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Autore: strongenough    16/03/2015    4 recensioni
Una vita intera in una one shot! La loro vita. Oliver e Felicity semplicemente insieme!
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Felicity Smoak, Oliver Queen, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Mamma!-. Una voce sottile arriva dalla cucina, e sembra arrabbiata. Lo è spesso per qualsiasi cosa. Così simile a sua madre. -Dov'è papà?-. Domanda fissando gli occhi di sua madre.
-Aveva un impegno! Sarà a casa tra poco,perché me lo chiedi?-. La donna si avvicina a sua figlia e la afferra tra le braccia, cercando di calmare quel piccolo tornado impazzito.
-Mi aveva detto che mi avrebbe aiutato con i compiti di matematica!-. Dice, imbronciata.
-Tuo padre e la matematica? Sei sicura?-
-Che stai insinuando Felicity Megan Smoak?-. A quelle parole Felicity non riesce a trattenere una risata. Quella bambina sa essere dannatamente adulta quando vuole, ma così straordinariamente comica. Così simile a sua madre. -Stai forse insinuando che mio padre non è bravo in matematica?-. Domanda, seria. Se c'è una cosa che Felicity sa è che non bisogna mai sminuire suo padre con quella piccola donna. Si scaglierebbe contro chiunque per lui. Per difendere il suo eroe. -Avanti signorina Smoak dica alla mia principessa se è quello che sta insinuando!-. La sua voce riempie la casa, e capita ogni sera. Ed è il momento migliore della giornata. Il suo ritorno. -Papà!-. La piccola corre tra le braccia possenti dell'uomo e lo stringe forte a sè, lo fa ogni sera. Felicity resta immobile ad osservarli. Sono davvero una squadra perfetta quei due, e ama come sua figlia somigli a lei. Soprattutto quando ama suo padre in quel modo.
-Non oserei mai insinuare niente del genere, signor Queen, ma questo significa che dovrà aiutare la sua principessa con la matematica...da solo!-. Dice, fingendosi infastidita. Oliver la osserva per qualche istante, poi sorride. -Vado a prendere il quaderno, papà!-. Dice la piccola, mentre corre verso il piano di sopra. Lui si avvicina a Felicity, e posa le sue labbra su quelle di lei, prima leggere poi lascia che la sua lingua lotti contro quella della donna, con passione. Ha aspettato una giornata intera per questo. -Non parlavi sul serio,vero?-. Sussurra sulle labbra di lei.
-Oh ero serissima!-. Lei morde il labbro di lui, dolcemente poi approfondisce ancora il bacio. Avevano imparato a godere di ogni singolo istante da soli da quando quella piccola peste era arrivata nelle loro vite. -Sai che ha preso l'intelligenza da te?-
-Lo so benissimo!-. Dice,divertita. Lui posa la sua fronte sulla spalla di lei, sbuffando rumorosamente. -Com'erano i nostri voti? Sostenerci nella buona e nella cattiva sorte?-. Domanda lui, sorridendo. -Questo prima di avere una figlia con la tua testardaggine!-. Felicity afferra il viso di Oliver tra le mani, e lo bacia dolcemente.
-Per favore...c'è una minore qui!-. La piccola interrompe i due, cercando di sostenere l'enorme libro di matematica. Oliver si volta verso di lei, e non riesce a trattenere una risata. Quando la guarda, riesce a vedere sua madre ogni singola volta. -Allora papà? Sei pronto?-
-Stavo pensando che magari la mamma potrebbe unirsi a noi,che dici?-. Dice Oliver,cercando di essere convincente. Felicity lo osserva divertita,ama vederlo in difficoltà.
-Mi stai dicendo che la mamma aveva ragione?-
-È  solo che non sono capace di fare nulla senza tua madre, lo sai?-
-Oh papà, usi sempre il matrimonio per tirarti fuori dai guai!-. Oliver resta incredulo a guardarla. E non riesce a smettere di sorridere. -Sara dice che anche lo zio John lo fa spesso!-. E a quel pensiero, Oliver scuote il capo in segno di resa. Felicity si avvicina a lui, abbracciandolo da dietro. E lasciandogli un lieve bacio sulla guancia. -Tua figlia è un genio!-
-Ho preso da te,mamma!-. Dice la piccola fiera. 
-Moira Elisabeth Queen! Devo ritenermi offeso?-. Domanda Oliver, fingendosi arrabbiato.
-Mi aiuterai con la matematica?-. E conoscono tutti la risposta.
-D'accordo...nessuna offesa!-. Ride sotto i baffi e fa ridere anche la sua piccola. Poi avvicina una sedia alla sua e afferra il polso di Felicity, avvicinandola a se. -Alla fine siete sempre voi due a vincere, no?-. Afferma Felicity, rassegnata. Poi afferra i libri, e si occupa di tutto.

