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Autore: sfigataconil13maiuscolol    17/03/2015    0 recensioni
E se Voldemort avesse avuto 2 sorelle bellissime? E se una delle sue sorelle si fosse sposata con un vampiro? E se unendosi a lui avesse avuto 2 gemelle completamente diverse? E se il marito l'avesse uccisa? E se la figlia più piccola se la fosse presa la zia materna mentre l'altra finiva nell'orfanotrofio?
E se quest'ultima arrivasse ad Hogwarts con un anno di ritardo?
E se arrivata ad Hogwarts le accadesse una cosa orribile?
E se per riprendersi dal trauma fosse aiutata da una persona sola?
E se quella persona fosse proprio il professore più severo nella storia di Hogwarts... Severus Snape?
E se vi avessi incuriosito?
E se ora vi andaste a leggere quello che ho scritto?
E se vi piacesse come storia?
(Vi avviso subito Linguaggio scurrile nei primi capitoli)
Genere: Comico, Fluff, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Severus Piton, Un po' tutti
Note: Lemon, Lime, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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«ciao» era l'infermiera di ieri «...ciao...» «Elena» «si» «alla tua età non dovresti tatuarti certe schifezze sul braccio» « tatuaggi... Io ma scherziamo?» mi tirò su la manica del braccio destro e vidi effettivamente una specie di tatuaggio: era un serpente che usciva dalla bocca di un teschio... Non la consideravo una schifezza anzi per me era esageratamente figo. «nn ricordo di essermi mai fatta un tatuaggio» « hai avuto un trauma cranico. È normale» decisi di non contro-battere «...» «... Vestiti o farai tardi ...» (h 7:30) Arrivo con mezz'ora d'anticipo ma come al solito sembrano non notarmi. Indossavo dei pantaloni lunghi e neri che terminavano con la zampa ad elefante neri, un paio di anfibi neri una maglietta a collo e maniche lunghi color verde smeraldo ... Tenevo il collo della maglietta tirato fintanto che mi coprisse tutte le bende che avevo sulla bocca. In oltre indossavo anche una felpa nera ... Be indossavo il cappuccio così che facesse ombra alle bende sulla fronte. Mi appoggiai al muro della nuova scuola dove avevano trasferito i ragazzi dell' orfanotrofio. «Ehi Elena!» riconoscevo quella voce mi sforzai di ricordare... «Tobia! Ciao che piacere rivederti!» «batti il cinque come va?» gli battei il cinque « bene, abbastanza» «Ehi aspetta come fai a parlare hai la bocca coperta» «... Hai ragione... Come faccio a parlare?!?» «se non lo sai tu...» « magia... No dai scherzo sarà qualcosa che mi hanno messo i medici». ~in classe~ «Elena» disse la nuova proff «s-si» «non fare stranezze e togliti quella robba dalla faccia!» «no» «cosa?!» «ho detto di no» «hai passato momenti brutti lo capisco... MA NON FARE L'ARROGANTE!!!» «no» continuavo a dire quel freddo “no" in tono quasi disinteressato «ora basta! Se proprio non vuoi toglierlo non farlo ma portami subito il diario così comincio il semestre con una nota... » le diedi il diario e mi mise la nota. (Ricreazione) Come al solito Tobia stava con Alexander e in questa settimana Valerie non c'era. Così mi appoggiai al muro, come al solito e mi persi nei miei pensieri come al solito. (2 mesi dopo) *strattone* «Dai Elena!» «su forza!» «togli quella robba dalla faccia!» «si dai facci vedere cosa hai o... Non hai!» Erano 2 mesi ormai che continuavano così. Li ignorai e me ne andai via. (Fine ricreazione) Ero girata verso il mio zaino perché stavo riponendo il mio album dei disegni quando ad un certo punto sentii qualcosa di simile ad un borsone che mi colpì la piegatura del ginocchio e mi fece cadere a terra. Tutti ridevano. Anche Tobia... Corsi in bagno. Non potevano vedermi piangere... Ma mi avrebbero sentita. Ma non importava ora che avevo perso quel briciolo di validità ora che la gente aveva più paura di fare del male alla polvere calpestandola piuttosto che dispiacersi nel buttarmi a terra... Niente aveva più senso... Niente. Ora c' ero solo io... Io e me stessa Valerie sarebbe rimasta dagli zii. Mi aveva abbandonata. Quanto a Tobia lui ora era come loro. Mi aveva lasciata sola ora c' ero solo io e nient'altro. Volevano vedermi mi avrebbero vista. Mi tolsi le bende. Persi un battito la mia faccia era rossiccia e molto bruciacchiata in stile “due facce" di ““bat-man"". Risi. Spasmasticamente. Mi rimisi il cappuccio ed alzai il colletto. Mi diressi in classe. «pss... Ehi... Elena ci sei adesso lo togli il cappuccio?...» sorrisi leggermente non aspettavo altro semplicemente risposi «certo» rimase perplessa. «ALLORA CHI DI VOI VUOLE GUARDARMI IN FACCIA?» «noii» gridarono non credevo lo avrebbero fatto ma comunque «ALLORA, STRONZI E PUTTANE DI TUTTE LE ETÀ ECCOVI ACCONTENTATI!» mi tolsi il cappuccio ed il colletto... Vidi solo disgusto sui loro volti «ALLORA?!? COSA C'È?!? AVETE PAURA DI CIÒ CHE AVETE CREATO?!? BHÈ NOVITÀ DELLE NOVITÀ CHI NON MUORE SI RIVEDE!!!» Mi arrampicai sul davanzale della finestra «ALLORA FIGLI DI PUTTANA SAPPIATE INNANZITUTTO CHE RICONOSCO CHI MENTE. OGNI BUGIA UN PASSO AVANTI , OGNI VERITÀ UN PASSO INDIETRO. CHI VUOLE CHE MI BUTTI???» «NESSUNO» dissero in coro. “Che bugiardi" pensai «MOLTO BENE GUARDATE» feci un passo indietro. In quel momento inquadrai Toby che sembrava starsi preoccupando... Ma lui... Lui aveva riso di me eppure da qualcuno veniva quella verità. Forse gli importava... ma si sarebbe consolato...
   
 
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