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Autore: Lady_purosangue    20/03/2015    1 recensioni
L'amore è un sentimento contrastante, fatto di sofferenza e felicità; è questo Ignis lo sa.
La sofferenza di sua madre l' ha portata a diventare molto più forte di quello che è, e anche questo determinerà la sua grande scelta:
Intrepidi o Eruditi?
Amicizia o famiglia?
Libertà o prigionia?
Leggendo scoprirete questo ed altro.
LA STORIA È AMBIENTATA LO STESSO ANNO DELL'INIZIAZIONE DI QUATTRO ED ERIC.
Genere: Drammatico, Guerra, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Eric, Four/Quattro (Tobias), Shauna, Tris, Zeke
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prologo



Un nuovo inizio



Tutto si supera...basta non fermarsi

Anonimo


" Sono più di dieci anni che aspetto questo momento.
Finalmente sarò libera di scegliere quello che vorrò essere, e io non ho nessun dubbio.
Diventerò un' INTREPIDA.
Non mi interessa se la mia famiglia mi considererà come morta, ma io non ci posso fare niente; l'ho sempre saputo che non sarei restata qui.
Mi sento fuori posto, odio dover discutere di scienza, letteratura o qualunque altra cosa.
Sono una ribelle, amo l'azione, adoro quella sensazione tra l'ansia e il divertito che si prova ogni volta che salto da un treno in corsa.
Eric dice che siamo nati per essere intrepidi, siamo drogati d'adrenalina e non potremmo fare altro che metterci nei guai.
Forse ha ragione, forse noi siamo delle anime libere che nessuno può domare.
Domani la mia vita cambierà, ne sono sicura, diventerò una persona migliore"

Il suono del telefono mi porta alla realtà.
Alzo lo sguardo ma non mi muovo dal divano, so esattamente chi sta chiamando, è sempre così.
Una sera si e l'altra no, mi ritrovo a cenare da sola.
Dara esce dalla sala da pranzo e alza la cornetta.
I capelli color del grano sono raccolti dietro la testa come sempre, gli occhi color cioccolato mi guardano con tristezza e comprensione, ma ai lati della bocca pallida si formano due pieghe che somigliano ad un sorriso.
Sono così persa nei miei pensieri che nemmeno mi rendo conto che poggia la cornetta; scuoto la testa per togliermi quell'espressione inebetita dal volto e quasi mi viene da ridere se penso a come dovevo essere pochi secondi fa.
" anche questa sera sei da sola. Tuo padre è in riunione mentre tua madre è bloccata in redazione " dichiara sedendosi sul divano e mettendomi una mano sulla spalla.
Una risata amara mi affiora alle labbra poi aggiungo pacata: " per meglio dire mio padre sta avendo effusioni amorose con Jeanine, mentre mia madre gira per le strade ubriaca e senza meta. "
Dara allontana la mano dalla mia spalla e afferma: " mi dispiace ma devi andare a casa. Cara è al lavoro e Will è a casa da solo, non voglio rischiare che bruci casa per mangiare."
Un sorriso compare sulle mie labbra e due fossette si formano ai lati della bocca.
Dara si alza e mentre sta per uscire dalla porta scatto in piedi e l'avvolgo in un abbraccio.
Dopo alcuni secondi aggiungo: " mi mancherai ", i miei occhi argento sono pieni di lacrime ma nessuna goccia salata bagna le mie guance rosate.
Piangere significa essere deboli.
Deboli essere come mia madre.
E io non sono come mia madre.
" ti ho sempre considerato come una madre " aggiungo.
Si allontana leggermente da me e, accarezzandomi i capelli platino, risponde: " da questo devo desumere che hai fatto la tua scelta. Ero sicura che te ne saresti andata; questo posto non ha mai fatto per te"
Respiro il profumo di lavanda che impregna i suoi vestiti, poi mi allontano e guardandola negli occhi le chiedo: " mi verrai a trovare? "
" certo " risponde con la voce dolce che solo una madre può avere.
Mi stacco da lei e poi le dico ridacchiando: " vai da Will o ti ritroverai con un forno come casa! "
Sorride e due profonde rughe le solcano la guancia.
Si volta e sento i suoi passi leggeri percorrere il corridoio, poi il portone si richiude.
Mi siedo al tavolo da pranzo; non ho fame ma mi costringo a mangiare del pesce, mentre alla televisione trilli la voce di una presentatrice che espone le novità del giorno.
Dannati Eruditi!
Ma perché non trasmettono cose più interessanti, come serie tv poliziesche o incontri di pugilato?
E soprattutto, perché mangiano SOLO pesce?
È da quando sono nata che mi nutro di animali aquatici, capisco che avendo fosforo facciano bene alla mente, ma ormai ci manca poco che metto pinne, branchie e inizio a nuotare nel lavabo.
Incomincio a ridere a crepapelle immaginando il mio volto appiccicato ad un corpo di pesce.
Dai pensieri deliranti che mi girano in testa capisco che è meglio andare a riposare.
Spengo la televisione e salgo velocemente le scale Mi sdraio sotto le coperte in seta azzurra ma sono troppo agitata per addormentarmi, mi giro e rigiro nel letto fino a quando mi accorgo di essermi aggrovigliata in un bozzolo di coperte che mi fa assomigliare ad una falena che nasce.
Mi alzo e appoggiandomi alla parete guardo la città fuori dalla finestra; è passata mezzanotte e tutte le luci sono spente, tutte tranne quella del quartiere degli Eruditi.
Secondo Jeanine non dobbiamo perdere nemmeno un minuto a nostra disposizione per le ricerche scientifiche e letterari, ma a me sembra una grande scorrettezza nel confronto delle altre fazioni; insomma, gli Intrepidi potrebbero festeggiare tutta la notte mentre allo scoccare del dodicesimo rintocco devo smontare baracca e burattini, ma non sono i soli, per esempio i Pacifici riderebbero e strimpellerebbero i loro benjo più a lungo o i Candidi discurerebbero di leggi; ma questo non è possibile.
Da un' anno a questa parte, cioé da quando Attila II - alias Jeanine Matthewe- è salita al potere tutto è cambiato.
Gli Eruditi stanno prendendo più potere rispetto alle altre fazioni, ma la cosa peggiore è che nessuno sembra accorgersene.
Sento il portone aprirsi, deve essere mia madre.
Mi stendo chiudendo gli occhi.
Sento i suoi passi leggeri salire le scale, singhiozza, ma si sforza di fare meno rumore possibile; è successo ancora, mio padre l'ha ferita di nuovo, giuro che un giorno gliela farò pagare.
La porta della camera si apre e un filo di luce mi stuzzica gli occhi ma mi sforzo di restare immobile.
" Buonanotte piccola mia. Domani fai la scelta giusta." Sussurra mia madre dandomi un bacio sulla fronte.
L' odore di alcol penetra nelle mie narici, è così forte che faccio fatica a respirare.
Delle lacrime salate mi cadono sulla pelle, la porta si richiude e scaccio via le gocce salate, poi mi giro dall'altra parte.
Elimino ogni ricordo dalla mente e dopo poco entro in un sonno profondo.

   
 
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