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Autore: Hermione Weasley    16/03/2015    5 recensioni
Dieci one-shot d'ambientazione ordinaria per disegnare l'evoluzione del rapporto tra Clint e Natasha.
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Eppure, che lo volesse oppure no, il giorno che aveva deciso di risparmiarla, aveva legato a doppio filo la sua vita con quella di lei: se Natasha si sforzava di non deluderlo, di ottenere il meglio da quell'opportunità che lui le aveva concesso, anche Clint sentiva il bisogno di dimostrarsi all'altezza della fiducia che (pure a fatica) la ragazza aveva riposto in lui. Non voleva deluderla e di certo non voleva essere indegno degli sforzi che lei compiva per non deluderlo a sua volta.
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[Clint x Natasha] [per Sheep01 :3] [Completa]
Genere: Commedia, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Clint Barton/Occhio di Falco, Natasha Romanoff/Vedova Nera
Note: Movieverse, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'A doppio filo'
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VII.

 

“Dolcetto o scherzetto?”

Quando era andato ad aprire la porta, non si era di certo aspettato di trovarsi davanti un leone, una principessa, uno SpongeBob e una... piccola Capitan America.

“Oh cazzo,” biascicò, un attimo prima che Natasha lo affiancasse, riemersa dal bagno che stava preparando. “Mi ero dimenticato che oggi è Halloween.”

“Anch'io.”

“Hai delle caramelle? Dolciumi?”

“Ho... dei muffin, credo. Vado a controllare.”

Sparì da qualche parte, alle sue spalle, mentre Clint rimaneva da solo a fronteggiare coraggiosamente la schiera di poppanti che lo osservavano con tanto d'occhi, piccoli cestini a forma di zucca stretti tra le mani con aria speranzosa.

“Bella serata, ah?” Si appoggiò allo stipite della porta e tentò di fare conversazione.

“Quella signora là assomiglia alla Vedova Nera,” intervenne Capitan America.

“Davvero?” Gli venne da ridere ma decise di stare al gioco. “Come mai?”

“Perché ha i capelli rossi e le braccia muscolose e quando la fanno arrabbiare lei prende tutti a calci nel sedere,” illustrò con dovizia di particolari.

“Però sei vestita da Capitan America.”

“Perché mio fratello Jimmy diceva che non potevo essere Capitan America, quindi ho deciso di travestirmi da Capitan America.”

“Mi pare un'ottima scelta,” convenne. “Ma anche gli altri sono divertenti, ah?”

“A me piace Iron Man!” Esclamò SpongeBob con un certo entusiasmo.

“Stai zitto Carl, te l'ho detto che Hulk è invincibile!” Lo rimbrottò astiosamente la principessa.

“Vi dimenticate sempre di Thor! Lui è un alieno ed è pure un dio,” il leone aveva finalmente preso coraggio e deciso di dire la sua. “Lo ha detto mio nonno. Lui sa tutto.”

“Iron Man è il più fortissimo.”

“La Vedova Nera è la più bella!”

“Hulk, vi ho detto...”

“Ehi,” Clint si intromise nell'acceso dibattito. “Non ci stiamo dimenticando di qualcuno?” Suggerì, indicandosi con entrambi gli indici e un sorriso idiota stampato sulla faccia...

… che andò irrimediabilmente spengendosi man mano che la perplessità si dipingeva sui volti dei bambini.

“Li abbiamo detti tutti,” lo rassicurò la principessa.

“Secondo me sta parlando di Superman,” il leone.

“Non assomiglia per niente a Superman, Peter!”

Si zittirono tutti e quattro, tornando ad osservarlo con curiosità e stizza insieme: Clint sperò ardentemente che nessuno di loro fosse sveglio abbastanza da sentire il rumore della sua autostima che andava polverizzandosi.

Pescò a caso dal piatto poggia-chiavi sistemato accanto all'ingresso, distribuendo nei vari cestini quelle che avevano tutta l'aria di essere due pile scariche, un cerotto usato e un pacchetto di fazzoletti ammezzato.

“Buon Halloween!” Concluse a gloria prima di richiudere la porta, più che deciso a coccolare il suo orgoglio ferito con un bel bagno caldo e prelibatezze di tutt'altro genere.

Si voltò giusto in tempo per vedere Natasha riemergere dalla cucina con una quantità imbarazzante di dolciumi tra le braccia.

“Ehi! Avevi detto che i biscotti al cioccolato erano finiti!” L'accusò.

“Bè... ti ho mentito. Che fine hanno fatto i bambini?”

“Me ne sono occupato.” Le si avvicinò per impossessarsi di un'enorme stecca di cioccolato alle nocciole. “Questa la prendo io...”

“Barton, non hai il permesso di mangiare nella mia vasca da bagno.”

“Neanche se sono nudo?”

“Cosa cambia se sei nudo?”

“Non lo so,” ammise. “Dovresti essere più buona?”

L'espressione di lei gli confermava che no, non sarebbe minimamente stata più indulgente solo per la provvidenziale – secondo lui, s'intende – assenza di vestiti.

“Anch'io sarò nuda, quindi ti conviene...”

“Ho capito. La cioccolata dopo il bagno.”

In quanto a nervi d'acciaio, non avrebbe potuto batterla neanche se avesse voluto.



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Note: in tutta sincerità, l'intento della scenetta è più Clint-centrico che propriamente Clintasha :P ma l'idea mi gironzolava in testa da un po' e ho voluto lanciarla nel calderone. Tutta ironica, s'intende, visto che il nostro povero arciere è bistrattato persino dagli amiconi della Marvel *cough*duesecondidiclintneltrailerdiageofultronlimortaccivostra*cough* noi gli vogliamo bene comunque ù_ù (A rileggerla col senno di poi ho paura sia anche un po' OOC :P in caso chiedo a venia se vi farò storcere il naso.)
Come al solito graaazie alla sclerobetasocia Eli e a tutti coloro che mi leggono/commentano :) Lo apprezzo molto!
Buona settimana a tutti!
Serena.
  
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