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Autore: Danielle83    20/03/2015    2 recensioni
" Cosa faremo duranti questi anni, mamma? "
" Aspetteremo, l'attesa aumenta il desiderio. "
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Mi avvio verso Louis, oltre il cordone che indica la strada di non ritorno e mi giro per l'ultima volta.
Lui mi sta guardando. I suoi occhi sono di un verde intenso. Sta piangendo. Come me. Louis mi blocca in un suo abbraccio mentre io continuo a guardare Harry. Niall lo avvolge come Louis con me. Pensa che Harry stia piangendo per la distanza che dovrà sopportare proprio come Louis pensa di me. Tutti sollevano una mano, salutandoci entrambi.
Devo dire che qualcosa su di noi non mi sembrava giusto in questi giorni ma non avrei mai pensato a questo ed è troppo difficile da guardare tutto. Lentamente svaniscono sotto gli occhi di Harry. Mentre penso a quanto mi mancherà in questi due anni.
Ma due anni dopo:
Genere: Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Girl in the Brother's Dark II


1° Capitolo:

- Ma sarà come deve essere.


 
Mi specchio sul riflesso della finestra accaldata dal sole estivo in questo romantico edificio, nonché vecchia casa di Eleanor. Una casa sul lago.
Finalmente è arrivato il suo grande giorno, sposerà l'uomo della sua vita. Mio fratello.
Sono felice che siano riusciti a raggiungere questo traguardo nonostante le pericolosità affrontate. Mi rasserena, più o meno.
Ma vorrei che anche Eleanor si tranquillizzi. E' chiusa dentro quella stanza da ore. Ha mandato via tutti solo perché la truccatrice e la parrucchiera l'hanno abbandonata. Ovviamente, queste due donne non la passeranno liscia. 
E' buffo vedere quelle due damigelle accasciate a terra mentre cercano, insieme alla madre di El, di farla uscire. Poggio il mio bouquet da damigella d'onore sul mobiletto e mi avvicino alla porta. Busso due volte.
Eleanor non risponde. 

