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Autore: dennis_boo    19/03/2015    0 recensioni
[https://en.wikipedia.org/wiki/Polina_Gagarina]
Pensate che con l'amore diventi tutto piś facile? La storia di Polina e Misha vi dimostrerą che la realtą č molto diversa.
Genere: Malinconico, Slice of life, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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Questo é il mio secondo racconto e come quello precedente, e come molti in futuro, é ispirato a una canzone. La canzone in questione é A million voices, della bravissima Polina Gagarina (rappresentante della Russia all'eurovision song contest 2015). Lascio il link alla fine del racconto, ma voi potete ascoltarla anche prima o durante la lettura. Buona lettura :3

A Million Voices

Una fanciulla vestita con una camicia da notte bianca esce da casa sua. É bionda con la pelle candida e pallida e gli occhi blu, é uscita dalla sua casa riscaldata per uscire nell'inverno della sua Russia. Il cielo é arancione e il sole non é ancora sbucato del tutto da dietro le case del vicinato. La giovane senza preoccuparsi di coprirsi i piedi e le gambe, cammina a piedi nudi fino alla fine del giardino antistante a casa sua. Una brezza gelida la colpisce in pieno, ma la ragazza non cerca riparo, anzi mette in una posizione tale da farsi circondare di quest'aria fredda. Piano piano le luci dei palazzi cominciano ad accendersi, la gente comincia a svegliarsi. Polina, questo é il nome della donzella, rientra in casa a passi lenti, come se non volesse smettere di godere della brezza che continua a investirla, entrata in casa si dirige in cucina a preparare la colazione per lei é Misha, il suo compagno. 
Dopo aver imbandito la tavola con manicaretti tipici della cucina slava, Polina sale le scali scricchiolanti per salire al piano superiore dove si trova la stanza da letto. Apre la porta di legno della camera con molta cautela ed entrata trova Misha ancora avvolto fra le pesanti coperte del letto. Misha non sta dormendo, gli occhi sono aperti e fissano il panorama che é visibile fuori dalla finestra: Il vicinato che fino a poco prima era deserto, si sta piano piano popolando. I bambini che frequentano le scuole delle cittį piś lontane sono giį fuori di casa, per andare a prendere il bus, le madri li salutano dalle finestre delle case e i padri salgono nelle macchine per recarsi al lavoro. 
Polina si sdraia accanto a Misha, che l'abbraccia. I due si amano ma non si sono mai sposati né hanno figli, i genitori di entrambi vivono lontano, nella freddissima Siberia lontani dalle grandi cittį ma immersi nella natura. La famiglia manca sia a Polina che a Misha ma i due hanno deciso per motivi economici di trasferirsi in cittį.
I due amanti si baciano appassionatamente e poi con molta calma escono dalla camera e scendono al piano inferiore per gustarsi la colazione preparata da Polina. Non c'é un buon giorno senza una buona colazione e per Misha i migliori pasti erano quelli preparati dalla sua partner, addirittura si gli occhi del ragazzo si inumidivano a causa delle colazioni di Polina. Non era solo il cibo a rendere questo pasto magnifico, ma anche vedere la sua amata che mangiava con la grazia di una dea. I due si tenevano addirittura per mano facendosi carezze vicendevolmente,il che potrebbe sembrare molto scomodo anche perché i due mangiavano con una mano sola, ma a loro poco importava della comoditį, l'importante é stare l'uno con l'altra. 
Dopo mangiato, il ragazzo si preparava per uscire mentre Polina lavava i piatti. Prima di uscire Misha riscuoteva il suo ultimo bacio della mattinata, per poi augurare un buon proseguimento di giornata alla sua anima gemella. 
Misha prendeva la macchina per dirigersi al suo lavoro, egli era un giornalista e scriveva per una rivista che riportava le cronache sia nazionali che internazionali commentandole. Niente di cosķ straordinario o speciale un lavoro che in molti considerano come normale. Misha pensava la stessa identica cosa quando si fece assumere al giornale, era un lavoro redditizio e dove i pericoli erano pochi.
Pensava male, Misha non si rendeva conto che commentare i fatti di cronaca da un punto di vista allineato a quello del governo voleva dire firmare la propria morte morale mentre commentare i fatti di cronaca da un punto di vista non allineato a quello del governo voleva dire firmare la morte fisica propria e dei propri cari. Misha avrebbe tanto voluto sposare Polina e avere dei figli con lei e tornare ogni natale dai parenti nella fredda Siberia, ma il governo li avrebbe presi tutti come ostaggi in caso di "tradimento" della stampa. Le paure che il ragazzo provava non erano affatto campate per aria, la scomparsa degli oppositori del governo e la persecuzione dei loro parenti erano una pratica in uso ormai da troppo tempo. Se solo qualcuno avesse torto un capello a Polina, Misha se ne sarebbe dato la colpa a vita, figuriamoci se qualcuno l'avesse eliminata. 
Polina conosceva bene la situazione e non usciva mai di casa, se non per qualche minuto il mattino. Non apriva mai la porta tranne per riabbracciare il suo amato. Qualcuno nel quartiere l'aveva vista aggirarsi nel giardino di casa all'alba ed erano cominciate a girare voci sul fantasma di una bellissima giovane, Misha le aveva sentite ma sperava che nessuno l avrebbe mai raccontata in giro o si sarebbero dovuti trasferire per la settima volta da quando erano andati via dalla lontana cittį natale.

*A million voices, Polina Gagarina* https://www.youtube.com/watch?v=jBVY7Glcd84
   
 
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