ERA UN ANGELO CADUTO, ERA MALEDETTO, SI ERA INNAMORATO DI LEI

Daniel osservava il campeggio dinanzi a sé, Luce al suo fianco, si trovavano nell’Alfa-Romeo Nera che era appartenuta alla ragazza in una vita precedente.
Daniel ancora ricordava quando l’aveva incontrata durante il periodo della Corsa all’oro in America, ricordava che anche allora aveva fatto di tutto pur di non farla innamorare di lui, per evitarla, per allontanarla, per non vederla morire ancora una volta tra le sue braccia.
Ma purtroppo anche gli Angeli avevano le sue debolezze, e la sua era proprio Luce, la amava, la amava da sempre, la amava tanto da rinunciare al Paradiso, da cadere, e vedendo quelle mani morbide intente a ricamare, Daniel non aveva resistito, la aveva avvicinata, ed era accaduto quello che era successo ogni singola volta, solo che quella volta Daniel ricordava di non essere riuscito nemmeno a baciarla, lei morì in un abbraccio, l’ultimo abbraccio di quella vita, un abbraccio fatale.
Daniel ebbe un fremito.
La Luce della Caccia all’oro, aveva un altro nome, un’altra famiglia, degli amici diversi, delle abitudini diverse, eppure il dolore che provava nel perderla era sempre lo stesso, lo sarebbe sempre stato, era e sarebbe stato sempre lo stesso dolore ogni singola volta, lo stesso che provava da secoli, ogni diciassette anni.
L’aveva tanto amata da cadere, ma le aveva davvero fatto un favore?
Aveva maledetto entrambi, aveva causato la sofferenza di mille famiglie, aveva causato la propria sofferenza, eppure non aveva fatto altro che stringerla a sé, baciarla e dimostrare il proprio amore per lei.
Era un angelo caduto. Era maledetto. Si era innamorato di lei ed ora era maledetto.
Se la ricordava in tutte le sue vite precedenti, si ricordava ogni singolo luogo in cui lei aveva abitato, ricordava tutti i nomi che aveva portato, tutti i momenti felici passati insieme, tutte le vite in cui l’aveva baciata e quelle in cui non era nemmeno riuscito a sfiorarle una mano prima che lei morisse, ricordava di aver rivisto il Paradiso tutte le volte in cui l’aveva baciata.
Ricordava quei capelli neri, li aveva portati lunghi, corti, legati in trecce, fermati in crocchie, acconciati in code secondo le mode dell’epoca in cui l’aveva rincontrata.
Ricordava tutti i vestiti che le aveva visto indosso, dalla palandrana più umile al vestito più sontuoso e qualsiasi cosa avesse indossato le era sempre stata bene.
Però se le fosse stato lontano da lei forse sarebbe riuscita a vivere più di diciassette anni, forse era proprio quello che avrebbe dovuto fare, allontanarsi... Anche se…
Aveva rinunciato a tutto per lei, aveva rinunciato ad uno dei piedistalli più alti del Paradiso, non se ne era mai pentito e certo non lo avrebbe fatto ora, non l’avrebbe lasciata ora, dopo secoli che la cercava, ora che tutto stava cambiando.
Daniel venne risvegliato da una voce, era Luce, la sua Luce –Daniel, com’è stato il nostro primo incontro? – Daniel ebbe un fremito e poi sorrise.

Angolino dell'autrice:

questa è la prima volta che pubblico per questa sezione, spero che vi sia piaciuta questa breve ff, ringrazio tanto Vane Herondale_Jackson che mi ha consigliato durante la stesura.
spero che recensirete per farmi sapere cosa ne pensate. una bacio, EmilyHerondale