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Autore: miketta99    16/03/2015    4 recensioni
"Sarebbero stati il raggio che brillava nell'oscuritá, sempre e comunque." // Questa raccolta è stata scritta in collaborazione con xtizianosveins :)
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Marco Mengoni
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Note: tutti gli errori grammaticali presenti nelle frasi pronunciate da Michael sono volutamente inseriti.                         
 
 
                            
 
                          
 
                                            Sun
 
 
 
 
L'aria primaverile aleggiava tra le vie di Milano quella mattina. 
Le prime macchine circolavano creando un brusio in lontananza. 
I cinguettii degli uccellini, inveve, erano nitidi e vivaci;
quelle piccole creature svolazzavano da un ramo all'altro degli alberi incuranti di ciò che accadeva intorno a loro; sembrava stessero giocando a rincorrersi.
Uno di essi andò a posarsi sul davanzale di una finestra per poi librarsi di nuovo in volo con un balzo.
Proprio da quella finestra,  un raggio di sole decise di entrare indisturbato, posandosi sul viso di Marco. 
Il ragazzo, infastidito, si svegliò lentamente, facendo un lungo respiro.
La prima cosa che percepì fù piacevole tepore al petto.
Aprì gli occhi e vide Michael accoccolato su di sè, ancora immerso in un sonno profondo.
Era stretto a lui come se fosse il suo orsacchiotto di peluche: aveva le labbra leggermente socchiuse, il viso rilassato, quasi sorridente.
Uno dei tanti riccioli che aveva gli ricadeva sulla fronte, creando un boccolo perfetto. 
Le lenzuola candide gli fascivano il corpo, formando un'immagine come angelica, sottolineando i suoi lineamenti fanciulleschi.
Marco rimase a contemplare il suo ragazzo per minuti interi, fin quando decise di svegliarlo.
Iniziò a lasciare dei baci leggeri sulla sua fronte, scendendo poi sulla punta del naso, fino alla bocca.
Posò le sue labbra su quelle del ricciolino, muovendole lentamente.
Inizialmente non ottenne nessuna risposta, ma poco dopo sentì anche Michael ricambiare appassionatamente.
Dopo almeno un minuto si staccò da lui fissandolo nei suoi occhioni da cerbiatto.
《Buongiorno bell'addormentato》 gli disse a pochi centimetri dal suo volto, il quale si allargò in un sorriso spontaneo contornato da quelle adorabili fossette.
《Good morning 》gli rispose l'altro, la voce ancora impastata dal sonno.
Stettero in silenzio per alcuni attimi, scambiandosi sguardi dolci, finchè il rumore dello stomaco di Michael non risuonò nella stanza.
《Vieni a fare colazione?》Chiese Marco ridendo, quell'uomo aveva sempre fame!
《Solo se tu la fa con me》
Accettò volentieri l'offerta e andarono in cucina.
Melachi stava sonnecchiando vicino al divano, aspettando il momento giusto per poter ricevere delle attenzioni.
Peccato che nessuno al momento sembrava intenzionato a dargliele.
Mentre Michael era intento a preparare del caffè, Marco si imbambolò a guardare la sua figura, abbandonando del tutto le brioches che stava mettendo sul tavolo.
Il ricciolino portava dei semplici pantaloni azzurro chiaro del pigiama e una t-shirt bianca, ma lui lo trovava semplicemente perfetto.
Quando Michael si girò, trovò il ragazzo difronte a sè che ancora lo stava fissando.
Tolse il caffè dai fornelli e si avvicinò, prendendo Marco per i fianchi e portando i loro corpi vicini.
《Alora, che faciamo oggi?》domandò divertito, notando il rossore comparso sul viso dell'uomo che aveva davanti.
《Non saprei... C'è una bellissima giornata, sarebbe fantastico uscire un po'》 rispose amareggiato Marco, guardando il sole entrare dalla finestra vicino a loro.
Da quando stavano assieme erano andati fuori solo un paio di volte e tutte di sera, per non farsi riconoscere. Era troppo rischioso uscire alla luce del giorno per Milano, lo sapevano entrambi. Se li avessero visti sarebbe scoppiato un putiferio e le loro carriere avrebbero potuto risentirne.
《I know, but, lo sa che sarebe pericoloso》 disse Michael, ottenendo un annuire rassegnato da parte di Marco.
《Hey》 Continuò, posando due dita sotto il mento del moro e facendo alzare il suo viso delicatamente, per far incontrare i loro sguardi.
Marco sviava l'attenzione però, era conscio che non avrebbe ottenuto niente proponendo di nuovo un'uscita, Michael era fermo sulla sua decisione, lo sapeva bene.
Il ricciolino sospirò, sapendo quanto questo desiderio di Marco gli stesse a cuore.
Voleva, almeno per una volta, essere come tutti gli altri e poter oltrepassare la porta di casa senza aver timore di ciò che sarebbe accaduto.
Poi gli venne in mente una cosa.
《Sente, io ho un' idea. Qualche mese fa io era qui a Milano e ho trovato per caso questo posto, so... Noi potremmo andare li, non ci è gente》
Il viso di Marco si illuminò di gioia.
《Dici davvero?》 Chiese speranzoso.
《Yes, insoma, posiamo provare if you ...》 Non riuscì nemmeno a terminare la frase, perchè il moro lo aveva stretto in un forte abbraccio, buttandogli le braccia al collo.
《Si, si, si! Certo che voglio》
Michael rise di quella reazione e ricambiò stringendo il suo corpo a sè.
 