" Eleanor, c'è una vittima dell'innocenza qui, posso farla entrare? " - Pronuncio.
Sono parole che ricordano quella volta che la futura sposa qui, mi portò da Cassandra per una trasformazione. Sono momenti di silenzio, è proprio quando penso che Eleanor non aprirà nemmeno questa volta, la maniglia si solleva, aprendo uno spiraglio. Tutte rimangono sorprese e la voce di El si fa avanti da quella fessura:
" Solo tu. " - Pronuncia con tristezza.
Sembra essere in lacrime così mi appresto ad entrare. La luce del sole fa da protagonista in questa stanza candida, rosa e dorata. Ma la spossatezza di Eleanor fa anche la sua parte. E' seduta sulla poltrona, in intimo bianco, con le mani sulla faccia, i capelli bagnati e i piedi scalzi, puntati sul pavimento con disperazione. 
Chiudo la porta dietro di me, sentendo i tacchi dall'altra parte che si allontanano: finalmente si sono arrese. 
" Alzati. " - Ordino avvicinandomi.
Lei non fa nulla, rimane nella sua posizione demoralizzata. La luce del sole è talmente forte, che non ho saputo distinguere l'abito bianco gettato sul letto dello stesso colore, come se fosse un sacco della spazzatura. Eleanor avrà provato a vestirsi da sola, senza alcun risultato. Mi avvicino a lei e l'afferro per il polso, sollevandola da quella poltrona. Lei tiene la testa bassa. La porto fino alla scrivania dove le asciugerò i capelli cercando di tranquillizzarla.
Riesco nell'impresa, legandole anche i capelli per una quasi perfetta acconciatura. Bussano alla porta ed io le prendo la vestaglia per vestirla almeno un pò.
" Si? " - Domando prima di andare ad aprire la porta.
" Servizio Fioraio di Fiducia. " - Sentiamo dall'altra parte.
Mi giro verso Eleanor e le faccio una faccia buffa per lo stupore, lei accenna un sorriso ed è segno che posso aprire la porta. Viene mostrato un enorme mazzo di fiori rossi con una rosa bianca al centro. Un interminabile serie di rose racchiuse in un solo grande mazzo colorito. Lo afferro con entrambe le braccia cercando lo sguardo di Eleanor dall'altra parte del mazzo ma lei non si smossa dalla poltrona e dalla sua tazza di thè. Mi giro e il fattorino mi porge anche un piccolo bouquet bianco con una rosa rosa brillante al centro. Tutti regali di Louis. Poggio l'enorme mazzo sul divano e afferro il bouquet, chiudo la porta e mi avvicino ad Eleanor ballando di felicità per lei. 
Ma lei si allontana velocemente avvicinandosi alla scrivania colma di trucchi. Abbandono il meraviglioso mazzetto di fiori quando capisco che è l'ora di truccare quella cupa ragazza, che non ha capito che è il momento di salire sull'altare. 
La guardo attraverso lo specchio e poi poggio la guancia sulla sua spalla mentre lei sta con entrambe le mani sulla scrivania ed il volto accasciato. 
Lei si dimena allontanandosi:
" Non riesco a respirare!! " - Urla.
Le lacrime le minacciano di uscire mentre il suo corpo reclama aiuto. E' avvilita, proprio oggi. L'ho aiutata a preparare i capelli ed ero pronta anche a truccarla, adesso qual'è il problema? Che non sia pronta?
Si siede sul poggiapiedi e comincia a piangere piano piano, come se non volesse farsi sentire da nessuno. Ho ancora il senso di rifiuto su di me ma capisco che non è mirato nel momento in cui, dalla bocca di Eleanor comincia ad uscire il nome di suo fratello, Tyler. 
Abbasso la testa e penso che una persona come Eleanor sia da biasimare, non riuscirei mai a sposarmi senza Louis al mio fianco. Mi accascio al suolo, poggiando il volto sul suo ginocchio. Lei mi mostra il viso. Stiamo entrambi piangendo e nel vederci, sorridiamo come due stupide. 
Le scosto una ciocca di capelli dal volto e le asciugo una lacrima.
" Lui è con te. " - Pronuncio.
Lei chiude gli occhi come se le avessero bruciato una parte del corpo. Come se stesse soffrendo. Poi inaspettatamente si alza avvicinandosi alla scrivania, di nuovo.
" Toglimi questi occhi tristi e andiamo. Devo sposarmi. " - Dice con sicurezza.

Mi sollevo dal pavimento dando una sistemata veloce al mio abito. Afferro la base per il viso dando sfogo alla mia creatività.

Il suo trucco è risultato veramente leggero e delicato, in contraddizione con la persona che Eleanor ha sempre voluto mostrare.
Ed in un attimo, lei è sulla pedana, col vestito ancora da abbottonare sul retro. Tiene i capelli da un lato permettendomi di abbottonarle tutta la serie di bottoni fissati sul corpetto. Si fissa dallo specchio con uno sguardo quasi sorpreso, è veramente molto bella. E per di più, la scelta del colore del abito delle damigelle, quindi anche mio, è veramente delicato. Rosa noi e bianca lei. Un rosa cipria, un lungo abito in chiffon rosa cipria con dei dettagli argentati, con un bouquet di fiori bianchi.

