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Autore: The_Devil_s_Smile    16/03/2015    0 recensioni
"Ricordo quando ho ricevuto quella telefonata. Mi ha cambiato la vita, sai? Era la polizia che mi chiamò, parlavano di te Mike."
Una tragica storia di amore, passione ed una fondamentale protagonista: la morte.
Genere: Drammatico, Erotico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chester Bennington, Mike Shinoda
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutte, scusate ancora la lunghissima assenza ma sono inondata di verifiche e devo studiare moltissimo.
Sono riuscita a prendermi un po' di tempo per scrivere questa OS. Spero vi piaccia, voglio tante recensioni.
Buona lettura!


 

LOST AND FOUND

Ricordo quando ho ricevuto quella telefonata. Mi ha cambiato la vita, sai? Era la polizia che mi chiamò, parlavano di te Mike. Una persona che faceva jogging vicino alla strada avvertì le autorità, ti vide lì. La tua auto era rovesciata, il tuo corpo, il tuo splendido corpo, sdraiato in una posizione indescrivibile. E te ne stavi lì, non muovendoti, non respiravi, te n'eri andato. Mi avevi lasciato. Dio, cosa ti ho fatto di tanto grave, perché me lo hai portato via? Ricordo come tutto tra noi era iniziato; una semplice telefonata, poi abbiamo iniziato a vederci più spesso, alcune volte per scrivere canzoni, a volte senza motivo. Poi, il nostro primo bacio, oh come lo ricordo bene.

 

Misi giù il telefono, mi misi a piangere, le lacrime mi rigavano il volto ed i miei occhi erano diventati di un rosso indescrivibile. Mi bruciavano tanto, bruciavano come l'inferno, come quell'inferno che è la mia vita senza di te, amore mio. I singhiozzi e le urla riempivano la casa, vuota ormai senza di te. Ero solo, fottutamente da solo in questo mondo crudele e spietato che ti aveva portato via da me ed io non avevo potuto fare nulla. Ricordo quando mi proposi di venire a vivere qui, ho pianto come un matto per la gioia, ti amavo da morire.

 

E ti amo ancora, Mike. Se solo potessi sentirmi...

 

Ho aspettato a dirlo a quelli della band, dopotutto era la vigilia di Natale, non volevo far soffrire nessuno insieme a me. Anche perché nessuno avrebbe potuto capire come mi sentivo.         

Ho perso la persona che amo, ho perso te Mike.

Per i funerali, abbiamo aspettato fino all'inizio di gennaio, una cosa molto intima, nulla di speciale. Tutti quanti ti hanno salutato: la band, la famiglia, gli amici. Io non riuscivo nemmeno a respirare anzi, a dire la verità, avrei voluto smettere, cadere a terra e raggiungerti. Semplicemente, spezzare l'agonia. Ho pianto tanto, non sai quanto. Ai fan abbiamo dato la notizia dopo i funerali, tutti distrutti. Mai quanto me. Il mio dolore non è quantificabile ed è più grande di tutte le loro urla, pianti e singhiozzi messi insieme. Soffro tanto, continuo a soffrire.

 

Mi manchi, amore.

 

Ogni sera, apparecchio la tavola ma non posso accettare di apparecchiarla solo per me e così metto un piatto di fronte al mio, davanti alla sedia sulla quale di solito eri consono stare, ma quella parte, quella sedia, restano ogni giorno vuote. Quando vado a dormire nella nostra camera, non sento più il tuo calore riempire il lato sinistro del materasso, non sei più accanto a me, non mi coccoli tra le tue forti braccia cullandomi fino al sonno, baciandomi la fronte. Tutto questo svanito insieme a te.

 

Mi sento freddo e perso nella disperazione.

 

Me ne sto qui, pensandoti ed immaginando come sarebbe se tu fossi qui accanto a me. Un sorrisetto amaro si disegna sul mio volto. Saprei come scaldare la situazione, ma avrei bisogno di te. Eri il migliore a farmi certe cose e solo tu sapevi come farmelo venire duro in cinque secondi. Quando poi mi penetravi, raggiungevo orgasmi incredibili sentendo la tua essenza dentro di me. Mi mancano le tue mani, il tuo corpo e le tue labbra premute contro le mie. Ti vorrei di nuovo al mio fianco, come ogni giorno, mi impedivi di cadere ancora. Ora che non ci sei, come farò? Eri la mia roccia, il mio punto di riferimento, la mia casa... il mio amore.

 

Ricordo il nostro secondo anniversario di fidanzamento, mi regalasti un anello d'oro bianco, te ne eri comprato uno uguale. Ci facesti incidere la data di fidanzamento ed i nostri nomi. E' stato il regalo più bello che io abbia mai ricevuto, non lo dimenticherò mai e poi mai, te lo prometto, Mike.