-Mamma,sono stanca!-. Sussurra Moira tra le braccia della mamma. Ogni sera, dopo cena, si accoccola sul divano sulle gambe della mamma, mentre Felicity le accarezza i capelli. Il braccio di Oliver cinge le spalle di sua moglie, ed è tutto perfetto. È sempre tutto perfetto prima che lui vada al covo e che Felicity inserisca il suo auricolare dal salone di casa sua. -È ora di andare a letto,amore!-. Mormora Felicity tra i capelli della piccola, che annuisce afferrando il braccio del padre. -Vieni anche tu,papà?-. Lui sorride poi la afferra tra le braccia e la porta al piano di sopra, nella sua stanza. I passi sicuri di Oliver hanno sempre fatto sentire bene Moira. Sono sempre stati il suo posto sicuro nel mondo. -Eccoci qui...-. Oliver la adagia sul letto, mentre Felicity le rimbocca dolcemente le coperte. -Oggi la maestra ci ha dato un tema da fare in classe...-. Inizia la piccola, ed è strano ma è così che si addormenta lei, raccontando della sua giornata. È così diversa dalle altre bimbe. Le favole non fanno per lei. Oliver e Felicity restano in silenzio ad ascoltarla, entrambi ai lati del suo letto. -Dovevamo descrivere il nostro eroe! Quasi tutta la classe ha descritto Green Arrow, a parte la nuova arrivata da Central City,Rose, che potete immaginare chi ha descritto...-. Dice, facendo una leggera smorfia. -Io ho descritto te,papà!-. E l'espressione di Oliver cambia in un istante. Un insieme di emozioni si disegnano sul suo volto. Ama straordinariamente quella bambina, forse più di quanto lei ami lui. Se questo fosse possibile. E Felicity resta in silenzio ad osservare le persone più importanti della sua vita. -Non ti ho descritto come Green Arrow però,so che non avrei potuto farlo comunque, ma non l'ho fatto perché ho capito che sei tu il mio eroe, papà! Lo saresti anche senza essere Arrow! Sarai sempre il mio ero anche quando sarai vecchietto e non riuscirai a mettere più la tuta di pelle!>-. La risata di Oliver riempie la stanza e il cuore di Felicity. -Credo di essere la bambina più fortunata della terra,mio padre e l'eroe di questa città sono la stessa persona.-. Dice, divertita. Poi si getta tra le braccia del padre e lo abbraccia con forza, mentre lui le lascia leggeri baci tra i capelli. -Sono più che sicura che tu sia anche l'eroe della mamma!-. Mormora a voce bassa, ma Felicity riesce a sentirla perfettamente e non può fare a meno di sorridere, mentre Oliver la osserva, totalmente innamorato di quella donna e della sua bambina. Moira si avvicina a Felicity e le circonda il collo con le sue piccole braccia per poi lasciarle un piccolo bacio sul naso. -Buonanotte a tutti e due!-. Dice, serena. Poi si avvolge tra le coperte e chiude gli occhi. Ed è bellissima. 

-Nostra figlia è straordinaria!-. Sussurra Oliver all'orecchio di Felicity. Dopo una nottata a lottare contro il crimine, ora sono nel loro letto, insieme, e il loro pensiero va a lei. La cosa migliore che potesse capitargli. -Ti somiglia così tanto.-
-Straparla esattamente come me!-. Dice lei, divertita.
-È straordinaria esattamente come te ed è bellissima come te!-. Dice lui mentre lascia un bacio leggero sulle sue labbra. -Sai cosa mi ha detto l'altra sera?-. Felicity resta in silenzio ad ascoltarlo. -Mi ha chiesto se stavo bene,mi ha detto che si addormenta ogni sera preoccupata per me!-. Abbassa lo sguardo, e non vorrebbe che lei lo facesse. Sono i genitori a doversi preoccupare dei figli, non viceversa. -Perché ti ama, Oliver!-
-Dovrei essere io a preoccuparmi per lei e non il contrario!-
-Tu lo fai ogni volta che metti quel cappuccio e lei ama tutto di suo padre, sopratutto l'eroe che c'è in lui. Green Arrow è ciò che ti rende quello che sei!-
-Ogni volta che metto il cappuccio lo faccio per proteggere lei. E per proteggere te!-. Dice, poi afferra il suo viso tra le mani e la bacia, e non è delicato stavolta. È avido, e affamato. Le loro lingue danzano all'unisono e sono sempre state perfette insieme. Ed è così ogni notte. Ad ogni suo ritorno dal covo, la voglia che hanno dell'altro è più forte della stanchezza o delle ferite di lui. Fanno l'amore ogni singola notte. Come ora. Le mani di Felicity che sfiorano il corpo di Oliver lo elettrizzano come niente al mondo. Quella passione non è mai cambiata, dalla loro prima volta. C'è stato il matrimonio, e Moira, e la loro casa. C'è stato tutto e ci sono sempre stati loro due. La bocca di lui corre veloce sul corpo di lei. Esplora ogni singolo centimetro nonostante conosca a memoria tutto di lei. L'eccitazione è al culmine ed è il loro momento preferito. Solo loro. Il loro piacere. I loro corpi fusi in uno solo. I loro respiri. Si, quello è il momento migliore della notte.
Quando il loro amore si trasforma in qualcos'altro. Ed è dannatamente piacevole.
                -Quante ore ci restano per dormire?-. Domanda lei, e le gambe ancora le tremano.
-Ma noi non dormiamo,no?-. Sussurra lui, lasciandole una scia di baci lungo il collo.
-Come è possibile che sono sei anni che facciamo questa vita e non siamo mai stanchi?-
-Ricordi prima che nascesse Moira? Facevamo l'amore in ogni angolo della casa e a qualsiasi ora!-. Ricordare lo fa sentire bene. La sua vita lo fa sentire bene. -Una volta ho lasciato Roy da solo sul campo solo perché non facevamo l'amore da quanto? Tre ore?-. La risata di lei è sincera, e pulita. Ma si ricorda della piccola che dorme, e soffoca con la mano le sue labbra. -Adesso invece dobbiamo essere silenziosi.-. Mormora lei sulle labbra di lui. -E goderci la notte!-
-Dimentichi il risveglio e l'ora pranzo nel mio ufficio!-. Ride lui,divertito. Lei sorride, poi posa il capo sul petto di lui, esausta. -Ehi...-. Sussurra lui, accarezzandole i capelli.