 
 
Dopo poco più di mezz'ora d'auto, Michael parcheggiò il una piccola via senza case, poco fuori Milano.
Marco si stava guardando intorno per cercare di capire dove fossero, ma a parte la strada e degli alberi, non c'era nient'altro.
《Sei sicuro di essere nel posto giusto?》 Domandò scettico.
《Sure. Tu non ti fida di me?》
Rispose Michael.
Certo che si fidava, ma diciamo che quel posto non sembrava esattamente... Invitante.
《Si, mi fido》
《Perfect! Vieni alora》
Scesero dall'auto assieme a Melachi e camminarono per qualche metro lungo la strada.
Michael si fermò davanti ad un piccolo cancello socchiuso, nascosto dalla vegetazione. Era in ferro battuto nero, decorato perfettamente da piccole roselline dello stesso materiale.
Lo aprì sorridendo e incitò Marco a seguirlo.
Dopo pochi passi si trovarono davanti un piccolo parco a quanto pare abbandonato, ma per niente sfatiscente.
Marco rimase sorpreso, non immaginava di poter trovare una cose del genere ad aspettarlo.
C'era una grande siepe che creava come un muro dal mondo esterno, lasciando quel piccolo angolo di paradiso solo per loro.
 
 
Verde.
Ecco la prima cosa che pensò in quel momento.
Tra l'erba spuntavano piccole margherite, le prime a fiorire.
Gli alberi svettavano sul prato, in una disposizione perfettamente casuale, creando un'atmosfera quasi surreale; dell'edera si rampicava sinuosa sui piccoli lampioni e sulle panchine contornando il tutto quasi con magia.
《Wow... Michael, è... Wow!》 
Disse Marco sottovoce, incantato da quel posto.
Il ricciolino si mise alle sue spalle per poi abbracciarlo da dietro, poggiando il mento sulla sua spalla.
《Sono felice che a te piace》Gli rispose, mentre guardava il suo volto.
Il più giovane infatti sorrideva raggiande, il suoi occhi sembravano luccicare dallo stupore, proprio come quelli di un bambino.
《Posiamo stare qui quanto tu vuoi, non verrà nesuno》 gli disse all'orecchio.
Michael lasciò il guinzaglio di Melachi, la quale iniziò a girovagare curiosa tra le siepi, scodinzolando allegramente.
Dopodichè prese per mano Marco, intrecciando le proprie dita con le sue e iniziarono a passeggiare.
《Come hai fatto a scoprire questo posto?》 Domandò curioso il più piccolo.
《Vede, è stato completamente un caso. Io stava tornando da un pranzo e mia macchina ha smesso di andare qui vicino. Then sono andato a piedi per cercare aiuto e io ha visto this place》
I due si fermarono davanti ad un grande platano.
Michael si sedette poggiando la schiena al tronco mentre Marco si stese sull'erba mettendo la testa sulle  sue gambe.
Il riccio si imbambolò ad ammirare il ragazzo vicino a lui: aveva chiuso gli occhi e si stava godendo beato la pace di quel luogo, con un sorriso sulle labbra che rendeva il suo viso ancora più bello. 
In mezzo a tutto quel verde, per Michael,  Marco era come una pennellata di rosso vivo, acceso e vivace.
Era la sfumatura più bella nella sua vita, e anche la più importante.
