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Autore: hesnotadream    21/03/2015    1 recensioni
Un giorno sei la persona più felice del mondo, e il giorno dopo ti trovi in obitorio, disteso un gelido letto di ferro, coperto solo da un telo bianco.
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E l'unica cosa alla quale non sai dare risposta è:
“Come sono morto?”.
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Cos'è andato così tanto storto da ucciderti?
Non lo ricordi oforse non vuoi ricordare, forse fa così tanto male che preferisci vagare come un fantasma per il resto della tua vita.
Non potrai parlare con nessuno, non potrai toccare nulla, nessuno saprà mai della tua esistenza, perché Connor, mio caro, tu sei morto.
Genere: Angst, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Un giorno sei la persona più felice del mondo, sei agitato perché domani andrai al tuo primo appuntamento con la ragazza per la quale hai una cotta da almeno 3 mesi e il giorno dopo ti trovi in obitorio, disteso un gelido letto di ferro, completamente nudo coperto da solo un telo bianco.

Ma a te cosa ti interessa?

Sei morto, di sicuro non puoi sentire il tuo corpo gelare e non ti puoi sentirti in imbarazzato se qualcuno ti vede completamente nudo.

E l'unica cosa alla quale non sai dare risposta è:

“Come sono morto?”.

Tu sei li, davanti al tuo cadavere, non sembri nemmeno tu, lui è così pallido, la sua pelle è fine e bluastra.

I suoi occhi sono chiusi e le ciglia mandano strani riflessi lungo il suo volto, facendolo sembrare ancora più smunto.

E' immobile, fermo, non si muove e non respira.

Il suo petto è fermo e sai che il suo cuore non batte, e ad un tratto ti accorgi che dovresti smettere di dire lui.

Perché quello non è lui, quello sei tu.

Sei tu che non respiri, è il tuo di sangue che non circola nelle tue vene ed è il tuo cuore che ha smesso di battere una volta per tutte.

Ma come sei morto?

Te lo continui a chiedere.

Continui a domandarti come mai sei sul quel tavolo all'obitorio, cosa ti è accaduto e perché.

Dovevi finalmente andare ad un appuntamento con Angie, hai sognato questo momento per tre mesi, tre lunghissimi mesi, e finalmente ci saresti uscito.

L'ultima cosa che ti ricordi è che ti stavi preparando per uscire con lei, eri così agitato, e poi?

Cos'è andato così tanto storto da ucciderti?

Non lo ricordi o non vuoi ricordarlo?

Ma anche se fosse, come fai a sapere di non volerlo ricordare?

Concentrati Connor, se vuoi andartene da li devi ricordare.

Ma forse non vuoi ricordare, forse fa così tanto male che preferisci vagare come un fantasma per il resto della tua vita.

Non potrai parlare con nessuno, non potrai toccare nulla, nessuno saprà mai della tua esistenza, perché Connor, mio caro, tu sei morto.

Passeranno anni, centenni e millenni, e tu sarai ancora qui, sulla terra, a vagare senza meta, perché la tua morte è stata troppo dolorosa, è stata troppo traumatizzante che non vuoi ricordarla.

E forse tu sarai ancora qui alla fine dei tempi, quando il sole brucerà la terra.

E tu lo vedrai.

Tu vedrai la terra, la tua prigionia, andare in fiamme, e magari ne sarai sollevato perché finalmente te potrai andare via.

E mentre ti volti e esci da quell'obitorio, deciso a vagare in eterno, non ti accorgi del foro di proiettile nel tuo petto.

C'è l'hanno fatta quindi.

Hanno colpito il tuo cuore.

  
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