-Sono solo un po' stanca.-. Dice, socchiudendo gli occhi.
-Avevi detto che non siamo mai stanchi. Stai bene?-. Ed è preoccupato adesso.
-Sono tra le braccia di mio marito, sto benissimo!-
-Ehi, dico sul serio, stai bene? Sembri esausta.-. Lei si accuccia più vicino al suo corpo, e accarezza piano il suo petto. -Ho solo bisogno di dormire un po'.-. E a malapena riesce a finire la frase che i suoi occhi si chiudono. Mentre ci prova anche lui, ma non gli riesce bene.

-Buongiorno.-. Le labbra di Oliver si posano leggere sulla fronte di Felicity, che apre gli occhi lentamente. -Ehi...ciao!-. Mormora, poi si volta verso la sveglia, come tutte le mattine. -Mio Dio,Oliver è tardissimo! Moira...-
-Mi sono occupato di tutto io,ho accompagnato Moira a scuola e sono tornato qui...da te!-
-Come ho fatto a non sentire la sveglia?-
-Eri distrutta e ti ho lasciato dormire. Ho chiamato il tuo capo, ah già sono io il tuo capo!-. Dice, divertito, mentre le accarezza il viso. -Mio marito è il mio capo! Non suona bene.-. Mormora, poi si abbandona di peso sul cuscino. Lui resta immobile a guardarla. -Stai bene?-
-Non mi sento molto bene,probabilmente è un po' di influenza. Ma...-. E non riesce a finire la frase che scappa in bagno, e un conato di vomito sconvolge il suo corpo. Oliver la segue e le si avvicina dolcemente, sostenendole i capelli e accarezzandole la schiena. Lei si solleva e si volta verso di lui, con gli occhi sgranati. -Oliver!-. E non c'è bisogno di dire nient'altro.
-Credi che...-. Domanda lui, paralizzato.
-Credo di essere incinta!-. E sgancia la bomba. -Ricordi quando aspettavamo Moira? I primi periodi ero esausta, per non parlare delle nausee! Oliver...-. Lo richiama lei, mentre lui fissa il viso di sua moglie immobile. -Sei incinta.-. Sussurra lui, senza toglierle gli occhi di dosso.
-Magari è davvero solo influenza, non deve essere per forza...-
-Potresti essere incinta.-. Continua a ripetere lui come un mantra, -Un altro bambino!-. Lei afferra il suo viso tra le mani, e lo vede sorridere. -Non sei spaventato?-. Gli domanda, nervosa.
-Siamo insieme!-. Già sono insieme. Lo saranno sempre.

-Maschio.-. Continuava a ripetere Oliver senza crederci davvero. -Avremo un maschio!-
-Non farti sentire da Moira!-. Sorride Felicity, divertita. Lui si volta verso di lei e la stringe forte a se. La ama così tanto. -Tu stai bene?-. Le domanda, accarezzandole il ventre tondeggiante.
-Noi stiamo bene!-. Dice sicura. Già. Loro stanno bene. -Sono ai cinque mesi, ormai il peggio è passato!-. Lui avvicina le sue labbra a quelle di lei e le cattura con una veemenza sconosciuta. Si godono il loro momento da soli prima che la piccola torni a casa con lo zio John. Le mani di lui vagano sul corpo di lei e si soffermano sul suo ventre, e non riesce a fare a meno di sorridere. -Ehi piccolo...-. Sussurra mentre avvicina le sue labbra al ventre di sua moglie. Lei resta totalmente rapita dalla dolcezza del suo uomo. -È papà che parla.-. Continua lui, mentre la mano di Felicity corre tra i suoi capelli corti e ispidi. -Non vedo l'ora di vederti! Anche se ora sto pensando a come dire alla mia principessa di te.-. Felicity scoppia in una risata genuina e straordinaria. -Tua mamma sta ridendo perché la conosce. Tua sorella è la sua fotocopia! Avrò bisogno di te per tenere testa ad entrambe.-
-Oliver...-. Sussurra lei ed è totalmente sopraffatta dall'amore che prova per quell'uomo. Afferra il collo del suo maglione e lo tira a se. -Ti amo così tanto!-. Dice sulle sue labbra, e lui non può fare a meno di baciarla. Ancora e ancora. Non farebbe altro.
             -Come ti dicevo, zio...non fanno altro che baciarsi!-. La voce di Moira arriva ai due, che si voltano verso di lei e John, sorridendo. -Ehi John grazie per averla portata a casa.-. Dice Oliver, dirigendosi verso l'amico e dandogli una leggera pacca sulla spalla. -Siete già tornati dalla visita?-
-Si,c'eravamo solo noi!-. Dice Oliver, visibilmente emozionato.
-Allora?-. Domanda Moira, curiosa. -Avrò una sorellina a cui poter pettinare i capelli?-. Felicity si alza dal divano e si avvicina alla sua piccola e sorride, mentre Oliver si passa le mani tra i capelli nervoso. -Amore...-. Inizia Felicity, tranquilla. -In realtà avrai un fratellino!-
-Come un fratellino? Non voglio un fratellino!-
-Ehi principessa...-. Oliver si inginocchia dinanzi a lei, che resta ferma a fissare i suoi occhi. -Sarai una sorella maggiore straordinaria e lui sarà il bambino più fortunato del mondo ad avere una sorella così! E poi non sei felice? Non ti costringerò più a vedere il football con me!>. Dice, cercando di farla sorridere. -Mi piace vedere il football con te!-
-Sul serio?-. Chiede lui, incredulo.
