera stessa che avevano visto i due film.

- Non so che dirti. Cerca di dormire. Domani sarà una lunga giornata. Più stancante di oggi. – disse.

- Va bene…buonanotte Andy. – salutò Natalie.

- ‘notte Natalie. – rispose Andy.

Attaccò il ricevitore. Un altro mistero.

Tornò in camera.

Come la sera precedente, sulle scale antincendio della palazzina di fronte l’aspettava la bambina.

Andy.

Andy la guardò con tono di sfida.

Andy.

Ok, sai il mio nome. E allora? Sbraitò con la mente.

Tu non sai.

E sparì. Il ragazzo rimase bloccato.

Cosa voleva dire?

Cosa non sapeva?

Natalie era in pericolo?

Lui era in pericolo?

Lo erano entrambi?

Cosa si celava dietro quel “tu non sai”?

Troppe domande si erano dovuti porre i due giovani. L'indomani avrebbero trovato le risposte a tutto.

  
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