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20:30 di sera. Il telefono squilla in casa Stilinski.
'Pronto?'
Risponde uno Stiles accigliato mentre sorride a Malia, la sua fidanzata.
'Stiles?! Sh non dire niente.'
L'espressione del ragazzo da accigliata si trasforma in preoccupata
mentre fa segno a Malia di aspettare e si chiude in bagno.
'Lydia?'
Bisbiglia per non farsi sentire come gli aveva ordinato la voce al telefono.
'Sì.'
Risponde la ragazza ridacchiando.
'Che succede?'
'Temo.'
Un'altra risata.
'Di aver esagerato con la vodka questa sera.'
Questa volta un ridacchio ancora più acuto.
Stiles sbatte la testa contro la porta del bagno (facendosi anche male).
'Dove sei? Io e Malia ti veniamo a prendere.'
'Nono, non le dire niente.'
Bisbiglia Lydia. 'La tua.' Un sospiro.
'La tua fidanzata non mi sta molto simpatica.'
Ecco un'altro sogghigno.
Poi si sente come un tonfo e dal altoparlante del telefono si percepisce un
'Ahia il culo!'
Dopo degli strani rumori, segno che Lydia era caduta e si stava rimpossessando del suo iPhone.
'Sono al Ministry Of Sound. Per favore vienimi a prendere.'
Dopodiché la chiamata viene chiusa e uno Stiles più confuso (e preoccupato) che mai esce dal
bagno.
'Allora chi era?'
La voce di Malia sovrasta i pensieri del ragazzo.
'Scott.'
Risponde d'istinto.
'Mi ha chiesto aiuto con matematica. Sai, per il compito di domani.'
Un respiro più prolungato.
'Gli ho promesso che sarei andato da lui.'
E un altro.
'Adesso.'
'Vengo anche io.'
Risponde la bruna già intenta a prendere la sua roba.
'No!'
Esclama di fretta Stiles.
'Non per offendere. Ma non penso che saresti molto d'aiuto.'
Malia imita un ringhio ma Stiles continua subito
'Sta qui non ci vorrà molto tempo. Quando tornerò guarderemo il film.'
La ragazza coyote lo osserva un attimo e poi si risiede sul divano.
'Va bene. Ti aspetto.'
Finge un sorriso.
Il ragazzo prende le sue cose e si catapulta nella sua jeep blu.
Lydia non capisce se nel locale ci sia del fumo che le annebbia la vista o se più semplicemente è la sua vista, quella annebbiata.
Non ha riflettuto sul chiamare Stiles.
In fatti adesso si sta chiedendo il perché: avrebbe potuto chiamare tranquillamente Scott o Kira.
Ma senza esitazioni ha deciso di chiamare Stiles.
La biondo fragola, che ormai è ubriaca, decise di non mentire più a se
stessa: lei ama Stiles.
E le manca: lui, il suo profumo, le sue attenzioni.
Non che Stiles non la calcoli, ma con l'arrivo di Malia si è sentita come messa in secondo piano.
Non è più la prima, e Lydia odia essere seconda.
Così quando le si è presentata l'occasione lo ha subito chiamato.
Stiles parcheggia alla bell'e meglio la sua jeep entrando in fretta nel locale.
La trova seduta su uno sgabello, quasi stravaccata sul bancone.
Ma anche in quella posizione Stiles riesce a vedere un non so che di aggraziato e leggero.
Proprio in quel momento Lydia si gira mostrando il suo visino d'angelo che presto assume
l'espressione di un sorriso notando l'arrivo di Stiles nel locale.
'Ehi!'
Esclama alzandosi dal bancone e cercando di reggersi in piedi.
Stiles non perde tempo ad andarle in contro per sorreggerla evitandole una rovinosa caduta.
'Sei venuto allora!'
Ed ecco un altro sorrisone.
'Pensavo che non saresti più venuto.'