-Ok, no...non mi piace il football, io odio il football! Ma amo passare i pomeriggi con te sul divano!-. E quelle parole scaldano il cuore di Oliver che afferra la sua bambina tra le braccia. Dio, come sta crescendo e lui non è  pronto a vederla crescere così. -Allora potrai aiutarmi a spiegare le regole del gioco al tuo fratellino, che ne dici?-
-Mmm...-. Mugola lei, poi si avvicina alla pancia della mamma e la accarezza dolcemente. -Voi maschietti create sempre casini, papà non fa altro! E poi vi piacciono le cose strane e non amate i computer, io non lo capirò mai! Ma io ti voglio già bene perché mamma e papà sono felici, e poi se somiglierai al nostro papà non sarai poi così male come maschio!-. Oliver si avvicina alle due, poi afferra Moira tra le braccia e la stringe a se con forza. La sente sorridere con sua madre ed è tutto straordinariamente perfetto. Diggle li osserva pochi passi indietro e sorride compiaciuto. Ed è giusto, è tutto giusto per lui. Per il suo amico. Lui che ha sacrificato se stesso per il bene della città. 
Lui che stava rinunciando all'amore. Ma non l'ha fatto. Per fortuna lui non l'ha fatto.

Quattro anni dopo...
-Sei sicuro di poter stare tre giorni lontano da Starling City?-. Le domanda Felicity, tra le sue braccia. Lui le sorride, poi le sfiora le labbra con le sue, dolcemente. -La situazione in città è calma ultimamente e poi ci sarà Laurel!-
-Credevo venisse anche lei con noi.-
-Ci raggiunge l'ultimo giorno per il matrimonio.-. Già il matrimonio. La sua piccola sorellina si sposa tra tre giorni. Dannazione, deve smetterla di pensare a lei come la sua piccola sorellina, è una donna ora e sta per sposarsi. Sua sorella sta per sposarsi. Con lui, il suo partner. Il ragazzo più fragile del mondo, ma allo stesso tempo il più coraggioso che avesse mai conosciuto. Roy. Non poteva desiderare di meglio per sua sorella. -Potremmo andare anche noi l'ultimo giorno.-. Propone Felicity, nervosa. -Voglio dire, abbiamo un sacco di impegni qui, e il lavoro e...-
-Mi sono occupato di tutto, tu non devi pensare a niente! Tra poco ci alzeremo da questo letto e ci prepareremo per raggiungere Lake City, resteremo nella casa di famiglia con John, Lyla e la piccola Sara e il piccolo Andy e con i futuri sposi fino al giorno delle nozze.-. Lei lo guarda, stupita. Poi si avvicina al suo corpo, sempre più vicina. -Quindi hai pensato a tutto?-. Domanda, con fare malizioso. -Amo quando ti occupi di tutto!-. Sorride, e lui non riesce davvero a resisterle.
-Sul serio?-. Chiede lui totalmente rapito dalle labbra di sua moglie, che si inumidiscono mostrandogli la sua lingua. Dio, è dannatamente eccitante. E non ci riesce. Si impossessa di quelle labbra e le fa sue. Lo sono sempre state. -Non dovremmo prepararci?-. Sussurra lei sulla bocca di Oliver, che quasi non riesce a sentirla talmente eccitato. Le sue mani iniziano a scivolare sul corpo di lei, mentre lei divertita tira su le coperte per coprire i loro corpi. Hanno imparato a farlo da quando quella casa è diventata leggermente affollata. Lui afferra i suoi fianchi e si posiziona tra le sue gambe. È diventato un rito mattutino ormai. -Abbiamo tempo!-. Mormora lui, senza smettere di respirare su di lei. Non riescono proprio a stare lontani quei due.
-Mamma,papà...sveglia!-. Un piccolo ometto si affaccia alla loro porta, e Oliver scivola via dal corpo di sua moglie come se si fosse scottato. -Quando smetteranno di farlo?-. Mormora alle orecchie di lei, frustrato. Lei si sistema in fretta, poi lascia che il piccolo si insinui tra di loro come un tornado. -Amore che ci fai già sveglio?-. Domanda Oliver, accarezzando i capelli del piccolo.
-Dobbiamo prepararci per andare al lago!-. Dice,saltellando euforico. -Ho provato a svegliare Moira ma mi ha mandato da voi!-. Oliver guarda Felicity,divertito.
-Non avevo dubbi...-. Sussurra Felicity, rassegnata. Poi si volta verso il piccolo, e gli lascia un piccolo bacio sul naso. -Sai cosa facciamo ora? Tu vai a svegliare tua sorella e le dici che se non si alza dal letto tra due minuti verrò io a svegliarla di persona e io e papà iniziamo a preparare la colazione, ti va?-. Il piccolo resta in silenzio a riflettere, poi lascia il letto dei genitori, correndo.
Felicity si volta verso Oliver, che continua ad avere quell'espressione frustrata disegnata sul viso. E la fa sorridere. -Avremo tre giorni...in quella enorme stanza con vista sul lago.-. Sussurra all'orecchio di lui. -In quella vasca stupenda.-
-Ci incastriamo perfettamente in quella vasca!-. Dice, e già lo eccita l'idea. 