 

Mi volto e predo la cornice che sta vicino alla lampada, la luce è fioca ma la foto la vedo molto bene. E' impressa nella mia memoria a colori ben accesi. Io e te, questa foto mi fa provare mille emozioni ed in questi momenti vorrei davvero morire. Nel vederci in quell'immagine singhiozzo più forte e mi stringo la cornice al petto, stando sdraiato a pancia in alto nel nostro letto.

 

Grazie alla poca luce della lampada, il tuo anello brilla al mio dito.

 

Poso la cornice sul mobiletto, il volto rigato di lacrime. Soffro da impazzire. Vorrei dormire ma non ci riesco, benché siano le 4:16 . Di nuovo. Vorrei solo averti qui, stringerti e darti la buonanotte; vorrei un tuo sorriso, uno dei tuoi meravigliosi sorrisi, di quelli che mi regalavi ogni giorno. Mi alzo dal letto, vado sul terrazzo e mi affaccio alla ringhiera guardando le stelle, cercando il tuo sguardo tra i milioni di miliardi di puntini disegnati in quel cielo nero e carico di tristezza. So che mi stai guardando, so che mi sei accanto. Il vento mi solletica, carezzandomi dolcemente la pelle, facendomi rabbrividire in maniera familiare. Sorrido, è come se tu mi stessi toccando… in qualche modo.

 

Il vento fa da tramite in questa nottata insonne, carica di te.

 

Torno dentro, vado nel bagno e mi guardo allo specchio. Vedo l'immagine di un uomo magro, pallido, gli occhi gonfi e talmente rossi da far quasi fatica a decifrarne il vero colore. Non mi è rimasto nulla per cui rimanere. A cosa serve vivere se non si ha uno scopo, una ragione per tirare avanti ogni giorno, per continuare a respirare? Tu eri la mia vita, davi un senso ed uno scopo alla mia esistenza; eri il mio Yin ed io il tuo Yang. Togli ad uno dei due pezzi l'altro e quest'ultimo non avrà più senso. Vorrei poter tornare indietro, impedire al destino di strapparti via dalle mie braccia. A volte, la morte può essere una sposa davvero crudele. Vorrei davvero poter tornare indietro ma forse non è necessario, forse sono io che devo andare avanti e fare la prossima mossa. Se non puoi tornare da me, allora ti raggiungerò io, costi quel che costi io sono pronto.

 

Mi manchi da morire ma presto, saremo ancora insieme. Te lo prometto, Mike.

 

Apro l'anta dell'armadietto, prendo un rasoio, estraggo una lama e lo butto nel lavandino. Esco, vado in cucina, prendo carta e penna, scrivendo e scrivendo spero di essere stato sufficientemente chiaro. Continuo a piangere, mi spiace per quelli che sto lasciando ma devo farlo, per te farei di tutto. Davvero tutto. Chiudo il foglio, lo poso sul mobiletto vicino al materasso e spengo la lampada. Ora, l'unica luce che illumina la stanza è la luce bianca della luna che fa brillare la lama che ho un mano. Mi siedo sul letto, guardo la foto, prendo coraggio. Dopotutto, lo faccio per te. Poso l'oggetto tagliente sui miei polsi, iniziando a delineare i tatuaggi, con la parte affilata, si colorano subito di un rosso intenso.

 

Conficco la lama più a fondo nella mia carne viva nella speranza di raggiungerti presto.

 

Ad un certo punto, la vista inizia ad offuscarsi, di colpo un flash. Non smetto mai di piangere ma nel sapere che presto saremo insieme, trovo conforto e la forza per continuare. Ho quasi vinto la mia battaglia e amaramente sorrido accasciandomi sul materasso, tingendo le lenzuola di rosso, così sono più belle. Insieme al sangue arrivano anche le mie lacrime. Dolce e salate, conosco troppo bene quello strano sapore. Lascio cadere la lama per terra, credo che finalmente stia venendo a prendere anche me. Con le ultime forze mi volto a raccogliere la nostra foto dal comodino, me la porto al petto e la stringo con la poca forza ed il poco tempo che mi rimangono. Nella lettera che ho scritto ed abbandonato accanto alla lampada c'è il perché, la spiegazione del mio gesto. Le mie ultime volontà sono state scritte in quel misero pezzo di carta destinato alla mia famiglia ad ai miei amici. Voglio che tutti sappiano che mi dispiace lasciarli così, mi scuso per il dolore che gli porterò ma davvero, per me è troppo e non ce la faccio più a "vivere" così. Voglio inoltre, essere sepolto accanto a lui, così che io possa riposare finalmente in pace.

 

In pace per sempre, per l'eternità.

 

E mentre giaccio qui, l'oscurità mi consuma. Le ferite non mi fanno più male, sono intorpidito, è una bella sensazione, rilassante. Lentamente, riapro gli occhi e do un ultimo sguardo alla nostra foto. Ricordare fa male: noi, i fan, i concerti. So che ormai sono arrivato alla fine e prima di spegnermi del tutto, riesco a sibilare un debole "ti amo"  prima di richiudere finalmente gli occhi.

 

Sei con me, Mike. Finalmente ora sei con me.

 

FINE

  
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