Portò una mano ad accarezzare un ciuffo dei suoi capelli neri, facendolo voltare verso di sè.
Marco sospirò a quel contatto, beandosi di quel momento così magico, finchè qualcosa di soffice non andò a scontrarsi contro la sua gamba.
Melachi si era poggiata a lui per mostrargli fiera il ramo che aveva trovato e portato tra i denti.
Il cane si accucciò vicino a loro, creando un perfetto trio.
Marco portò il suo sguardo verso i rami dell'albero sotto il quale si trovavano: il sole penetrava tra le foglie creando piccoli spiragli di luce. Essi cambiavano forma a seconda del movimento creato dal leggero vento presente, illuminando in parte il suo volto.
 
Era tutto perfetto.
 
Quel posto era veramente magico e la persona che amava era lì, al suo fianco.
Un giorno sarebbero potuti andare mano nella mano per tutte le strade del mondo, ma era ancora presto per fare un passo del genere.
Per ora bastava avere un piccolo angolo di paradiso tutto per loro, come quello, e sarebbe andato benissimo.
Marco si avvicinò a Michael poggiando la fronte contro la sua, facendo sfiorare i loro nasi.
《Grazie, davvero》
Gli sussurrò a pochi centimetri dal suo volto.
Il riccio annullò le distanze tra loro come risposta, dandogli un bacio dolce e leggero, pieno di significati. 
Le loro labbra si muovevano lentamente, come carezze.
《Marco, I love you so much》 gli disse appena si separarono.
《Anche io Michael, non hai idea quanto》
Tornarono nella posizione di prima, con la cosapevolezza che il sole avrebbe continuato a illuminare i loro volti e il loro amore, in qualsiasi posto loro si trovassero.
Sarebbero stati il raggio che brillava nell'oscuritá, sempre e comunque.
                             
                                  
                                                  *
 
 
Ebbene si, sono tornata! 
Questa volta sono accompagnata dal mio socio xtizianosveins, caro amico che ho avuto la possibilitá di conoscere e con cui condividere la passione per Mika e Marco Mengoni *^* (ti voglio bene palloncino :P)
Abbiamo pensato, perchè non scrivere una storia assieme? 
Dopo varie ipotesi, abbiamo deciso di dividere quasta raccolta a metá, da pubblicare in parte nel mio account e in parte nel suo, percui andate a fare un salto anche da lui! (Se non lo fate, sappiate che il mio alpaca verrá cercarvi u.u) ;)
Scriveremo due capitoli a testa, per fare in modo che uno scritto da me e uno scritto da lui verranno pubblicati nel suo profilo e viceversa nel mio.
Saranno 4 capitoli con fine a sè stessi sulla coppia Mirco, che avranno come filo conduttore i fenomeni metereologici e soprattutto tanto fluff ^-^.
Anche il titolo è diviso a metá, è una frase tratta dalla canzone "Il regalo più grande" di cui la prima parte è nell'altra metá della raccolta.
Spero che il nostro lavoro vi piaccia, 
pareri e le critiche costruttive sono ben accetti!
Vi aspetto alla prossima, un bacione
 
 
 
Sara :*
  
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