Infine, Eleanor si avvicina ad una piccola scatolina argentata sul comò. Apre la scatola ed esce una catenina con un ciondolo a forma di goccia blu. 
Si gira verso di me e dopo aver fatto un leggero sospiro, fa piccoli passi fino ad avvicinarsi completamente.
" Tyler trovò questo ciondolo mentre faceva un'escursione subacquea durante la nostra vacanza in Grecia, cinque anni fa. " - Pronuncia con difficoltà.
" Conoscevi già Louis, cinque anni fa. " - Rispondo.
" Per questo non la misi al tempo, non volevo che si rovinasse e con Louis niente resta vivo. " - Enuncia, lasciando scivolare un' altra lacrima su quelle guance rosee.
Ma nel suo volto non c'è dolore, bensì emozione. 
" Con Louis niente resta vivo. "
Una frase che rimbomba pienamente sulla mia testa. Non ha tutti torti, io avrò rischiato di morire più e più volte, anche solo moralmente. Ma il Louis, quello vero, si è fatto avanti in Italia quando eravamo fratello e sorella contro il dolore e la tentazione dello stare lontano dalla persona che si ama e questo, adesso, mi fa pensare ad Harry che probabilmente sarà qui in qualche angolo della casa, o già all'altare come testimone di Louis. Ed oggi sarà la prima volta che lo vedo dopo due anni di assenza. Il cuore mi va in palpitazione e i miei pensieri sfumano alla cruda realtà che mi circonda. Scuoto la testa mentre la porta della stanza si apre: è la madre di Eleanor, Sophie.
" Oh mio dio, amore. Sei deliziosa. " - Pronuncia.
Nei suoi occhi c'è l'orgoglio, nella sua voce c'è emozione. E' il momento di lasciarle da sole, mi sono goduta un bel pò di Eleanor e ne avrò ancora per molto visto che io e Louis andremo a vivere all'edificio1, insieme a lei e gli altri. Lascio che sia la madre ad affrontare gli ultimi minuti di Eleanor prima di essere una moglie e lascio che sia lei a metterle il ciondolo del fratello.
Mi dirigo nel corridoio esterno,
 chiudo la porta e afferro il mio bouquet lasciato prima sul mobiletto. Percorro il corridoio con i miei rumorosi tacchi argentati in cerca del giardino, dove verrà celebrata la cerimonia. Giro l'angolo e dall'altra parte di un'altro lungo corridoio c'è lui.
La sua sagoma. Fermo, intento ad utilizzare quel maledetto cellulare. Mi nascondo dietro il muro e lo osservo. Ho le gambe che minacciano di cedermi. Sono passati due anni ma la sua bellezza e la sua eleganza non sono cambiate per niente. Vorrei correre tra le sue braccia. Vorrei stampargli un bacio su quelle calde e dolcissime labbra ma ripenso all'ultimo nostro giorno e tutta la mia voglia sparisce con le motivazioni di star ancora lì dietro, nascosta. Decido di uscire proprio nel momento in cui una ragazza, una sconosciuta vestita con un abito viola, lo afferra per mano dicendogli che Louis lo sta aspettando sull'altare.
In un attimo, il pavimento è più alto di me e i muri dorati improvvisamente grigi. Mi ha già dimenticato.
Cammino con difficoltà ed una figura nera è davanti a me. Non riesco a capire chi è, faccio dei respiri profondi, sbiadendo la sagoma e mostrando Liam.
Cado tra le sue braccia.
" Pam, Pam, che hai? " - Pronuncia lui.
Scuoto la testa e fingo un sorriso.
" Non è il momento per sentirsi male, tuo fratello sta per sposarsi, le damigelle sono pronte per percorrere la navata! " - Dice deciso e divertito.