-È uscirne il problema!-. Ride di gusto lei. -Ricordi quel Natale? Abbiamo fatto aspettare John e Lyla parecchio.-. Ricorda, e ogni volta che lo fa si sente bene.
-Ma eri incinta di Moira in quel periodo.-. Lei si ferma per un istante, si allontana di qualche centimetro da lui e lo fissa, seria. -Mi stai dicendo che ero grassa? Che non riuscivamo ad uscire da quella vasca perché io ero grassa?!-. E lui conosce bene la sua furia.
-Io...non...non era quello che volevo dire.-. Dice, tirandola a se e baciandole il collo.
-Niente più smancerie!-. Si finge arrabbiata lei.
-Che significa? Hai appena detto che avremo tre giorni per questo?-
-Si! Prima che mi dicessi quanto fossi grassa quando aspettavo il frutto del nostro amore!-. Si alza dal letto, e si infila la vestaglia, in fretta. -Non è quello che ho detto! E non puoi farmi questo!-
-Se vorrai questo...-. Dice, sventolando il suo corpo davanti ai suoi occhi, che percorrono ogni angolo della sua pelle. -Tutto questo! Dovrai guadagnartelo!-. Poi esce dalla stanza senza voltarsi. La diverte da morire farlo impazzire. Il sesso è straordinario dopo.

-Eccoci arrivati!-. Oliver lascia le valigie all'entrata. Moira e Sara corrono al piano di sopra a scegliere le loro stanze, e i piccoli le seguono a ruota. -John e Lyla, la vostra stanza è la solita.-
-Prima a destra, giusto?-. Domanda John all'amico. Oliver annuisce, sorridendogli. -Grazie amico!-. Dice John, poi afferra tutte le valigie e le porta nella stanza, seguito da Lyla.
Oliver si volta verso Felicity, che si guarda intorno con uno sguardo sognante. Ha sempre amato quella casa e quell'atmosfera magica che avvolge tutto. Lui si avvicina a lei, senza che se ne accorga e la abbraccia alle spalle. -Siamo rimasti soli!-. Mormora tra i suoi capelli, stringendola più forte. -Amo questa casa.-
-Lo so!-. Le afferra il braccio e la fa voltare verso di lui. Sono ad un centimetro di distanza e le labbra di lui sfiorano quelle di lei, delicatamente. Poi con più vigore. Lei lo lascia fare, poi si ferma. E gli morde leggermente il labbro inferiore. -Ho detto che dovrai guadagnartelo!-. E cerca di nascondere il suo divertimento. Lui la guarda, deluso. -Non puoi dire sul serio?-
-Oh sono serissima invece!-. Dice dandogli le spalle, irremovibile.
-Wow amico, che hai combinato stavolta?-. Roy entra in casa, carico di tutte le valigie della sua futura sposa. Carico in realtà è un eufemismo. -Non avrai fatto arrabbiare la mia damigella d'onore?-. Ora la voce di Thea riempie la stanza, sicura. Felicity si volta verso di lei, e le corre incontro, stringendola tra le sue braccia. -La mia sposa preferita!-. Le sussurra, felice. Oliver le osserva e ama vederle così. Straordinariamente unite. Thea sorride a sua cognata, poi si volta verso il fratello in attesa di una risposta. -Non ho fatto arrabbiare la tua damigella nonché mia moglie!-
-Questo è quello che dice lui!-. Afferma Felicity, incontrando gli occhi di suo marito.
-Mamma!-. Un urlo interrompe quel momento di quiete. Felicity chiude gli occhi, e sa già cosa sta succedendo. -Moira non vuole farmi dormire nella stanza di fianco alla sua!-. La donna scuote il capo, poi guarda Oliver e prende un respiro profondo. -Moira Elisabeth Queen!-. A quel nome la bambina scende giù di corsa. -Che sta succedendo?-. Domanda Felicity, seria.
-Tommy il fifone vuole dormire nella stanza di fianco alla mia così stanotte può sgattaiolare nel mio letto.-. Dice, guardando suo fratello. Oliver lancia uno sguardo di rimprovero alla figlia. -Non chiamare tuo fratello in quel modo!-. E la piccola abbassa lo sguardo, arresa.
-Ok, hai ragione, papà, è solo che io e Sara volevamo dormire nella stessa stanza e non possiamo farlo se lui ha intenzione di correre nel mio letto!-. Oliver sorride, e non potrebbe essere arrabbiato con la sua principessa. Si avvicina a Tommy e lo afferra tra le braccia, facendolo ondeggiare un po'. -Io ho un'idea...-. Dice, divertito. -Perché non dormite tu e Andy nella stessa stanza? Così se uno dei due ha paura basta aprire gli occhi e l'altro sarà lì!-. Moira guarda suo padre, con un sorriso enorme. Non c'erano dubbi. È il suo eroe.
-Come fate tu e lo zio John?-. Domanda il piccolo, mentre Andy saltella entusiasta. John, che sentite le urla di Felicity, era uscito dalla stanza con sua moglie, sorride. E non c'è niente di più vero. È  questo che hanno sempre fatto lui e Oliver. -Già! Come facciamo io e lo zio John!-. Dice Oliver, guardando John. -Mi sembra un'idea perfetta,papà!-. Quasi urla il piccolo, divincolandosi dalla presa del padre, e correndo verso la stanza con il piccolo Andy. Ma prima si avvicina a Moira, e le lascia un leggero bacio sulla guancia. -Scusami se ho fatto arrabbiare la mamma!-. Lei resta in silenzio per qualche secondo, totalmente affascinata da quel piccolo uomo, poi lo stringe tra le braccia con tutta la forza che ha. -Non è poi così arrabbiata.-. Dice, liberando il piccolo dalla sua presa e voltandosi verso sua madre, che la osserva fiera.