Poi uno sbadiglio seguito da una risata.
'Non lascerei mai un'amica in difficoltà.' Risponde il ragazzo cercando di evidenziare
la parola amica ripetendosela anche in testa.
“Siete solo amici. Niente di più.”
Lydia sembra intristirsi un po'.
Ma Stiles fa finta di non notarlo.
'Andiamo a casa, avanti.'
Riprende poi circondando con un braccio il fianco di lei e lasciando che poggi la sua testa nell'incavo del suo collo.
Entrati in macchina (non con poche complicazioni) Stiles inizia a parlare.
'Allora come ti è venuto in mente di ubriacarti? Di giovedì oltretutto.'
La ragazza fa una smorfia.
'Ehi!ehi!ehi! Non urlare.'
Il ragazzo sembra calmarsi così Lydia riprende.
'Ero con degli amici, ma loro poi se ne sono andati e io sono rimasta da sola. E non sapevo chi chiamare.'
Stiles sospira e Lydia accenna un sorriso.
'Meno male che ci sei tu!'
Esclama poi incrociando le sue dita con quelle del ragazzo che ama.
Per il tempo che ci volle per arrivare a casa Lydia si addormenta.
Stiles spegne il motore e rimane un attimo a fissarla.
La luce della luna illumina il suo viso pallido facendola sembrare ancora più dolce e indifesa di quanto lo sia in realtà.
Avvicina piano la sua mano al volto della ragazza, il tempo di accarezzarle una guancia e di sentire la morbidezza della sua pelle.
Poi un pensiero gli invade la mente:
“Malia”.
La sua fidanzata è a casa, probabilmente arrabbiata e stufa di aspettare il suo ragazzo.
Stiles decide che deve muoversi, ma allo stesso tempo non vuole fermare quel momento,
non vuole disturbare il sonno di Lydia che in quell'istante sembrava la cosa più fragile al mondo.
Così con tutta calma scende dall'auto, apre lo sportello della biondo fragola,
preleva le chiavi di casa dalla sua borsetta rosso ciliegia e,
cercando di smuoverla il meno possibile, la prende in braccio conducendola prima in casa poi in camera sua.
La adagia sul letto e la copre con il piumone.
Rimane di nuovo a guardarla.
Sembra imperturbabile.
Dopo tutte le perdite che ha subito, in quel momento sembrava finalmente serena; senza preoccupazioni.
Si avvicina regalandole un bacio sulla fronte.
Sta per uscire dalla stanza quando un mormorio lo trattiene.
'Stiles.'
Non è un mormorio, sta parlando.
'Rimani, per favore.'
Adesso Lydia ha aperto gli occhi, e guarda Stiles con un'espressione di supplica.
'Lydia, Malia mi aspetta.'
Incomincia il ragazzo.
Ed ecco che un altro sguardo cupo attraversa il suo viso.
'Ti prego.' Supplica, quasi addormentandosi di nuovo.
'Non mi ami più?'
Stiles non sapeva se intendere quella frase come una domanda o come un'affermazione.
Così si pone anche lui la stessa domanda.
“Lui non la ama più?” O meglio “Lui ama davvero Malia?”
A un tratto tutto gli pare chiaro.
Certo, lui prova dei sentimenti per Malia, ma non prova quelle sensazioni, quella connessione, quella voglia di vivere che prova con Lydia.
Lydia sarà sempre la prima.
Senza pensarci ancora spegne il telefono,
si toglie le scarpe e si adagia sul letto della ragazza,
proprio accanto a lei.
In quel momento non esiste Malia, non esistono ripensamenti o rimorsi ci sono solo loro due.
Lydia non aspetta un secondo ad appoggiare il volto sul petto del ragazzo che intanto le avvolge le spalle con un braccio.
E poi, in un sussurro impercettibile, ma che Stiles riesce a captare, dice:
'Io ti amo, Stiles.'
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21/03/2015
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