Mi afferra per mano e mi trascina insieme alle altre damigelle quando noto di sfuggita che Harry è entrato in scena, senza rendersi conto che io sono proprio qui, dietro di lui. La ragazza in viola, è di spalle dall'altra parte della stanza, intenta ad uscire per andarsi a sedere. Mi unisco alle altre ragazze, vestite tutte di rosa sembriamo un grande confetto fiorito. Liam mi stampa un bacio sulla fronte e segue Harry. Scorgo lo sguardo verso la navata. Harry è di spalle con il suo smoking che lo delinea perfettamente. La prima damigella parte dietro Liam mentre all'altare già si trovano Zayn e Niall. Harry giunge lì con loro e si gira verso noi, così io mi nascondo. Ma anche quando le altre due damigelle andranno, tutti gli occhi saranno puntati su di me. Tutti. Parte l'altra e in un attimo cerco di capire cosa devo fare. Ho dimenticato anche come si cammina, non vorrei mai cadere qui e adesso. Finalmente un briciolo di tranquillità mi prende alla sprovvista, Eleanor è arrivata.
Suo padre la tiene a braccetto e lei è raggiante come non mai. Non mi accorgo che è il mio momento per andare. 
Non sarò caduta ma ho fatto la brutta figura nel accorgermi dopo quand'era il mio momento. L'altare è un romantico gazebo, di legno bianco. Di fronte esso una serie di sedie dello stesso colore, contornate da dei fiocchi rosa e tra una serie e l'altra, un lungo tappeto bianco che funge da sfilata. Cammino a testa bassa un pò imbarazzata ma sembra essere più forte di me così rivolgo il timido sguardo ad Harry. Lui non mi guarda, sussurra una cosa nell'orecchio di Niall ed i due sorridono insieme. Mentre cammino, spero che lui mi guardi ma non riesco a capire perchè non lo fa nemmeno per sbaglio. Mi rassegno ed in un attimo, sono un pò demoralizzata ma ci sono degli occhi che non smetteranno mai di tenermi protezione: 
Louis, bello come il sole. Con i capelli sparati in sù e la tonalità nera del suo abito che accompagna il bianco ed il blu. Il suo sguardo fiero, mi sorride, tenendo le braccia lungo il corpo. Il suo nervosismo è percepibile ma posso anche udire la sua fermezza. 
Dietro di me entrano i due pagetti: Daniel, adorabile nel suo abito blu ed Taylor, la cuginetta di Eleanor.
Salgo lo scalino per raggiungere l'altare. Tutti sorridono nel vedere i due bambini camminare uno di fianco all'altro ma il mio sorriso è ostacolato dal pensiero che dall'altra parte c'è Harry. Scorgo di nuovo lo sguardo verso quest'ultimo ma tutti vengono distratti dalla sposa, anche lui.
Eleanor è entrata. La guardo anche io. Il suo lungo e fine abito delicato si trascina fino a noi. Louis è pienamente contento e quando finalmente lei giunge accanto a lui, lo sguardo di Harry è su di me attraverso le sagome dei due sposi. Ha gli occhi tristi e non riesce a staccarmeli gli occhi di dosso, il che m'innervosisce parecchio. La mia mano trema da sola facendo vibrare anche il bouquet quindi cerco di distrarmi guardando le panche con gli invitati.
Mamma e papà sono in prima fila. La mamma è bellissima, i suoi corti capelli che sfiorano il suo delicato abito beige ed il suo sguardo fiero mentre cerca di scacciar via qualche lacrima con il suo fazzoletto mentre papà sta seduto accanto a lei, avvolgendola in un suo abbraccio con lo sguardo fisso su di me.
Mima con le labbra la parola "Meravigliosa", scatenando un vero sorriso in me. Nella panca dietro la loro, ci sono Anthony, Mike e Cornelia. Non è facile distinguerli, visto la loro abitudine nel vestirsi elegantemente. Soprattutto Mike, sempre vestito in giacca e cravatta. Dall'altra parte c'è Dario, che mi saluta con la mano, mandandomi un bacio. Gli sorrido facendo finta di afferrare il bacio e stamparlo sul cuore.