-Ehi ma nessuno qui si è accorto di noi?-. Urla Thea, fingendosi arrabbiata. -La futura sposa nonché zia di quei due scriccioli li!-. I piccoli si voltano verso di lei e le corrono incontro, abbracciandola con tutto l'amore del mondo. -E lo zio...-. Mormora Roy, silenzioso e provoca la risata di tutti. I bambini abbracciano anche lui. Ed c'è tutto in quella casa. C'è una famiglia. Vera.

                -Questa è la stanza più lontana da quella dei piccoli.-. Sussurra Oliver, afferrando i fianchi di Felicity da dietro. Lei sorride, divertita. -Hai pensato proprio a tutto?-
-Hai detto che ami quando penso a tutto.-. Le lascia piccoli baci umidi sul collo, mentre lei si muove lenta tra le sue braccia. -Oliver Jonas Queen!-. Dice lei, voltandosi verso di lui, senza divincolarsi dalla sua presa. -Credi che mi sia già passata?-
-Non lo so, ma nel frattempo vado a riempire la vasca! Ti aspetterò li e mi dirai se ti è passata o no.-. Sussurra, lasciandole un dolce bacio sulle labbra, e sparendo dietro la porta del bagno.
Dannazione, ci sa davvero fare. Felicity cammina nervosa per la stanza, ma sa già che tra qualche minuto correrà tra le sue braccia, ma non subito. Ama farlo impazzire.
            -Sei qui.-. Mormora lui, e ci riesce a malapena. Totalmente paralizzato alla vista del corpo nudo di sua moglie. -Sono qui.-. Gli fa eco lei, mentre lui le fa spazio nella vasca. Felicity si immerge piano, e lui non le lascia il tempo di sedersi che la tira a se, impaziente. E i loro corpi si incastrano perfettamente. -Questa vasca sembra più piccola!-. Dice, divertito lui.
-Cosa sta cercando di dire,signor Queen?-. La bocca di lui è troppo occupata a torturare il collo di lei per parlare, e Felicity è troppo occupata a godersi il momento per arrabbiarsi.
-Sei perfetta, signora Queen!-. Sussurra lui, e non c'è spazio per nient'altro. Nessuna parola, o respiro di troppo. Solo loro. I loro corpi pericolosamente incollati gli uni agli altri.
E il sesso è bellissimo dopo.

-È bellissimo qui.-. Mormora lei, mentre osserva il panorama dalla loro camera. Lui la abbraccia alle spalle e posa il mento nell'incavo del suo collo. -Tu sei bellissima!-. La sente sorridere, felice.
-Dobbiamo andare a controllare i bambini!-
-Sono con Thea e Roy.-. Dice lui tra i suoi capelli.
-Tommy avrà bisogno di un bagno ne sono sicura!-. Scuote il capo, divertita.
-A volte penso a quanto siano cresciuti, odio il tempo che passa!-. Brontola lui, facendo pressione sulla spalla di lei. -E a quanto siamo cresciuti noi ci pensi?-. Domanda Felicity, calma.
-Ogni giorno!-. E ogni volta che ci pensa, è sommerso da un senso di serenità mai avuto. Solo lei riesce a farlo sentire così. -Penso a quando mi costringevo a stare lontano da te.-
-Idiota!-. Lo prende in giro lei, allacciandogli le braccia al collo. Lui la solleva con forza, e la adagia sul letto. -È questo che pensi di tuo marito?-
-No! Penso anche che tu sia dannatamente sexy, soprattutto con una certa tuta di pelle verde!-. Lui scoppia in una fragorosa risata. -Dovrei tornare a casa in quel modo una sera di queste!-
-Credo che alla signora Fernandez potrebbe venirle un colpo!-. Dice lei, divertita, poi bacia le labbra di lui ed hanno un sapore buonissimo. -Smettiamola subito!-. Farfuglia lei sulle sue labbra.
-Mmm...-. Mugola lui,controvoglia. 
-Non possiamo restare in questa stanza per tre giorni!-
-Perché? Io non ho bisogno di nient'altro!-. Sorride lui, ma sa che c'è solo un'altra cosa di cui ha bisogno. I suoi figli. -Non credo che i nostri figli siano d'accordo.-. Felicity afferra il viso di Oliver e bacia delicatamente il suo naso, poi si libera dalla sua presa e apre la porta della stanza. Si volta verso di lui. -Vieni con me?-. E la risposta a quella domanda è sempre la stessa.


-Moira lascia quel tablet e vieni a tavola. Ora!-. La voce di Felicity raggiunge la bambina, che rassegnata ripone il tablet nel cassetto e raggiunge gli altri a cena.
-Ti fai valere ah?-. Dice Roy, guardando la sua amica bionda.
-Ho i miei trucchi.-. Sorride lei, divertita.
