Storie originali > Drammatico
Ricorda la storia  |      
Autore: YouAreAGoodDalek    19/03/2015    1 recensioni
Questa storia è la seconda versione del racconto "la scelta giusta". In questo racconto i protagonisti e l'input iniziale sono i medesimi, ma la trama ha un diverso svolgimento.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Una vita per un'altra vita
 

La pioggia cadeva copiosa su tetti, alberi e strade, lavando via la polvere e il caldo torrido di un agosto ormai alla fine.

Il cielo grigio e cupo preannunciava tempesta, e in lontananza si poteva udire il fragore dei tuoni. Per le vie, si potevano scorgere persone infreddolite seminascoste da impermeabile ed ombrello che, con agile passo, si affrettavano ad acquistare gli ultimi regali di Natale. Gli abeti che circondavano l'ospedale erano addobbati a festa, così come la facciata dell'edificio.

I bambini ricoverati attendevano con ansia l’arrivo di Babbo Natale a bordo della sua magica slitta: avrebbe portato con sè molti doni, che li avrebbero resi felici e dimentichi della loro malattia.

Matteo, pensieroso, guardava fuori dalla finestra della camera d’ospedale dov’era ricoverato suo figlio Riccardo, senza porre fine ai suoi angosciosi sensi di colpa.

Le immagini della sera prima gli scorrevano dinanzi agli occhi: la felicità di suo figlio per avergli finalmente concesso un giorno tutto per lui, cosa che accadeva raramente, ora che lui e sua moglie Chiara si erano separati, la vittoria in trasferta della squadra tanto amata ed, infine, il terribile incidente.

Erano sull’autostrada quando un’automobile, con a bordo due ragazzi completamente ubriachi, invase la corsia dove stavano viaggiando, colpendo in pieno la loro vettura. Un ragazzo morì sul colpo, l’altro riportò un leggero trauma. Matteo se la cavò con un braccio rotto e qualche costola incrinata, ma la situazione di Riccardo era molto più grave: l’urto gli aveva provocato un trauma cervicale ed un ematoma esteso che doveva essere immediatamente asportato, per evitare ulteriori danni al cervello.

Dopo ore d’intervento chirurgico, il ragazzo ebbe salva la vita, ma i suoi arti rimasero paralizzati e, per di più, non era in grado di respirare in modo autonomo. Era ridotto ad un vegetale.

Matteo pregò. Pregò affinché suo figlio morisse.

Non poteva sopportare di vederlo inchiodato ad un letto d’ospedale fino alla fine dei suoi giorni, e non poteva sopportare di leggere la più profonda e mera sofferenza nei suoi occhi pienamente coscienti di ciò che gli stava accadendo.

I giorni passavano. Matteo e sua moglie non si allontanavano mai dal capezzale del loro tanto amato figlio. L’incidente li aveva avvicinati l’uno all’altra, facendo riscoprire loro sentimenti ormai sopiti da tempo: lentamente, tornarono ad essere una famiglia.

La vita di Riccardo era sospesa ad un filo. Era un ragazzo forte, dicevano i dottori, ma non avrebbe vissuto a lungo.

Fasi di miglioramento si alternavano a drastici peggioramenti.

Finché, una notte, il suo cuore troppo provato smise di battere. Riccardo era morto fisicamente, ma sarebbe continuato ad vivere nei ricordi di Matteo e Chiara.




- È un maschio, signora, ed è sano come un pesce! -  disse il dottore a Chiara, sfinita dal parto.

- Come avete intenzione di chiamarlo? – chiese l’ostetrica a Matteo, che era al settimo cielo.

- Fabio, come il fratello che non vedrà mai, ma che conoscerà attraverso le nostre parole - .

   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Drammatico / Vai alla pagina dell'autore: YouAreAGoodDalek