" E vi dichiaro, marito e moglie. Puoi baciare la sposa. " 
Louis afferra dolcemente Eleanor per i fianchi e le da un casto bacio sulle labbra mentre tutti si alzano per esultare ed applaudire. Eleanor e Louis si allontanano per far qualche foto mentre io sono sotto il braccio di mio padre che mi porta dai parenti per far vedere quanto è cresciuta sua figlia.
Mentre mi sovraccarico di complimenti, lo sguardo di Harry è inevitabile. Non riesco a concentrarmi sulle parole dei miei zii che noto Harry parlare di nuovo con quella ragazza, in modo molto sciolto e confidenziale. Mi allontano dai complimenti decidendo di andar a prendere qualcosa da bere.
" L'alcool fa male, ricorda. " - Pronuncia Zayn contro il mio orecchio.
Gli butto le braccia al collo, abbracciandoci. Ha le braccia più impostate, i capelli più lunghi e la barba folta. Mi do qualche secondo per ammirarlo, confessandogli di vederlo davvero in gran forma. Lui sorride, con quel suo modo delizioso, e ricambia il mio complimento dicendo che anche io sono davvero carina. Avvampo e gli faccio spazio nel tavolo dell'aperitivo. Lo vedo afferrare un bicchiere di alcolico per poi rivolgere lo sguardo a me.
" Io non riesco a capire perché non siamo riusciti a vederci durante questi giorni. " - Domanda.
Per lo più è stata una scelta personale, non ero pronta per rivederli tutti, ma ho anche sbagliato nel vederli tutti adesso perché non ho il tempo di metabolizzare il fatto che i ragazzi sono qui. Che Harry è qui.
Scrollo le spalle e fingo un sorriso.
" Pam, questo finto sorriso deve smetterla di predominarti proprio oggi. " - Confessa per poi avvicinarsi ad una serie di amici di Louis lasciandomi con il bicchiere in mano.
Lui conosce il mio vero sorriso, l'ha anche vissuto sulle sue labbra. Mi allontano anche io e nel farlo, noto che Louis e Eleanor sono lontani, vicino al lago in posa mentre mio cugino Stewart, fotografo di mestiere, fa loro delle foto. Sorseggio il mio cocktail e sento una presenza accanto a me.
Liam l'ho visto.
Zayn anche.
Non rimane che Niall. 
Mi giro, sorridendo. Non è Niall.
" Finalmente questo giorno è arrivato. " - La sua voce roca mi colpisce.
Rimango di pietra per un paio di secondi per poi riprendere possesso del mio corpo. Mi irrigidisco, emetto un semplice mugolio come risposta.
" Come stai? " - Chiede lui.
Annuisco, allontanando il bicchiere dalla bocca. Il mio labbro sta tremando dal nervosismo così decido di bloccarlo in un morso. Lui distoglie lo sguardo da me. So bene l'effetto che questo fa su di lui.
" Ho sempre pensato che il rosa ti stesse bene ed ho sempre avuto ragione. Ho sentito molte persone parlare di quanto fossi bella, persino quel Dario. " - Pronuncia alludendo al fatto che Dario gli abbia sempre dato fastidio perchè crede ci provi con me.
" Il rosa? Strano, pensavo ti piacesse il viola. " - Dico, alludendo invece a quella ragazza di prima.
Lui inarca un sopracciglio e sibila un suono di sorpresa. Poi si guarda indietro. Visto che non mi sta guardando, decido di guardarlo. Noto che sta cercando qualcuno tra la folla così mi giro anche io. Finalmente la ragazza vestita di viola spunta e sta parlando con Liam. Sbuffo ma quando la mia vista diventa più nitida, mi rendo conto che quella ragazza è Gemma, la sorella di Harry. In un attimo, vorrei essere un coniglio, scavarmi una buca e sparire sotto la terra. Mi giro cercando di non farmi accecare dal sole che sta ormai tramontando, supplicandogli di portare con se la mia brutta figura, che tra l'altro Harry ha ben percepito. Nasconde le sue risate dietro il bicchiere rimanendo accanto a me.
" Non sei cambiata per niente. " - Pronuncia, ridendo ancora.