-Gli stessi che hai sempre avuto con Oliver!-. Rincara la dose il ragazzo. Oliver si volta verso di lui, e lo guarda,fingendosi serio. -Di quali trucchi parli?-
-Oh andiamo, Oliver...non sei mai riuscito a tenere testa a tua moglie!-. E una risata collettiva si espande cristallina. -Ehi la mia mamma non è cattiva, è buona...-. Dice Tommy, accucciato sulle gambe del padre. -Ed è bellissima!-. Continua, lanciando sguardi dolci alla sua mamma. Felicity lo osserva, sorridendo. E non riesce a dire una parola. Quel piccolo riesce sempre a stupirla. -Non è vero,papà?-. Oliver continua a fissare sua moglie, non le ha tolto gli occhi di dosso da quando si è seduta al suo fianco. Stringe con forza il suo piccolo tra le braccia, e sorride. -Eh già, ometto!-. È straordinariamente bella. Felicity sorride, poi allunga la sua piccola mano sul viso del suo bambino, che si lascia cullare da quella dolce carezza.
E Oliver non credeva fosse possibile amare così tanto qualcuno. Amare ogni suo gesto, o sguardo, o respiro. Amare tutto. E lui ama tutto di lei. E il suo essere madre è la parte che preferisce.
-Zia tu sei pronta per sposarti?-. Le domanda Moira,tenendole stretto il braccio. Thea si volta verso Roy, e afferra la sua mano, con forza. -Non mi sono mai sentita così pronta!-. Lui le sorride, e non riesce ancora a crederci. Dopo averla persa, dopo esserle stato accanto, costringendosi ad esserle amico pur essendo follemente innamorato di lei dal primo giorno in cui i suoi occhi l'hanno vista. Dal momento in cui lui le ha rubato la borsetta, che idiota che era. Non avrebbe mai immaginato questo. Essere li a due giorni dal matrimonio, mentre lei gli stringe la mano.
-Ehi Roy...sei imbambolato?-. Chiede la piccola Sara, mangiando una patatina fritta.
-Non ti ho sentito dire una parola quando tuo padre ti ha regalato quella bicicletta nuova di zecca.-. La prende in giro lui, divertito. Lei resta in silenzio per qualche istante, senza capire, poi lo guarda, curiosa. -Mio padre mi ha fatto sudare per quella bici! L'ho desiderata così tanto!-
-Ecco...-. Dice lui, guardando Thea. -È per questo che mi sono, come hai detto? Imbambolato?-
-Zia Thea ti ha regalato una bicicletta?-. La voce di Tommy si espande tra loro innocente, e nessuno riesce a trattenere una risata. -Perché ridete?-. Domanda il piccolo, voltandosi verso il padre, che sorride, divertito. -Zia, magari potresti convincere il mio papà a comprarmene una. Dice che sono troppo piccolo! Ma ho quattro anni ormai!-. Oliver stringe tra le braccia il suo piccolo, ed è straordinariamente dolce e indifeso. Felicity scuote il capo, divertita e non riesce a non pensare a quanto suo figlio sia simile all'uomo che ama. Straordinariamente dolce. 
-Io sono innamorata di te, Tommy...è ufficiale!-. Dice Thea, mandandogli dolci baci volanti.
-Allora potresti regalarmela tu la bici?-. Le domanda, ed è davvero come suo padre. Dannatamente furbo. Thea scoppia in una risata cristallina e con lei tutti. Quel bambino è una forza. -Tommy è la tua fotocopia, papà!-. Afferma Moira, attirando l'attenzione di suo padre, che le riserva un sorriso. Il loro sorriso. -Riesce sempre a rigirare le cose, come quando ti chiedevo di aiutarmi con la matematica,ricordi? La mamma finiva sempre per farlo per te!-. Felicity sorride, divertita, poi si volta verso la figlia. -1 a 0, palla al centro!-. Le dice, facendole l'occhiolino.
-Avevi dubbi,mamma?-. Oliver si volta verso gli altri, scuotendo il capo, in forma di resa.
-E io che pensavo che l'unica donna capace di battermi fosse quella che ho sposato!-. Mormora divertito, mentre Felicity si sporge verso di lui e gli lascia un leggero bacio sulla guancia, e a quel tocco Oliver chiude gli occhi, e assapora tutto.
Tutta quella perfezione. La sua famiglia. 


-Direi che abbiamo recuperato tutto il tempo perso!-. Mormora lei, mentre accarezza le braccia di Oliver avvolte intorno alla sua vita. Lui sorride tra i suoi capelli, mentre si sistema meglio sotto il corpo di lei. -Io non ne ho mai abbastanza invece!-. Dice, lasciandole piccoli baci sul collo.
-Oliver...-. Sussurra Felicity, e ci sta ricascando. Di nuovo. -Non possiamo...-. Cerca di continuare. -Oggi c'è il matrimonio!-. Lo sente mugolare incollato alla sua pelle. 
-Non possiamo semplicemente restare qui? Così?-. Le domanda, mentre la stringe più forte.
