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Autore: Ystava    20/03/2015    2 recensioni
Capitoli corti, tutti già pronti, li pubblicherò a distanza di pochi giorni l'uno dall'altro.
Dopo la 2x16, la vita va avanti per tutti i personaggi. Uno sguardo a cosa succede, alle novità, agli eventi che li porteranno a incontrasi di nuovo.
Naturalmente è tutto frutto della mia immaginazione, non c'è nessun elemento spoiler della terza stagione.
La storia riguarderà tutti i personaggi e le loro relazioni (d'amore, amicizia o altro) ma sarà incentrata su alcuni in particolare, e condurrà al Bellarke.
Genere: Avventura, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Bellamy Blake, Clarke Griffin, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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postS2_2 "Le leggi cambieranno" - Kane

Il campo non si chiamava più Camp Jaha, ma The New Ark. Trasferirsi al Mount Weather non era stato mai preso in considerazione, anche se sarebbe potuta sembrare la mossa più intelligente. I 42 sopravvissuti alla prigionia soffrivano al solo sentir nominare quel luogo, e anche gli altri non erano entusiasti all'idea di vivere tra mura che avevano visto tali atrocità e così tanti morti. Addirittura Jasper non aveva dovuto affatto aprir bocca per convincerli a rimandare la missione di recupero dei beni utili. Quando era tornato, era stato Kane il primo a dirgli che avrebbero aspettato altro tempo. Erano giorni tranquilli, e non sentivano l'urgenza di appropriarsi di altre comodità. Nessuna fretta, anche perchè i lavori di miglioramento al campo occupavano loro molto tempo ed energie.
Quella che un tempo era stata una stazione dell'Arca e che ora fungeva da quartier generale, da ospedale e da magazzino, era stata rinominata Base. Il "recinto" era stato allargato e intorno alla Base erano state piantate tende di ogni misura. Nessuno aveva una sistemazione propria. In una delle tende più vicine alla Base vivevano Bellamy, Lincoln, il signor Miller, il figlio Nathan, e Monty. Accanto c'erano Octavia, Monroe e Harper. Erano le due tende più grandi e più trafficate, perchè tutti i ragazzi guardavano ancora a Bellamy come punto di riferimento, e non c'era giorno in cui non passassero da quelle parti anche solo per sincerarsi coi loro occhi che non li aveva abbandonati, come invece aveva fatto Clarke.
Jasper viveva con un paio di altri ragazzi in una delle tende più distanti dalla Base, ma non lo si vedeva quasi mai. Da quando era tornato dal Monte la situazione era leggermente migliorata, ma non aveva ancora rivolto la parola a Bellamy o Monty, nonostante questi ultimi due avessero provato ad aggiustare le cose. Ma si potevano davvero aggiustare?
Jackson aveva un letto fisso nell'infermeria, e così anche Abby. Anche Raven viveva in un letto del piccolo ospedale, ma non per scelta. Era quella che aveva subìto più danni, sia alla gamba che con il prelievo del midollo. Non era ancora in grado di camminare. Wick non aveva trovato una sistemazione permanente, perchè per il momento dormiva su un materasso ai piedi del letto di Raven. Anche Kane viveva nella Base, accanto al magazzino dove conservavano le armi.
Due giorni dopo il ritorno di Jasper dal Monte, Kane ed Abby radunarono tutti nello spiazzo davanti alla Base. Salirono su un palchetto improvvisato.
Abby si reggeva in piedi con un bastone, e sorrideva lievemente. Il prelievo del midollo e la perdita della figlia l'avevano definitivamente spossata. Non era rimasto più nulla della donna che sull'Arca aveva lottato per il progetto dei Cento con tutte le proprie forze. Ora se ne stava in silenzio. Kane, invece, sollevò in aria un braccio. Stringeva tra le dita la spilla da Cancelliere, e la mostrava a tutti. Toccava a lui parlare.
"Da oggi, non ci sarà più un Cancelliere" disse a voce alta, per farsi udire da tutti. Cominciò a diffondersi un mormorio.
Bellamy fece un passo avanti, le braccia incrociate al petto, le sopracciglia corrugate, l'attenzione al massimo. Lincoln e Octavia, al contrario, se ne stavano un po' in disparte. Non sarebbero rimasti a lungo a vivere al campo. Avevano intenzione di tornare nella vecchia casa di Lincoln, che non era molto lontana da lì. Sentivano di dover prendere le distanze, ma continuando a sentirsi parte di quella gente. Ci sarebbe voluto del tempo prima che potessero trovare il loro posto nel mondo, ma lo avrebbero trovato insieme. Anche Jasper assisteva distaccato. Wick, al contrario, stava in piedi accanto a Bellamy, stringendo tra le braccia Raven, che aveva categoricamente rifiutato di perdersi la riunione.
Kane si schiarì la voce, abbassando il braccio. "Inutile dire che i tempi sono cambiati, da quando nello spazio avevamo bisogno di un Cancelliere che facesse rispettare la legge. Ed era una legge molto severa... troppo." Scambiò uno sguardo con Abby, poi continuò. "Le leggi cambieranno." Di nuovo un brusio rischiò di coprire le sue parole, ma il silenzio fu riportato in fretta. "Non ci sarà più un Cancelliere a farle rispettare, e a decidere cosa è giusto e cosa è sbagliato, non sarà più una sola persona a fare le scelte che riguardano questa nostra comunità." Alzò ancor di più la voce. "I Cancellieri saranno tre, ed avranno pari potere decisionale, e pari autorità."
Bellamy e Raven si scambiarono una rapida occhiata. Il mormorio crebbe e una voce si levò sopra le altre. Fu il signor Miller a parlare. "Chi si unirà a te e ad Abby?" Quasi urlò per farsi sentire da tutti. E molti dopo di lui ripeterono la domanda, incuriositi.
Kane restò sorpreso per un attimo. Non si aspettava che tutti dessero per scontati lui ed Abby come primi Cancellieri, che non avessero nulla da obiettare, che lasciassero a loro la parola sull'ultimo Cancelliere. Ma forse non era poi così strano. Lui ed Abby avevano fatto del loro meglio sull'Arca, e avevano salvato le persone che si trovavano lì. Clarke e Bellamy avevano salvato i Cento, e successivamente anche tutti loro, e lui ed Abby li avevano appoggiati ed aiutati. Nonostante tutto ciò che era accaduto, avevano fatto un buon lavoro, e la gente si fidava di loro. Oppure, dopo quel che Clarke e Bellamy avevano dovuto fare nel Monte, si erano resi conto del peso del prendere decisioni, si erano resi conto che lasciare  il dovere nelle mani degli altri era più facile. Perchè opporsi?
Marcus lanciò un'occhiata alla collega, e le fece un piccolo sorriso, poi guardò il signor Miller, e fece vagare lo sguardo su tutti i presenti, fino a posarlo su una persona in particolare, che stava proprio di fronte a lui.
"Bellamy Blake" disse Kane, e non ebbe bisogno di urlare, perchè negli ultimi secondi si erano zittiti tutti, in attesa.
Il ragazzo non fece non piega. Tutti lo fissarono. Dopo quella che parve un'eternità, rispose: "Ci penserò."


Nota dell'Autrice: In questo capitolo sono passati 5 giorni dalla sconfitta del Monte. Uhm... che dire? Spero vi sia piaciuto :) Il prossimo capitolo è già praticamente pronto e arriverà a breve :) Grazie a tutti quelli che seguono questa storia, mi fa davvero piacere che vi abbia incuriositi <3
Y**
   
 
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