Che frase nostalgica. Se non sono cambiata allora sono come due anni fa e due anni fa ero succube di Harry. Come adesso, è proprio vero, non sono cambiata per niente. Mi giro, fulminandolo con gli occhi.
" Ti piacerebbe se cambiassi, non è vero? " - Domando.
Lui diventa subito accigliato, la sua gioia effimera sparisce ed io continuo a guardarlo.
" Di cosa stai parlando? " - Chiede con un filo di voce.
Sibilo un "certo" sarcastico in aria e mi giro, per non guardargli più quei maledetti occhi verdi che solo Dio sa qual'è angelo li abbia formati per lui. Per me. Quegli occhi che mi guardavano con la forza di mandarmi in diverse orbite in un minuto. Quegli occhi che mi facevano sentire l'amore nella pelle. Non so a cosa credere, non posso pensare che lui mi voglia ancora perché sarebbe solo volere, e non amare. Non posso accettare di amare per entrambi come due anni fa. 
Alzo l'orlo del vestito e mi allontano, lasciando Harry lì, per prendere posto per la cena. Il buio prevale su tutto ma le lanterne, le candele e i candelabri vengono accesi così da rendere il tutto più candido e leggero.
Arriva la prima portata ma a me è passata la fame. Sposto il filetto di manzo della seconda portata con la forchetta mentre mio padre si avvicina per parlarmi.
" Pam, non hai mangiato nulla, cos'hai? " - Domanda dolcemente.
Mi giro, guardando Harry mentre beve qualcosa, sotto le solite risate di Niall. Ricambia con una risata per poi guardare me, che decido di rigirarmi di nuovo.
" Tesoro, ti è venuto il ciclo? " -  Chiede inopportunamente mia madre.
Non capisco quale sia il suo problema, le sembra il momento per chiedermi certe cose? Mi alzo, lasciando il tovagliolo sulla mia sedia per allontanarmi. Passo di fronte il tavolo di mio fratello.
" Pam. " - Pronuncia lui.
Mi fermo, inspiegabilmente, nonostante il nervosismo, non mi va di piangere proprio davanti a Louis anche se è di lui che ho bisogno. Adesso che è un uomo sposato cosa farà? Ci sarà sempre per me? Mi affretto a rispondere ma vengo interrotta dall'uomo al microfono:
" Louis, Eleanor, è appena giunta una comunicazione, sembra esserci una sorpresa per voi. " - Enuncia.
Louis si alza, passando davanti a me mentre il cameriere si fa avanti con un carrello e sopra una cloche d'argento.
Tutti i parenti applaudono ignari mentre il tavolo di Liam e quelli a seguire sono tutti seri e diligenti. Louis più di loro ed Eleanor, più preoccupata di tutti. 
Non è una sorpresa programmata, cosa che le due guardie all'ingresso avrebbero dovuto evitare. 
Louis lancia un'occhiata a Liam che mette in scena un applauso finto a tempo. Eleanor raggiunge il carrello quando questo raggiunge mio fratello. Insieme sono intenti ad alzare il coperchio. Tutti allungano il collo per vedere e dentro la cloche.. c'è una foto. Una foto con una cornice, il tutto rivolto verso il basso.
Louis l'afferra, girandola.
Il mio respiro si smorza e la pelle dei due neo-sposi diventa sempre più bianca. 
Fa male, fa male alla mente. Non capisco cosa stia accadendo attorno a me.