-Tu devi occuparti di Tommy e sistemargli quel farfallino infernale...e io devo occuparmi di Moira!-
-E chi si occupa di noi?-
-Oh...-. Bisbiglia lei, avvicinandosi alle sue labbra. -Io mi sono occupata di te per tutta la notte!-. Oliver cattura la sua bocca e si insinua in essa famelico. E ogni volta ha un sapore diverso, più intenso. Reale. Straordinario. -E se non mi bastasse una notte intera?-
-Te la farai bastare, eroe!-. Dice divertita lei, mentre scivola giù dal letto e si dirige verso il bagno. Lui resta immobile a fissare la sua schiena bianca e perfetta. A lui non basta una notte. A lui non basta una vita intera. Ne vuole di più. Sempre di più. Poi i colpi alla porta della stanza interrompono i suoi pensieri. -Ehi Roy, che succede?-. Roy lo fissa immobile e quasi fatica a respirare. -Siete felici?-. Domanda, mentre Oliver lo osserva, con aria interrogativa. -Tu e Felicity...siete felici?- . Continua il ragazzo, aspettando una risposta. Oliver sorride, poi afferra Roy per un braccio e lo intima di seguirlo. Raggiungono l'enorme giardino di quella casa e si siedono su quelle vecchie sedie in legno. Oliver non ha smesso di sorridere per tutto il tempo, mentre lo sguardo agitato di Roy lo seguiva come un'ombra. -Allora?-
-Non sono mai stato così felice in tutta la mia vita, Roy!-. Lo dice, e sente i muscoli del ragazzo rilassarsi. Le mani di Roy scivolano frenetiche tra i suoi capelli, mentre il suo capo si muove nervoso. -E se non fossi alla sua altezza? Di Thea? Se si stancasse di me?-
-Lei ti ama...non ci si stanca di chi si ama!-
-Ho sempre creduto che il matrimonio spegnesse tutto...tutte le passioni! Si insomma, hai capito che intendo!-. Cerca di sfuggire imbarazzato allo sguardo di Oliver.
-Faccio finta di non accorgermi del fatto che stai parlando del sesso con mia sorella!-. Dice, fingendosi serio. -Prima che tu bussassi alla mia porta, avevo intenzione di precipitarmi sotto la doccia con mia moglie!-
-Oh...-. Mormora Roy, poi realizza davvero. -Oh! Io non volevo interrompere niente!-
-Il punto è che il matrimonio non ha spento niente, Roy...in realtà ha aumentato la passione tra di noi! Non esiste notte in cui non faccio l'amore con Felicity e credimi è difficile la maggior parte delle volte per via dei bambini, ma troviamo sempre un modo! Ed ogni notte è meglio di quella prima!-
-E se smettessi di piacerle?-. La risata di Oliver lo fa sentire dannatamente in imbarazzo.
-Tu la ami, non è vero?-
-Come non ho mai amato nessuna!-
-Allora non potresti mai smettere di piacerle!-. Già. L'amore. È l'unica cosa che conta.


-Non posso credere che siamo marito e moglie!-. Mormora Thea sulle labbra di Roy, mentre tutti gli invitati applaudono entusiasti. Lui sorride e non si è mai sentito così bene in tutta la sua vita. Mai così al posto giusto. Il suo posto. Già. Ci si sente davvero bene.
                  -Ricordo il nostro matrimonio!-. Oliver si avvicina all'orecchio di Felicity, e la sente rabbrividire. Questo è l'effetto che ha su di lei. Ogni singola volta. Quel brivido lungo la schiena non l'ha mai abbandonata. -Eri bellissima!-. Continua lui, allacciando le sue braccia attorno alla sua vita. -Ero felice, Oliver!-
-Sei felice ora?-. Perché si. La domanda di Roy non ha smesso di frullargli per la testa. Perché nonostante tutto, lui è sempre Oliver Queen. Lei si volta a guardarlo, poi lo stringe tra le braccia e si sente bene. -Sai cosa sogno spesso?-. Gli domanda, mentre si allontana di poco per fissare i suoi occhi. Lui resta in silenzio, in attesa di lei. -Noi due...-. Dice, mentre accarezza il viso di Oliver, dolcemente. -Vecchietti, su quel dondolo che abbiamo in giardino, abbracciati, mentre i nostri nipoti ci raccontano come è andata la loro giornata!-. Wow. Riesce ad immaginarlo anche lui adesso e non si è mai sentito così. Adesso ha capito. Tutto quel dolore e quella sofferenza avevano un senso. Dovevano portarlo qui. Dovevano portarlo a lei. Tutto lo ha portato tra le sue braccia. 
-Ogni volta che faccio questo sogno, mi viene in mente quanto sono felice!-. E lui non potrebbe essere da nessun'altra parte. Con nessun'altra. Perché lui le appartiene. È sempre stato così.
E riesce ad immaginarlo anche lui adesso. 

Quarant'anni dopo...
-Ricordi quando riuscivo ad indossare la mia tuta di pelle?-. Felicity sorride, e non ha mai smesso di ricordare. -Eri dannatamente sexy con quel costume!-
-Non sono sexy ora?-. Domanda, divertito.
-Con tutti i tuoi acciacchi...ma si, sei sexy!-
-Sono acciacchi di guerra! Io sono Green Arrow!-. Lei si volta verso di lui, poi posa la sua piccola mano sul suo viso. -Tu sei un eroe, amore mio!-. E lo bacia.
Dannazione! Niente è cambiato! Quel bacio lo riporta indietro, ogni singola volta.
Ma non lo riporta mai lontano da lei.
Mai.





Salve a tutti! Nuovo esperimento! Una vita intera in una one shot! Si può fare? Sì, si può fare! 😉Rifugiarsi nei sogni spesso è tutto quello che resta e io ho cercato di sognare un po'! Ho immaginato come sarebbe la vita di Oliver e Felicity dopo tutto il dolore e i sensi di colpa. Dopo tutti i drammi. Solo loro due e la loro famiglia. Spero vi sia piaciuta e so che è abbastanza surreale, ma nei sogni accade qualsiasi cosa, no?
   
 
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