 
Giro la testa e la mia attenzione si rivolge verso una cornice appesa sul muro. Più mi avvicino più ho come una sensazione. Sensazione di aver già visto quelle persone. Mi avvicino ancora.
" Devi andare di nuovo dal tuo amico, forza. " - Ordina.
Sono presa dalla foto per considerarlo. Giungo davanti essa ma i suoi passi di Jhonny si avvicinano decisi.
" Vai via. " - Dice serio.
Mi afferra per le braccia e mi tira via ma io ho già squadrato quella foto da cima a fondo. Mi fermo prima che lui mi butti fuori dalla porta.
" Chi sono quelli? Chi sono??? " - Chiedo insistente, dimenandomi.
" Che cazzo vuoi? Esci. " - Dice, cercando di afferrarmi.
" Hai una foto con Summer, sua madre ed i suoi fratelli! Summer è la mia migliore amica! " - Rispondo, spaventata.
Jhonny ha una foto abbracciato alla famiglia di Summer. 

Scuoto la testa. E quella foto adesso è qui. Vista per la prima volta, due anni fa, nello studio di Jhonny, adesso è qui. Al matrimonio di Eleanor e Louis, sotto forma di "sorpresa". Che non sia mai finita? 
L'uomo col microfono si avvicina a Louis chiedendogli chi siano quelle persone. Lui non riesce a rispondere.
" Sono vecchi amici di famiglia partiti per l'America anni fa, ci sarebbe piaciuto averli qui ma evidentemente non è possibile. " - Risponde Eleanor coraggiosamente e affrontando tutti con un finto sorriso. Il cameriere va via con il carrello, l'uomo torna a far risuonare la musica e Louis, sconvolto, torna a sedersi con la foto in mano. Mi avvicino, strappandogliela da sotto il naso.

" Ci penseremo più tardi, goditi tua moglie. " - Rispondo, affrettandomi ad allontanarmi da quel tavolo.
Mi nascondo nel bagno osservando quell'immagine. Il sorriso di Summer in quella foto è lucente più di tutte queste luci ed il che è straziante. Tolgo la foto dalla cornice la infilo dentro la borsa. Alzo lo sguardo verso lo specchio, mi sistemo il ciuffo e mi appresto ad uscire tornando al mio tavolo. Ma uscendo dal bagno, mi trovo Harry appoggiato sul muro accanto. Mi fa prendere un colpo. Si avvicina mentre io mi allontano.
" Harry, non ora. " - Lo supplico.
" E quando? Quando parleremo? " - Domanda.
" Non è il momento, non hai capito cos'è successo? " - Chiedo.
Lui si avvicina delicatamente.
" Per me e te è sempre il momento sbagliato. Abbiamo fatto l'amore il giorno prima di andare da Jhonny. Hai detto di amarmi prima di andare in Italia per due lunghi anni. " - Pronuncia.
" Esatto, e credemi che se avessi saputo che la tua risposta era un grande un silenzio, non te l'avrei mai detto e sarei partita lasciando le cose come tu hai stabilito che fossero. " - Rivelo.
" Adesso ti stai pentendo di tutto? " - Chiede.
" Non mi pento di nulla, Harry, ma vorrei fosse andata diversamente! " - Dico, portandomi le mani tra i capelli.
" Cosa vuoi che faccia? " - Il suo tono di voce si alza, per fortuna che siamo isolati.
E l'evidentente stress di entrambi è dovuto dal fatto che la famiglia di Jhonny è tornata. 
" Non farmi innamorare ancora di te. " - Pronuncia dolorante.
Alzo lo sguardo.
" Non farm...Harry! Cosa?! " - Domando esausta.
" Tutte le volte che cerco di starti lontano, tu mi guardi ed io ci ricasco. " - Rivela.
" Adesso sarebbe colpa mia? " 
" Non intendo ques... " - Lo interrompo.
" Harry. Non so cosa intendevi ma se c'è una cosa che so è che ti vedo lontano e in un istante sono di nuovo nella tua trappola quindi quella che cerca di allontanarsi ma che ci ricasca dopo solo un tuo sguardo, sono io! Perché tu mi sembri sereno! "
" Tu non hai minimamente idea di quanto sia stato difficile starti lontano questi due anni! " - Rivela.
Mi tiro indietro i capelli e mi allontano esasperata.
" Per cosa!? Portarmi a letto?! " 
Merda. Non posso credere di averlo detto davvero. La mia paura è diventata una rivelazione. Doveva rimanere una mia cosa mentale ed invece è arrivata all'orecchio di Harry. Lo stesso Harry che adesso è di fronte a me, con lo sguardo torvo. Le sue spalle rigide tirate in sù ed il suo corpo distante.
" No, aspetta.. " - Cerco di spiegarmi il mio errore ma lui mi blocca.
" Non. Una. Sola. Parola. Io non ti avrò rivelato i miei sentimenti ma tu li hai espressi anche fin troppo liberamente. " - Dice, andandosene via.
Mi siedo su una panchina di marmo, proprio accanto alla porta del bagno e mentre tutte le ragazze entrano ed escono truccate meglio di prima, il mio trucco cola via, insieme alle mie lacrime.

 
 
  
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